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Keep Calm and Read Nadia #80 - Il morso della vipera - Recensione

venerdì, gennaio 15, 2021 Baba Desperate Bookswife 3 Comments


 Buongiorno lettrici e lettori!

Come state? Io ho cominciato molto bene il 2021, anche grazie alla sfida di lettura organizzata da Baba, Daniela di un libro per amico e Ombretta di Ombre di carta, senza dimenticare la temibile Sonia di Il salotto del gatto libraio. Siamo solo all'inizio ma si è già creato davvero un bell'ambiente, simpatico e competitivo il giusto!

Ma bando alle ciance e parliamo del libro di oggi! Ho scelto di raccontarvi il mio pensiero sull'ultimo romanzo di una scrittrice con la quale ho sempre avuto un po' un rapporto di amore/odio: sto parlando di Alice Basso, e il libro in questione è Il morso della vipera.

Fonte google


Dicevo un rapporto di amore/odio, perché io la serie precedente a questa, quella con protagonista Vani Sarca, l'ho amata fino a un certo punto. L'ho letta tutta, perché Alice Basso è una scrittrice molto brillante e piacevole, perché adoro leggere qualsiasi romanzo ambientato a Torino e perché i gialli mi attirano in tutte le loro declinazioni, però Vani io davvero la soffrivo poco. Troppo saputella, fin saccente a lungo andare, per essermi simpatica. Però, come dicevo sopra, la Basso è brillante e soprattutto ha una grandissima cultura, per cui ho deciso di fare la conoscenza anche di Anita Bo, protagonista de Il morso della vipera, e qui c'è stato il colpo di fulmine!

Ma andiamo con ordine: chi è Anita Bo? Anita è la figlia di un tabaccaio di Torino. Siamo nel 1935, i fascisti sono già al governo da un pezzo. Anita ha vent'anni, è una gran bella ragazza (e i più si fermano qui) ma ha anche una testa pensante, intelligente e decisamente sveglia. Ha una migliore amica, Clara, bruttina ma brillante, e un fidanzato, Corrado, biondo, aitante e di ottima famiglia. Tutto sembra innestarsi su binari conosciuti ma, quando Corrado propone ad Anita di sposarlo, la nostra protagonista ha un attimo di sbandamento (o vogliamo chiamarlo... lucidità?) e chiede di lavorare prima, per un periodo di sei mesi. Anita ha studiato come dattilografa e stenografa e, anche se non ha la velocità e la bravura di Clara nella battitura, è abbastanza sveglia da farsi assumere alle edizioni Monné, che pubblicano la rivista Saturnalia. Su Saturnalia scrive anche Sebastiano Satta Ascona, che da capo si trasformerà presto in compagno di indagini...

Come dicevo sopra, ho adorato questo romanzo. Innanzitutto, la protagonista: Anita è sveglia, arguta, intelligente come Vani ma, diversamente da quest'ultima, è simpatica. L'ho amata da subito, dalla prima volta che ha esclamato "Che zucche!" (ora voglio dirlo anch'io a ogni piè sospinto!). Neanche il nostro comprimario, Sebastiano Satta Ascona, sfigura, anzi: nell'ipotetico confronto con il commissario Berganza di Vani, per me non c'è affatto storia, vince Sebastiano a mani basse.

Ho apprezzato molto il giallo, che ho trovato più articolato e con un peso maggiore nella storia rispetto ai romanzi precedenti; nonostante in questo genere di libri si pensi spesso che la parte investigativa sia un mero contorno, io amo sempre cercare di svelare il colpevole.

L'ambientazione, però, è forse ciò che più ricorderò a distanza di tempo di questo romanzo. Ormai anche i muri sanno quanto per me l'ambientazione abbia un'importanza fondamentale nei romanzi che apprezzo, e leggere il lavoro di ricerca puntigliosa e affascinante fatto da Alice Basso per quest'opera, leggere della mia Torino in un periodo così distante da me temporalmente mi ha fatto definitivamente innamorare della serie di Anita Bo (perché credo e spero che ci saranno altri volumi!). Anche il tema del fascismo è indagato con una cura e un'analisi mai vista in un romanzo "leggero" e di intrattenimento.
In conclusione, se ancora non avete letto questo romanzo, se vi è piaciuta Vani Sarca ma anche e soprattutto se vi stava un po' sulle... zucche come a me, leggete Il morso della vipera. Non potrete non amarlo.

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3 commenti:

  1. Per fortuna ne avremo ancora da leggere, di romanzi con Anita Bo protagonista! Concordo con te sul meraviglioso lavoro di ricostruzione storica, ma non sul confronto Berganza/Satta Ascona 😅 Comunque di Alice leggerei qualunque cosa

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    1. Ahahah Stefi, almeno non litighiamo per i ragazzi, eheh! Grazie mille per essere passata! 😊

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