Feltrinelli,

Recensione: "Qualcosa di vero" di Barbara Fiorio

venerdì, agosto 28, 2015 Baba Desperate Bookswife 3 Comments





Titolo: Qualcosa di vero
Autore: Barbara Fiorio
Casa Editrice: Feltrinelli
Pagine:249
Prezzo: 15,00€
Pubblicazione: aprile 2015

Sinossi: Qui sul sito Feltrinelli

Notizie sull'autrice: Barbara Fiorio (Genova 1968), formazione classica, studi universitari in graphic design, un Master in marketing communication, ha lavorato per oltre un decennio nella promozione teatrale ed è stata la portavoce del Presidente della Provincia di Genova. Tiene corsi e laboratori di comunicazione e di scrittura creativa. Ha pubblicato il saggio ironico sulle fiabe classiche C’era una volta (Eumeswil, 2009) e i romanzi Chanel non fa scarpette di cristallo (Castelvecchi, 2011) e Buona Fortuna (Mondadori, 2013). I suoi libri sono tradotti in Spagna e in Germania.

VOTO:




COMMENTO:



C’erano una volta, in una città indefinita italiana, in un condominio come tanti, due vicine di casa, una si chiamava Giulia, aveva superato la soglia dei trenta ed era un premiata pubblicitaria, mentre l’altra era più piccina, Rebecca il suo nome e nove anni la sua età. Una sera qualunque la piccola Rebecca sguscia fuori dal suo appartamento e si rannicchia davanti alla porta dell’impegnata vicina di pianerottolo: da quel momento in poi le due fanciulle stringono un’amicizia un po’ particolare, alimentata da domande curiose, storie della buona notte alternative, e da tenere nascosto, qualcosa di vero.



Quale bambino non è affascinato dalle fiabe? Principi impavidi, senza macchia e senza paura, pronti a salvare donzelle in pericolo, animali parlanti, castelli sfarzosi e streghe cattive perennemente sconfitte. Il lieto fine è assicurato, ed è quello che aspettiamo con trepidazione, nulla è davvero spaventoso, perché come per magia i buoni hanno sempre la meglio sui cattivi. Ma è davvero così oppure è sol quello che i grandi vogliono far credere ai più piccini? Barbara Fiorio attraverso una favola racconta la realtà, vite spezzate da altre vite, bambine cattive che rendono le ore scolastiche interminabili e giovani donne che devono ricostruirsi la vita da zero. Siamo certi che il bene vinca tutto? Amor omnia vincit? Mmm la mano sul fuoco proprio non la metterei.

Così tra una Raperonzolo gravida, una Biancaneve stupida e una Sirenetta tramutata in schiuma di mare, Giulia cerca di rendere Rebecca il più preparata possibile alle avversità della vita, trasformandosi nelle ore notturne, nella Signora della Buonanotte.



Questa storia mi ha lasciato a bocca aperta, perché fino alla fine non ero certa di dove l’autrice volesse andare a parare. Con il trascorrere degli anni mi sono resa conto di aver cambiato i miei gusti letterari, forse sono maturata, non lo so…ma in questo momento adoro, e ripeto, adoro tutti coloro che con ironia riescono a trattare temi tosti, di quelli che la maggior parte degli autori userebbe per far scendere la lacrimuccia al lettore. Capiamoci, non è che disprezzi le storie lacrimevoli, anzi, ma credo che sia molto più difficile far sorridere che far piangere (sarà che dopo la gravidanza le mie ghiandole lacrimali sono particolarmente sensibili …). 

I capitoli brevi ci guidano con delicatezza nella quotidianità delle protagoniste, alternandosi equamente ci regalano un pezzettino di Giulia e un pezzettino di Rebecca. Lo stile è fluido, di conseguenza molto scorrevole, proprio come le migliori fiabe che si rispettino! 



Una domanda ve la vorrei proprio porre: ma non siete curiosi di scoprire che fine deve fare il ranocchio per potersi trasformare in principe?? Non ditemi che va baciato perché siete allora siete antichi! Quindi non vi resta che leggere questo romanzo, prendervi gioco di tutte le principesse in circolazione, ma soprattutto dovrete gioire di ciò che la vita vi ha donato perché il principe azzurro potrebbe esistere – senza calzamaglia intendiamoci – ma non è detto che siate in grado di riconoscerlo e non è nemmeno scontato che vi aspetti tutta la vita, ma ancora più importante, il vissero per sempre felici e contenti dipende soltanto da noi (oddio un goccio di fortuna non è che farebbe schifo).


Cosa ho maggiormente apprezzato:

  • · Indubbiamente il carattere di Rebecca mi ha proprio affascinata, una bambina tosta, che sa ciò che vuole e trova il modo di aggirare l’ostacolo quando è troppo alto per poterlo saltare. Da grande potrebbe fare l’avvocato.

  • · Come ho scritto sopra, lo stile ironico dell’autrice, ma soprattutto scagliare alla fine una pesante pietra con una disinvoltura disarmante.

  • · Ah ah ah sarò ripetitiva…ma la trovata del ranocchio mi ha fatto morire dal ridere.

Cosa mi è piaciuto meno:


  • · Nulla, vorrei comprare più spesso libri così. Sarei più povera ma felice.










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3 commenti:

  1. L'ho amata questa storia, in ogni sua parte. L'ironia, la dolcezza e la concretezza, fanno di questo libro una lettura perfetta.

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    1. Cuore, devo dirti che l'ho letto solo perchè me lo avete caldamente consigliato, altrimenti non penso l'avrei nemmeno notato. Meno male...perchè se non seguissi i vostri consigli perderei tantissimi libri fantastici.

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  2. E finalmente hai letto il fungoneeeeeeeeeeeeeeee!!! Meraviglioso è l'unica parola che a distanza di mesi mi viene in mente per questo libro ed anch'io come te vorrei comprare più spesso libri così! :)

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