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Recensione - Non chiedermi come sei nata - A. Briganti

lunedì, agosto 14, 2017 Baba Desperate Bookswife 5 Comments

Il libro
Non chiedermi come sei nata di Annarita Briganti
Editore:Cairo Editore| Pagine: 203| Pubblicazione: 2014|Prezzo 13,00€| Trama Qui
Genere: narrativa italiana
Notizie sull'autore
Annarita Briganti, giornalista culturale e scrittrice. Napoletana globetrotter, felicemente espatriata a Milano, scrive di libri su Repubblica e Donna Moderna, dove ha anche un blog. Si occupa di qualsiasi cosa abbia a che fare con la letteratura. Ama presentare i libri suoi e degli altri, collezionare libri autografati, fare fotografie, leggere, mangiare, bere e gli Artisti. La trovate su Twitter e Instagram – @annaritab72 –, su Facebook e ovunque ci sia connessione. Con Non chiedermi come
sei nata (Cairo, 2014), il suo primo romanzo, una storia vera d’amore e fecondazione assistita, ha vinto il Premio Comoinrosa, ha girato l’Italia e lo sta portando a teatro. L’amore è una favola è il suo secondo romanzo, con la stessa protagonista, #Gioia
Recensione
Gioia. Una donna che si avvicina ai quarant'anni, anche se ne dimostra molti di meno. Una sportiva, gioca a tennis, corre, ma mangia malissimo e fuma senza ritegno. Gradisce gli alcolici e i pasticcini con la panna. Lavora nel mondo precario e insicuro della cultura, è una giornalista, fa vita mondana, partecipa ai ricevimenti, intervista autori famosi, si nutre di letteratura e ama follemente ciò che fa. Gioia ha un compagno di vita, Uto, uomo affascinante dai molteplici problemi, fidanzato quando gli fa comodo, amante nei momenti migliori, quasi estraneo nella quotidianità, quella fatta di problemi, di dolore, di smarrimento.
Durante una vacanza a Nizza, Gioia smette di essere quella che è sempre stata: aspettava un figlio e lo perde, una piccola vita buttata in un sacchetto di rifiuti in un ospedale straniero, un pezzo di cuore che se ne va per non fare più ritorno.
Chi è Gioia? Una donna dalla forza straordinaria, determinata e combattente, una persona in grado di affrontare l'incertezza, che a mio avviso è un inferno, e sottoporsi alle cure più invasive, pur di ottenere ciò che vuole (un figlio), senza però mai vedere nemmeno da lontano la scritta FINE. Tutto questo Gioia lo affronta da sola, perché il suo compagno è sempre troppo impegnato, oppure in fase di autocompatimento. (Peggio ancora del vivere tutto questo da single a pensarci bene).
Questo è un libro leggero leggero, le duecentodue pagine non pesano niente in borsa ed il cartaceo è stampato in un'edizione facilmente trasportabile. Tutta un'altra storia invece è il peso "spirituale" o intellettuale o chiamiamolo come ci pare: un peso specifico decisamente non trascurabile.
Gioia insegna ad essere donna, le sue sofferenze pesano come macigni appoggiati sullo stomaco , in più ha un enorme difetto, quello di essere terribilmente empatica, quindi miei cari sensibiloni     preparate i fazzoletti, ma state certi che guadagnerete un'amica, perché Gioia è una che rimane e non ci pensa proprio a sloggiare.
La protagonista aiuta le persone del suo stesso sesso ad essere più forti, ad apprezzare quello che si ha e che si da, ahimè,  per scontato. Non dimentichiamo che ci sono anche gli uomini, perché Gioia ne conosce un bel po', ma purtroppo di figure positive e di aiuto al suo fianco se ne vedranno poche. Se questo libro lo leggessero gli uomini credo che capirebbero l'importanza della loro presenza spirituale, perché ad essere compagni, amanti, amici di letto, o mariti fedigrafi - oppure no - son tutti buoni, ma essere VERAMENTE vicini ad una donna è complicato, ma nemmeno immaginano quanto la loro presenza, in certi momenti, possa essere utile (ormai anche io so che nulla è indispensabile).
Ok ok mi arrendo, questa è un'altra delle mie recensioni sconclusionate, perché ormai lo sapete, quando mi appassiono perdo il filo e vado a ruota libera, priva di schemi o scalette.
Perché secondo me dovreste leggero? Le storie di vita vera sono le migliori, quelle che insegnano e rimangono appiccicate alla pelle, indipendentemente dal lieto (o malvagio) finale.  
Punti di forza
-  Non posso elencarli tutti, ma prima di ogni cosa viene Gioia, è lei l'anima del romanzo, la donna capace di far dimenticare la trama, perché l'unica cosa che il lettore vuole sapere è: Come starà Gioia? Penso di aver detto abbastanza no?

Aspetto i vostri commenti con ansia, lo avete letto? Un besito, a presto!

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5 commenti:

  1. Mi piacciono le protagoniste femminili così coinvolgenti!
    Mi hai incuriosita moltissimo!
    Bacio

    Nuovo post sul mio blog!
    Ti aspetto da me se ti va!
    http://lamammadisophia2016.blogspot.it

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    1. Ciao Benedetta! Spero proprio che tu possa leggerlo un giorno! Corro da te :-)

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  2. Recensione molto bella. Mi hai incuriosito

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