#Recensione,

Recensione di Baba #5 - Lettere dal Polo Nord di Jaimie Admans

martedì, gennaio 31, 2023 Baba Desperate Bookswife 0 Comments


 Il libro
Lettere dal Polo Nord di Jaimie Admans
Editore: Harmony| Pagine: 300| Pubblicazione: 2022| Prezzo 7,50€| Trama:Qui
Genere: romantico


Notizie sull'autrice
Jaimie Admans è l'autrice di bestseller di diverse commedie romantiche, tra cui La piccola bottega di Natale in Nutcracker Lane e Il castello dei felici e contenti. Vive nel Galles del Sud ed è stata precedentemente pubblicata da HQ Digital. Il suo nuovo lavoro per Boldwood , The Ever After Street Series , è basato sul magico mondo delle fiabe , il cui primo titolo uscirà nella primavera del 2023. 

 Recensione di Baba

Sasha abita in Inghilterra, ha 36 anni e non è mai stata all'estero in vita sua. Lavorava in un negozio di animali ma la sua amica...l'ha licenziata per aiutare la cognata. Per quanto Sasha capisca le motivazioni è distrutta. Sua madre è morta e suo padre è letteralmente un giramondo: non ricorda un Natale in cui sia stato a casa. Attende sempre una telefonata in cui le dirà che anche questa volta non tornerà a casa.
È sera, il televisore con Netflix la sta aspettando e il cellulare vibra vistosamente sul tavolo. È suo padre Percy, è al polo Nord, gestisce una riserva naturale di renne...e ha avuto un infarto. Chiede alla figlia di andare ad aiutarlo perché da solo in questo momento non può farcela.
Sasha è sconvolta, i biglietti sono già stati comprati da suo padre ma lei, nonostante la preoccupazione, non vuole andare! Al polo nord. Ma siamo pazzi.
E invece si ritrova a prendere due aerei, una slitta tirata da cani e guidata da un pezzo di Marcantonio privo di senso dell'umorismo e dalla dialogo difficile. In meno di un giorno si ritrova...a casa di Babbo Natale. Lei, che non crede alla magia dormirà in una casetta di legno adornata di bastoncini di zucchero. E poi c'è Tav ( il Marcantonio di prima) che lavora per suo padre, a dire il vero è l'unico dipendente, ed è bello come il sole, buono come il cioccolato e in più crede alla magia.
Una storia molto carina, dolce ma non del tutto stucchevole nonostante sia un Harmony. Ho trovato lo stile un po' troppo descrittivo per il tipo di storia ma ammetto di essere stata al Polo con la protagonista, di aver affondato i piedi nella neve, di aver dato da mangiare a una renna, di aver assaggiato la cioccolata calda alla cannella.
Non pensavo di potermi appassionare a una storia così e invece è la seconda volta! La prima è stata con Virgin River.

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#5 blogger per un autore,

Cinque blogger per un autore #1 - Jennifer L. Armentrout

lunedì, gennaio 30, 2023 Baba Desperate Bookswife 2 Comments


Buongiorno signori, come state? Siamo a gennaio e noi siamo tornate!!! Non sappiamo bene se Daniela riuscirà ad accompagnarci in questa avventura, per il momento è in pausa e poi nei prossimi mesi vedremo!
Nel frattempo però... "cinque blogger per un autore" sono tornate! 
Chi sono? Ecco qui:
ChiaraChicca,  Ombretta e io: ogni due mesi leggeremo libri di uno stesso autore deciso precedentemente. Un modo per ampliare i nostri orizzonti, per imbatterci in letture che magari non avremmo preso in considerazione, dandoci la possibilità di innamorarci ancora, in maniera inaspettata (oppure di detestare fortemente qualcosa che non vorremmo più riavere tra le mani) .

Questo mese abbiamo deciso di leggere Jennifer L. Armentrout, autrice che non volevo leggere da diverso tempo ma che mi è toccata...per la serie, quando si è in minoranza ci si adatta e magari si scoprono cose meravigliose!

