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Blog Tour - Ogni piccola cosa interrotta - Tappa #5: Gli opposti che si attraggono

venerdì, maggio 24, 2019 Baba Desperate Bookswife 2 Comments

Buongiorno lettori! Oggi su questo blog si conclude questo interessantissimo BlogTour di “Ogni Piccola cosa interrotta” di Silvia Celani, edito Garzanti, dal 23 maggio in libreria. Io l'ho letto in anteprima e ho avuto anche l'opportunità di conoscere l'autrice proprio ieri a Milano ed è stata una bellissima esperienza. 
Oggi parleremo degli opposti che si attraggono. Siete pronti?

Quante volte abbiamo detto o sentito la frase: "Gli opposti si attraggono"? Io moltissime, sopratutto quando amici apparentemente incompatibili tra di loro finivano per uscire insieme. "Ma certo, sono molto diversi, ma alla fine si completano, impareranno a smussare gli angoli".
Alla fine è successo anche a me. Una sera, complice una cena organizzata da un mio amico, ho conosciuto una persona che dal primo sguardo ha svegliato le farfalle che dormivano nel mio stomaco. Sicuro di se, chiacchierone, simpatico, sempre a suo agio, ma sopratutto una faccia di bronzo (per non dire culo...ops l'ho fatto). Io timida, riservata, con scarsa voglia di chiacchierare con chi non conosco, mi sono sono invaghita di un teatrante. Non potevo crederci. Alla fine me lo sono sposato quell'omino lì. Ci siamo completati? Sono trascorsi dieci anni anni e sette mesi esatti da quella sera e me lo sto chiedendo! Non è vero: lui è diventato un po' più diffidente verso il prossimo e io mi sono più aperta al confronto e chissà quante altre cose che adesso non sto a scrivere qui.
Oggi dobbiamo parlare di Ion e Vittoria, due persone che niente hanno in comune, nemmeno il modo di esprimere il dolore causato dal proprio passato.
Come avete avuto modo di leggere nelle tappe di "Diario di un sogno" e "Esmeralda libri e Viaggi", Vittoria è complessa, ingombrante, eccessiva. Apparentemente sicura di quello che è (così il mondo la vede), mentre al suo interno il cuore brucia di incertezza e il respiro le viene a mancare. Ricca, intelligente, bella e colta, cosa potrà avere in comune con un muratore dell'est, sempre sporco di calce, con un berretto di lana sul capo e dal futuro poco roseo e quasi sicuramente incerto? Niente.
Invece basta uno sguardo, all'interno del bar davanti all'università frequentata da Vittoria, proprio in quello sguardo è racchiuso tutto quello che queste due persone potrebbero dirsi, ma non hanno il coraggio di farlo. Queste due persone, per quanto reciprocamente attratte, non si sono scambiate una parola, fino a quando il destino non ha fatto in modo che lo facessero. Probabilmente la protagonista aveva bisogno di una figura completamente fuori dal suo ambiente per riuscire ad aprirsi e affidarsi. Forse gli opposti si attraggono per questo motivo, perché allontanati dal proprio habitat si sentono liberi di mostrare le proprie paure senza il timore di essere giudicati. Ma sopratutto Ion forse può mostrare un'altra visione della vita a Vittoria, quella che lei non può conoscere e allora torniamo nuovamente lì, gli opposti si attraggono chimicamente perché inconsciamente sanno davvero di potersi completare.
Ma qui mi voglio fermare perché non vorrei che questo libro apparisse come la storia di due ragazzi così diversi da attrarsi. No, la storia che ha scritto la Celani è una storia complessa di rinascita, è l'evoluzione della protagonista, è il suo modo di combattere contro dei fantasmi e mettercela tutta per vincere. Non pensate ad una storia d'amore: non lo è. Non è vero, lo è ma in senso molto più ampio. Preparatevi ad un romanzo fatto di dolore, di cocci da aggiustare, di sfide da superare, di mondo da conoscere e di segreti da scoprire.
Io comunque vi lascio la trama.




TRAMA:
Mi chiamo Vittoria e la mia vita è perfetta.
Ho una grande casa e tanti amici. Non mi interessa se mia madre si comporta come se io non esistessi. Se mio padre è morto quando ero piccola. Se non ricordo nulla della mia infanzia. Se, anche circondata da persone e parole, sono in realtà sola.
Io indosso ogni giorno la mia maschera, Vittoria la brava figlia, la brava amica, la brava studentessa. Io non dico mai di no a nessuno. Per me va benissimo così.
È questo senso di apnea l’unica cosa che mi infastidisce. Quando mi succede, quello che ho intorno diventa come estraneo, sconosciuto. Ma è solo una fase. Niente potrebbe andare storto nel mio mondo così impeccabile.
Ero convinta che fosse davvero tutto così perfetto. Fino al giorno in cui ho ritrovato i pezzi di un vecchio carillon di ceramica. Non so cosa sia. Non so da dove provenga. Non so perché mi faccia sentire un po’ spezzata e interrotta, come lui. Ma so che, da quando ho provato a riassemblarlo, sono affiorati ricordi di me bambina. Della voce di mio padre che mi rassicura mentre mi canta una ninnananna. Momenti che avevo sepolto nel cuore perché, come quel vecchio carillon, all’improvviso si erano spezzati per sempre.
Eppure ora ho capito che è l’imperfezione a rendere felici. Perché le cose rotte si possono aggiustare e diventare ancora più preziose.

Ecco le tappe precedenti:

Vittoria allo specchio - QUI-
I personaggi femminili del romanzo - QUI -
L'importanza dei ricordi - QUI -
Le nostre imperfezioni _QUI -

Grazie per essere stati con noi, ci siamo divertite a parlarvi di questa storia, un'autrice che ho avuto la fortuna di conoscere ieri, una nuova voce che ha molto da raccontare. Buona giornata e buone letture a tutti! 

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2 commenti:

  1. E che cavolo... Avevo intravisto questo libro ma mi ero detta che almeno stavolta potevo "passare"... Poi leggo le tue parole e mi entusiasmo un'altra volta! Basta, devo smettere di leggere i vostri blog 😜

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    1. ah ah ah Nadia!!! Desperate ti tocca leggerlo per forza visto che è anche un po' tuo!! Molto carino questi libro che insegna a riaggiustare i pezzi andati in frantumi . :-)

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