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Recensione - Basta un attimo di Michela Tilli
Basta un attimo di Michela Tilli
Editore: Garzanti| Pagine: 292| Pubblicazione: 2017 | Prezzo 16,90€| Trama Qui
Genere: narrativa italiana
Notizie sull'autrice
Michela Tilli è nata a Savona e vive a Monza con il marito e i due figli. Dopo gli studi in filosofia ha intrapreso la carriera di giornalista che ha poi lasciato per dedicarsi alla scrittura narrativa. È stata autrice per la TV e attualmente lavora per il teatro.
Recensione
Recensione
Questa è la storia di Miriam, una madre che ha problemi con sua figlia adolescente, ma anche con il suo passato, che non le regala una tregua, a causa di una scelta che ha fatto anni prima e ancora adesso le provoca gli incubi. E' la storia di Elena, che da quindici anni madre non lo è più e da allora non si è più ripresa. E' la storia di Lucia, diciassettenne testarda e orgogliosa, che non sa in quale porto attraccare, ma non sa nemmeno bene quale barca preferisca usare.
Miriam ed Elena erano amiche, inseparabili oserei dire, si sono conosciute grazie ai loro rispettivi fidanzati, amici dai tempi degli studi. La loro vita era a quattro: vacanze insieme, fine settimana anche, feste e quant'altro. Sono diventati genitori a due anni di distanza, finché un giorno...la vita fa brutti scherzi e loro...semplicemente smettono di essere amici. Ma perché? E poi di punto in bianco, dopo tantissimi anni carichi di quel silenzio che si può pesare tanto è denso, Miriam scorge Elena, al supermercato. Miriam scorge Elena, che pedina Lucia. Miriam scopre che Elena frequenta sua figlia, di nascosto. Quella figlia con la quale non riesce ad avere un dialogo sano, senza che finisca con "ma che ne vuoi sapere tu?", quella figlia che non riconosce, che sembra arrivata al punto di odiarla, di non sopportare la sua presenza. Ma dicono tutti che è un momento, che sono gli anni più ricchi di difficoltà, che Lucia rinsavirà, che ci passano tutti. Ma Miriam la sente sempre più lontana e ogni giorno sembra sempre che la fossa si sia fatta più profonda e la risalita impossibile.
Ho amato il romanzo precedente "Ogni giorno come se fossi bambina" e ho aspettato questo con ansia. E' una storia che mi ha fatto male, non so nemmeno bene il perchè, ma credo di aver avuto paura, durante tutta lettura: sono una mamma e l'irrequietezza si è impossessata del mio corpo e ho iniziato a pensare alle difficoltà che dovrò incontrare, alle preoccupazioni che vent'anni fa ho dato a mia madre (povera donna) e a ciò che combinerà mia figlia, in un'epoca dove il cellulare è il protagonista delle giornate dei giovani e i social media sono indispensabili per la popolarità delle persone.
Un romanzo velato di tristezza, che racconta le difficoltà delle persone, le loro paure, il non riuscire ad affrontarle e sconfiggerle. Ma la Tilli ci parla anche di amore, come quello di una madre verso una figlia che non sa come prendere, perché qualunque cosa faccia...sbaglia.
Lo consiglio, assolutamente, ma con i dovuti SE. E' un libro che tratta argomenti delicati, dolorosi e terribilmente attuali: perdita, famiglia, depressione, crisi adolescenziali. Queste pagine lasciano un segno, fanno riflettere, ma non credo sia un libro per tutti. Io mi sono immedesimata il Lucia, perchè diciassette anni li ho avuti e ho fatto venire l'ulcera ai miei genitori, ho vestito anche i panni di Miriam e del suo essere così spaventata per quello che potrebbe succedere. MA non sono certa che riesca ad arrivare a chiunque, non per la scrittura, ma per la trama, così delicata ma contemporaneamente imponente. E sopratutto non lo consiglio a chi cerca letture leggere e che facciano sorridere, non è il loro.
Una scrittura precisa, dettagliata il giusto e di facile comprensione, le pagine scorrono dove è necessario e rallentano quando è ora di soffermarsi. Michela Tilli ha confermato il suo talento, facendo conoscere a noi lettori dei personaggi così reali nella loro quotidianità che potrebbero essere i nostri vicini di casa.
Siete pronti? Andate in libreria, Basta un Attimo.
