#Recensione,

Recensione di Baba - Omicidio in cashmere di Virginia Bramati

giovedì, ottobre 17, 2024 Baba Desperate Bookswife 0 Comments

 

Desperate Bookswife

 Il libro
Omicidio in cashmere di Virginia Bramati
Editore: Giunti| Pagine: 240| Pubblicazione: 2024| Prezzo 15,90€| Trama:Qui
Genere: narrativa 

Notizie sull'autrice
Virginia Bramati vive e lavora a Milano. Ha cominciato a scrivere per sé e per le sue sorelle, giungendo all’esordio nel 2014, con Tutta colpa della neve (e anche un po’ di New York). Da allora è seguita da una community sempre più vasta di affezionate lettrici e ha pubblicato Meno cinque alla felicità, E se fosse un segreto?, Tutta colpa della mia impazienza (e di un fiore appena sbocciato), Cercasi amore vista lago, Quello che ancora non sai di me e Un bacio con gli occhi. I suoi romanzi sono tradotti in diversi Paesi.

Recensione di Baba

Buongiorno lettori, con somma gioia oggi vi parlo di un libro scritto da una delle mie autrici italiane del cuore: Virginia Bramati. Omicidio in Cashmere è un romanzo di narrativa dallo sfondo romantico e tinto un po' di giallo! Ci troviamo a Biella, città non così lontana da casa mia anche se la conosco solo sommariamente, capitale dell'eccellenza tessile italiana. Mi recavo da quelle parti quando la mia squadra di ginnastica ritmica gareggiava e spesso le competizioni si svolgevano in questa città. 
La protagonista di questo romanzo si chiama Adelaide, laureata in economia, svolge un lavoro per un'azienda milanese che non ho ancora capito...comunque ha a che fare che delle ricerche su alcune aziende e poi stilare dei rapporti che ovviamente non si chiamano così ma "due diligence". La narrazione subito specifica ci butta nel mondo economico-finanziario della protagonista e io resto un pochino interdetta poiché tutti quei termini tecnici mi spiazzano. Dopo pochissime pagine tutto cambia e un po' per volta veniamo catapultati nel mondo di Adelaide e delle persone che le stanno intorno. 
La protagonista dopo poche battute viene mandata a Biella a svolgere un lavoro con responsabilità manageriali ma senza i benefit: lei accetta poiché le viene promessa una promozione succulenta. A Biella l'aspirante manager può fare affidamento alle zie paterne, ovvero Irma ed Elena, due vere e proprie macchiette che rendono la narrazione simpatica grazie ai loro siparietti in piemontese e la loro venerazione per i "cicchetti". 

Questa è sicuramente una storia di crescita, all'interno della quale Adelaide comprende ciò che vuole e cosa vuole realmente diventare: già suo fratello Gregorio ha cambiato rotta quando si pensava fosse arrivato! All'interno c'è indubbiamente una parte romantica, personaggi che si conoscono e si piacciono, conditi da dialoghi frizzanti e a volte imbarazzanti (per Adelaide ah ah ah, che è maestra nel collezionare figuracce). Non manca il giallo, arrivato dopo la metà della narrazione, che regala una ventata d'aria fresca ad una storia che comunque sarebbe stata in piedi da sola. Sicuramente non è la parte principale ma questa storia è un insieme di pezzi che vanno a formare un romanzo godibile, delicato e divertente. 

La penna dell'autrice la conosco e mi sembra ogni volta di tornare a casa. Avete presente la sensazione della copertina calda che ci si stende sulle ginocchia mentre si osserva il caminetto scoppiettante che profuma di legna? Ecco, proprio quella sensazione lì! Se poi si legge il libro che porta nel titolo la parola cashmere mentre si è nella situazione scritta nella riga sopra...tutto è perfetto. 

Degne di nota le epigrafi all'inizio di ogni capitolo: regalano delle vere e proprie chicche sul cashmere e spesso sono anche molto divertenti. a esempio ho imparato che questo materiale pregiatissimo si ricava dal sottopelo preso dal sottopancia di alcune capre. Wow, e io che pensavo si trattasse di pecore... Ma torniamo a noi. Mi è piaciuto questo libro? Sì, perché ancora una volta i personaggi sono realistici e si fanno amare o detestare. Prendiamo come esempio il signor Mosca, ovvero il proprietario della fabbrica dove lavorerà Adelaide: un vero e proprio testa di flipper che si rende odioso dalle sue prime battute. Il commissario Giorgio Olivero?Misterioso il giusto, tutto d'un pezzo, un burbero apparente che il lettore ha bisogno di conoscere un po' alla volta. Le zie? Va beh per loro una standing ovation, sono i personaggi frizzanti che caratterizzano i libri della Bramati, senza di loro il romanzo non sarebbe lo stesso. 

Ultima cosa ma non meno importante, voglio visitare per bene Biella, la descrizione della funicolare e l'idea che ci sia una parte alta della città, quella medievale, mi affascina molto e considerando che dista poi una cinquantina di minuti da casa mia...forse sarebbe ora di andare a prendere un caffè da quelle parti! Quindi grazie Virginia! 

You Might Also Like

0 commenti: