Galbraith,

Recensione - "La via del Male" di Robert Galbraith

giovedì, giugno 30, 2016 Baba Desperate Bookswife 22 Comments

Rullo di tamburi please...udite udite cosa sto per narrarvi!!! La recensione del terzo romanzo scritto dalla mamma di Harry Potter sotto pseudonimo maschile. Perchè dovreste stupirvi? Adesso vi svelerò un segreto: ho iniziato questo thriller il giorno della sua uscita in libreria e l'ho finito...ieri. Il motivo lo leggerete qui sotto.



Titolo: La via del male
Autore: Roberth Galbraith
Casa Editrice: Salani
Pagine: 608
Prezzo: 18,60€
Pubblicazione: 9 giugno 2016
Sinossi: Qui sul sito Salani
Genere: Giallo-Thriller

 

Notizie sull'autore:
Robert Galbraith è uno pseudonimo di J.K. Rowling, autrice della serie di Harry Potter e del Seggio vacante. La via del male è il terzo romanzo della serie di Cormoran Strike, dopo Il richiamo del cuculo eIl baco da seta.


Una data: 9 giugno 2016. Baba conosce il giorno preciso grazie alla sua spacciatrice di notizie, la Biblioteca di Eliza, che le strillanell’orecchio “BabaaaaaaCormoran e Robiiiiiiin, segnati sull’agenda il 9 giugnoooooo”. Così il 9 giugno Baba va dalla libraia Daniela e lo compra. 21 sono i giorni che scorrono lenti e tutti uguali. 21 sono i giorni di ricovero e 21 quelli di lettura. Sono state tre settimane interminabili, ma per fortuna, per una volta sostengo: MENO MALE. Perché sono stata in buona compagnia.
Torna la coppia più sgangherata della letteratura moderna, la Rowling alias Galbraith inventa dei personaggi magnificamente incompatibili: Cormoran Strike e la sua assistente Robin. Lui è un investigatore privato, ex militare nel SIB, grande, grosso e barbuto, scorbuticamente adorabile, fumatore incallito che nemmeno nelle peggiori bische si respira tanta nicotina, disordinato e anche non troppo attento alla sua igiene; lei è biondina, alta ma non troppo, dai lineamenti gentili, determinata ma sempre elegante, ispira fiducia e scioglie la lingua a tutti coloro che cadono nelle sue grinfie. Robin arriva da una famiglia  per bene del nord, la classica coppia con due figli – maschio e femmina ovvio – un giardino curato, un labrador e un pony, mentre Cormoran Ã¨ figlio d’arte, ma questa volta non è un bene, madre tossica e padre artista, se Robin è cresciuta nella bambagia, Cormoran Ã¨ cresciuto nel crack.
La via del male è un thriller un po’ grottesco, gambe mozzate, vittime smembrate e tre indiziati da far arrossire il Mostro di Firenze. Questa volta l’autrice è entrata a gamba tesa e ha scritto un meraviglioso testo bilanciato alla perfezione. Sì perché le dinamiche non cambiano: da una parte le vite private dei due protagonisti continuano ad incuriosirci e dall’altra il caso del momento non ci farà chiudere occhio.  Se “Il baco da seta” mi aveva proprio annoiata – a parte l’aspetto della vita privata – questo terzo capitolo mi ha letteralmente rapita. Chi di voi non avrebbe voglia di scoprire quale essere spregevole ha tagliato la gamba ad una ragazzina e poi l’ha fatta recapitare in DenmarkStreet, alla cortese attenzione di Robin? E come potremmo fare a meno di conoscere La verità scoprendo che questo non è un caso isolato, ma di vero Killer seriale trattasi? Preparate la pazienza, inseguirete tre persone spregevoli e sarete convinti che ognuno potrebbe essere il colpevole. Ognuno di loro ha un motivo per farla pagare a quel bastardo di Cormoran Strike e la sua assistente troietta è il bersaglio perfetto.
piccoli  e lenti bocconi zia Rowling ci metterà sulla strada, ci confonderà, ci farà credere e poi rimescolerà le carte in tavola come solo un’abile scrittrice può fare. Fino a farci arrabbiare, perché questa volta si aprirà il sipario sulla vita privata dei due protagonisti che se nei due precedenti capitoli era dosata con il contagocce, questa volta ci viene servita su di un vassoio. Arrabbiare sì, perché i finale ci lascerà di cacca – io posso scrivere cacca, l’ho detto in radio  e io lettrice non so se potrò aspettare un altro anno per capire il significato di quella parola lì ( no cari miei, qui parliamo del finale e non vi dirò nulla nemmeno se mi fate un bonifico). Porca miseria. Almeno il caso è risolto, altrimenti avrei comprato un biglietto aereo, fatto il bagaglio a mano e da vera stalker avrei pedinato l’autrice.
Questo libro è uno yabadabadoooooo, perché non mi ha delusa, perché mi ha presa per mano, mi ha messo ansia, mi ha fatto scomodare i santi del paradiso, mi ha fatto un po’ schifo anche (uno non immagina che una dolce biondina possa scrivere certe cose ), mi ha tenuto compagnia, mi ha incuriosita, mi ha ricordato che quando ero appena diciottenne volevo fare il soldato, mi ha fatto sorridere perché io amo guidare e ho fatto un corso – non come Robin ma quasi –
Adesso basta, che a me le recensioni lunghe non piacciono e mannaggia questa non si può leggere e mi toccherà tagliarla.

Alla prossima né.

VOTO:

Ci leggeremo domani, per il mio scarno riepilogo!!!




