#Recensione,
Agnese è una manager torinese di mezza età; rigida, elegante, ricca e bella. Sola. La perfezione è il suo motto, ma tutte le persone che hanno a che fare con lei la ritengono una grande stronza. Guida una macchina potente e aggressiva, veste abiti stretti, gioielli vistosi e la messa in piega è sempre impeccabile, come d'altronde lei vuole apparire.
Ho letto questo libro grazie al consiglio della mia libraia del Mondadori Bookstore di Chivasso: lei ha conosciuto Antonella in diverse occasioni e mi ha caldamente consigliato questo romanzo. Mi piacciono i consigli delle persone che mi conoscono, così mi sono lasciata trasportare da questa storia che inizia in una città che conosco molto bene, Torino, e termina in una Regione a me sconosciuta ma che tanto vorrei visitare, la Sicilia.
La prima cosa he mi sento di scrivere è questa: Antonella ha la capacità di rendere tridimensionali le parole che scrive. Mi spiego meglio:
Narrato in terza persona lei riesce a dare un senso di uniformità, focalizzandosi qualche volta su Agnese e qualche volta su Adriano, l'autrice è imparziale e super partes.
I personaggi sono ben delineati, costruiti con cura e descritti con maestria, srotolando la loro vita pian piano, senza fretta e sempre tenendo viva l'attenzione del lettore.
Ho detestato Agnese con tutta me stessa, l'avrei presa a calci nel sedere per una buona parte del romanzo, e mi ero convinta che non avrei saputo comprenderla. Lo stesso Adriano, per quanto piacione non si è conquistato le mie simpatie (diciamo che non ho mai sopportato gli uomini così convinti del loro fascino da renderli certi della conquista).
Magari vi state chiedendo: "ma se i protagonisti ti erano così antipatici, perché sei andata avanti?" Domanda più che lecita. Innanzi tutto, come vi ho scritto qualche riga più in su, le descrizioni sono eccezionali, così io sono veramente andata in vacanza il luogo magnifico e l'ho fatto grazie ad un libro; il secondo motivo è la curiosità: io volevo assolutamente conoscere i segreti di questi due personaggi così enigmatici (la curiosità è donna). Più le pagine mi scorrevano tra le dita e più volevo sapere, accompagnata da una colonna sonora eccezionale (dovete sapere che Antonella è una musicista) e da una guida culturale di tutto rispetto, io mi sono goduta tutto quanto. E poi? Beh il finale lettori miei. Perché se già la storia non è scontata, e vi assicuro che non lo è, il finale è emozionante. Proprio per tutti questi motivi ho comprato il primo libro di Antonella "Tutto l'amore smarrito" e io vi consiglio caldamente la lettura di una storia che lascerà il segno, conoscere Agnese e Adriano e la loro personale crescita vi renderà testimoni del cambiamento e anche voi capirete che i primi spietati giudici di noi stessi siamo noi. Per togliere le catene è necessario un grande lavoro interiore, le chiavi del lucchetto non necessariamente le possiede qualcun altro. Grazie Antonella Frontani, per tutto.
Recensione - L'equilibrio delle illusioni di Antonella Frontani
Il libro
L'equilibrio delle illusioni di Antonella Frontani
Editore: Garzanti | Pagine: 247| Pubblicazione: maggio2018 | Prezzo 16,90€| Trama: Qui
Genere: narrativa contemporanea
Notizie sull'autrice
Antonella Frontani, giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva, vive a Torino. Con la casa editrice Garzanti ha pubblicato anche "Tutto l'amore smarrito". Questo è il suo secondo romanzo.
Recensione
Antonella Frontani, giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva, vive a Torino. Con la casa editrice Garzanti ha pubblicato anche "Tutto l'amore smarrito". Questo è il suo secondo romanzo.
Recensione
e1/2
Agnese è una manager torinese di mezza età; rigida, elegante, ricca e bella. Sola. La perfezione è il suo motto, ma tutte le persone che hanno a che fare con lei la ritengono una grande stronza. Guida una macchina potente e aggressiva, veste abiti stretti, gioielli vistosi e la messa in piega è sempre impeccabile, come d'altronde lei vuole apparire.
" L'auto rallenta ma il motore non cala di giri. Attende lo spazio per passare, quasi sbuffando. Riparte con uno scatto felino, come al solito, questa mattina più impaziente di altre.Adriano è un architetto appassionato, lavora all'università e i suoi corsi sono affollati come i concerti di Vasco Rossi; è di una bellezza apparentemente trasandata, il suo obiettivo è quello di far invaghire la preda, questo lo fa sentire potente. Le donne lo adorano e gli uomini lo ammirano. Sembrerebbe condurre una vita perfetta. Forse.
- Buongiorno dottoressa.
La Porsche non indugia ma schizza verso il suo posteggio.
- Sempre più stronza... - pensa Riccardo, l'addetto alla sorveglianza.Una frenata decisa e un paio di gambe scolpite affiorano dall'auto avvolte in calze velate. Ai piedi, décolleté costose e raffinate dal tacco vertiginoso. E' la mimetica di Agnese."