Io personalmente ho scelto un romanzo romantico, ovvero Amarti è solo l'inizio, perché non me la sono sentita di approcciarmi ad un fantasy, avendone letti più di quello che mi sarei aspettata nell'ultimo periodo. Non so se io abbia fatto una gran scelta, comunque vi racconto!

Andrea e Tanner sono i protagonisti di questa storia complicata: lei è tormentata e con un lato buio, lui è un donnaiolo bello e impossibile dal cuore tenero (anche se lui ovviamente non lo sa e non se ne capacita). Andrea da ragazzina era innamorata segretamente di lui, poi però si rende conto della superficialità del ragazzo e della sua predilizione per le belle mutandine delle signorine, così inizia a detestarlo. Purtroppo però è il migliore amico del fidanzato della sua best friend, così si ritrova a dover trascorrere una vacanza in montagna in sua compagnia. La sfiga...quando ci si mette! 
Una storia prevedibile che alterna la voce di Andrea a quella di Tanner, petulante lei, accettabile lui. Andrea è semplicemente detestabile fin dalle prime pagine: indipendentemente dai suoi segreti più intimi è proprio il suo modo di approcciarsi, i suoi pensieri, la sua finta inconsapevolezza: quindi cara la mia autrice...se devi costruire un personaggio insicuro fallo sul serio. Non creare una finta ingenua mezza santa e mezza diavolo che sembra cascare dalle nuvole spinta dalla brezza di Eolo. Se lui deve essere uno stronzo, beh che lo sia sul serio. 
Purtroppo non mi è piaciuto nemmeno la parte piccante, che predomina notevolmente. L'ho trovata troppa, ingombrante e abbastanza incoerente con il messaggio finale del libro, perché sì, in realtà questo libro non vorrebbe essere un semplice romance di intrattenimento ma un libro con una morale. Se la parte finale non fosse stata appunto solamente la fine io avrei apprezzato questo libro molto di più, invece ad un certo, ad una settantina di pagine dalla fine mi è quasi sembrato di leggere altro. Mi dispiace molto perché so quanto le mie compagne di avventura apprezzino questa autrice, non è detto che io non decida di leggere altro, magari fantasy visto che è il suo genere di punta! Ma non siete curiosi di scoprire cosa hanno letto le ragazze? Io corro! 

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Recensione di Baba #3 - Greenlights, larte di correre in discesa di Matthew McConaughey

venerdì, gennaio 27, 2023 Baba Desperate Bookswife 0 Comments


 Il libro
Greenlights l'arte di correre in discesa di Matthew McConaughey
Editore: Baldini+Castoldi | Pagine: 320| Pubblicazione: 2021| Prezzo 23,00€| Trama:Qui
Genere: autobiografie


Notizie sull'autore
L’attore premio Oscar Matthew McConaughey è sposato, padre di tre figli, nonché figlio e fratello leale. Si considera un narratore di professione, crede che non ci sia niente di male a farsi una birra prima di andare in chiesa, apprezza il duro lavoro e sogna di diventare direttore d’orchestra.
Nel 2009, Matthew e sua moglie Camila hanno fondato la j. k. livin Foundation, che aiuta liceali
a rischio a condurre una vita sana e sicura. Nel 2019, McConaughey è diventato professore presso la University of Texas, a Austin, e Minister of Culture per la stessa università e per la città di Austin.
È inoltre Brand Ambassador della Lincoln Motor Company, proprietario dell’Austin F.C. e co-creatore del suo bourbon preferito in assoluto, il Wild Turkey Longbranch.