22 commenti:

Garzanti,

Recensione - "Regalo di nozze" di Andrea Vitali

martedì, giugno 28, 2016 Baba Desperate Bookswife 9 Comments

Buon martedì a tutti, inutile che vi ripeta che il blog è in pre-vacanza a causa di alcuni problemi familiari, ma non posso non ringraziare tutte quelle persone che anche se non conosco fisicamente, mi hanno scritto, telefonato, inviato un biglietto, commentato, insomma grazie perchè se non ci foste voi a supportarmi in questo momento farei fatica a mandare avanti il blog. Probabilmente sono un po' sotto tono, ma io sono una emotiva, e non riesco a staccare il cuore dal cervello!! Detto ciò...siete pronti a tornare sulle rive del lago di Como?


Titolo: Regalo di Nozze
Autore: Andrea Vitali
Casa Editrice: Garzanti
Pagine: 170
Prezzo: 14,00€
Pubblicazione: 2012
Sinossi: Qui sul sito Garzanti
Genere: Narrativa Italiana Contemporanea

                         

 

Notizie sull'autore:
Di Andrea Vitali (Bellano 1956) nel catalogo Garzanti sono presenti: Una finestra vistalago(2003, premio Grinzane Cavour 2004, sezione narrativa, e premio letterario Bruno Gioffrè 2004), Un amore di zitella (2004), La signorina Tecla Manzi (2004, premio Dessì), La figlia del podestà (2005, premio Bancarella 2006), Il procuratore (2006, premio Montblanc per il romanzo giovane 1990), Olive comprese (2006, premio internazionale di letteratura Alda Merini, premio lettori 2011), Il segreto di Ortelia (2007),La modista (2008, premio Ernest Hemingway),Dopo lunga e penosa malattia (2008), Almeno il cappello (2009, premio Casanova; premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante; premio Campiello sezione giuria dei letterati; finalista al premio Strega), Pianoforte vendesi (2009), Il meccanico Landru (2010), La leggenda del morto contento (2011), Zia Antonia sapeva di menta (2011) e Galeotto fu il collier (2012).
Nel 2008 gli è stato conferito il premio letterario Boccaccio per l'opera omnia.
Il sito di Andrea Vitali è: www.andreavitali.info



Ercole Correnti è un quasi trentenne in procinto di fare IL PASSO, quello che tutti gli uomini in fondo al cuore temono: si sposerà a breve con la sua fidanzata di sempre e proprio sulle rive del lago di Como, pensando al suo futuro, si dirige verso casa di Mamma Assunta, pessima cuoca ma madre amorevole, a consumare uno dei suoi ultimi pasti da scapolo.

9 commenti:

Feltrinelli,

Ti consiglio un libro #24 - Un libro che ci ha colpito per il titolo

venerdì, giugno 24, 2016 Baba Desperate Bookswife 11 Comments

Questa è una rubrica nata per far conoscere dei libri senza un criterio particolare. Un paio di volte al mese troverete i nostri (Salvia, La Libridinosa, Un libro per amico, La Biblioteca di Eliza) consigli sui rispettivi blog. Questa settimana un libro dal titolo intrigante.



Titolo: Non è la fine del mondo
Autore: Alessia Gazzola
Casa Editrice: Feltrinelli

Recensione: Qui

SINOSSI: Emma De Tessent. Eterna stagista, trentenne, carina, di buona famiglia, brillante negli studi, salda nei valori (quasi sempre). Residenza: Roma. Per il momento – ma solo per il momento – insieme alla madre. Sogni proibiti: il villino con il glicine dove si rifugia quando si sente giù. Un uomo che probabilmente esiste solo nei romanzi regency di cui va matta. Un contratto a tempo indeterminato. A salvarla dallo stereotipo dell’odierna zitella, solo l’allergia ai gatti.
Il giorno in cui la società di produzione cinematografica per cui lavora non le rinnova il contratto, Emma si sente davvero come una delle eroine romantiche dei suoi romanzi: sola, a lottare contro la sorte avversa e la fine del mondo. Avvilita e depressa, dopo una serie di colloqui di lavoro fallimentari trova rifugio in un negozio di vestiti per bambini, dove viene presa come assistente. E così tutto cambia. Ma proprio quando si convince che la tempesta si sia finalmente allontanata, il passato torna a bussare alla sua porta: il mondo del cinema rivuole lei, la tenace stagista.
Deve tornare a inseguire il suo sogno oppure restare dov’è? E perché il famoso scrittore che Emma aveva a lungo cercato di convincere a cederle i diritti di trasposizione cinematografica del suo romanzo si è infine deciso a farlo? E cosa vuole da lei quell’affascinante produttore che continua a ronzare intorno al negozio dove lavora?

Perchè questo titolo mi ha colpita? Perchè codesta frase l'ho sentita centinaia di volte, pronunciata dalla mia mamma. Sono sempre stata una bambina figlia di Fantozzi, quindi la nuvoletta non abbandonava la mia testolina: dal petardo finito sul cranio che ovviamente mi ha incendiato la testa - che i frati mi facevano un baffo - dalla spina di rovo nella cornea, alla bottiglia di birra pestata a Rapallo, ovviamente dopo sole due ore dal mio arrivo in spiaggia del primo giorno di vacanza - bagni non ho potuti fare ovviamente - e via così, giorno dopo giorno. Cosa mi diceva sempre la mia dolce genitrice? "Non è la fine del mondo Baba, c'è di peggio"
Ecco, quando la Gazzola ha pubblicato questo libro sono tornata un po' bambina (ma tranquilli, lo avrei letto lo stesso perchè io adoro l'autrice) . 
Ve lo consiglio caldamente perchè, a parte il titolo, è una gran bella storia, Emma de Tessent con il suo moderno romanticismo da donna che bada a se stessa, in carriera - forse - intraprendente e autonoma, vi lascerà a bocca aperta, provare per credere.