"Adriano ha quarant'anni, una laurea in architettura e un dottorato in composizione architettonica. I corsi all'Università diventano eventi e l'incontro con gli studenti un bagno di folla: la sua oratoria è quella di un trascinatore di masse. Sarebbe stato un leader se solo avesse voluto. E' bello e scanzonato. Quanto basta per risultare seducente in ogni situazione. il look è casual, ma elegante come talvolta accade con le mise non studiate."Agnese e Adriano non si conoscono ma il fato vuole che prendano un aereo per la Sicilia, destinazione ultima Erice. La prima è stata obbligata a salire a bordo dal presidente dell'Azienda per la quale lavora, il secondo è davanti ad un'opportunità che adora e non vede l'ora di atterrare. Agnese odia tutto, Adriano si nutre del mondo e della vita.
Ho letto questo libro grazie al consiglio della mia libraia del Mondadori Bookstore di Chivasso: lei ha conosciuto Antonella in diverse occasioni e mi ha caldamente consigliato questo romanzo. Mi piacciono i consigli delle persone che mi conoscono, così mi sono lasciata trasportare da questa storia che inizia in una città che conosco molto bene, Torino, e termina in una Regione a me sconosciuta ma che tanto vorrei visitare, la Sicilia.
La prima cosa he mi sento di scrivere è questa: Antonella ha la capacità di rendere tridimensionali le parole che scrive. Mi spiego meglio:
"Adriano respira a pieni polmoni.Già questa descrizione delle emozioni che Adriano prova grazie ad un paesaggio così selvaggio e seducente mi ha permesso di immaginare e vedere con i miei occhi le immagini che lui ha veramente assaporato. Ho sentito il profumo dei fiori, ho visto un paese ricco di cultura, ho assaggiato dei piatti apparentemente poveri ma sono certa siano la fine del mondo. Indubbiamente un punto forte di questo romanzo è l'ambientazione e lo stile che Antonella decide di usare.
Finalmente atterrato in quella terra seducente e profumata di cui ha imparato ad apprezzare gli odori fin da ragazzo, nei libri di Vitaliano Brancati.
Il sorriso dei passanti, la luce radente, l'aria di mare che arriva fino in autostrada e la vegetazione selvaggia gli riempiono lo sguardo e il cuore. (...)
Pregusta il paesaggio che si allargherà davanti ai suoi occhi, la vegetazione mediterranea ricca di cespugli di mirto, corbezzolo, lentisco ed euforbia di Bivona. La ginestra fiorita che gli ricorda la lirica di Leopardi."
Narrato in terza persona lei riesce a dare un senso di uniformità, focalizzandosi qualche volta su Agnese e qualche volta su Adriano, l'autrice è imparziale e super partes.
I personaggi sono ben delineati, costruiti con cura e descritti con maestria, srotolando la loro vita pian piano, senza fretta e sempre tenendo viva l'attenzione del lettore.
Ho detestato Agnese con tutta me stessa, l'avrei presa a calci nel sedere per una buona parte del romanzo, e mi ero convinta che non avrei saputo comprenderla. Lo stesso Adriano, per quanto piacione non si è conquistato le mie simpatie (diciamo che non ho mai sopportato gli uomini così convinti del loro fascino da renderli certi della conquista).
Magari vi state chiedendo: "ma se i protagonisti ti erano così antipatici, perché sei andata avanti?" Domanda più che lecita. Innanzi tutto, come vi ho scritto qualche riga più in su, le descrizioni sono eccezionali, così io sono veramente andata in vacanza il luogo magnifico e l'ho fatto grazie ad un libro; il secondo motivo è la curiosità: io volevo assolutamente conoscere i segreti di questi due personaggi così enigmatici (la curiosità è donna). Più le pagine mi scorrevano tra le dita e più volevo sapere, accompagnata da una colonna sonora eccezionale (dovete sapere che Antonella è una musicista) e da una guida culturale di tutto rispetto, io mi sono goduta tutto quanto. E poi? Beh il finale lettori miei. Perché se già la storia non è scontata, e vi assicuro che non lo è, il finale è emozionante. Proprio per tutti questi motivi ho comprato il primo libro di Antonella "Tutto l'amore smarrito" e io vi consiglio caldamente la lettura di una storia che lascerà il segno, conoscere Agnese e Adriano e la loro personale crescita vi renderà testimoni del cambiamento e anche voi capirete che i primi spietati giudici di noi stessi siamo noi. Per togliere le catene è necessario un grande lavoro interiore, le chiavi del lucchetto non necessariamente le possiede qualcun altro. Grazie Antonella Frontani, per tutto.
Che bella recensione Baba! Mi hai messo curiosità verso un'autrice che non conoscevo e un libro che forse non avrei considerato. Grazie!
RispondiEliminaNadia grazie :-) mi è piaciuto proprio tanto e mi ha lasciato molto. Se lo leggerai vorrò conoscere il tuo pensiero. Un abbraccio
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