 Recensione di Baba


Premetto con lo scrivere che non sono una grandissima appassionata di biografie, ne ho letta qualcuna ma senza andare a cercare chissà quale personaggio. Ho letto quella di Marilyn Monroe perché per me è stata una donna pazzesca dalla fine incerta, posseggo quella di Jobs ( anche se non so bene il perché) e infine quella della signora Obama, grazie alla Eli che me l'ha caldamente consigliata. Il caro Matthew è vivo e vegeto, sono anni che non guardo un suo film e questo libro mi è capitato tra le mani per puro caso.
Ho sempre e solo immaginato questo attore come un gran bel pezzo di ragazzo che ha fatto sognare una buona parte di donne ( ragazzine degli anni 2000) che semplicemente fantasticavano ad occhi aperti davanti a quel fisico mozzafiato e quegli occhi birbanti ma un po' tristi. Non sapevo che avesse girato film più impegnativi e grazie a questo libro l'ho scoperto.
Lui esordisce dicendo che viene da una famiglia dove i suoi genitori hanno divorziato due volte e si sono sposati tre...sempre tra loro. Ottimo .
Una famiglia semplice, umile, molto credente e basata su sani principi. Forse un po' squinternata se penso alle "violenze" verbali e leggermente corporali che si infliggevano per poi abbracciarsi subito dopo...ma nulla di grave, era il loro modo di volersi bene, magari spaccandosi a vicenda il dito medio, ma poi i genitori facevano l'amore sul tappeto!
Il caro e bel Matteo prima di diventare un super attore era iscritto alla facoltà di legge ed era anche un bel secchione. Ha sempre avuto la passione per la scrittura e per questo ha sognato di fare il regista e lo sceneggiatore prima ancora di diventare attore. Ecco che si comprende l'amore per questo suo libro.
Ha avuto una vita pazzesca e se l'è sudata tutta, senza dare niente per scontato. È riuscito a trasformare un sacco di semafori rossi in semafori verdi grazie al suo spirito combattivo o grazie al suo modo di porsi. Non ha mai preso la vita controvento ma ha capito cosa doveva fare e quando. Sembra quasi che ci voglia insegnare qualcosa senza volerlo davvero fare. Non è un self-help ma un pochino ci si avvicina.
Ho apprezzato tantissimo il suo modo di governarsi, le sue esperienze senza limiti, il suo scoprire il mondo in maniera assurda, la sua vita in camper, il non aver bisogno di qualcuno che gli stirasse i pantaloni solo perché ad un certo punto è diventato ricco. La conquista di una donna non famosa che poi è diventata sua moglie e che porta con sé ovunque, perché è la sua vita insieme ai suoi figli. La lotta per i ruoli lavorativi che gli piacciono davvero, il suo immergersi completamente nel personaggio, il suo essere attore completo non solo per soldi ma quasi per necessità esistenziale. Greenlight. Lo ripete di continuo.
Un libro che credevo mi lasciasse poco e che invece ricorderò con moltissimo piacere. Insomma...figo dentro e fuori!

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Recensione di Baba #2 - L'Evento di Annie Ernaux

mercoledì, gennaio 25, 2023 Baba Desperate Bookswife 0 Comments


 Il libro
L'evento di Annie Ernaux
Editore: L'Orma Editore| Pagine: 113| Pubblicazione: 2019| Prezzo 15,00€| Trama:Qui
Genere: letteratura


Notizie sull'autrice
Annie Ernaux è nata a Lillebonne nel 1940 ed è una delle voci più autorevoli del panorama culturale francese. Studiata e pubblicata in tutto il mondo, nei suoi libri ha reinventato i modi e le possibilità dell’autobiografia, trasformando il racconto della propria vita in acuminato strumento di indagine sociale, politica ed esistenziale. Considerata un classico contemporaneo, è amata da generazioni di lettrici e lettori. Nel 2022 è stata insignita del Premio Nobel per la letteratura.

