#Nadia,

Keep Calm and Read Nadia #23 - Rimedi per il blocco del lettore ne abbiamo?

martedì, aprile 03, 2018 Baba Desperate Bookswife 4 Comments

Buongiorno lettori, oggi vi lascio in compagnia di un Nadia un po' in crisi, ahimè, scoprite un po' il perchè, ma sopratutto quello che dovete fare è caricarla di abbracci e comprensione! Nadia sei tutti noiiiiiiiiiii


Buongiorno lettrici e lettori, 
come state dopo Pasqua? Avete spazzolato più uova di cioccolato o più grigliate miste? Io devo ammettere che quest’anno sono stata brava, ho saputo limitarmi (anche perché l’uovo di Pasqua non me lo regala più nessuno, sigh!). 

Oggi il mio post verte su qualcosa che sicuramente tutti noi lettori forti abbiamo sperimentato almeno una volta nella nostra vita: sto parlando del blocco del lettore, quella sensazione odiosissima per cui si fatica a fare la cosa che ci piace di più in assoluto, leggere appunto. A me il blocco del lettore viene raramente, ma ho capito che questo fenomeno mi prende soprattutto quando sono molto stanca e stressata, come in questo periodo: il tempo per leggere è poco perché soffocato non solo dalle incombenze quotidiane, ma anche da pratici pensieri pressanti (che fine allitterazione, mi faccio paura
da sola). Il risultato è che, quando finalmente afferro il mio libro, la mia ancora di salvezza, fatico a concentrarmi e a entrare nella storia, e di conseguenza mi annoio e scaraventerei il romanzo il più lontano possibile. Intendiamoci: non è quasi mai colpa del romanzo, almeno nel mio caso. Sono giunta a questa conclusione perché, quando il blocco del lettore non mi affligge, sono capace di leggere anche delle ciofeche incredibili portandole a termine, anzi, alle volte mi diverto pure nel farlo. No, è proprio la mia predisposizione mentale, in questo caso, che fa sì che non mi goda il viaggio. Se il romanzo non risponde a criteri precisi, se richiede troppa attenzione o capacità di comprensione per i personaggi da parte mia, il blocco non si “sbloccherà” mai. Ultimamente ne ha fatto le spese il povero Dennis Lehane, di cui ho cominciato Ogni nostra caduta sperando di amarlo quanto Mystic river. Niente, giace abbandonato dopo le prime 20 pagine, ma non è colpa sua, ne sono sicura, è colpa mia (sembra un po’ quell’abusato cliché con cui si tenta di chiudere una relazione, non trovate?). 
E allora, cosa fare? Sono sicura che la risposta che vale per me è un po’ quella che vale per tutti: rifugiarsi nella propria comfort zone. Anche se per alcuni il rimedio contro il blocco del lettore consiste nel “disintossicarsi” stando proprio lontani dai libri per qualche tempo, io non potrei mai. Il mio cervello senza libri è come un body builder senza proteine, semplicemente non funziona. Quindi io cerco qualcosa che sono certa non mi deluderà. Tengo sempre da parte qualcosa di uno degli autori che amo alla follia, perché so che prima o poi mi servirà immergermi nelle sue atmosfere. So che lui o lei saprà tirarmi fuori dal blocco del lettore, come un amico con una corda robusta potrebbe tirarvi fuori dalle sabbie mobili. L’amico che mi sta aiutando in questi giorni è Jussi Adler-Olsen con il suo Selfie, l’ennesima indagine di Carl Morck e della sua squadra, di cui sicuramente ho già sproloquiato abbastanza in questa sede. Sto palpitando talmente tanto per la sorte di Rose che il blocco del lettore sembra essere definitivamente andato a farsi un giro. Siccome però sono diffidente (con l’infido blocco del lettore fidarsi è bene, non fidarsi è centomila volte meglio) ho deciso per una terapia d’urto: dopo Adler-Olsen infilo La scatola dei bottoni di Gwendy, del mio fido Stephen King, e se avrò il sentore che ancora non basta, mi butterò sull’ultima fatica della Gimenez-Bartlett, finalmente tornata in Italia con Mio caro serial killer. Lehane dovrà aspettare. E con questo dovrei sistemarti, mio “caro” blocco del lettore! 

E voi? Usate la mia stessa strategia o avete altre armi per combatterlo? In attesa di leggere i vostri commenti vi saluto e vi auguro una buona settimana corta!

You Might Also Like

4 commenti:

  1. Cara Nadia, di cioccolato ne ho mangiato anche troppo, infatti proprio adesso ne sto pagando le conseguenze, mannaggia. Il blocco del lettore l'ho avuto e i peggiore di tutti è capitato circa tre anni fa, lo ricordo come ieri, dopo aver letto "Dimmi che credi al destino" di Bianchini (che è un autore che adoro, ma quel libro non mi andò giù) entrai in crisi. Ho buttato dalla finestra the Help, Olivia della Calvetti e non so quanti libri. Alla fine mi sono disintossicata con "LA vita quando era nostra" su consiglio di un'amica. Dai Nadia forza, io sono con te!!

    RispondiElimina
  2. Ciao socia, grazie! Adler-Olsen sta funzionando devo dire, mi è tornata la voglia di leggere! Olivia della Calvetti anch'io l'ho "buttato dalla finestra" in tempi non sospetti, eheheh!

    RispondiElimina
  3. Ciao Nadia, mi spiace che tu stia passando questo momento difficile e spero che i pensieri che ti affliggono possano sparire in fretta come sono arrivati. Io normalmente quando ho difficoltà a leggere o faccio come te e mi butto nei miei "autori cuscinetto", quello che amo talmente tanto che non possono deludermi oppure cerco libri leggeri e divertenti, alla Io che amo solo te per intenderci, perché, si sa, con il sorriso si riesce non dico a superare ma almeno ad affrontare qualsiasi cosa! :*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai assolutamente ragione Dany! Adler Olsen mi ha dato una grossa mano e adesso mi sento un pochino più rilassata... speriamo che duri! Un abbraccio!

      Elimina