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Recensione - Gli anni della leggerezza di E. J. Howard
Il libro
Gli anni della leggerezza di Elizabeth Jane Howard
Editore: Fazi| Pagine: 606| Pubblicazione: 2015 | Prezzo 18,50€| Trama Qui
Genere: narrativa straniera, saghe familiari
Notizie sull'autrice
Elizabeth Jane Howard
(Londra, 1923 – Bungay, 2014). Figlia di un ricco mercante di legname e di una ballerina del balletto russo, ebbe un’infanzia infelice a causa della depressione della madre e delle molestie subite da parte del padre. Donna bellissima e inquieta, ha vissuto al centro della vita culturale londinese della seconda metà del Novecento e ha avuto una vita privata burrascosa, costellata di una schiera di amanti e mariti, fra i quali lo scrittore Kingsley Amis. Da sempre amata dal pubblico, solo di recente Howard ha ricevuto il plauso della critica. Scrittrice prolifica, è autrice di quindici romanzi. La saga dei Cazalet è la sua opera di maggior successo. Fazi Editore ha pubblicato il romanzo Il lungo sguardo e i primi quattro capitoli della saga: Gli anni della leggerezza, Il tempo dell’attesa, Confusione e Allontanarsi.
Recensione
(Londra, 1923 – Bungay, 2014). Figlia di un ricco mercante di legname e di una ballerina del balletto russo, ebbe un’infanzia infelice a causa della depressione della madre e delle molestie subite da parte del padre. Donna bellissima e inquieta, ha vissuto al centro della vita culturale londinese della seconda metà del Novecento e ha avuto una vita privata burrascosa, costellata di una schiera di amanti e mariti, fra i quali lo scrittore Kingsley Amis. Da sempre amata dal pubblico, solo di recente Howard ha ricevuto il plauso della critica. Scrittrice prolifica, è autrice di quindici romanzi. La saga dei Cazalet è la sua opera di maggior successo. Fazi Editore ha pubblicato il romanzo Il lungo sguardo e i primi quattro capitoli della saga: Gli anni della leggerezza, Il tempo dell’attesa, Confusione e Allontanarsi.
Recensione
Ci siamo, eccomi giunta allo scoglio della prima recensione. Come ormai saprete impiego molto tempo a scrivere una recensione di un libro appartenente ad una serie, poichè appartiene ad un mondo, e scrivere qualcosa è complicato, maggiormente complicato rispetto ai romanzi autoconclusivi. A complicare le cose il fatto che questo sia un gran bel libro, complesso e articolato. Mi sono fatto coraggio e mi sono messa davanti alla tastiera.
In questo primo volume il lettore conoscerà i personaggi, che al principio sembrano moltissimi e i nomi fanno fatica ad imprimersi nella memoria, ma grazie all'aiuto di un fantastico albero genealogico, tutto risulterà un po' più semplice.
Ci sono la Duchessa e il Generale, i padroni di Home Place, una residenza in campagna non troppo distante da Londra. All'interno di questa dimorasi svolgerà gran parte del romanzo. I signori Cazalet (la Duchessa e il Generale) hanno quattro figli: Rachel, nubile per scelta, che vive con loro e aiuta i suoi genitori nelle faccende. Hugh, il primogenito, marito di Sybil, dalla quale ha avuto Polly, Simon e William. Edward, sposato con Villi, ha quattro figli: Louise, Teddy, Lydia e Roland e infine Rupert, il più giovane, ha avuto due figli (Clary e Neville) insieme alla moglie prematuramente defunta. Si è successivamente sposato con Zoe, molto più giovane di lui.
Ecco, scritta così sembra un vero pasticcio, in realtà, con un po' di attenzione e qualche appunto, si riesce facilmente ad entrare in questa famiglia borghese.
Avevo il timore che queste persone non mi piacessero, perchè si sa, nelle saghe familiari non è importante tanto la trama, quanto la vita e gli intrecci dei vari personaggi, e se il lettore non riesce ad entrare in sintonia con gli abitanti del romanzo...beh è un vero guaio e la lettura rischia di diventare molto noiosa.
La narrazione è molto lenta e dettagliata, sono descritte alla perfezione tutte le scene di vita quotidiana, l'autrice fa in modo che il lettore veda con i propri occhi quello che accade, così da abituarlo ad essere ospite in Casa Cazalet e abituarsi a tal punto a sedersi al loro tavolo per la cena, che quando si ritrova a leggere un altro libro fa fatica ad abituarsi al cambiamento.
Ebbene sì, in questo momento per me, questa non è solo una lettura, ma la storia di una famiglia che sto imparando a conoscere, piano piano, senza premura, ma sopratutto con attenzione e sentimento.
I personaggi sono pacati (quasi tutti) e le le loro dimostrazioni sono sempre controllate. Anche in caso di forti malumori le scenate, se così le possiamo chiamare, avvengono in camera da letto, privatamente. I pranzi e le cene sono puntuali e la cuoca cerca di cucinare pasti raffinati per non deludere la padrona di casa, che trascorre la giornata a controllare che tutto si verifichi come programmato. Le liste sono la sua specialità e con tutti quegli ospiti in casa bisogna far quadrare tutto.
Un romanzo piacevole, che scorre lasciando traccia del suo passaggio, incuriosendo a tal punto il lettore, che se anche non ha le idee tanto chiare vuole leggere anche gli altri quattro volumi perchè sente l'estrema necessità di sapere come andrà a finire.
Sono solo al primo capitolo della saga, ma mi sento di consigliarlo, e non so nemmeno bene il perchè, e proprio per questo deve essere straordinario.
