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Quattro blogger per un autore - Anna Premoli

martedì, gennaio 30, 2024 Baba Desperate Bookswife 3 Comments


Buongiorno signori, come state? Siamo nel 2024 e con la benedizione del nuovo anno bisestile torniamo con la nostra rubrica!!! Ditelo che vi siamo mancate un pochetto! Se invece non avete modo di conoscerci, ecco due righe su ciò che combiniamo insieme.
Chi siamo? Ecco qui:
ChiaraChicca,  Ombretta e io: ogni due mesi leggeremo libri di uno stesso autore deciso precedentemente. Un modo per ampliare i nostri orizzonti, per imbatterci in letture che magari non avremmo preso in considerazione, dandoci la possibilità di innamorarci ancora, in maniera inaspettata (oppure di detestare fortemente qualcosa che non vorremmo più riavere tra le mani) .

Questa volta è il turno di Anna Premoli!



Il libro
Non ho tempo per amarti di Anna Premoli
Editore: Newton| Pagine: 315| Pubblicazione: 20178 Prezzo 9,04€| Trama:Qui
Genere: narrativa rosa

Notizie sull'autrice
È nata nel 1980 in Croazia; vive a Milano dove si è laureata alla Bocconi. Il suo romanzo d’esordio, Ti prego lasciati odiare, è stato un libro fenomeno: per mesi ai primi posti nella classifica, ha vinto il Premio Bancarella. Con la Newton Compton ha pubblicato anche Come inciampare nel principe azzurro, Finché amore non ci separi, Tutti i difetti che amo di te, Un giorno perfetto per innamorarsi, L’amore non è mai una cosa semplice, L’importanza di chiamarti amore, È solo una storia d’amore, Un imprevisto chiamato amore, Non ho tempo per amarti, L’amore è sempre in ritardo, Questo amore sarà un disastro, Molto amore per nulla, Tutto a posto tranne l’amore, Non sono una signora, Sfida all’ultimo bacio, Un amore sulla neve, In amore vince chi rischia e Tutto troppo complicato. Tre di questi titoli sono stati opzionati da case di produzione cinematografica.
Recensione di Baba

Julie vive e lavora in un appartamento a New York: scrive romanzi romantici storici e la sua casa è un porto sicuro che abbandona con poco entusiasmo. Julie ama le pantofole a forma di unicorno, i pigiami improbabili e le magliette molto infantili e poco sexy. Dopo una delusione sentimentale decisamente importante ha preso la decisione di mettere in standby il suo cuore e si dedica totalmente alla scrittura e alle amicizie. La madre la stressa parecchio, chiedendosi il perché sua figlia non riesca a portare a casa uno straccio di fidanzato, la sua vicina di casa, una signorina un po’ attempata, la tratta sempre con distacco e con un po’ di compassione. Non ci sono più le donne di una volta, sembrerebbe pensare.

La vita della scrittrice però è destinata a cambiare, un nuovo inquilino sta per arrivare nello stabile e gli operai che si occupano del trasloco emettono non poco baccano. Come farà Julie a concentrarsi? Chi si crede di essere il nuovo arrivato? Terrence Graham è il nome del ragazzo che abiterà al piano di sopra. Il suo bagaglio è fatto di strumenti musicali e le magliette da lui indossate sono piene di buchi e Julie si rende conto che i suoi trentasei anni hanno un peso se bilanciati a quelli del vicino di casa: un musicista decisamente famoso che ovviamente lei non aveva riconosciuto.

La loro storia inizia con una strana amicizia: la differenza di età si sente e a Julie pesa, per un uomo che può procreare anche a settant’anni non è un problema frequentare una donna più giovane di lui, purtroppo però non si può sempre dire lo stesso se i casi si capovolgono. Una donna dopo un po’ perde la sua capacità di mettere al mondo figli e proprio come succede a Cenerentola, la carrozza si trasforma in una zucca allo scadere del tempo. Possiamo dire che non sia vero, ma la verità è che purtroppo l’utero femminile ha una data di scadenza e che per molte persone tutto ciò ha un peso. Certo, non si nota in caso di una differenza di età piccola…ma se il divario è di 10 lustri…ahimè le cose cambiano. Tutto questo però dovrebbe fermare due anime che si amano? Ci possono essere altri modi per superare l'ostacolo e la "scusa" dei figli forse la si adotta per paura. Ma qui ci addentriamo in acque scure e non è questo il luogo.

Possiamo affermare che questo sia un tema all’interno del romanzo e proprio non mi aspettavo di trovare!

Per il resto è una commedia divertente, romantica, attuale e la penna della Premoli si conferma eccellente nel suo genere. Lo stile è frizzante, moderno e scorrevole, la protagonista è una di noi e il maschio alfa per fortuna non è così tanto "masculo" ma è un ragazzo alla portata di tutti, nonostante la sua notorietà. 

