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Recensione - Uomini che restano di Sara Rattaro

mercoledì, febbraio 21, 2018 Baba Desperate Bookswife 8 Comments

Il libro
Uomini che restano di Sara Rattaro
Editore:Sperling & Kupfer| Pagine: 250| Pubblicazione: febbraio 2018 | Prezzo 16,90€| Trama Qui
Genere: narrativa contemporanea
Notizie sull'autrice
Sara Rattaro è nata a Genova. Laureata in Biologia e in Scienze della Comunicazione, ha lavorato come informatore farmaceutico prima di dedicarsi completamente alla sua grande passione, la scrittura. È già autrice di cinque romanzi, accolti con grande successo da librai, lettori e critica, e tradotti in nove lingue: Sulla sedia sbagliata, Un uso qualunque di te, Non volare via(Premio Città di Rieti 2014), Niente è come te (Premio Bancarella 2015), Splendi più che puoi(Premio Rapallo Carige 2016).
Recensione 
e 1/2
Siamo a Genova, tempi moderni e questa volta Sara mette davanti al nostro naso due donne che non potrebbero essere più diverse: Fosca e Valeria. La prima è egocentrica, abbastanza sicura di se stessa, dal carattere forte, che fatica a mettere in discussione le sue mancanze. Valeria invece è una donna abituata a non essere messa al centro del mondo, apparentemente molto più fragile, anche se io preferirei definirla semplicemente SENSIBILE. Queste due donne, per quanto siano molto diverse, condividono il fatto di essere state lasciate sole. Fosca ha perso la quotidianità di un matrimonio, poichè il marito le ha comunicato il suo amore per un'altra persona. Valeria invece lotta da sola contro una malattia devastante, perchè l'uomo che le camminava accanto ha deciso di allontanarsi, forse per le troppe responsabilità o forse perchè semplicemente non era il compagno giusto.
Si incontrano sul tetto di un palazzo, per puro caso, sul quale entrambe si erano rifugiate per ammirare il mare e scappare momentaneamente dai propri problemi. Poi si sa, guardare dall'alto spesso fa scorgere le pecche, avendo una visione più ampia e completa di quello che normalmente sta intorno.
Diventano amiche, forse per compassione reciproca o semplicemente per aprirsi una possibilità e la condivisione è la cosa migliore, sopratutto nel caso del dolore, il fardello appare meno pesante se portato in due.
Come sempre Sara arriva al cuore, con la perfetta semplicità del suo stile, lineare, diretto, tagliente. Si alternano i punti di vista, in prima persona,  di Valeria e Fosca, che ci narrano le loro vite e i loro pensieri più intimi senza remore, come se il poter leggere dentro le loro menti le rendesse semplicemente amiche di una vita, nostre amiche per l'esattezza. Il lettore vorrebbe poter parlare con loro, abbracciarle, prenderle a sberle (come mi è capitato un paio di volte nei confronti di Fosca). Anche questa volta l'autrice ha scelto argomenti tosti e delicati, terribilmente attuali. Piccoli drammi, ahimè quotidiani, che troppe persone hanno la sfortuna di vivere, senza poter fuggire o prevenire.
Ho adorato Valeria, forse perchè la sua malattia l'ha resa più riflessiva. Circondata da persone che le vogliono bene, l'aver incontrato Fosca non credo che le abbia cambiato così tanto la vita, mentre è stato decisamente il contrario per l'altra co-protagonista. Fosca si piange addosso (come biasimarla?), la rabbia le invade e le offusca la mente, ma in questi casi si perdono di vista le cose importanti della vita, come ad esempio la salute. Il potersi confrontare con un'altra persona, aver ascoltato la sua esperienza le ha fatto vedere le cose da un altro punto di vista.
Ho adorato invece Lorenzo, uomo dal carattere complesso, marito di Fosca, ma sopratutto il suo migliore amico, dai tempi dell'università. Ha preso una decisione difficile, ha scelto l'amore e l'onestà alla menzogna, è venuto allo scoperto, prendendosi parzialmente le sue responsabilità, anche se questo lo ha messo alla gogna. In questo momento penserete che io sia pazza a simpatizzare con l'uomo che ha scaricato la protagonista dopo dieci anni di matrimonio, ma che ci volete fare? I libri vanno letti per bene, e sopratutto bisogna essere disposti a mettersi in discussione. Sara con me ci riesce sempre.
Ma adesso vi parlerò della persona della quale io mi sono virtualmente innamorata: Ale!  Ale è il migliore amico di Valeria, un medico di fiducia, un compagno leale, un amico simpatico e di compagnia, ma sopratutto è una persona di cuore sulla quale si può fare affidamento. Ma questo è solo un libro e lui, ahimè, rimane un personaggio inafferrabile.
Se volete un romanzo triste, terribilmente vero, ma che infonde speranza, anche quando tutto sembra andare a rotoli...beh questo libro fa per voi. Se avete voglia di cimentarvi in uno stile unico, che vi terrà attaccati alle pagine fino a quando non girerete l'ultima, questo libro fa per voi, perchè una cosa ve l'assicuro, indipendentemente che questo sia il romanzo della vostra vita oppure no: l'autrice sa come arrivare al cuore delle persone, senza sentimentalismi o drammi, ma semplicemente con l'amore per il suo lavoro, perchè ogni frase che esce dalla sua penna è autentica e sentita. Sara scrive storie che vede o che le raccontano, ma Lei ha una dote, quella dell'ascolto, e questo, unito al talento per la scrittura, rende i suoi lavori unici.

