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Keep Calm and Read Nadia #56 - Recensione di Ah l'amore l'amore - Antonio Manzini

martedì, febbraio 04, 2020 Baba Desperate Bookswife 2 Comments

Buongiorno lettori come state? In questo periodo sono parecchio assente, due gruppi di lettura aperti, meno tempo del solito, domeniche decisamente impegnate...meno male che Nadia c'è! Questa donna mi accompagna da anni e se sempre le sono grata per il tempo che dedica alle letture per il blog, ma in questo periodo ancora di più! <3 Thanks my friend. Adesso però leggiamo la sua recensione.


Buongiorno lettrici e lettori, come state? Qui tutto bene, anche se confesso che sono stufa del freddo e non vedo l’ora di partire per luoghi più assolati e calducci, però ci vorrà ancora tanto tempo!

Oggi vi racconto dell’ultimo romanzo della serie di Rocco Schiavone, ovvero Ah l’amore l’amore. Ritroviamo Rocco in ospedale: la sparatoria che ha concluso il romanzo precedente gli ha portato via un rene e qualche complicazione post operatoria lo obbliga a un soggiorno un po’ più lungo nel nosocomio cittadino. Anche qui, però, Rocco trova il modo di far funzionare il suo fiuto da sbirro, visto che, per un’operazione simile alla sua, un altro paziente ha perso la vita. Errore medico o omicidio volontario?

Fonte Google 
Dopo Fate il vostro gioco e Rien ne va plus, due romanzi particolarmente intensi e ricchi di emozioni per il nostro vicequestore preferito, Manzini ci regala un libro più pacato, interlocutorio (sebbene la saga di Rocco potrebbe anche finire così e a me non dispiacerebbe affatto). In questo volume Schiavone non è protagonista assoluto: Manzini lascia spazio anche ai suoi collaboratori, seguendo in particolare le vicende di Antonio Scipioni, promosso viceispettore e incasinato seduttore impenitente, e di Ugo Casella, ancora alle prese con l’impacciato corteggiamento della vicina Eugenia.

So che alcuni lettori hanno apprezzato meno questo romanzo rispetto ai precedenti, per la minore presenza di colpi di scena e di introspezione psicologica del protagonista; io invece mi sono goduta con piacere questa storia: avevo bisogno, come credo anche Rocco, di staccare un po’ la spina dalle sue vicende personali, che così tanto spazio avevano preso negli ultimi due capitoli della serie. Di sicuro Ah l’amore l’amore è un episodio molto più scanzonato e leggero, sebbene ovviamente il caso su cui indagare non manchi. Alcuni momenti della presenza forzata di Rocco in ospedale mi hanno fatto ridere un sacco, così come le “disgrazie” amorose del giovane Scipioni.

L’unico aspetto che davvero non riesco a mandar giù è l’impressione, supportata da dati di fatto, che neanche in una casa editrice prestigiosa come la Sellerio si dia più importanza all’ormai vituperato mestiere dell’editor. Durante la lettura ho infatti trovato tre errori veramente marchiani (un libro che due righe dopo diventa una rivista, per fare solo un esempio), da cui si evince che o l’editor assegnato a Manzini ha talmente tanto timore reverenziale nei suoi confronti da non fare il suo mestiere, o questo editor proprio non esiste. Mi perdonerete se insisto su questi aspetti, che forse per tanti sono secondari, ma resto ancora convinta che un libro sia un’opera artigianale, e come tale meriti estrema cura e attenzione finché non arriva in libreria.

Come sempre sono curiosa di conoscere le vostre impressioni!


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