Ho scoperto che questo titolo fa parte di una serie ( non sequenziale) all’interno della quale vengono raccontate le storie di autrici che vivono a Manhattan e ovviamente sono amiche! Credo che cercherò gli altri titoli perché sono letture leggere ma che possono restare in memoria, senza essere cancellate come la cache del telefono.

E adesso non ci resta che andare a vedere cosa hanno letto le mie compagne di avventure!

3 commenti:

#Recensione,

Recensione di Nadia - La felicità dei giorni perduti di N. Kiss

sabato, gennaio 20, 2024 Baba Desperate Bookswife 0 Comments


 Il libro
La felicità dei giorni perduti di Nikoletta Kiss
Editore: Giunti| Pagine: 464| Pubblicazione: 2020| Prezzo 16,90€| Trama:Qui
Genere: narrativa

Notizie sull'autrice
NIKOLETTA KISS nata a Budapest nel 1978, è cresciuta a Berlino dove ha studiato economia. Ha lavorato come consulente finanziaria per dodici anni in Germania, Stati Uniti e Australia. Dal 2016 si dedica alla scrittura e vive a Vienna con il marito e due figli. "La felicità dei giorni perduti", suo romanzo d’esordio di grande successo, è ispirato alla vera storia della sua famiglia.

Recensione di Nadia

Buongiorno lettrici e lettori!

Dopo parecchio tempo (il lavoro mi risucchia sempre di più) torno con la recensione del primo libro dell’anno per me: sto parlando di La felicità dei giorni perduti, di Nikoletta Kiss.

Questo romanzo si ambienta tra la Budapest degli anni Cinquanta e le Berlino e Vienna dei nostri giorni, e racconta una storia ispirata a quella della nonna dell’autrice. Rebeka Bardossy è figlia di un nobile ungherese e ha velleità di attrice. Purtroppo è nata nel periodo sbagliato: dopo la Seconda Guerra Mondiale, con la spartizione dell’Europa in due fasce d’influenza, una americana e l’altra russa, l’Ungheria è finita sotto il giogo del comunismo, e Rebeka, volitiva ma abituata ad avere sempre tutto ciò che desidera senza dover lottare, vedrà presto rovesciato tutto il suo sistema di valori. Ai giorni nostri, nel 2017, la nipote di Rebeka, Anna, che non vede la nonna da anni, deve rintracciarla per sottoporle una preziosa eredità. Anna ha un compagno più grande di lei, di cui è stata l’amante prima che lui lasciasse la moglie, e adesso è incinta.

Ho opinioni discordanti su questo libro, come ormai sempre più spesso mi accade. Se da una parte ho apprezzato il racconto della Budapest degli anni Cinquanta, che ho trovato descritta in modo efficace ed evocativo, dall’altra ho avuto la sensazione che le due parti della storia, il passato e il presente, fossero decisamente sbilanciate a favore del primo. È vero che spesso, nei romanzi che si sviluppano su due diversi piani temporali, una parte è preponderante rispetto all’altra, ma qui l’impressione è che la storia del presente sia soltanto un pretesto per narrare quella di Rebeka e di Istvàn, il suo amore contrastato (soprattutto da loro stessi, visto che entrambi sono bravissimi nel complicarsi la vita, che all’epoca era già difficile di suo). La parte relativa ad Anna invece è davvero troppo debole e non abbastanza incisiva affinché il lettore si interessi a lei. A mio parere sarebbe stato meglio se la Kiss si fosse semplicemente concentrata su Rebeka, il romanzo avrebbe guadagnato in incisività e ci sarebbe stato probabilmente lo spazio per rispondere ad alcune domande del lettore. Sì, perché un altro difetto che il libro ha, a mio parere, è che finisce in modo piuttosto brusco, lasciando diversi punti sospesi che, in una storia riuscita e ben equilibrata, avrebbero dovuto essere spiegati. La sensazione invece è che l’autrice avesse urgenza di raccontare determinati punti della vita della sua vera nonna e che, una volta fatto questo, abbia perso interesse nella storia che aveva creato. Avrei voluto per esempio saperne di più sulla vita di Rebeka dopo la partenza per l’America, o anche su ciò che è successo agli altri personaggi della storia, ma la Kiss non ha evidentemente ritenuto necessario raccontarlo. Un altro difetto che mi sento di attribuire al romanzo è il fatto che la storia intera sembra abbastanza un cliché: non metto in dubbio che la nonna della scrittrice abbia vissuto davvero questa storia, ma il rapporto della ricca nobile caduta in disgrazia con il povero artista squattrinato ma che la ama alla follia e farebbe di tutto per lei sa davvero tanto di già visto, e mi ha impedito di legarmi alla storia come avrei voluto (infatti ho impiegato diversi giorni per terminare il libro). In conclusione, un romanzo di cui salvo lo stile (è comunque ben scritto) e l’ambientazione, nella parte relativa a Budapest, ma che in generale presenta diversi difetti, che un editing come si deve avrebbe senz’altro potuto contribuire a smussare.

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