E adesso vi lascio ai consigli di Dany, LAura ed Eliza

Al prossimo consiglio


11 commenti:

Challenge,

CHALLENGE 2016 - Le LGS Sfidano i lettori - 3° TAPPA

mercoledì, giugno 22, 2016 Baba Desperate Bookswife 28 Comments



Carissimi buongiorno.
Abbiamo ufficialmente cambiato stagione e già che c'eravamo abbiamo cambiato tappa, quindi oltre ad aver tolto definitivamente le canottiere...vuoi non variare anche gli obiettivi? Ora siete nelle mie mani muahmuahmuahmuah!!!
Per il mio periodo a disposizione ho pensato di scegliere un tema.

Prima di passare alla presentazione dei 6 obiettivi generici per questo trimestre e dei due libri che vi “costringerò” a leggere durante queste settimane, rivediamo insieme le regole, non vorrei che la memoria vi abbandonasse proprio adesso.

Dovete essere follower di tutti i blog organizzatori (chiunque si sia iscritto con un account anonimo o fosse diventato follower con un nickname diverso da quello con cui è iscritto alla challenge, è pregato di comunicarcelo). Ed ecco i link dei blog:


Dovete aver messo mi piace alla relative pagine Facebook (alcune di voi ci hanno comunicato di non avere una pagina Facebook. Tranquille, questo non è un requisito fondamentale per partecipare al gioco):


Dovete condividere il banner dell’iniziativa sul vostro blog o, per chi non ne avesse uno, su almeno un social network.
E adesso veniamo alle cose serie! Innanzitutto, ecco a voi i 6 obiettivi generici che dovrete portare a termine entro fine tappa e le cui recensioni andranno linkate entro e non oltre il 21 settembre 2016.

  • Un libro scritto da un'autrice
  • Un libro con una donna raffigurata in copertina ( una sola, anche figura intera, ma che comunque sia predominante - no statue, no disegni in bianco e nero. no bambina, Foto o dipinti sì)
  • Un libro che ho recensito sul mio blog - dai odiatemi!!!
  • Un libro con un cappello in copertina (in questo caso non dev'essere per forza in primo piano, purché ci sia)
  • Un libro che contenga nel titolo un nome proprio femminile (riterrò valido il cognome nel caso sia preceduto da "Signora - Miss - Mrs ecc"  )
  • Un libro con più di due donne protagoniste (deve essere chiaro nella quarta di copertina, ad esempio "Amori impossibili e fragole con panna" - "Reykjavík Café" )
Per quanto riguarda i miei libri Bonus, siete nella cacchina!!! Io leggo prevalentemente autori italiani, tendenzialmente in gonnella, ma dato che sono magnanima, vi ho lasciato un po' di scelta in più.

Infatti ecco  i primi due titoli, sappiate che questo sarà l'unico autore straniero che vi concederò, quindi fatevene una ragione!!

Avrete tempo fino al 21 settembre per leggere e recensire questi due titoli non obbligatori, anche in questo caso dovrete inserire il link nell'apposito modulo che trovate proprio qui sotto. Vi ricordo che non saranno ritenute valide le recensioni inviate in qualsiasi altro modo.

Potete scrivermi qui: lettricisparpagliate@gmail.com
Sarò ovviamente disponibile all'interno del gruppo su Facebook, e vi ricordo che per le domande più urgenti potrete scrivermi direttamente un messaggio privato su Messenger - ricordatevi di chiedermi l'amicizia, altrimenti le vostre domande finiranno involontariamente nella spam - Io sono Baba Bandoli Cravero, a vostra -quasi- completa disposizione.

In bocca la lupo

28 commenti:

Giallo,

Recensione - " La Battaglia Navale" di Marco Malvaldi

lunedì, giugno 20, 2016 Baba Desperate Bookswife 19 Comments

Sarà questo il mese dedicato a Malvaldi? Potrebbe essere. Ecco il suo ultimo giallo ambientato come sempre al Bar Lume in quel di Pineta. Chi sarà la vittima questa volta? Alice Martelli, con l'aiuto della squadra speciale munita di dentiera, risolverà il caso.




Titolo: La battaglia navale
Autore: Marco Malvaldi
Casa Editrice: Sellerio
Pagine: 192
Prezzo: 13,00€
Pubblicazione: 2016
Sinossi: Qui sul sito Sellerio
Genere: Giallo

                         

 

Notizie sull'autore:

Marco Malvaldi (Pisa, 1974), di professione chimico, ha pubblicato con questa casa editrice i romanzi della serie dei vecchietti del BarLume (La briscola in cinque, 2007; Il gioco delle tre carte, 2008; Il re dei giochi, 2010; La carta più alta, 2012; Il telefono senza fili, 2014; La battaglia navale, 2016, salutati da un grande successo di lettori. Ha pubblicato anche Odore di chiuso (2011, Premio Castiglioncello e Isola d’Elba-Raffaello Brignetti), giallo a sfondo storico, con il personaggio di Pellegrino Artusi, Milioni di milioni (2012), Argento vivo (2013) e Buchi nella sabbia (2015).



