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Recensione di Baba - Blackwater la diga di M. Mcdowell
Il libro
Blackwater la diga di Michael Mcdowell
Editore: Neri Pozza| Pagine: 256| Pubblicazione: 2023| Prezzo 9,90€| Trama:Qui
Genere: saga
Notizie sull'autore
Michael MCDowell (1950-1999) è uno scrittore americano che ha pubblicato oltre trenta romanzi e scritto per la televisione e il cinema (Beetlejuice e Nightmare before Christimas).
Recensione di Baba
Buongiorno lettori, come state? Siamo arrivati al secondo capitolo della saga del momento, ovvero Blackwater. Come spesso accade quando si parla di libri in serie (in realtà molti anni fa questo volume nasceva unico, poi Neri Pozza pubblicandolo in Italia ha deciso per motivi commerciali di dividerlo in sei parti), dicevamo che con i libri in serie capita di avere delle difficoltà a scrivere recensioni separate, ma ci proviamo!
ATTENZIONE SPOILER, SE NON HAI LETTO IL PRIMO VOLUME FERMATI E NON ANDARE AVANTI CON QUESTA RECENSIONE.
Siamo nel 1922 a Perdido e la cittadina si sta riprendendo dalla piena che ha sconvolto la comunità causando morti e danni ingenti. Elinor Caskey è riuscita a raggiungere l'indipendenza (almeno abitativa) dalla matriarca Mary-Love che cerca in ogni modo di tenere i suoi figli (Oscar e Sister) sotto la sua ala da mamma chioccia. La sua presenza non è solo ingombrante, è proprio devastante e sfido chiunque ad accettare una figura così invadente. Il sacrificio però è stato costoso, almeno per Oscar, per Elinor in realtà non l'ho capito. Sono fermamente convinta che la sua decisione sia stata ponderata e questo le ha permesso di mettersi nella condizione psicologica di non patire troppo, come se la sua scelta sia stata fatta a fin di bene e di conseguenza non la riguardasse del tutto. Io sono rimasta basita, nella vita però accade anche di peggio, no?
La vita prosegue indisturbata, ogni tanto capita di pensare che non accada quasi nulla ma come mi capitò con la saga dei Cazalet...invece succede di tutto, ma scivola via velocemente. Come dice il titolo stesso c'è un professionista, ospitato addirittura a casa di Mary-Love, che si sta occupando della costruzione della diga: tutti la bramano a parte Elinor. Perché? La donna dai capelli rossi e dal passato misterioso sostiene che il fiume non nuocerà più almeno fino a quando lei sarà viva. Un po' strano non trovate?
Nel frattempo Sister si sta ponendo delle domande riguardo il suo futuro e spera di riuscire ad emanciparsi, nonostante il guinzaglio corto di mammina.
Ammetto di essere sempre più invaghita da questa serie così strana, scorrevole e intrigante. I personaggi sono perfetti e nonostante il libro non sia freschissimo, io lo trovo davvero molto moderno. La parte surreale c'è ma è minima, incuriosisce senza essere pesante e chissà cosa andremo a scoprire. Non vedo l'ora. Chi è Elinor e perché è arrivata a Perdido?
Credo che queste domande siano le più gettonate ma non sono le uniche a mantenere alta l'attenzione: il personaggio di Mary-Love è perfetto nel suo essere in parte detestabile, è la suocera che quasi nessuno vorrebbe avere, la madre asfissiante, la sorella rompi balle, la pettegola che pensa all'apparenza e non alla sostanza; Sister è una giovane donna annientata ma che comunque ha un guizzo ogni tanto che provoca quel briciolo di stupore; Oscar è l'uomo che non comprende la direzione da prendere, si fa trascinare un po' dalla mamma e un po' dalla moglie, appare spaesato. Siamo sicuri che l'autore sia un uomo? Battute a parte...per il momento lo consiglio spassionatamente, potrete leggerlo o ascoltarlo grazie ad Audible, approfittatene!
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