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Recensione - Stockholm Confidential di Hanna E. Lindberg

martedì, gennaio 29, 2019 Baba Desperate Bookswife 6 Comments


Il libro
Stockholm Confidential di Hanna E. Lindberg
Editore: Longanesi| Pagine: 352| Pubblicazione: gennaio 2017| Prezzo 16,90€| Trama: Qui
Genere: thriller
Notizie sull'autrice
Hanna Lindbergh è nata nel 1981 e vive a Stoccolma. È una giornalista di costume che lavora soprattutto sul web. Stockholm Confidential, il suo romanzo d’esordio, uscito presso Longanesi nel 2017, è subito arrivato in cima alle classifiche svedesi ed è stato pubblicato in oltre 10 paesi.

Recensione 
e 1/2


Solveig Berg è una giovane giornalista d'inchiesta. Abita a Stoccolma, è bella, intelligente, arrivista. Qualsiasi cosa viene dopo il suo lavoro, infatti ha perso il suo impiego come giornalista proprio così: pubblicando un articolo non molto corretto e guadagnandosi l'ira del suo capo. La pena? Il licenziamento immediato. Solveig adesso ha aperto il suo blog "Stockholm Confidential" e ancora sta aspettando di fare il botto. Nel frattempo lavora in un ristorante molto più vicino ad un fast food che ad uno stellato, servendo il piatto del giorno (senza mai proporlo) e continuando a cercare un argomento che la faccia tornare a galla come giornalista di successo. Forse il suo momento non p così lontano.
Una sera una giovane modella muore. Sembra suicidio. Si chiamava Jennifer Leone, era nel giro delle riviste scandalistiche, bazzicava nella moda e aveva una sbandata per colui che si occupava delle sue fotografie, un certo Lennie Lee, fotografo e  fondatore della famosa rivista Glam Magasine. Quest'uomo è una vera personalità nell'ambito della moda e delle feste: conosciuto da tutti, ammirato dagli altri uomini, desiderato dalle giovani carrieriste fan del botox, Lennie si è costruito un mondo proprio come lo aveva sempre desiderato. Donne, sesso, soldi, fama. Fino a quando Jennifer non smette di respirare. Ma sarà stato lui? Tanti piccoli eventi porterebbero a lui, ma le prove non ci sono. 
Solveig pensa di non avere molte possibilità e si gioca il tutto per tutto: deve riuscire a scoprire cosa c'è sotto, non credendo nemmeno per un istante alla versione del suicidio anche se il panorama che le si aprirà dinnanzi sarà così sconfinato da far paura...si metterà letteralmente a nudo in nome della verità, che sembra non voler arrivare mai.
Questo esordio ha indubbiamente molte carte nella manica. Al principio ho faticato ad entrare nel vivo della storia, i capitoli brevi alternano la focalizzazione sul personaggio, passando da Solveig a Lennie e se da una parte mi piace molto questa scelta narrativa, dall'altra ha un po' rallentato l'incipit. Poi arriva il cadavere, e con esso parte tutto: il coinvolgimento da parte mia, curiosità, accelerazione, azione, sentimenti verso dei personaggi che piano piano diventano sempre più definiti e afferrabili. Se mi chiedete cosa io abbia apprezzato maggiormente ho la risposta: il contorno. Non è una battuta. Spesso ho letto dei thriller ben strutturati ma freddi, privi di particolari dove tutta la concentrazione era esclusivamente per il fattaccio e quelli che ancora sarebbero forse successi. La Lindberg ha estrema cura per quello che succede intorno, l'ambientazione, l'argomento, il mondo in cui si svolge la tragedia. In questo caso ci troviamo in una Stoccolma nottambula, popolata da persone che spendono il denaro facilmente, personaggi borderline, festini, cocaina, belle donne, locali notturni, gente che nasconde la malavita dietro alla popolarità. Questo mi è piaciuto e molto anche. Forse per me non è stato il thriller del cuore ma mi ha lasciato qualcosa e sono curiosa di leggere (in realtà lo sto già facendo) il nuovo libro che uscirà il 31 gennaio "Il gusto di uccidere" dove ritroveremo sia la Berg che Lannie Lee. 
Se volete conoscere una protagonista che non si ferma davanti a niente, e volete catapultarvi direttamente in una città viva e alla moda, partecipando a party mozzafiato, questo libro fa per voi. Attenzione però, non affezionatevi troppo a nessuno ;-)

Punti forti:
- La caratterizzazione dei personaggi: l'autrice è riuscita a costruire dei personaggi credibili senza essere prolissa e senza chissà quante pagine, meno di trecentocinquanta.
- L'ambientazione, quello che prima scherzosamente ho chiamato contorno. Ho proprio adorato il modo accurato di descrivere il mondo di Lennie Lee. Oltre all'omicidio c'è di più, i personaggi sono ben calati nell'ambiente che li circostante.
- Ho scoperto il nome dell'assassino: venti righe prima che lei lo svelasse. Ha depistato il lettore fino alla fine

Punti deboli:
- Se io fossi una di quelle persone che si fanno stregare dall'incipit, beh forse non avrei comprato il libro. All'inizio ho fatto fatica a capire chi fossero i personaggi e dove l'autrice volesse andare a parare. Però la mia pazienza è stata ricompensata.
-  Ho scoperto il nome dell'assassino: venti righe prima che l'autrice lo svelasse. Mannaggia venti righe!

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6 commenti:

  1. Ciao :) sembra un thriller interessante, ci farò un pensierino per quando mi verrà voglia di immergermi di nuovo in questo genere :D

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    1. Ciao Gaia! Sì, molto carino :-) grazie per essere passata a trovarmi!

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  2. Baba, mi sa che sei molto in sintonia con Daniela vero?

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    1. Ciao Chicca! Sai che non ho ancora letto la sua recensione? Però ne abbiamo parlato e sì, più o meno abbiamo un pensiero analogo

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  3. Ma quanto mi piacciono questi personaggi? E, hai ragione, la cura del contorno è una chicca che l'autrice ci regala e che convince!

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