Altro capitolo, altra corsa. Marco Malvaldi ha scritto un altro episodio ambientato al Bar Lume. Stessa spiaggia, stesso mare e anche i vecchietti che per il momento non hanno raggiunto i campi elisi. Alice Martelli è la nuova commissaria nonché fidanzata ufficiale di Massimo in barrista, il Rimediotti invece è attaccato ad una macchina che non gli permette di parlare fluentemente, quindi poverino sembra un robot balbulziente, Ampelio è il solito rompicoglioni, Aldo è un socio stanco e leggermente svampito e Pilade è sempre il medesimo.
Pineta è nuovamente il teatro di un omicidio, questa volta si tratta di una ragazza ucraina, che come mestiere assiste le persone anziane.

Sono consapevole che quest'ultima fatica del Malvaldi non sia stata da tutti apprezzata, alcuni l'hanno trovata sottotono, altri addirittura noiosa, altri ancora hanno pensato che il mio stimato autore Pisano avrebbe dovuto fermarsi prima. Io la penso diversamente. Ammetto di aver particolarmente amato gli ultimi due titoli della serie, ma comunque mi sono divertita anche questa volta. Certo lo scenario è un po' cambiato e Alice non è propriamente quella che chiamerei "una simpatia" , Tiziana è forse un po' stanca e il barrista forse, ballando un passo a due potrebbe essersi leggermente addolcito, ma io al Bar Lume mi sento a casa, nonostante l'arredo cambi continuamente e Massimo non  sia il gestore ideale, io comunque mi accomoderei al fianco di Ampelio a mangiare un gelato sottobanco. Mi divertirei da matti ad improvvisarmi detective, e sopratutto mi confronterei con gli ottuagenari, perché l'anima del libro sono proprio loro. Del giallo in fondo, ci importa poco, o meglio, siamo curiosi, ma prima di tutto vogliamo scavare nella vita privata delle persone che ormai crediamo di conoscere, che abbiamo inglobato nel nostro branco e se il Bar è la nostra seconda casa i personaggi hanno conquistato un posto speciale.

Il mio consiglio è quello di non fermarvi, Massimo e tutto il resto della cricca vi intratterranno anche questa volta, forse non sarà il loro miglior caso da risolvere, ma io vorrei saperne di più e spero che il colto toscano mi regalerà ancora almeno un capitolo con un epilogo con i contro mazzi! Questa è una delle poche serie che ho letto senza tralasciare nulla, rimanendo al passo, desiderando di leggere quello successivo il più presto possibile, quindi caro Marco, se tu fossi Babbo Natale ti chiederei almeno un altro libro con un finale che faccia "Booooom", ma visto che siamo quasi a luglio e tu non possiedi la lunga barba bianca...te lo chiedo lo stesso.

Punti forti
  • la fluidità con la quale l'autore continua a narrare questa storia, senza intoppi, come se avessimo letto il libro precedente solo poche ore prima.
  •  Lo stile è innegabilmente affascinante, come ho già scritto altre volte, il Malvaldi ne sa, e non lo nasconde.
  •  I pensionati e la location, sono stati studiati a puntino e non stancano mai.

Punti deboli

  •  Forse la nuova fidanzata del barrista non è così popolare, potrebbe far perdere dei punti allo stesso protagonista.
  •  Una Tiziana leggermente sottotono ci fa sentire la mancanza della super rossa dalle bocce prorompenti. Oddio le tette son le stesse, la chioma anche, ma appare decisamente più distante.



19 commenti:

Blogtour,

BlogTour: Fotografie in Re Maggiore di Claudia Bresolin #7 - COVER

martedì, giugno 14, 2016 Baba Desperate Bookswife 4 Comments

Buongiorno lettori, eccoci giunti alla settima tappa di questo interessantissimo BlogTour: Claudia - l'autrice -  che ringrazio, è stata un'organizzatrice veloce e precisa, posso ammettere tranquillamente che il 98% del merito e proprio è suo. Ma non perdiamoci in chiacchiere, oggi vi parleremo della Copertina del romanzo, non siete curiosi di scoprire qualcosa n più?





Un pianoforte, Elisa.

Una macchina fotografica, Livia.


Il romanzo potrebbe essere riassunto con queste due semplici immagini.

Da una parte abbiamo la musica, Elisa: emotiva, romantica alla ricerca di un amore perfetto, duraturo, come quello dei romanzi romantici Ottocenteschi, dove l’eroina è pronta a tutto come Anna Karenina, come Cathy Di Wuthering Heights.

Dall’altra abbiamo una fotografia lucida della realtà, disincantata, Livia: vuole mantenere la sua indipendenza e non vuole mettere a rischio se stessa per i sentimenti. Ciò non significa non innamorarsi, ma semplicemente non credere che l’amore sia per sempre.

Fotografie e musica si legano in questo romanzo, Elisa e Livia s’intrecciano formando un equilibrio perfetto. Il pianoforte stesso rappresenta una metafora per i caratteri di Livia e Elisa, il bianco e il nero dei due caratteri, ma anche l’armonia che scaturisce dall’unione di queste due differenze.
Una sinergia tra musica, parole e fotografie: un romanzo dove Elisa e Livia vivono con una costante colonna sonora nella testa (lo dice Livia prendendo in giro l’ossessione musicale di Elisa). Livia lavora a stretto contatto con la letteratura, ma è anche una fotografa che cerca di ritrarre attraverso le foto la sua visione della realtá. Elisa sceglie la musica per Livia, Livia scatta spesso fotografie a Elisa.
L’elemento floreale richiama la delicatezza di alcuni momenti narrativi, non solo un elemento decorativo. I fiori sono ben presenti nella vita di Elisa e Livia: ci sono i gigli nel salone all’inizio del romanzo, Elisa compra ogni lunedí fiori freschi reincarnandosi in Mrs Dalloway, Leo manda fiori di notte a Livia e poi quelli regalati da Andrea ad Elisa per farsi perdonare...

