Blog Tour tappa #3 - I segni del male - Regazzoni e le sue opere
Simone Regazzoni, allievo di Jacques Derrida, ha conseguito un dottorato in Filosofia in cotutela presso le Università di Parigi VIII e Genova. Pratica l’Arte marziale tradizionale coreana Hwa Rang Do. Si allena nell’uso delle armi bianche da combattimento.La sua arma preferita è il nunchaku. È un appassionato di grapplinge Mixed Martial Arts (MMA).Ha insegnato presso l’Università Cattolica di Milano e l’Università di Pavia.Attualmente è docente presso l’IRPA (Istituto di Ricerca di Psicoanalisi Applicata) di Milano e Ancona. Collabora con la Scuola Holden di Torino e scrive per «Tuttolibri» della «Stampa». È autore di una quindicina di volumi,tra cui ricordiamo: Sfortunato il paese che non ha eroi. Etica dell’eroismo, Ponte alle Grazie, 2012; Stato di legittima difesa. Obama e la filosofia della guerra al terrorismo, Ponte alle Grazie, 2013; La filosofia di Harry Potter, Ponte alle Grazie, 2017; Iperomanzo. Filosofia come narrazione complessa, il melangolo, 2018; Jacques Derrida. Il desiderio della scrittura, Feltrinelli, 2018. È autore di tre romanzi: Abyss, Longanesi, 2014; Foresta di tenebra, Longanesi, 2017; I segni del male, Rizzoli, 2020.
LE SUE OPERE IN ORDINE CRONOLOGICO:
La decostruzione del politico. Undici tesi su Deridda - il nuovo Melangolo - 2006Fonte Google |
Un sisma di inedita forza sollecita lo spazio del politico e le sue categorie. L'esigenza di un ripensamento radicale del politico è diventata ineludibile. Attraverso un confronto con l'intera opera di Derrida, l'autore rilegge, in un'ottica decostruttiva, i principali temi che innervano la tradizione filosofico-politica dell'Occidente: il "lògos" come elemento che definisce la politicità specifica del vivente umano; l'invenzione del "nòmos" in Grecia antica e la nascita del teologico-politico; il potere sovrano nel suo essenziale legame all'eccezione e al sacrificio; il rapporto tra ius e iustitia; l'eredità di Marx, il messianico e l'a-venire della democrazia. Le undici tesi sono però anche un tentativo di ripensare la decostruzione del politico al di là dei limiti del testo in senso stretto e dell'interpretazione. La decostruzione del politico non può muoversi, semplicemente, nella biblioteca filosofica della vecchia Europa. Perché la decostruzione - come Derrida ha scritto - e ciò che accade: nelle cose stesse, nella storia, nello spazio reale del politico; è l'essere-in-decostruzione dell'epoca fallogocentrica in cui si è costituito ed è stato pensato lo spazio del politico come spazio dell'Uno sovrano e comunitario, o meglio, co(im)munitario, teso alla salvaguardia della vita - bios o zoé.
Nel nome di Chora. Da Derrida a Platone e al di là - Il nuovo Melangolo - 2008
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Harry Potter e la filosofia - Il Nuovo Melangolo - 2008
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La saga di Harry Potter, a tutti gli effetti, un'opera d'arte della cultura pop di grande complessità e bellezza, e una risorsa straordinaria e potentissima per l'esercizio della filosofia - tra Martin Heidegger e Harry Potter, Albus Silente e Aristotele, Michel Foucault e Voldemort. Harry Potter e la filosofia penetra nel romanzo-mondo creato da J.K. Rowling per affrontare, attraverso l'incontro con i suoi personaggi e le loro storie, questioni filosofiche capitali come il coraggio nel suo legame con l'atto etico, l'amore per la giustizia al di là della legge, il potere (magico) di fare cose con le parole, i limiti della ragione occidentale, le minacce della logica del fascismo. Pop filosofia, dunque. Una filosofia per bambine e bambini, streghe, maghi e Babbani. E per quanti sanno prestare ascolto alle parole di un grande poeta che scriveva: "Sviluppate la vostra legittima stranezza".
La filosofia di Lost - Ponte alle Grazie - 2009
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Un luogo tra la vita e la morte, tra fiction e realtà . Questo è Lost. Ciò che si trova alle radici stesse del domandare. Perché l'Isola non da risposte, non possiede la verità . Piuttosto, ne incarna l'enigma. E lo fa con una narrazione al contempo complessa e popolare, sfruttando i canali aperti dalla transmedialità , dilatando all'infinito l'orizzonte della partecipazione. La serie tv creata da J.J. Abrams e Damon Lindelof è a tal punto legata alla filosofia che alla filosofia non restano che due scelte. Spiare da dietro il buco della serratura il dispiegarsi di quello che è, a tutti gli effetti, un mondo. Oppure accantonare ogni falso pudore, ed esplorare l'Isola. Simone Ragazzoni sceglie questa seconda via, e s'imbarca a bordo del volo 815 col preciso intento di precipitare insieme a Jack, John, Kate, Hurley, Sayid, Sawyer. E a tutti i fan della serie. Accampato sulla spiaggia o perso nella foresta, l'autore de "La filosofia di Lost" apre botole, progetta mappe, sfida mostri e ridicolizza pregiudizi. Naufrago tra i naufraghi, decide di far abitare al discorso filosofico lo spazio dell'erranza. Qualcuno, certo, storcerà il naso. Ci vuole tempo per sentirsi perduti. L'Isola ce l'ha. La filosofìa anche. E tu?
Pornosofia. Filosofia del pop porno - Ponte alle Grazie - 2010Fonte Google |
Stato di legittima difesa. Obama e la filosofia della guerra al terrorismo - Ponte alle Grazie - 2013
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Harry Potter e la filosofia, ma anche La filosofia di Harry Potter mi incuriosiscono parecchio
RispondiEliminaProprio quelli che incuriosiscono me ❤️
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