 Recensione di Baba

Credo sia la prima volta che leggo un'opera scritta da un premio Nobel, mi sono emozionata. Dopo un mese di letture leggere (Kristoff a parte) ho deciso di terminare in bellezza con un libro più impegnativo.
Ambientato nel 1963, narra le vicissitudini di una donna rimasta incinta a causa di un incontro quasi occasionale. Questa donna vuole abortire. Teme di essere sieropositiva, questo è il suo primo pensiero. Ovviamente si reca all'ospedale, è la prima cosa che le viene in mente.
Il ciclo non arriva, le sue sensazioni sono sgradevoli. È una studentessa che brama assolutamente di vedere delle macchie rosse sulle sue mutandine. Queste macchie non arrivano e ad un certo punto si rende conto che mai avrebbero inzuppato la sua biancheria.
Un pensiero si trasforma in realtà. C'è qualcosa che probabilmente vive nella sua pancia e quando si reca da sua madre teme che lo scopra subito, come se avesse un dono speciale o controllasse il suo ciclo con rigore. Cosa ne sarà di lei adesso? Deve fare una supplenza per arrotondare la borsa di studio ma non se la sente. Non resta che andare dal signor N, ovvero un ginecologo, ma non lo dice a nessuno. Il signor N le conferma la sua gravidanza e lei è disperata. Tutto le sembra orribile. P potrebbe essere il padre, uno studente con il quale ha avuto una relazione...
Una storia vera, la storia dell'autrice che dopo moltissimi anni non ha temuto il giudizio e ha deciso di scrivere la sua tremenda esperienza: non lo ha fatto per se stessa, lo ha fatto per aiutare le donne che combattono ancora contro il pregiudizio, il giudizio, gli uomini, le altre donne. Rischiare la propria vita per debellarne un'altra innocente. Sembra terribile scritto così, non è vero? La Ernaux scrive in maniera maledettamente cruda e diretta, non c'è spazio per sentimentalismi o pensieri volanti, lei ci riporta ciò che ha passato e non cerca la commozione nel lettore, cerca la giustizia e la lealtà. Cerca di far capire quanto sia importante il libero arbitrio e quanto abbia fatto schifo tutto ciò che è capitato a lei e a chissà quante altre ragazze. 
Ecco che penso alla difficoltà nel raggiungere dei diritti sempre a rischio, penso a quanto le donne abbiano rischiato e penso anche che spesso non si apprezza tutto questo. 
Una testimonianza che mi ha lasciata basita e che sono felice di aver letto, sembra scontato e banale visto che la ha raggiunto il Nobel...ma solitamente, come dico sempre, sono una lettrice semplice, che prende in mano un libro più per svago che per cultura! Eppure...eccomi ad apprezzare un'opera bellissima. Per la serie "anche le lettrici di fiction possono apprezzare opere più complesse". 
E voi? cosa avete letto di Annie Ernaux? Cosa mi consigliate? 

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Recensione di Baba #1 - L'uomo vestito di nero di S. King

lunedì, gennaio 23, 2023 Baba Desperate Bookswife 0 Comments


 
 Il libro
L'uomo vestito di nero di Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer| Pagine: 122| Pubblicazione: 2020| Prezzo 15,90€| Trama:Qui
Genere: ragazzi


Notizie sull'autore
STEPHEN KING vive e lavora nel Maine con la moglie Tabitha e la figlia Naomi. Da più di quarant'anni le sue storie sono bestseller che hanno venduto 500 milioni di copie in tutto il mondo e hanno ispirato registi famosi come Stanley Kubrick, Brian De Palma, Rob Reiner, Frank Darabont. Oltre ai film tratti dai suoi romanzi, vere pietre miliari come Stand by me - Ricordo di un'estate, Le ali della libertà, Il miglio verde, It - per citarne solo alcuni - sono seguitissime anche le sue serie TV. Per i suoi meriti artistici, il presidente Barack Obama gli ha conferito la National Medal of Arts. Nel 2018 ha ricevuto il PEN America Literary Service Award.