Musica, fotografie e parole soavi come petali.




E non dimenticate il Giveaway!! Queste sono le regole:

- Iscriversi come lettori fissi a tutti blog, che sono:
E ovviamente il mio!!

- Commentare tutti i post relativi al blogtour


- Un punto extra se condividerete questo blogtour su Facebook o sul vostro blog.


Premio in palio: 5 segnalibri del romanzo.


Ecco i bellissimi segnalibri in palio











a Rafflecopter giveaway


4 commenti:

Malvaldi,

Recensione - "Le regole del gioco" di Marco Malvaldi

lunedì, giugno 13, 2016 Baba Desperate Bookswife 6 Comments

Buongiorno e buon lunedì miei fedeli lettori. Oggi vi propongo un saggio scritto da un autore che seguo con piacere, Malvaldi. Parleremo di fisica e di sport. Buona lettura.




Titolo: Le regole del gioco
Autore: Marco Malvaldi
Casa Editrice: Rizzoli
Pagine: 198
Prezzo: 18,00€
Pubblicazione: 16 aprile 2015
Sinossi: Qui sul sito Rizzoli
Genere: Saggio

                         

 

Notizie sull'autore:

Marco Malvaldi,
scrittore, chimico ed ex ricercatore all’Università di Pisa, è una delle voci più celebri del giallo italiano. I suoi romanzi sono pubblicati da Sellerio. Rizzoli ha pubblicato Le regole del gioco (2015). L'infinito tra parentesi  (2016)

Cosa potrà mia accadere quando uno studente del conservatorio si laurea in chimica e poi decide di fare lo scrittore? Un gran casino. In senso buono ovviamente!!! Marco Malvaldi è uno dei giallisti più apprezzati del momento, è riuscito ad unire mistero ed ironia in un contesto piacevole, ovvero un paese marittimo in provincia di Pisa. 
Il Malvaldi però non è solo in gamba a scrivere di morti ammazzati, lui ne sa, quindi prova a spiegare a degli ignorantoni come me, le leggi basilari della fisica, e ci riesce pure!! Un grande quest'uomo.
E come potrà mai esserci riuscito se dopo cinque anni di liceo scientifico ho deciso che io e la matematica-fisica-chimica non avremmo mai più dovuto incontrarci manco per sbaglio? La differenza tra un professore classico e uno scrittore, dotato di una certa capacità narrativa unita all'ironia...è proprio il modo di mettere le carte in tavola.
Non sono qui ad insinuare che con questo volume gli studenti potranno sostenere l'esame di maturità tra pochi giorni, ma per tutti coloro che senza pretese, vorranno capirci qualcosa di più,  potranno leggere questo manuale con tanto di sorrisi compresi nel prezzo.

Come si potrà ben capire dalla copertina, l'autore prende l'italiano medio per la gola e cosa usa per irretirlo? Lo sport. C'è da dire che lui stesso si definisce un fanatico di qualsiasi sport diano in televisione, ovviamente sul podio c'è il calcio, ma il primo gradino lo occupa il Toro, che non è una squadra e basta, ma è una fede. Il libro parte proprio con un bel derby, il risultato purtroppo lo si può immaginare, i giocatori granata se le prendono di santa ragione fin dall'inizio, così Samantha, la moglie del fanatico tifoso, gli chiede "ma c'era proprio bisogno di guardarla tutta tutta?" Ecco, proprio da qui parte questo saggio, calci di rigore, tennis tavolo, salto in alto e così via. Un viaggio tra fisica e sport, guidato da un narratore di tutto rispetto, che tra una battuta e una birra ci spiega il perchè avvengano certe cose. 

Onestamente non pensavo che avrei letto con facilità questo libro, che ammetto di aver comprato durante l'ultima presentazione di Marco, avendo già tutti i suoi libri ho deciso di acquistare anche questo e farlo firmare - vorrai mai...la prossima volta mi autograferà un braccio -. Poi è rimasto sulla mensola per tutta la gestazione di una mammifera media a due zampe e infine è stato preso in considerazione perchè mi serviva un libro con la costa verde per una challenge. Come vedete sono stata onesta, ma per fortuna l'ho letto, perchè la mia sorpresa è stata più che piacevole. Bravo Malvaldi, hai fatto nuovamente centro, per di più con una persona che ha chiesto il divorzio dalle materie scientifiche ormai tanti anni fa.

Punti forti:
  • La facilità con la quale l'autore racconta dei concetti tutt'altro che semplici. La sua bravura è proprio questa, smontare una difficoltà in tante parti più semplici.
  • Lo stile, indubbiamente la fluidità e qualche battuta ogni tanto mantengono viva l'attenzione.
Questa volta un voto non lo darò, anche perchè giudicare un saggio non è cosa semplice e in effetti non spetta a me. Io l'ho letto, mi è piaciuto e sopratutto ho capito, quindi posso solo consigliarvene la lettura.



