#Nadia,
Sulla rocciosa isola di Salten, dove la Gente del Sale venera il dio del mare Pontus, vive il duca Thaumas con le sue dodici figlie… ehm, no, le figlie sono soltanto otto ormai: Ava, Octavia, Elizabeth ed Eulalie sono morte tutte in circostanze più o meno misteriose, e gli abitanti dell’isola cominciano a pensare che la famiglia Thaumas sia maledetta. Annaleigh, la sesta delle Thaumas, comincia a credere che la morte delle sue sorelle non sia stata accidentale, e inizia a indagare, ma al tempo stesso deve cercare di proteggere le ragazze rimanenti…
Keep Calm and Read Nadia #74 - Recensione di La casa di sale e lacrime - Erin A. Craig
Buongiorno lettrici e lettori! Come state?
Oggi torno con un fantasy che mi ispirava da tantissimo tempo e che ho voluto acquistare non appena ne ho avuta la possibilità : sto parlando di La casa di sale e lacrime, di Erin A. Craig.
Ho parlato di fantasy, ma forse sarei più precisa se definissi questo romanzo un “fantasy-horror”, e ne scoprirete presto il motivo.
Sulla rocciosa isola di Salten, dove la Gente del Sale venera il dio del mare Pontus, vive il duca Thaumas con le sue dodici figlie… ehm, no, le figlie sono soltanto otto ormai: Ava, Octavia, Elizabeth ed Eulalie sono morte tutte in circostanze più o meno misteriose, e gli abitanti dell’isola cominciano a pensare che la famiglia Thaumas sia maledetta. Annaleigh, la sesta delle Thaumas, comincia a credere che la morte delle sue sorelle non sia stata accidentale, e inizia a indagare, ma al tempo stesso deve cercare di proteggere le ragazze rimanenti…
Ragazzi, molto raramente sono attratta in modo così forte da un fantasy. Questo, complice il titolo così strano e la recensione appassionata di una ragazza americana che seguo su Goodreads, è finito in wishlist ben prima che fosse tradotto in italiano, e l’ho comprato non appena l’ho visto in libreria. Ne sono stata contenta? Diciamo al 90%, e adesso cerco di spiegarvi il perché.
Innanzitutto l’ambientazione: la Craig ha fatto, a mio parere, un gran lavoro in questo senso perché, a differenza della maggior parte dei fantasy puri che ho letto, ne La casa di sale e lacrime sembra proprio che Salten sia un posto reale, la cui economia è strettamente legata al mare e ai suoi prodotti, e che si possa raggiungere con qualche ora di viaggio in nave. Ormai sapete che per me, se l’ambientazione è ben tratteggiata, per me l’autore ha già fatto il 50% del lavoro.
Un altro elemento che mi ha fatto amare questo libro è la costruzione assolutamente originale della trama. C’è tantissima carne al fuoco, gli avvenimenti si susseguono senza sosta lungo tutte le pagine del libro e non ci si annoia neanche per un secondo. La vostra preoccupazione, semmai, sarà riuscire a non spaventarvi leggendo delle raccapriccianti morti delle sorelle Thaumas… o degli strani incontri che comincerà a fare Annaleigh. Sono tutti reali, o c’è qualche allucinazione?
Le sorelle avrebbero forse potuto essere un po’ più caratterizzate, ma capisco che non fosse facile trovare degli elementi particolarmente identificativi per dodici ragazze. La meglio riuscita è sicuramente la piccola Verity, che mi ha commossa con la sua dolcezza e innocenza.
A mio parere c’è soltanto un difetto che ho riscontrato in questo libro, abbastanza importante però: infatti non so se sia un errore dell’autrice o se io, presa dalle mille avventure che affronta Annaleigh, mi sia persa per strada, ma secondo me la Craig non dà risposta a una questione abbastanza importante. Dovrei rileggere il volume e farci più attenzione… o magari chiacchierare privatamente con qualcuno di voi che l’ha già letto… Magari Ombretta di Ombre di carta che mi sembra ferrata sul genere!
Ciao Nadia, innanzi tutto la copertina è bellissima. In questo momento non sto leggendo. Io e te abbiamo un blog, ma io non riesco ad aprire un libro perchè in questo mio momento storico i pensieri mi portano da altre parti. Non riesco a leggere quello che più mi piace, figuriamoci un romanzo fantasy, quindi non proprio vicino ai miei generi preferiti. Mi ispira, la tua recensione mi incuriosisce ma non è il momento. Chissà se Ombretta lo prenderà in considerazione. Come hai scritto tu...è proprio nelle sue corde! E poi c'è quella robina in sospeso...
RispondiEliminaTi capisco Baba. In questo momento è difficile fare tutto, secondo me, anche perché non ci sono prospettive migliori. Io riesco ancora a leggere perché scarico la testa faticando fisicamente durante il giorno, altrimenti credo che impazzirei! Speriamo in meglio. Un abbraccio!
EliminaCiao Nadia,
RispondiEliminaEh niente, ogni tanto mi trasformo in Anonima, chissà perchè nn mi riconosce!
Mi hai incuriosita parecchio... Il titolo poi è parimenti intrigante.
Io che sono figlia di Tolkien e della De Mari e dopo loro, il nulla... Me lo segno!!
Grazie x la lettura e recensione, Ciao, Marina
Ciao Marina! Beh, direi che qui rispetto a Tolkien il livello è proprio un altro... ma sicuramente è un romanzo intrigante e originale! Per quanto riguarda la Mari, devo ammettere che non la conoscevo, che ignorante che sono! Grazie mille del consiglio, recupererò senz'altro qualcosa di suo! Buona giornata!
EliminaCiao Nadia,
RispondiEliminaEh niente, ogni tanto mi trasformo in Anonima, chissà perchè nn mi riconosce!
Mi hai incuriosita parecchio... Il titolo poi è parimenti intrigante.
Io che sono figlia di Tolkien e della De Mari e dopo loro, il nulla... Me lo segno!!
Grazie x la lettura e recensione, Ciao, Marina
libro in lista!
RispondiEliminaOh Chiara, credo che a te potrebbe piacere davvero tanto!
EliminaMe lo segno subito!
RispondiEliminaSe lo leggi confrontiamoci! 😊
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