Notizie sull'illustratrice
ANA JUAN è un'illustratrice, pittrice e scultrice spagnola. Nata a Valencia, ha esposto le sue opere in tutto il mondo. Conosciuta per le sue interpretazioni originali, malinconiche e talvolta un po' spietate della realtà e delle storie, ha illustrato svariate copertine per il New Yorker, articoli per El País e molte copertine dei romanzi di Isabel Allende e di diversi classici della letteratura mondiale. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali e, nel 2010, il Ministero della cultura spagnolo le ha conferito il prestigioso Premio nazionale di illustrazione. anajuan.net


 Recensione di Baba

Ho adocchiato questo volume in libreria a Santa Maria, un paese meraviglioso vicino a Druogno, dove abita la cara Eliana. Sono stata richiamata dal font con il quale è stato scritto il nome dell'autore e successivamente dalle immagini, copertina in primis.
L'uomo vestito di nero è un racconto di King contenuto all'interno della raccolta "tutto è fatidico" e ha anche vinto due premi letterari, ovvero Word Fantasy Award e O. Henry Award. Lo scorso anno la casa editrice Sperling ha deciso di pubblicarlo accompagnato al fondo dal racconto di Nathaniel Hawthorne "Il giovane signor Brown" al quale king si è ispirato nella speranza di rendergli giustizia.
Gary è un vecchio signore che ormai vive in una casa di riposo e che decide di raccontare in prima persona un fatto isolato accaduto quando lui era solo un bambino di 9 anni. Nella campagna del Maine c'è un bosco proprio non troppo distante dalla casa di Gary e lui lo attraversa con la canna da pesca e il cestino in mano: si dirige a passo sicuro con lo scopo di pescare dei bei pesci per poterli mostrare con orgoglio al suo papà e alla sua bellissima mamma. Purtroppo però un incontro sconvolgente segnerà indelebilmente quella giornata apparentemente di festa: un uomo con gli occhi rosso fuoco gli racconta delle cose terribili.
Non sono una grande amante dei racconti perché solitamente mi lasciano poco. Questo diciamo che non ha fatto eccezione ma ammetto che nonostante tutto la narrazione è godibile e lo stile mi ha accompagnato piacevolmente. Le parole dell'uomo vestito di nero mi hanno lasciato basita, King passa da un stile quasi accogliente a delle descrizioni all'interno di un dialogo dure e spietate. Sono rimasta senza parole io stessa, non voglio immaginare un bimbo di 9 anni. Poi c'è del mistero e il lettore non saprà mai la verità sull'accaduto, anche questo un buon punto a suo favore. Ho letto anche il racconto al quale si è ispirato e l'ho trovato meno coinvolgente, un po' più freddo ma sicuramente lascia spunto sui quali spendere qualche pensiero. Quanto il corso della nostra vita può cambiare radicalmente grazie a un episodio? Quanto siamo suggestionabili? L'occulto e il male riescono a rapire così tanto la nostra fantasia? Sarà il fascino del proibito? Rimango sempre senza parole quando penso a quanto il peccato attiri l'essere umano e sia così accogliente. Perché secondo voi?
Un libricino che sono felice di avere, ringrazio Eliana per il regalo. Le illustrazioni all'interno non sono male ma nemmeno indimenticabili, diciamo che sono godibili ma nemmeno un valore aggiunto. Nel romanzo "Teddy" I disegni completano bene la storia, in questo caso sono delle finestre che ci mostrano con gli occhi dell'artista cosa vede lui grazie alle parole di King.

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Recensione di Nadia #1 - Morti ma senza esagerare di Fabio Bartolomei

giovedì, gennaio 12, 2023 Baba Desperate Bookswife 0 Comments




Il libro
Morti ma senza esagerare di Fabio Bartolomei
Editore: E/O| Pagine: 112| Pubblicazione: 2020| Prezzo 8,55€| Trama:Qui
Genere: narrativa
Notizie sull'autore
Fabio Bartolomei vive a Roma. Le Edizioni E/O hanno pubblicato Giulia 1300 e altri miracoli, da cui è stato tratto il film Noi e la Giulia, diretto da Edoardo Leo, La banda degli invisibili, We Are Family, Lezioni in Paradiso, La grazia del demolitore, L’ultima volta che siamo stati bambini e le novelle che compongono la Quadrilogia della famiglia, ovvero Morti ma senza esagerare, Diciotto anni e dieci giorni, Tutto perfetto tranne la madre e Il figlio recidivo.
Recensione di Nadia

Buongiorno lettrici e lettori!