6 commenti:

Basso,

Oh Oh...mi è semblato di vedele Alice Basso: Incontro Autrice - Blogger in Casa Editrice

sabato, giugno 11, 2016 Baba Desperate Bookswife 3 Comments


NOME: Alice - ma non vive in the Wonderland
COGNOME: Basso - di nome e di fatto ah ah ah, da che pulpito...
ANNO DI NASCITA: 1979 - ma sembra una teenager
PROFESSIONE: Editor - Scrittrice - Cantante - Musicista ogni tanto dormirà anche lei credo
SEGNI PARTICOLARI: profondamente colta ed infinitamente simpatica - forse avrà anche una voglia sotto l'ascella sinistra ma non ho approfondito
LIBRI PUBBLICATI: L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome - Scrivere è un mestiere pericoloso - a lei i titoli corti e banali non piacciono
CASA EDITRICE: Garzanti







Di chi parleremo oggi? Ah sì, Alice Basso, l'autrice milanese laureata a Pisa, che adesso vive in  un paesello medievale piemontese (per mia enorme fortuna ce l'ho a portata di mano, perchè ormai oltre ad essere un'autrice, è un'amica). Se digitate "Basso" nella sezione cerca nel blog vi renderete conto che questa personcina è un'ospite assai gradita. Oggi vi scriverò riguardo all'incontro ufficiale avvenuto qualche giorno addietro.

Il 6 giugno 2016 è una data che ricorderò con piacere, perchè è stata ricca di gradite sorprese. 
Una decina di giorni prima dell'evento ricevo una e-mail da parte di Francesca Rodella, Ufficio Stampa Garzanti, contenente un invito speciale: un incontro in Casa Editrice pochi giorni dopo la pubblicazione di "Scrivere è un mestiere pericoloso". E secondo voi Baba non si presenterà? Non ho fatto in tempo a finire di leggere il testo che già avevo risposto positivamente a Francesca, dalle LGS soprannominata Santa e Benedetta - magari ulteriori spiegazioni su tali Titoli ve le fornirò un'altra volta -.
Il destino però è imprevedibile, così a soli due giorni dall'evento, motivi di forza maggiore mi fanno pensare di dover tirare i remi in barca . Io sono nata con la nuvoletta fantozziana proprio sopra il capo, ma in compenso ho due genitori fantastici, e il mio babbo mi ha praticamente obbligata  a non rinunciare alla mia giornata, quindi... grazie infinite!! 

Scritto questo, mio marito mi carica in auto, struccata, quasi del tutto spettinata e mi deposita direttamente sul binario 3 come un pacco, in modo da farmi saltare al volo sul treno prima che qualche altro imprevisto si metta tra me e la Garzanti!
Alle ore 15:45 Daniela (Un libro per amico) mi aspetta alla metro e visto che Laura (La Libridinosa) ha letteralmente sparpagliato le tette in qualche stazioncina sperduta, perdendo un sacco di tempo, decidiamo di avviarci, lasciandola al suo destino e ai suoi ammiratori. Tanto era sorvegliata telefonicamente dall'altra Laura (La Biblioteca di Eliza) della quale mi fido assai.
Ore 17:00 - dopo aver comprato segnalibri, ricordini per bambini vari e aver ululato alla vista di coccinelle di vario tipo, arriviamo alla meta. Credo che Letizia, la ragazza che ci ha accolte all'ingresso, ci avrebbe volentieri annodato le corde vocali, l'atrio era tutto un cicaleccio e un "Uhhhhh, Ahhhhhh, Ciaooooooooo, Smack e Rismack", già perchè quando un gruppo di blogger si incontra...la timidezza sparisce e non si vede l'ora di chiacchierare. E' con piacere che ho incontrato la mia amica d'infanzia Amrita (Audrey in the wonderland), Chicca (Libri in tavola), Desirè (La lettrice al contrario) e altre blogger ancora, che un giorno spero di poter conoscere meglio.

Ore 17:30 - si parte. Alice, in diretta streaming su Facebook, ci racconta qualcosa di Vani Sarca, ovvero la sua protagonista. Ogni momento in compagnia di questa autrice è fenomenale perchè lei è un vulcano, sprizza energia anche dai lobi delle orecchie. Il suo sorriso è contagioso, e i suoi discorsi sono dei veri e propri fiumi in piena. Ascoltarla è un piacere, tanto che non solo leggeresti qualsiasi cosa scritta dalla sua penna, ma ti faresti raccontare anche il programma elettorale del politico del momento e non importa se son balle noiose, tutto ciò che esce dalla sua bocca diventa magicamente  interessante. Porca miseria Alice, avresti dovuto metterti in politica oppure ad incantare serpenti o a motivare le folle, però continua a fare ciò che fai, perchè ti riesce assai bene.
I suoi nervi devono essere stati messi a dura prova, perchè ormai ad ogni domanda la sua risposta era "SPOILER SPOILER SPOILER" ma è stata in gamba ed è riuscita a depistare la nostra subdola curiosità.

Inutile scrivervi che questa serie sta riscuotendo il meritato successo e Vani è proprio una delle protagoniste più ammirate del momento. Con mia grande gioia vi comunico che l'autrice ha ancora parecchio da raccontare e anche se la serie non sarà lunghissima, avrebbe intenzione di scriverne ancora tre capitoli. 
Nel caso entraste nel mio blog per la prima volta e ancora non conosceste la serie in questione, eccovi accontentati:

Serie Vani Sarca #1
Sinossi
Recensione











Serie Vani Sarca #2




Così, dopo aver disquisito su Vani e Berganza con alcune delle mie blogger preferite insieme alla Basso in tutta la sua beltà, proprio in Casa Garzanti, direi che posso ritenermi soddisfatta. Qualcosa potrebbe andare meglio di così? Certo, recarmi alla stazione insieme a Laura, Amrita e Alice. Ancora di meglio? Viaggiare verso Torino con l'autrice seduta di fronte, che romanticamente decide di perdere il suo treno veloce per poterne prendere uno scalcagnato insieme, per tenermi compagnia fino a casa. 
Ecco, la mia giornata non poteva concludersi in maniera migliore.
Un grazie però va a Francesca e a tutto lo Staff Garzanti, per l'organizzazione impeccabile, per l'aperitivo, per le idee sempre nuove, ma sopratutto per renderci sempre partecipi, facendoci sentire parte di una grande famiglia. GRAZIE.

