Dillon,

Recensione - "La libreria degli amori inattesi" di Lucy Dillon

sabato, agosto 20, 2016 Baba Desperate Bookswife 9 Comments

Buon sabato lettori cari. Oggi cosa vi mostro? Ohhhh beh, non ho resistito e ho pubblicato questa foto invece della solita immagine salvata da Google. durante la lettura ho fatto amicizia con Artù e ho pensato: che tempismo!!





Titolo: La libreria degli amori inattesi
Autore: Lucy Dillon
Casa Editrice: Garzanti
Pagine: 480
Prezzo: 17,60€
Pubblicazione: 2013
Genere: narratori moderni




Notizie sull'autrice:
Lucy Dillon, inglese, divide la sua vita fra Londra e la Wye Valley, dove ama passeggiare con i suoi basset hound Violet e Bonham. Con Garzanti ha pubblicato con successo ancheLezioni di ballo, Il rifugio dei cuori solitari e La libreria degli amori inattesi, Quando nascono i desideri, Piccoli passi di felicità.

Questo romanzo è entrato in casa mia grazie ad un buono da spendere nella libreria della mia amica Daniela. Io generalmente scappo dai romanzi che lasciano ampio spazio agli amici animali: questo significa che spesso si consumano pacchetti di Kleenex e io preferisco investire le mie lacrime altrove. Non so perchè tre anni fa decisi di infilare in borsa "La libreria degli amori inattesi" ma oggi mi è servito per completare un obiettivo in entrambe le sfide letterarie alle quali partecipo. 


Questa è la storia di Anna, donna trentunenne sposata con Phill, che ha già un matrimonio fallito sulle spalle e tre figlie sul curriculum. Ma è anche la storia di Michelle, coetanea di Anna ma dalle caratteristiche caratteriali ben diverse: se la prima è dolce, presente, comprensiva e malleabile, Michelle è decisa, spigolosa, maniaca del design e apparentemente anaffettiva. 
Le due donne si incontrano un giorno per caso, bevono un caffè insieme e diventano amiche, anzi, quasi socie in affari nel giro di poco tempo; rilevano una vecchia libreria e insieme cercano di trasformarla in una piccola perla, ognuna concentrandosi su quello che sa fare meglio. 

Ammetto che già la sinossi non è che proprio mi avesse conquistata, ma ho pensato di leggere qualcosa di leggero, veloce e scorrevole per allietare qualche umido pomeriggio di agosto.
Ho toppato, se il mio intento ero quello di distrarmi e sognare un pochino in compagnia di un cagnolino e montagne di libri...ho fatto i conti senza l'oste.
Innanzi tutto il numero delle pagine è di tutto rispetto: 480. Allora, io non sono una di quelle persone che leggono solo romanzi brevi, anzi, mi capita spesso di affrontare libroni ingombranti, nel vero senso del termine, ma la storia deve valere tutto quell'inchiostro. 
Prendiamo Shantaram, 1200 pagine scritte fitte fitte, ma la storia richiedeva proprio quel volume, e lo stesso può valere per i romanzi della Morton, ricchi, ben articolati e pieni di sorprese.
In questo caso mi sono annoiata, e parecchio anche. La storia è ben prevedibile e infatti è terminata proprio come mi sarei aspettata, e per quasi tutto il libro ho detto: "bùgiaaaaa" - in piemontese significa sbrigati, vai avanti -.
Quello che poi mi ha fatto più arrabbiare sono state le mie lacrime, che alla fine hanno ceduto e sono sgorgate, bagnando le ultime quattro pagine. Cioè per la miseria, ti sei annoiata per la maggior parte del tempo e poi piangi come una poppante? 

I personaggi però sono ben descritti  e si è subito creato un legame tra me e Anna, lettrice incallita, amante dei libri consumati e sognatrice ad occhi aperti. Una giovane donna che si è sempre sacrificata per gli altri, perchè antepone  il bene delle persone a lei care ai propri desideri. Ho avuto più problemi con Michelle, perchè la sua mania per l'ordine e per gli oggetti inutili ma belli, il suo bisogno di controllo e sopratutto la sua freddezza mi hanno più volte spiazzata.

Un libro che sarebbe stato molto più godibile se avesse potuto contare duecento pagine in meno rispetto a quelle che invece realmente possiede. Peccato, pensavo fosse amore invece era un calesse :-)

                                                                            VOTO:


Punti forti:
  • La costruzione dei personaggi: indubbiamente la Dillon riesce a far sentire i sentimenti altrui al pubblico, i drammi di ogni personaggio sono palpabili, reali e ingombranti. Lo stesso vale per il carattere, che si costruisce pian piano durante tutto il percorso.
  • Le schede che Anna fa compilare ai suoi clienti più fidati con i loro pensieri su di un romanzo letto. Ogni capitolo si apre proprio con un incipit dedicato ai libri.
Punti deboli:
  • Anche questa volta la sinossi trae in inganno, mi aspettavo un libro con un cagnolino come coprotagonista, invece il ruolo è solo marginale. 
  • Vogliamo parlare sempre della sinossi?? Bene, tutto quello che c'è scritto accade in ben 200 pagine!!! Così io mi sono chiesta: "partirà mai questa benedetta storia?"
  • La totale prevedibilità della vicenda. Niente è riuscito a stupirmi, anche se ben scritto. Mi sono annoiata e se io fossi una persona che abbandona i libri...beh lo avrei fatto sloggiare dal comodino dopo duecento pagine.


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9 commenti:

  1. Ma sai che non ricevo più gli aggiornamenti del blog sulla home?
    Mi sono ri-iscritto, sperando di rimediare.
    Ahhh, com'è bella la foto. :3 Però non impazzisco per i libri sugli animali e questo, nonostante mi consiglino sempre l'autrice, è decisamente troppo lungo. Tutte quelle pagine manco per una saga familiare, e che è.

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    1. Ciao!! ma sai che capita anche a me con un paio di blog??? e non riesco a capirne il motivo. Grazie per la tua premura :-)
      Esatto, la penso proprio come te, i libri con gli animali solitamente non li leggo, ci ho provato, ma è stato un flop. Luuuuungo per la miseria. Niente io e la Dillon mi sa che non ci prendiamo. Ti saluto Artù, è un cagnolino tutto da coccolare. a presto e grazie!

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  2. Ed ecco la "famosa" recensione! Alla fine pure le lacrime :D Proprio presa per i fondelli
    bellissima la foto con il cane *_*

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  3. A me non era dispiaciuto così tanto... bhè, in effetti il cagnolino in copertina apre un mondo... che però di fatto non si apre mai!

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  4. vista la recensione, il libro non lo leggerò mai, ma il cagnolino della foto....è meraviglioso!

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  5. Ciao, ho letto un libro della Dillon. Carino, ma niente di più. Dopo questa tua recensione non penso cederò nuovamente.
    un caro saluto da Lea

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  6. Ciao!!
    Ho comprato questo libro qualche mese fa in edizione economica, ma devo ancora leggerlo..
    Mi aspettavo piacesse di più.. sono un pochino delusa ma anche curiosa di capire se su di me possa avere un'impressione diversa ;)

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  7. concordo con la tua recensione cara Baba. ma ho notato che questa autrice è in effetti un po' prolissa, forse snellendo un po' i romanzi sarebbe, almeno per me, più facile e veloce da leggere.

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  8. diciamo allora che la tua foto è la cosa migliore ihihih. Anche io di solito snobbo i libri con protagonisti gli animali e, come te e per gli stessi motivi, questo mese ne ho letto uno. Mi è andata meglio ma resto dell'idea che il genere non fa tanto per me

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