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Recensione - "Chiedi alla polvere" di John Fante

mercoledì, agosto 31, 2016 Baba Desperate Bookswife 12 Comments

Buongiorno a tutti, oggi vi parlerò di un romanzo classico, che però io non conoscevo. Chiedi alla polvere di Fante mi è stato vivamente consigliato da alice Basso e io ho preso la palla al balzo!!





Titolo: Chiedi alla polvere
Autore: John Fante
Casa Editrice: Einaudi
Pagine: 234
Prezzo: 13,00€
Pubblicazione: 2004 per Einaudi - (1980 SugarCo)
Genere: Letteratura Americana 




Notizie sull'autore:
John Fante è nato in Colorado all'inizio del Novecento, figlio di un abruzzese emigrato in America nel 1901. Dopo un'infanzia turbolenta, si diploma e inizia a fare lavoretti precari, tra cui il tuttofare per uno studio professionale, lo sguattero in bar e ristoranti e l'operaio in una fabbrica di pesce in scatola. Stanco della provincialità di Boulder, si trasferisce a cercar fortuna a Los Angeles, nel 1930. Qui inizia a frequentare l'Università: non è uno studente brillantissimo, ma si avvicina alla scrittura e alla sceneggiatura (prende i primi contatti con Hollywood: sarà poi sceneggiatore anche per Dino De Laurentiis). Del 1936 è il suo primo romanzo, La strada per Los Angeles, che però sarà pubblicato postumo (nel 1985 in America, mentre in Italia uscirà nel 1996 per Marcos y Marcos e nel 2005 per Einaudi). L'anno successivo si sposa con Joyce Smart, dalla quale avrà ben quattro figli. Ciò non gli impedisce di dedicarsi alla scrittura: il vero romanzo d'esordio è Aspetta primavera, Bandini (Marcos y Marcos, 1996 ed Einaudi, 2006) uscito nel 1938 e subito foriero di grandi consensi; seguito l'anno successivo da Chiedi alla polvere (Marcos Y Marcos, 1996 ed Einaudi, 2004). Intanto collabora con i servizi d'informazione statunitensi, e nel 1952 vede la luce il suo quarto romanzo Full of life (Marcos y Marcos, 1999 ed Einaudi, 2009). Tra gli altri suoi romanzi ricordiamo Bravo, Burro! (1970, Einaudi, 2010), La confraternita dell'uva (1977, Marcos y Marcos, 1996 ed Einaudi, 2004), Sogni di Bunker Hill (1982, Marcos y Marcos, 1996 ed Einaudi, 2010). Del 1940 è invece il racconto Dago Red (Marcos y Marcos, 1997 ed Einaudi, 2006).


Chi è Arturo Bandini? Beh l'autore del racconto Il cagnolino che ride. Che domande. Non conoscete Arturo Bandini?? Che branco di smidollati, ignoranti e capre. Bandini è il miglior scrittore di tutti i tempi, diventerà ricco e famoso e imbecilli sono tutti coloro che non mostrano rispetto verso la sua sorprende scrittura. 


Ho comprato questo libro perchè Alice Basso, autrice de "L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome" recensione QUI e "Scrivere è un mestiere pericoloso" recensione QUI, durante una delle tante presentazioni che ho avuto il piacere di seguire, ha consigliato di leggere i romanzi scritti da quest'autore, ormai un classico della letteratura moderna americana. 
Io a scuola non l'ho studiato, quindi non lo conoscevo. Mi fido molto di Alice, quindi l'ho acquistato il giorno stesso, anzi dallo scaffale me lo ha tirato giù lei. (che tra due nanette ci si capisce ah ah ah).

Come ho anticipato poche righe più in su, questa è la storia di Arturo Bandini autore in cerca di gloria, del suo grande amore per Camilla Lopez e delle sue contraddizioni.
Arturo conosce Camilla in un punto di ristoro, lui chiede un caffè e lei gli porta il peggior bibitone che Arturo abbia mai bevuto. Lei sembra una messicana, dalla pelle ambrata, affascinante, sicura, con le sue scarpe usurate e le gambe snelle potrebbe andare ovunque e irretire ogni uomo di passaggio alla locanda. Bandini invece la maltratta, rovescia il caffè sul tavolino, la mortifica e poi se ne va, da una parte felice di averle causato del dolore, dall'altra pentito e in colpa, perchè lei non meritava quel trattamento.

Arturo successivamente la attende ogni tanto fuori dal locale, lei in principio spera di inciampare in un paio di scuse, ma la scrittore non cede e se per caso si lascia scappare un mi dispiace, subito dopo, per dessert sono servite altre parole sconvenienti. Camilla si abitua in fretta a questa situazione bizzarra ma... Bandini non cede, non vuole andare a fondo con lei, è un'esca che gli serve per proseguire il suo cammino, quasi temesse un'enorme delusione una volta consumato il pasto, alla vista succulento. 