Alla prossima, 




3 commenti:

Bianchini,

Ti consiglio un libro #23 - Un libro ambientato al mare

venerdì, giugno 10, 2016 Baba Desperate Bookswife 8 Comments

Questa è una rubrica nata per far conoscere dei libri senza un criterio particolare. Un paio di volte al mese troverete i nostri (Salvia, La Libridinosa, Un libro per amico, La Biblioteca di Eliza) consigli sui rispettivi blog. Questa settimana argomento difficile, un libro ambientato al mare!



Titolo: io che amo solo te
Autore: Luca Bianchini
Casa Editrice: Mondadori

Recensione: sul vecchio blog, purtroppo non più visibile.( MA IL VOTO ERA UN BEL 5 SU 5)

SINOSSI:
Ninella ha cinquant'anni e un grande amore, don Mimì, con cui non si è potuta sposare. Ma il destino le fa un regalo inaspettato: sua figlia si fidanza proprio con il figlio dell'uomo che ha sempre sognato, e i due ragazzi decidono di convolare a nozze. Il matrimonio si trasforma così in un evento per Polignano a Mare, paese bianco e arroccato in uno degli angoli più magici della Puglia. Gli occhi dei 287 invitati, però, non saranno puntati sugli sposi, ma sui loro genitori, la cui antica passione è un vulcano solo apparentemente spento. A sorvegliare c'è comunque la futura suocera della sposa, la "First Lady" incaricata di gestire una festa di matrimonio preparata da mesi. Ma è un attimo e la situazione può precipitare nel caos, grazie a un susseguirsi di sorprese e a una serie di personaggi esilaranti: dal testimone gay che si presenta con una finta fidanzata al truccatore che obbliga la sposa a non commuoversi per non rovinare il make-up.

Questo è uno di quei libri che non avrei mai letto, temevo terribilmente che si trattasse di un romance, di quelli da far venire il diabete, di quelli che procurano lacrime non desiderate, di quelli contenenti ragazze un po' disadattate che invece trovano il principe azzurro ricco, bello e anche intelligente ed altruista. Ma la Libridinosa è sempre in campo, lei non ha riserve, ma sopratutto è come il prezzemolo, quindi, ancora prima di conoscerla mi ha ricattata in questo subdolo modo: "io leggo la Limone e Malvaldi se tu dai una possibilità a Bianchini e Vitali". Direi che ci siamo fatte un favore reciproco: 2 a 2 palla al centro. 
Questa è una storia divertente, di quelle che rileggerei tante volte, tipica del sud, il matrimonio meridionale. Ma non è solo la storia, è la penna di Bianchini che cattura, il suo stile mette a suo agio il lettore dalla prima riga, tanto da illuderlo di essere un amico di famiglia. 
Sono certa che lo avrete già letto, ma nel caso...non fatevelo scappare, è proprio un bel libro ambientato in uno dei posti che preferisco:La Puglia.

Vi lascio nelle grinfie di Dany, Laura ed Eliza.


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LGS,

LGS Trivial Giveaway - seconda edizione - Estrazione Vincitore

martedì, giugno 07, 2016 Baba Desperate Bookswife 2 Comments




Buon pomeriggio lettori!
Stavate aspettando questo post vero? E noi, carogne fino al midollo, abbiamo ben pensato di non metterlo online di mattina ma di aspettare il pomeriggio! Ihihihihhhh.... No dai, non siamo così cattive, c'è un motivo tecnico di fondo, ossia avere il tempo per fare l'estrazione e scrivere il post.


Prima di arrivare al succo di questo post dobbiamo proprio dirvelo: brave! Eh si, care partecipanti, siete state brave, precise e puntuali, avete partecipato con entusiasmo. Noi, dal canto nostro speriamo di avervi fatto scoprire qualche lettura e qualche autore che magari non erano nelle vostre wish list, in fondo lo scopo questo è!

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Basso,

Recensione - "Scrivere è un mestiere pericoloso" di Alice Basso

sabato, giugno 04, 2016 Baba Desperate Bookswife 14 Comments

Signore e Signori, ecco a voi il secondo romanzo di Alice Basso, che in effetti non necessita di presentazioni!! 




Titolo: Scrivere è un mestiere pericoloso
Autore: Alice Basso
Casa Editrice: Garzanti
Pagine: 348
Prezzo: 16,40€
Pubblicazione: maggio 2016
Sinossi: Qui sul sito Garzanti


                         
La serie: L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome #1
               Scrivere è un mestiere pericoloso #2
 

Notizie sull'autrice:
Alice Basso è nata nel 1979 a Milano e ora vive in un ridente borgo medievale fuori Torino. Lavora in una casa editrice. Nel tempo libero finge di avere ancora vent'anni e canta in una band di rock acustico per cui scrive anche i testi delle canzoni. Suona il sassofono, ama disegnare, cucina male, guida ancora peggio e di sport nemmeno a parlarne.


