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Recensione di Baba #15 - I sette killer dello Shinkansen

sabato, aprile 01, 2023 Baba Desperate Bookswife 0 Comments


Il libro
I sette killer dello Shinkansen di Isaka Kotaro
Editore: Einaudi| Pagine: 542| Pubblicazione: 2021| Prezzo 21,00€| Trama:Qui
Genere: thriller giapponese

Notizie sull'autore
Isaka Kotaro è uno dei piú celebri scrittori giapponesi di crime e non solo. Nel corso della sua straordinaria carriera ha vinto tra gli altri lo Shincho Mystery Club Prize, il Mystery Writers of Japan Award, il Japan Booksellers' Award e lo Yamamoto Shugoro Prize. Per Einaudi ha pubblicato I sette killer dello Shinkansen (2021 e 2022) e La vendetta del professor Suzuki (2022).

 Recensione di Baba

Questo titolo ha una storia particolare: lo trovai in un mercatino e pensai di regalarlo a Daniela (noi abbiamo un rito, quello del libro cacca, io cerco sempre di trovarle un libro potenzialmente di merda così che lei possa scrivere una di quelle recensioni da spaccarsi dalle risate, fino ad oggi non ci sono riuscita). Successivamente, forse qualche mese dopo, il caso vuole che la figlia della mia libraia mi ha consigliato questo thriller dicendomi che non era riuscita a staccarsi dalla lettura. Lo prendo, ma non ricordo assolutamente che è lo stesso libro che regalai a Dany (ovviamente :-)).
I sette killer dello Shinkansen è un libro geniale e a tratti assurdo, racconta le storie di un numero considerevole di persone poco raccomandabili che popolano il treno ad alta velocità che parte da Tokyo e raggiunge altre parti del Giappone.
Ogni capitolo è dedicato ad uno o più protagonisti: ci sono una coppia di killer abbastanza improbabile ma decisamente comica che si fanno chiamare agrumi perché i loro nomi in italiano sono tipo Limone e Mandarino o similare..., Lemon sembra un po' ritardato ma in realtà ne sa una più del diavolo, è appassionato al trenino Thomas paragona tutto ai personaggi di quei cartoni animati/libro per bambini; poi abbiamo Nanao lo sfigato e Maria, sempre al telefono con lui ad ordinarli cosa debba fare ma lui ne combina sempre una risultando una vera macchietta; poi c'è il Principe che è un ragazzino delle medie assolutamente fuori di melonex inquientante come un killer psicopatico peccato che sia solo più che un bambino; poi abbiamo un ex ubriacone con il figlio all'ospedale dopo una caduta da un tetto...tenuto in ostaggio dallo stesso principe.
Ognuno è su quel treno per un motivo, ognuno combina un casino dietro l'altro, e tra colli spezzati e scene tragicomiche questo libro è assolutamente assurdo ma decisamente avvincente. Credo che l'autore abbia studiato tutto nei minimi dettagli senza lasciare niente al caso, piccoli particolari che fanno la differenza ( come una delle scene finali...).
Peccato che come spesso accade in Italia le pubblicazioni seguano ordini tutti loro e così scopro che c'è un libro che mi è stato venduto come seguito ma in realtà veniva prima di questo, dedicato ad un personaggio secondario, il professore, che appare in questo libro quasi inutile. Sicuramente lo leggerò, spero quasi subito visto che sono all'interno dello stile un po' strano di questo autore. È un giapponese sì, ma rispetto a quelli che ho letto in precedenza devo ammetterne la completa diversità dello stile: parolacce, azione, sentimenti poco raccontati con poca compostezza, nessuna delicatezza. Certo, è un thriller, ma solitamente appaiono decisamente più lenti!
All'inizio ammetto di aver faticato abbastanza a capire il senso di tutto e ho iniziato a perdermi, poi anche parlandone con Daniela ho capito dove stava andando questo benedetto treno e sono entrata nel Mood "ok ci sto dentro".
Lo consiglio? Non lo so... Non a tutti, non credo sia uno di quei libri che tutti dovrebbero leggere, anzi! Deve piacere l'idea di un romanzo quasi corale, tragicomico, per certi versi assurdo. Deve piacere l'idea di leggere qualcosa di diverso, non molto classificabile. Io sono felice di averlo affrontato, ma probabilmente ero ben disposta, in un altro momento forse non lo avrei apprezzato così tanto.

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