Punti fortiMiriam ed Elena erano amiche, inseparabili oserei dire, si sono conosciute grazie ai loro rispettivi fidanzati, amici dai tempi degli studi. La loro vita era a quattro: vacanze insieme, fine settimana anche, feste e quant'altro. Sono diventati genitori a due anni di distanza, finché un giorno...la vita fa brutti scherzi e loro...semplicemente smettono di essere amici. Ma perché? E poi di punto in bianco, dopo tantissimi anni carichi di quel silenzio che si può pesare tanto è denso, Miriam scorge Elena, al supermercato. Miriam scorge Elena, che pedina Lucia. Miriam scopre che Elena frequenta sua figlia, di nascosto. Quella figlia con la quale non riesce ad avere un dialogo sano, senza che finisca con "ma che ne vuoi sapere tu?", quella figlia che non riconosce, che sembra arrivata al punto di odiarla, di non sopportare la sua presenza. Ma dicono tutti che è un momento, che sono gli anni più ricchi di difficoltà, che Lucia rinsavirà, che ci passano tutti. Ma Miriam la sente sempre più lontana e ogni giorno sembra sempre che la fossa si sia fatta più profonda e la risalita impossibile.
Ho amato il romanzo precedente "Ogni giorno come se fossi bambina" e ho aspettato questo con ansia. E' una storia che mi ha fatto male, non so nemmeno bene il perchè, ma credo di aver avuto paura, durante tutta lettura: sono una mamma e l'irrequietezza si è impossessata del mio corpo e ho iniziato a pensare alle difficoltà che dovrò incontrare, alle preoccupazioni che vent'anni fa ho dato a mia madre (povera donna) e a ciò che combinerà mia figlia, in un'epoca dove il cellulare è il protagonista delle giornate dei giovani e i social media sono indispensabili per la popolarità delle persone.
Un romanzo velato di tristezza, che racconta le difficoltà delle persone, le loro paure, il non riuscire ad affrontarle e sconfiggerle. Ma la Tilli ci parla anche di amore, come quello di una madre verso una figlia che non sa come prendere, perché qualunque cosa faccia...sbaglia.
Lo consiglio, assolutamente, ma con i dovuti SE. E' un libro che tratta argomenti delicati, dolorosi e terribilmente attuali: perdita, famiglia, depressione, crisi adolescenziali. Queste pagine lasciano un segno, fanno riflettere, ma non credo sia un libro per tutti. Io mi sono immedesimata il Lucia, perchè diciassette anni li ho avuti e ho fatto venire l'ulcera ai miei genitori, ho vestito anche i panni di Miriam e del suo essere così spaventata per quello che potrebbe succedere. MA non sono certa che riesca ad arrivare a chiunque, non per la scrittura, ma per la trama, così delicata ma contemporaneamente imponente. E sopratutto non lo consiglio a chi cerca letture leggere e che facciano sorridere, non è il loro.
Una scrittura precisa, dettagliata il giusto e di facile comprensione, le pagine scorrono dove è necessario e rallentano quando è ora di soffermarsi. Michela Tilli ha confermato il suo talento, facendo conoscere a noi lettori dei personaggi così reali nella loro quotidianità che potrebbero essere i nostri vicini di casa.
Siete pronti? Andate in libreria, Basta un Attimo.
- La drammaticità della situazione. La tristezza dei personaggi. Le insicurezze che trapelano. La vita che va avanti, comunque e sempre.
- Il suo essere circondato da una nebbia fatta di dolore, senza però renderlo tragico o strappalacrime.
- Ho sofferto tanto ma non ho usato nemmeno un fazzoletto.
Punti deboli
- Il figlio minore, ad esempio non ricordo il suo nome. C'è, si sente, ma non ha un vero e proprio ruolo.
Non conoscevo questa autrice, ma fa sempre piacere scovare un nuovo nome da mettere in wish list. Forse non è il genere di romanzo che comprerei al volo perché mi sembra abbastanza distante dal mio gusto in generale, ma non nego che la tua recensione mi ha messo una certa curiosità.
RispondiEliminaCiao Beth! Io circa due anni fa la scoprii per caso, grazie all’inistenza di qualche amica. Mi innamorai della protagonista e della storia. Prova a partire da “ogni giorno come fossi bambina”
EliminaCiao Baba! Più leggo recensioni su questo libro e più mi convinco di volerlo leggere. È nella mia WL! c:
RispondiEliminaCiao Mjchela e ma allora... quando un libro chiama bisogna dargli ascolto! Baci
EliminaCiao sister! Come sai avevo letto eadorato il libro precedente di questa autrice. Avevo notato il suo nome tra i libri in uscita ma, non so perché, non mi aveva colpito a tal punto da correre a leggerlo appena uscito. Credo che prima o poi lo leggerò ma non penso avverrà a breve...
RispondiEliminaCiao Sister! E lo so, ho adorato Argentina e tu sei stata una delle persone che mi hanno convinta a leggerlo :-)
EliminaIo sono sicura che anche questo ti piacerà, sono pronta a scommetterci. Bacio