Silvana Sarca detta Vani è la donna più incredibilmente schiva che mi sia capitato di incontrare durante i miei viaggi tra le pagine. Lei è asociale, sempre arrabbiata con il mondo, irrimediabilmente menefreghista e la persona che assomiglia di più ad un'amica si chiama Morgana ed è appena adolescente. 
Vani ha da poco troncato una relazione amorosa con un figaccione pazzesco in maniera proprio plateale, come solo una Sarca è in grado di fare, perchè come ti fa sentire "un essere orripilante e inutile" lei...nessuno probabilmente. Comunque dicevamo, dopo essere tornata single ma con una saltuaria mansione nel corpo di polizia, la nostra Gostwriter è più in forma che mai, tanto che il Commissario Berganza ha pensato bene di farle frequentare - sotto minaccia - un corso di difesa personale (per sua gioia immensa). 
Ma la fortuna non ha ancora smesso di baciare  la povera donnina, che se la scorsa volta  ha dovuto scrivere un libro sugli angeli,  il perfido editore capo la obbliga a mettersi nei panni di una cuoca. Già, se le avessero amputato l'anulare si sarebbe inalberata di meno.

E così, anche questa volta, Alice Basso ha scritto una storia cum laude , perchè Vani Sarca non è solo una protagonista fantasticamente fuori dagli schemi, è la donna che molte lettrici, in fondo al cuore vorrebbero essere: senza peli sulla lingua e con una capacità espressiva da far invidia ad un professore universitario di letteratura. Uno spasso.
L'originalità sta proprio nello stile dell'autrice, che è un vero fiume in piena: chi ha avuto il piacere di ascoltare qualche sua presentazione si renderà conto di leggere autonomamente il romanzo, ma allo stesso tempo la voce di Alice si presenterà alle sue orecchie e sembrerà che la storia la stia raccontando proprio lei. Peccato che Alice  e Vani abbiano un carattere completamente diverso e a parte essere laureate con il massimo dei voti ed essere due rocchettare pazzesche, la prima è un inno alla gioia mentre la seconda la sosia di Lisbeth Salander.

Perchè questo libro va assolutamente letto? Perchè è un romanzo ricco, con tantissime citazioni e riferimenti alla letteratura di ogni tipo - poi mi ha scomodato Mma Ramotswe dal Botswana, vogliamo parlarne?- , le storie sono coinvolgenti es appassionanti. Sì, ho scritto Le, plurale femminile , perchè da una parte abbiamo la vita della protagonista accompagnata da flash back che ci illuminano sul perchè Vani sia diventata quella che è, e parallelamente incontriamo la vita professionale di Vani, quindi il libro che scriverà, che non porterà nè la sua firma in copertina nè la sua foto in quarta, e un caso da risolvere insieme a Romeo Berganza, il commissario che è un frullato degli investigatori più celebri  dei gialli che lui stesso legge. 

Vani non vi aspetta, sappiatelo, perchè il realtà di conoscervi non gliene frega un fico secco, dovrete essere voi a comprare il libro e sperare di non darle troppo fastidio, perchè non ci impiegherà troppo tempo a mandarvi a quel paese se solo romperete troppo le palle con domande fuori luogo o consigli non richiesti. Vi svelerò un segreto, per piacerle dovreste essere delle adolescenti colte e creative sullo stile di Morgana, oppure degli ottuagenari senza peli sulla lingua come una certa Irma. No, non vi dirò che ruolo ha questa Irma, correte a leggere il libro e facciamola finita.




Mi sono decisa, d'ora in poi sarò semplicemente Baba, la Salvia l'ho usata per condire i plin insieme al marito Burro e l'ho finita. Troppo complicato, troppa gente che mi scriveva "Cara Silvia...", pensando che si trattasse di un refuso. Che poi nella vita mi chiamano quasi tutti così, a parte la mia mamma che quando le faccio girare i ravanelli mi richiama solennemente all'ordine con un solenne: "BARBARA, QUESTA VOLTA L'HAI FATTA GROSSA" . Si ho 33 anni ma per la mia cara genitrice ne avrò sempre cinque o giù di lì. Ok, tutto questo per spiegarvi che non è che sia pazza a cambiare nome come fosse l'acqua del pesce rosso, ma è che mi sono stufata di nomi fittizi - spinta anche dalla Signora Libridinosa dopo l'ennesimo impappinamento al salone del libro -  Ok, adesso che sapete...vi saluto sul serio!!

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Astoria,

Riepilogo Mensile #4 - Maggio 2016

mercoledì, giugno 01, 2016 Baba Desperate Bookswife 9 Comments


Buongiorno come state? Eccoci a giugno, pronti per il ponte lungo? Dove andrete di bello? Io non mi muoverò dal mio paesello e cercherò di godermi la compagnia della mia famiglia.
Dunque, quanto ho letto questo mese? Molto meno di quello che avrei sperato, solo sei libri, di cui uno insomma...Il Piccolo Principe per quanto meraviglioso, è davvero molto sottile. Pazienza, maggio è andato così, tra il salone del libro, imprevisti, e la salute un po' cagionevole, il tempo si è magicamente assottigliato, però ho avuto il piacere di conoscere Alessia Gazzola, quindi posso ritenermi soddisfatta!!



4 libri in omaggio: Si può tornare indietro - Lo strano caso dell'orso ucciso nel bosco - Lo strano viaggio di un oggetto smarrito - Non è la fine del mondo

1 libro per la rubrica "Immagini d'Inchiostro": Il piccolo principe

1 libro dal mio scaffale: Scrivere è un mestiere pericoloso

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