Ho riflettuto parecchio perchè questo libro mi ha lasciato molto: innanzi tutto la rabbia costante del protagonista, è come se all'interno del suo corpo si nascondesse un fuoco e non ce la facesse proprio a contenere le fiamme. Camilla è il capro espiatorio, amore e odio, desiderio e ribrezzo, bramosia di possesso e fuga. Poi un cambiamento, dopo un terribile terremoto Arturo decide di smetterla di buttare via il denaro che guadagna a mesi alterni, spedisce dei soldi alla sua mamma e decide di scrivere un vero romanzo poichè nel frattempo ha trovato la sua musa - e non è Camilla - .
Una storia difficile, dolorosa e complicata, il protagonista parlando sempre in prima persona, ci porterà a scoprire cosa si cela all'interno del suo cuore, ci imbatteremo nei suoi sentimenti contrastanti ma sempre decisamente spigolosi, conosceremo l'amore, vissuto da un'altra prospettiva.
Un romanzo duro, intenso e per certi aspetti bello tosto, nonostante lo stile sia scorrevole e Bandini sia uno scafato narratore. 
Da leggere con calma, è un romanzo che deve decantare, come i vini importanti, e a differenza del prosecco che scivola giù e lo si apprezza immediatamente, Chiedi alla polvere ha bisogno di un bel decanter, ma sopratutto l'aspetto più importante è il retrogusto sul palato, che si apprezza solo alla fine.

VOTO:

Punti forti:
  • Questo è uno di quei libri strani, durante la lettura dei quali mi son detta: "non capisco..." ma ne varrà davvero la pena? Ecco poi il romanzo termina, Arturo Bandini ha finito di narrarci questa storia e dopo poche ore ho pensato: "caspita che bel libro, più trascorrono i momenti e più ripenso a ciò che ho letto". Per usare un'espressione della mia amica Lea   -Due lettrici quasi perfette - non è un libro che regala emozioni immediate, ma a lungo termine. 
  • Io sono una persona molto contraddittoria, e leggere le follie di qualcun altro mi ha regalato momenti durante i quali mi sono sentita capita.
  • La continua ricerca di se stesso, della carriera che fatica a sbocciare, insomma Fante in questo libro ha davvero messo molta carne al fuoco, cuocendola benissimo.
Punti deboli:
  • Il romanzo d'esordio è "Aspetta primavera, Bandini" , e io non l'ho letto. Questo ovviamente non è un punto debole, ma è il motivo che ha rallentato la mia lettura, perchè di tanto in tanto sentivo la mancanza di qualcosa. Ecco svelato l'arcano. Quindi: leggete prima Aspetta Primavera, Bandini".

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12 commenti:

  1. Perfetto, aspetta che prendo subito nota: leggere prima "Aspetta primavera, Bandini" e poi "Chiedi alla polvere". Ecco fatto.
    Sì, sono partita in quarta, ma il fatto è che giusto qualche giorno fa ho pescato nella casetta dei libri "Full of life" dello stesso John Fante e prevedo che mi piacerà.
    Oh, e fammi dire quanto sono d'accordo con te: leggere le follie di qualcun altro mi fa sentire capita. Eh sì, è una sensazione che conosco. E anche molto bene.

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    1. Buongiorno Rosa! Oh ma allora questo post è cascato a pennello :-) mi fa piacere! Spero che ti piaccia, io l'ho apprezzato tutto dopo, ci ho pensato e mi ha lasciato davvero qualche cosa. Non è uno di quei libri che mentre lo leggi pensi che sia stupendo, è una sensazione strana. La sua completezza fa la differenza :-) Ti abbraccio

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  2. Ce l'ho e avevo iniziato a leggerlo ma non era il momento giusto. Magari lo riprenderò, se lo consiglia Alice poi... ;)

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    1. Dovresti partire dal primo però, così assapora tutto dagli inizi della Storia di Bandini. Eh già...quante ne sa Alice?

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  3. Pensa che non ho ancora letto niente di Fante!!!! Ok, mi segno Aspetta primavera, Bandini.
    Ora questo scrittore mi farà sempre venire in mente la giornata in cui ci siamo conosciute. :)
    un bacione da Lea

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    1. Leaaaaaa!! Ma se ti ricordi non ero convintissima quando ci siamo viste, invece poi, una volta terminato ho avuto ben chiaro il quadri della situazione. Anche io lo ricorderò con un affetto particolare proprio grazie al nostro incontro. Un abbraccio

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  4. E' impossibile resistere al tuo invito! Non conoscevo Fante e tu hai stuzzicato la mia curiosità anche perchè un pizzico di follia rende la vita ancor più interessante :)

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    1. Ciao Aquila! Sono contenta di averti dato uno spunto :-) Spero che tu possa amare Arturo Bandini il Grande Scrittore. Poi...folle è folle!! ;-)

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  5. In questo momento sento il bisogno di letture più immediate e spensierate, ma segno, verrà anche il momento di Fante. Come dice Lea, riporta alla mente i bei momenti trascorsi insieme. Bacioni

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    1. Bacci :-) concordo, anche io in questo momento necessito di letture più immediate ma l'ho letto per la sfida di Lucrezia e sono contenta di averlo fatto :-) . Chissà magari un giorno leggerò anche gli altri, anzi di sicuro!! Ma non adesso. Bacio

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    2. Bacci :-) concordo, anche io in questo momento necessito di letture più immediate ma l'ho letto per la sfida di Lucrezia e sono contenta di averlo fatto :-) . Chissà magari un giorno leggerò anche gli altri, anzi di sicuro!! Ma non adesso. Bacio

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  6. io c'ero quando l'hai preso, che emozione!

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