Punti fortiIn questo primo volume il lettore conoscerà i personaggi, che al principio sembrano moltissimi e i nomi fanno fatica ad imprimersi nella memoria, ma grazie all'aiuto di un fantastico albero genealogico, tutto risulterà un po' più semplice.
Ci sono la Duchessa e il Generale, i padroni di Home Place, una residenza in campagna non troppo distante da Londra. All'interno di questa dimorasi svolgerà gran parte del romanzo. I signori Cazalet (la Duchessa e il Generale) hanno quattro figli: Rachel, nubile per scelta, che vive con loro e aiuta i suoi genitori nelle faccende. Hugh, il primogenito, marito di Sybil, dalla quale ha avuto Polly, Simon e William. Edward, sposato con Villi, ha quattro figli: Louise, Teddy, Lydia e Roland e infine Rupert, il più giovane, ha avuto due figli (Clary e Neville) insieme alla moglie prematuramente defunta. Si è successivamente sposato con Zoe, molto più giovane di lui.
Ecco, scritta così sembra un vero pasticcio, in realtà, con un po' di attenzione e qualche appunto, si riesce facilmente ad entrare in questa famiglia borghese.
Avevo il timore che queste persone non mi piacessero, perchè si sa, nelle saghe familiari non è importante tanto la trama, quanto la vita e gli intrecci dei vari personaggi, e se il lettore non riesce ad entrare in sintonia con gli abitanti del romanzo...beh è un vero guaio e la lettura rischia di diventare molto noiosa.
La narrazione è molto lenta e dettagliata, sono descritte alla perfezione tutte le scene di vita quotidiana, l'autrice fa in modo che il lettore veda con i propri occhi quello che accade, così da abituarlo ad essere ospite in Casa Cazalet e abituarsi a tal punto a sedersi al loro tavolo per la cena, che quando si ritrova a leggere un altro libro fa fatica ad abituarsi al cambiamento.
Ebbene sì, in questo momento per me, questa non è solo una lettura, ma la storia di una famiglia che sto imparando a conoscere, piano piano, senza premura, ma sopratutto con attenzione e sentimento.
I personaggi sono pacati (quasi tutti) e le le loro dimostrazioni sono sempre controllate. Anche in caso di forti malumori le scenate, se così le possiamo chiamare, avvengono in camera da letto, privatamente. I pranzi e le cene sono puntuali e la cuoca cerca di cucinare pasti raffinati per non deludere la padrona di casa, che trascorre la giornata a controllare che tutto si verifichi come programmato. Le liste sono la sua specialità e con tutti quegli ospiti in casa bisogna far quadrare tutto.
Un romanzo piacevole, che scorre lasciando traccia del suo passaggio, incuriosendo a tal punto il lettore, che se anche non ha le idee tanto chiare vuole leggere anche gli altri quattro volumi perchè sente l'estrema necessità di sapere come andrà a finire.
Sono solo al primo capitolo della saga, ma mi sento di consigliarlo, e non so nemmeno bene il perchè, e proprio per questo deve essere straordinario.
- Se analizzo tutto quello che ho scritto poco sopra, questo libro non fa per me. Troppi personaggi, narrazione lenta, descrizioni dettagliate: insomma io sono per le storie veloci, dove accadono un sacco di cose in breve tempo. Sono per i libri adrenalinici, che siano essi sentimentali o di altro genere. Invece mi ritrovo a leggere una storia che apparentemente non farebbe per me, e al posto di odiarla...mi ritrovo ad elogiarla. Fantastico. la Howard ha già vinto.
- I personaggi sono molti, tutti diversi tra loro ovviamente, qualcuno è più simpatico, qualcun altro meno, ma Zoe sarà quella a stupirvi maggiormente.
- Conoscere i pregi e i difetti delle persone e assistere ai loro cambiamenti, questo è gradevolissimo.
- La Howard racconta i fatti con un distacco che non sembra nemmeno umano, questo stile rende la sua scrittura ancora più scorrevole e il libro più comprensibile. Sta al lettore soffermarsi dove gli sembra più opportuno.
- Conoscere i pregi e i difetti delle persone e assistere ai loro cambiamenti, questo è gradevolissimo.
- La Howard racconta i fatti con un distacco che non sembra nemmeno umano, questo stile rende la sua scrittura ancora più scorrevole e il libro più comprensibile. Sta al lettore soffermarsi dove gli sembra più opportuno.
Ciao sorella!! Mi ha colpito una frase della tua recensione: "Sono solo al primo capitolo della saga, ma mi sento di consigliarlo, e non so nemmeno bene il perchè, e proprio per questo deve essere straordinario."
RispondiEliminaEcco, hai centrato in pieno il mio pensiero. Anche io consiglierei questo libro ad occhi chiusi ma non c'è una ragione precisa, è come se fosse una sensazione dettata dall'esperienza, una fiducia che mi sento di riporre in questa autrice dopo solo uno dei cinque volumi della saga!
Una famiglia che si fa amare piano piano, una famiglia piena di difetti e, forse proprio per questo, molto semplice da capire. Insomma, sono felice di aver intrapreso questa lettura e di averlo fatto con un GDL legato alla nostra challenge, così non avrò scuse e arriverò alla fine della saga veloce come un treno... quasi! ahahahahahha
Ciao! Ecco, la frase più strampalata l'hai sottolineata ah ah ah!!! Ganza. Comunque ho scritto la verità, sono confusa da una parte, mentre dall'altra mi è tutto chiaro. Giuro, non sono pazza. e se non avessi iniziato la lettura grazie al GDL...non so se avrei mai trovato il tempo da dedicare a questa serie, che necessita di tempo e spazio. E invece...
EliminaComunque sì, questa famiglia è piena di difetti e proprio per questo, accessibile, comprensibile, nonostante l'epoca diversa e la condizione sociale.