Punti forti
- La storia attuale e convincente, composta da avvenimenti così tristi ma così veri, che quotidianamente possono accadere a chiunque, senza poi che nemmeno si stupisca troppo. - purtroppo -
- Lo stile diretto, sentito, sincero. Senza fronzoli, colloquiale ma sempre corretto e curato, nonostante la semplicità del suo linguaggio, che arriva, sempre, come una pugnalata oppure come una carezza.
- Le frasi, i pensieri dei protagonisti, spesso scritti in corsivo, sono parti significative ed essenziali. E' la parte introspettiva, che si sottolinea, perchè il lettore vuole ricordarla.

Punti deboli
- Giusto, vi sarete chiesti il motivo per il quale io abbia parlato così meravigliosamente bene di questo romanzo, ma una stellina è tagliata a metà. C'è un semplice motivo per il quale non ho assegnato cinque stelline: dei passaggi che in un certo senso mi è sembrato di avere  già visto. Il modo in cui Lorenzo comunica a Fosca la sua decisione, oppure il come Valeria viene a conoscenza della verità che suo marito le nasconde. Sono state piccole cose. Stupidaggini a confronto della grandezza del romanzo.

E voi? Non avete ancora letto i libri di Sara? Ahi ahi ahi! Di corsa in libreria, a leggere quest'ultimo e a prenotare gli altri! La fortuna sta dalla vostra parte, si divorano! 

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8 commenti:

  1. Lo sto aspettando! Ne ho sentito tanto parlare e poi l'ennesima conferma con la tua recensione che non vedo l'ora che bussi il postino!

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  2. Ciao Baba!!!!!!!!!! Io questo libro l'ho letto appena è uscito in libreria, xkè questa autrice mi piace tanto. Xò voglio essere sincera con te xké ho capito che sei una xsona che ama la verità: se avessi letto prima la tua recensione, non mi sarebbe venuta voglia di comprarlo. Mi sembrano una serie di pensierini spezzettati, non mi sono arrivate le emozioni che dici di aver provato e poi non ho capito se le cose che ti sembrano già viste si riferiscono ad altri libri dell'autrice o proprio ad altre letture. Scusa, ma stavolta mi aspettavo una recensione più sentita.

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    1. Ciao Pina, caspita che piacere averti qui suolo blog. Sono contenta che piaccia molto anche a te. Che buffo, sai che la frase che tu scrivi “ mi sembrano solo pensierini spezzati” era un’espressione che una vecchia amica usava nei confronti di un'altra Blogger? Tu che sei brava con le lingue aiutami, come si dice quando sembra di rivivere un momento passato? Ma veniamo alla recensione, che è l’argomento più importante. Caspita mi dispiace che non ti sia piaciuta, meno male in effetti che il libro lo hai comprato prima di leggerlo, altrimenti ti saresti persa una gran bella storia. Speriamo che ti piaccia maggiormente la prossima recensione. Assolutamente, sei stata onesta, e ti ringrazio. A presto!

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  3. Lo sto leggendo ed è stato subito amore tanto che, come sempre, mi sono detta:"Leggo solo l'incipit" e poi non sono più riuscita a smettere.
    Conto di finirlo tra oggi e domani - ahimè il tempo è tiranno - e poi ti dirò!
    Però come hai detto tu Sara sa arrivare dritta al cuore, sempre, qualsiasi storia decida di raccontare!

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    1. Ciao Sorella! Già, una volta che si inizia un suo libro, non si riesce a smettere. Non vedo l'ora di sapere il tuo pensiero, anche se lo intuisco dalle nostre conversazioni.

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  4. Bella recensione, capisco il discorso riguardo ai "passaggi già visti" e non è mai piacevole quando capita...
    Ho letto un paio dei libri di Sara e sicuramente ne leggerò altri :) questo nuovo però non mi attira in particolar modo... penso che lo lascerò da parte per leggerlo in futuro e che darò la precedenza ad altri titoli!

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    1. Baba Desperate Bookswife25 febbraio 2018 alle ore 23:22

      Ciao Denise! Grazie :-) ma non è che le cose che mi sono sembrate “già viste” io le abbia lette nei suoi libri, ma proprio in giro, un po’ come se fossero dei classici del tempismo perfetto. Non vado oltre altrimenti faccio spoiler. Nulla di grave comunque, perché il libro è molto molto bello. Mi è piaciuto, anche se per ora il migliore per me rimane “un uso qualunque di te”. prima o poi leggilo perché ne vale la pena :-)

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