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Ombretta on Air #2 - Warcross di Marie Lu - Recensione

venerdì, gennaio 25, 2019 Baba Desperate Bookswife 4 Comments



Devo fare una premessa, io di linguaggio digitale, di videogames e di anime giapponesi non ci capisco molto, non sono un appassionata del genere e per questo motivo probabilmente scrivere questa recensione per me non è stato affatto facile. Però devo dire che anche questa volta Marie Lu ha fatto centro. L'autrice ha saputo unire videogames, anime e tecnologia avanzata in un unica storia e a renderla perfettamente credibile, avvincente ed emozionante. 
La protagonista è Emika Chen, una ragazza intelligente e determinata che possiede un cuore grande e sensibile, un cuore da artista proprio come il suo papà. Suo padre era un sarto e un pittore molto bravo ma assolutamente incapace di gestire il denaro, ogni gruzzolo che riusciva a racimolare finiva sperperato nelle scommesse illegali. Proprio per questo motivo, il giorno della sua morte Emika si ritrova sola e piena di debiti, costretta a crescere in un orfanotrofio, tra i bulli e la disperazione fino al giorno in cui un giovane poco più grande di lei, figlio di un informatico e di una neuropsichiatra ha un intuizione straordinaria, trova il modo tramite un paio di occhiali di collegare il cervello umano alla rete internet. 

"Tutto è fantascientifico finché qualcuno non lo trasforma in scienza" 

Il cervello crede di essere all'interno di mondi fantastici e tramite un paio di occhialini il nostro corpo può diventare un avatar perfettamente identico a noi o essere completamente reinventato, si può visitare il mondo intero, andare in vacanza senza muovere un passo, vivere avventure mozzafiato in mondi fantastici ... qualunque bambina vorrebbe vedere un unicorno o volare su un tappeto magico. E non è tutto Warcross è un videogioco dai fondamenti semplicissimi: due squadre che si sfidano per conquistare un oggetto(Artefatto) in possesso della squadra avversaria, la prima che lo prende vince, i tornei in cui si sfidano i giocatori ormai uguagliano le Olimpiadi per importanza. In dieci anni ha raggiunto e coinvolto tutta la popolazione mondiale, per alcuni è solo un gioco, per altri è uno stile di vita fatto di avatar e sogni.....insomma penso che chiunque prima o poi possa sentirsi attratto dalle mille possibilità che concederebbe una simile tecnologia. 

"C'è ancora gente convinta che Warcross sia un gioco stupido. Certi, invece, o considerano una rivoluzione. Per me ,e per altri milioni di persone, è l'unico modo per dimenticare i propri guai. Oggi ho perso una taglia ed entro un paio di giorni non avrò più un posto dove vivere...ma sta sera posso unirmi agli altri, inforcare gli occhiali e godermi la magia".

La storia di Emika però inizia il giorno in cui, dopo aver perso i soldi che le servivano per non perdere la sua casa, per distrarsi dai suoi problemi,come la maggior parte della gente si collega alla partita inaugurale di Warcross. Un attimo di follia e la tentazione di guadagnare un bel gruzzolo facile le fanno fare un grosso errore e si ritrova catapultata all'interno della più importante partita dell'anno, davanti agli occhi di tutto il mondo e dello stesso creatore di Warcross. E qui abbiamo la svolta, l'inizio di una caccia all'uomo mozzafiato, un lavoro da infiltrata all'interno di una delle famosissime squadre di Warcross e la possibilità di conoscere la sua cotta da una vita...l'inventore per eccellenza Hideo Tanaka. 
Che dire, Emi è forte, testarda e volitiva e proprio per questo motivo mi piace, perchè nonostante le difficoltà non si arrende, perchè davanti ad un ingiustizia non può fare a meno di farsi avanti anche a suo discapito. La sua cotta per Hideo è molto tenera e gli sviluppi del loro rapporto sono molto coinvolgenti. Hideo, dal canto suo, fin da subito mi ha lasciata perplessa, è palese che nasconde dei segreti, qualcosa di profondo. In questo l'autrice è stata molto brava, ha saputo svelare goccia a goccia i segreti e gli avvenimenti del passato dei due protagonisti in modo da renderli molto toccanti per il lettore. Inoltre ho apprezzato moltissimo i personaggi secondari che possiedono tutti, quelli positivi come quelli più antipatici una caratterizzazione molto forte e interessante, sono sicura che nei romanzi successivi avranno molto più spazio per farsi conoscere. Marie Lu ha giostrato molto bene con il phatos degli incontri tra i due giovani, la suspence della caccia all'uomo, il brivido degli scontri durante le partite, il tumulto della folla in delirio per i suoi eroi utilizzando uno stile di narrazione molto visivo e realistico. 

"ogni porta chiusa ha una chiave. Ogni problema ha una soluzione" 
Dopo un finale che mi ha lasciata a bocca aperta sono veramente ansiosa di scoprire cosa succederà nel prossimo romanzo di questa serie!


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4 commenti:

  1. Davvero interessante, magari lo leggerò.

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  2. Ti ringrazio,fin ora ho apprezzato molto questa autrice

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  3. oh a chi lo dici! io aspetto trepidante il seguito!

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    1. Il brutto delle serie è proprio che rimani lì in attesa chissà per quanto prima di poter andare avanti! Soprattutto quando ci sono finali così sconcertanti

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