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Recensione - La misura imperfetta del tempo di Monica Coppola

lunedì, maggio 27, 2019 Baba Desperate Bookswife 4 Comments




Il libro
La misura imperfetta del tempo di Monica Coppola
Editore: Las Vegas Edizioni | Pagine: 221| Pubblicazione: maggio 2019 | Prezzo 14,00€| Trama: Qui
Genere: narrativa 
Notizie sull'autrice
Monica Coppola è nata nel 1974 a Torino. Ha pubblicato i romanzi “Viola, vertigini e vaniglia” (BookSalad, 2015) e "La misura imperfetta del tempo" (Las Vegas edizioni, 2019).
Ha curato l’antologia “Dai un morso a chi vuoi tu” (BookSalad, 2016). Ha scritto racconti per “La Repubblica - L’Espresso” e “Carie”, e collaborato con il blog di “Vanity Fair”. Si occupa di marketing e formazione.
Recensione 
e1/2

Buongiorno lettori, questa mattina inizieremo la settimana chiacchierando di donne. Sì perché dovete sapere che Monica Coppola ha scritto un altro romanzo (finalmente!!!) ed è vero che ci ha fatto attendere, però ne è valsa la pena. Dicevamo, questo romanzo che si intitola La misura imperfetta del tempo, racconta la storia di tre donne: Mia, Lara e Zita che fanno parte della stessa famiglia perché sono Nipote, Figlia e Nonna. 
Mia è una ragazza di ventidue anni assolutamente atipica, più magra della norma, ecologista, maniaca del controllo, amante dei dread e single. E' cresciuta principalmente con i suoi nonni perché sua madre, Lara, rimasta incinta troppo presto, ha preferito seppellire il suo scarso senso materno sotto alla carriera e al sesso occasionale rimediato su internet. 
Zita, rimasta vedova da pochi mesi, nella vita ha cercato di portare avanti la famiglia come meglio poteva, consapevole di avere una figlia assente e una nipote da distrarre perché il peso dell'assenza alcune volte e troppo pesante da sopportare da soli.
Oggi Tore, il marito di Zita, non c'è più e questa donna si sente oppressa da una nipote troppo presente da risultare maniacale, che è pur vero che l'ha accompagnata fedelmente durante la fase di lutto, ma oggi la soffoca e lei si ritrova a fare le cose di nascosto, come i ragazzini. 
Ma non è solo questo. In famiglia, quella che rimane, tutto stride, perché il rumore dei segreti a volte è assordante e quando è il momento di svelarli loro iniziano ad agitarsi e tenerli rinchiusi nell'armadio diventa impossibile. Chi è veramente Lara? Cosa è successo ventidue anni fa? 

Questo romanzo, completamente diverso dallo scorso dell'autrice, ha lasciato il segno: ancora una volta Monica si rivolge al lettore parlando di donne di diverse generazioni e comunque appartenenti alla stessa famiglia, questa volta però, nonostante la penna sia riconoscibile, lo stile e il tipo di storia sono completamente diversi. Siamo ancora ospiti della capitale piemontese, ma girovaghiamo per quartieri di periferia e affronteremo dei drammi di vita vera che fanno riflettere. 
Questa storia potrebbe essere assolutamente vera, le protagoniste potrebbero essere le nostre vicine di casa, tanto discrete quanto sconosciute. 

Mi è piaciuto lo stile, perché scorrevole ma ricercato, molte frasi apparentemente descrittive vi ritroverete a sottolinearle: Monica è bravissima a delineare gli stati d'animo dei suoi protagonisti e a farli comprendere e assimilare a chi legge. 
Zita è la mia preferita, sappiatelo. Sarà perché ha una certa età ma nonostante tutto non ha perso la voglia di vivere, sarà perché borbotta ma sopporta grazie alla spalle larghe e allenate dalla vita. Zita è una nonna che io non ho avuto e che mi è tanto mancata. 
Capisco Mia, perché credo che la mancanza dei genitori sia tremenda e il sapore delle verità non dette molto amaro, così il suo vomitare cibo che non è abituata a mangiare è il minimo che le possa capitare. Mia è nel mio cuore perché problematica e sensibile, ha danneggiato sempre se stessa vivendo le vite degli altri per non dover pensare alla sua. 
Lara...beh Lara è una figura particolare, dovrebbe far arrabbiare ( e vi giuro che ci riesce in diverse occasioni) ma si si è dotati di un po' di sensibilità si può comprendere in fretta la motivazione dei suoi comportamenti, anche se non giustificabili.

Una storia che lascia il segno, scritta con quella vena poetica leggermente ironica che contraddistingue la Coppola, quello stile che delinea i personaggi grazie a qualche battuta e a qualche modo di dire dialettale, un'autrice che nonostante non descriva le sensazioni dei suoi personaggi, beh il lettore sa perfettamente cosa stanno provando perché diventano libri aperti e lo stomaco contratto di Mia ha un significato, il prurito sul collo di Lara anche.

Se vi piacciono le storie familiari, contenenti segreti, piccoli drammi, risoluzioni e rinascite: questo libro fa per voi. Se avete voglia di leggere una storia ambientata a Torino che parla di vita vera, di quella possibile, di quella di cui almeno una volta avete sentito parlare: questo libro fa per voi. Se volete un libro che vi faccia entrare in sintonia con i personaggi, tanto da credere che potrebbero essere membri della vostra famiglia: questo libro fa per voi. Monica Coppola ci ha messo il cuore, io vi consiglio di provare, perchè il suo cuore, all'interno di queste 221 pagine, lo troverete ad aspettarvi. 

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4 commenti:

  1. Io ne ho già parlato in tutte le salse, ma lo scrivo ancora qui: bello bello bello!

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  2. Sembra veramente adorabile. Voglio leggerlo, sì!

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    1. Michele inutile dirti che te lo consiglio e secondo me è proprio il tuo genere

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