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Keep Calm and Read Nadia #73 - Il giardino delle spezie segrete

mercoledì, ottobre 07, 2020 Baba Desperate Bookswife 0 Comments

 Buongiorno lettori! Vi lascio in compagnia di Nadia :-) 

Buongiorno lettrici e lettori, 

come state? Io confesso che devo ancora riprendermi e abituarmi al freddo improvviso che si è abbattuto qui al nord da qualche settimana: va bene l’autunno, ma così stiamo un po’ esagerando! Comunque, bizze climatiche a parte oggi voglio raccontarvi di un romanzo storico che stazionava da tempo sul mio Kobo: sto parlando de Il giardino delle spezie segrete, dell’inglese Charlotte Betts.

Devo dire che non ricordo neanche più per quale motivo avessi preso questo romanzo: non conoscevo l’autrice e (mea culpa!) leggo veramente pochi romanzi storici, non perché non mi piacciano ma perché c’è sempre qualcos’altro che attira la mia attenzione (chi è che ha urlato “i thriller!” laggiù in fondo? Ebbene sì, avete ragione). Non avevo dunque molte aspettative quando ho cominciato questo romanzo, volevo soprattutto sfoltire l’ebook reader dai libri più vecchi. Devo dire invece che sono rimasta piacevolmente sorpresa!

fonte google


Il giardino delle spezie segrete si ambienta a Londra nella seconda metà del diciassettesimo secolo: più precisamente facciamo la conoscenza della nostra protagonista nel 1665, mentre a Londra imperversa la peste. Susannah è la figlia dell’affermato speziale Cornelius; nonostante il momento spaventoso, con l’epidemia che falcidia gli abitanti della capitale e gli altri speziali che chiudono uno dopo l’altro, preda della peste o semplicemente in fuga, Susannah vive serena e felice. Dopo la morte della madre ha ritrovato un equilibrio aiutando Cornelius in bottega e ora conosce preparati e ricette bene quanto il padre. Quando Cornelius decide di risposarsi, però, la difficile convivenza con la matrigna e suoi pestiferi figlioletti mette a dura prova la pazienza di Susannah che, non potendo più neanche discutere piacevolmente con il padre sui libri letti e le nuove cure, accetta la corte di Henry, il cugino del medico del quartiere, appena arrivato a Londra dalle Barbados. E questo è solo l’inizio…

Come dicevo, ho iniziato questo romanzo con aspettative molto basse, ma devo ammettere che lo stile della Betts mi ha saputo conquistare da subito. L’autrice è riuscita a fare molto bene le due cose che reputo più importanti quando leggo un romanzo: caratterizzare alla perfezione i suoi personaggi e creare un’ambientazione accurata, credibile e che faccia sognare un’esigente amante dei viaggi come me!

Susannah a mio parere è la protagonista perfetta perché, pur essendo buona di cuore, intelligente e sveglia, non è scevra da difetti. È piuttosto petulante, poco paziente e anche leggermente snob, ma queste caratteristiche ce la rendono più simpatica, perché in fondo chi, nella vita vera, può essere considerata un’eroina a tutto tondo? Anche gli altri personaggi sono caratterizzati alla perfezione, dall’arrivista matrigna Arabella all’irresoluto Cornelius, dal marito Henry, pieno di segreti, al di lui cugino William, apparentemente burbero e freddo.

Anche per quanto riguarda l’ambientazione la Betts ha fatto un gran lavoro: la Londra del Seicento è descritta con maestria, non soltanto per quanto riguarda i quartieri e il Tamigi, ma anche per l’atmosfera che l’autrice è riuscita a ricreare. Se ci ripenso mi sembra ancora di sentire i miasmi pestilenziali che aleggiano sul fiume, e meno male che non ho letto questo romanzo durante il lockdown, perché la descrizione della quarantena che subivano gli ammalati di peste e la fine che facevano i poveretti che non riuscivano a sopravvivere (ovvero la maggior parte di chi si ammalava) mi avrebbe tolto il sonno per giorni!

In conclusione, un libro che vi consiglio assolutamente, soprattutto se amate i romanzi storici e se siete attratti come me dalle ambientazioni accurate. Da parte mia, voglio recuperare senz’altro tutti i romanzi di questa scrittrice!

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