#le pillole di Ste,

Da Soule a Steinbeck - Recensioni a cura di Stefano

martedì, aprile 16, 2019 Baba Desperate Bookswife 3 Comments


 ----Le Pillole di Ste----




Buonasera!!!!
Eccomi di ritorno con questo bel librone che poi era il mio regalo di compleanno da parte di mia sorella.....che ringrazio
Ovviamente un regalo è sempre una cosa gradita e un libro, per me almeno, lo è ancora di più, ma tutti sappiamo che azzeccare i gusti è la parte più difficile anche se nel mio caso la faccenda si semplifica molto visto che leggerei anche un manuale di cucina o le istruzioni per coltivare i kiwi a Polo Nord....e poi darei anche la recensione!
Ma bando alle sciocchezze e passiamo al protagonista:
Will Dando è un tipico ragazzo americano con molti sogni e poche possibilità e un poco nerd, che un giorno viene investito in maniera misteriosa del potere di prevedere il futuro...o meglio!
Una notte va a dormire e al mattino si sveglia che ha in testa 108 profezie che si dovrebbero avverare nell'arco di un anno; come ci sono arrivate nessuno lo sa, quello che è certo è che si avverano specialmente dopo che vengono pubblicate dall'Oracolo (Will) sul Sito.
Il Sito non è altro che la pagina internet dell'Oracolo e che sta diventando una vera e propria ossessione per chiunque abbia un minimo di potere su questa terra.
Will, assieme al suo amico Hamza e alla sua fidanzata Miko, hanno creato tutto questo per poter divulgare le profezie meno importanti mentre con quelle più corpose ci stanno facendo un sacco di soldi rivendendole ai destinatari che le usano poi a proprio vantaggio.
Fin qui tutto bene, il terzetto si sta costruendo una bella pensione su un atollo nel Pacifico e il mondo impazzisce per sapere chi si nasconde dietro a tutto questo e nessuno sospetta che si tratta solo di un ragazzo.
Ma, come dicevo qualche riga fa, tutti sono sulle sue tracce, dal Presidente degli USA a vari gruppi terroristici e soprattutto i capi delle religioni rivelate che si vedono scavalcate nel loro ruolo di tramite tra il cielo e la terra e gridano "al Diavolo" cercando di organizzare una caccia alla strega (o stregone).
Un libro dal ritmo molto serrato e coinvolgente che ricordo di aver guardato una volta sullo scaffale di un negozio con curiosità e ho l'impressione che qualcuno se ne sia ricordato
Se fosse uscito nel 2000 (ricordate il Millenium Bug?) o nel 2012 (la profezia dei Maya) sarebbe finito nel calderone dei libri apocalittici di quegli anni ma invece salta fuori in un'epoca che immagina la fine del mondo i maniera meno ispirata e più inquinata perciò riesce farsi notare.
Un libro che parla di presunte verità che partono dal web e che piano piano diventano quasi realistiche a suon di condivisioni e che, per un effetto domino, potrebbero anche scatenare l'Inferno; un modo per rivedere il famoso BUTTERFLY EFFECT e per capire dove ci potrebbe portare il libero arbitrio che non sempre è così libero.
Bene! ringrazio ancora mia sorella per il bel regalo e vi lascio

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Eccomi di ritorno da un lungo viaggio tra Camelot e la Francia, tra arditi cavalieri erranti e damigelle in pericolo, tra battaglie, armature, giganti, draghi, maghi e subdole streghe e da grandi bevute attorno alla tavola rotonda mentre un gran fuoco scoppietta gaio nel caminetto.
Ho la fortuna di avere amicizie libresche che hanno un cuore e soprattutto hanno una immensa biblioteca paterna da saccheggiare liberamente e per fortuna ho una macchina piccola così da non poter portare via più di un tot alla volta..... grazie Baba!!!
Steinbeck, autore molto conosciuto per via del romanzo Furore (che devo ancora leggere) si è cimentato con il ciclo arturiano e ne ha trasposto in lingua moderna gli antichi poemi cavallereschi in modo che fossero più comprensibili agli odierni lettori. Tempo addietro mi ero cimentato proprio con quei racconti che sono poeticamente bellissimi ma di difficile digeribilità per chi non è abituato ai canti dei bardi e dei menestrelli.
Il lavoro di Steinbeck trasforma tutto ciò in un viaggio molto più godibile.
E così ripartiamo dall'inizio, dalla Spada nella Roccia per intenderci (che però non è né in Bretagna e nemmeno nella campagna inglese ma è a San Galgano -SI-) e piano piano ci avventuriamo nella storia che porterà Artù a diventare Re d'Inghilterra grazie anche alle magie di Merlino e che dovrà poi guardarsi le spalle da decine di baroni invidiosi e dalla sorellastra Morgana con la quale avrà anche una relazione incestuosa (a tradimento) dalla quale sarà concepito Ser Mordred.
Ma la parte più difficile non è salire sul trono ma gestire la pace successiva con molti cavalieri che si ritrovano senza motivazioni a gozzovigliare a corte, e perciò verranno inviati in giro per il regno a dispensare giustizia, a torneare e salvare damigelle......ma non sempre con successo o ragione.
Nel frattempo Merlino scomparirà inghiottito dalla terra per mano di una strega furba e lascerà Artù a dover gestire il tutto e così avremo un sovrano sempre più paranoico ed incattivito.
L'ultima parte del ciclo ci porta forse le storie più divertenti e più epiche, quelle di Ser Lancillotto, cavaliere imbattibile che viene mandato in cerca di avventure (per non morire di inedia a corte) assieme a suo nipote Ser Lionello dal quale si separerà quasi subito per i magheggi di quattro perfide fattucchiere; da lì in poi non avrà più pace fino alla riunione di Pentecoste a Camelot dove nel frattempo ha fatto arrivare tutti i cavalieri sconfitti.
Lancillotto è forse il personaggio più rotondo di tutto il ciclo e ha un'epica tutta sua, e anche un'etica visto che per amore di Ginevra (la regina) vaga per il mondo a riparare torti senza mai cedere a nessuna donna (e molti sospettano una tendenza omosessuale) fino al finale dove cede e tradisce il suo re.
Il ciclo è conosciuto da tutti perciò non racconto niente di nuovo, in questa versione effettivamente è più facile da comprendere .....meraviglioso!!!

--STE--

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3 commenti:

  1. Ho letto a inizio anno L'anno dell'oracolo e dire che mi è piaciuto è riduttivo. Certo, al limite dell'assurdo su alcuni punti, ma il romanzo funziona e funziona anche bene.

    Su Steinbeck niente da dire, non ho mai letto niente di suo!

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  2. Dopo aver finito (e amato) Bianco letale della Rowling mi è tornata la voglia di thriller! Anche se questo ha una trama molto particolare rispetto ad un classico giallo, me lo segno.

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