In questo inizio di anno voglio parlarvi di un racconto uscito nel 2020, ma che io ho letto soltanto adesso: si tratta di Morti, ma senza esagerare, di Fabio Bartolomei. Questo racconto è il primo della cosiddetta “Quadrilogia della famiglia”, che comprende anche “Diciotto anni e dieci giorni”, “Tutto perfetto tranne la madre” e “Il figlio recidivo”, e adesso mi ispirano tutti.

Vera ha trentasei anni e ha appena seppellito i genitori, morti improvvisamente in un incidente stradale. Per Vera è stato un fulmine a ciel sereno, ovviamente, anche perché né il padre né la madre avevano mai avuto problemi di salute e pertanto, nel suo immaginario, erano praticamente immortali. Dopo aver mantenuto un contegno quasi distaccato durante il funerale, è a casa dei suoi che Vera crolla: gli oggetti che vede, i ricordi che portano alla mente, insieme ai sensi di colpa per non essersi sempre comportata come “la figlia perfetta” che avrebbe voluto essere, fanno sì che Vera si addormenti, stremata dopo un lungo pianto, nel letto della sua ex cameretta. Al risveglio, l’incredibile scoperta: i genitori sono tornati, sono lì, in casa con lei, e le parlano come sempre, come se l’incidente non ci fosse mai stato… o quasi.

Può un racconto di meno di cinquanta pagine far ridere, commuovere e anche riflettere? Per quanto mi riguarda la risposta è sì, o almeno questo “Morti, ma senza esagerare” ci è riuscito. Io sono da sempre molto legata ai miei genitori; anche adesso che ho superato i quaranta li sento più volte al giorno, per assicurarmi che stiano bene o anche solo per raccontar loro qualche aneddoto della mia giornata, in un rapporto che il mio compagno sono certa non capisca e addirittura giudichi malato. Forse è come dice lui, non lo so. Quello che so è che questo rapporto non mi impedisce di vivere la mia vita, e al tempo stesso mi tiene al riparo, almeno spero, dalla preoccupazione di non aver dimostrato loro tutto il mio affetto, nel momento in cui se ne andranno. Questa è una delle cose che maggiormente turbano Vera alla morte dei suoi: l’essere stata sempre pronta a chiedere l’aiuto di mamma e papà per qualsiasi cosa non le riuscisse di fare, dall’aggiustare una tapparella al cucinare le lasagne, e al tempo stesso comportarsi da eterna adolescente malmostosa e poco incline alle testimonianze di affetto, preparata a scattare e “mordere” alla prima “coccola” dei suoi genitori. Nel tempo trascorso con i suoi dopo la loro morte Vera imparerà sia a cogliere e ad apprezzare il loro modo di preoccuparsi per lei, ma anche a ricordare le piccole/grandi abitudini dei suoi che la infastidivano, e a gestire la propria vita da sola, a “spiccare il volo” in autonomia, finalmente, a trentasei anni.

Fabio Bartolomei è riuscito a costruire, in davvero poche pagine, una storia che, questa volta ancor di più rispetto al solito, può leggersi in diverse maniere a seconda del proprio vissuto, e in cui sarà impossibile non ritrovarsi a riflettere, perché dei genitori, bene o male, li abbiamo avuti tutti. L’autore sa usare sapientemente umorismo, garbo e dolcezza, ma sa anche scrollare la protagonista (e forse, di conseguenza, anche ciascuno di noi) quando se lo merita. Sono rimasta davvero colpita dall’intensità di questo racconto, perché in poche pagine mi hanno attraversato tante emozioni, dandomi materiale per riflettere a lungo. Una storia che a mio parere è universale, consigliata a chiunque, a prescindere dal rapporto con i propri genitori.

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