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Recensione - Piccola Sicilia di Daniel Speck
Piccola Sicilia di Daniel Speck
Editore: Sperling&Kupfer | Pagine: 547| Pubblicazione: maggio 2019 | Prezzo 19,90€| Trama: Qui
Genere: narrativa
Notizie sull'autore
Daniel Speck, sceneggiatore di successo, docente e scrittore, è nato a Monaco di Baviera nel 1969. Ha studiato storia del cinema presso l'Università di Monaco, la Sapienza di Roma e la Scuola di cinema di Monaco. Per il suo lavoro di sceneggiatore ha ottenuto premi prestigiosi, come il Grimme-Preis, definito «l'Oscar della tv tedesca». Volevamo andare lontano, straordinario successo in Germania e bestseller internazionale, è già diventato una serie tv, girata in gran parte in Italia, dove sarà trasmessa su Rai 1. Per Sperling & Kupfer l'autore ha pubblicato anche Piccola Sicilia.
Recensione
⭐️⭐️⭐️⭐️
Daniel Speck, sceneggiatore di successo, docente e scrittore, è nato a Monaco di Baviera nel 1969. Ha studiato storia del cinema presso l'Università di Monaco, la Sapienza di Roma e la Scuola di cinema di Monaco. Per il suo lavoro di sceneggiatore ha ottenuto premi prestigiosi, come il Grimme-Preis, definito «l'Oscar della tv tedesca». Volevamo andare lontano, straordinario successo in Germania e bestseller internazionale, è già diventato una serie tv, girata in gran parte in Italia, dove sarà trasmessa su Rai 1. Per Sperling & Kupfer l'autore ha pubblicato anche Piccola Sicilia.
Recensione
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Daniel Speck è famoso, ha scritto un libro intitolato “Volevamo andare lontano” uscito in Italia lo scorso anno e ha conquistato una grandissima fetta di lettori e a giugno le reti Rai hanno mandato in onda in due serate le puntate della fiction ispirata a questo romanzo (più info QUI). Io invece Daniel Speck non lo conoscevo ancora, ho visto blogger entusiaste, recensioni molto positive, le librerie con angoli appositamente dedicati, ma io ero decisa a starne lontana. Poi vedo questa copertina, bella, che vuol significare tutto o niente, e il titolo, che per qualche ragione mi attirato come solo una calamita riesce a fare. L’ho letto. Ci ho messo parecchio ma l’ho letto.
Non saprei molto come fare un’introduzione perché in queste pagine c’è di tutto, Speck ha creato una costruzione con fondamenta solide, personaggi ben strutturati e un’ambientazione tutt’altro che semplice.
La struttura è complessa perché Nina è una donna che vive nella nostra epoca, finisce a Marsala perché è sulle tracce di suo nonno Moritz Reincke e dal mare vengono fuori dei resti di un aereo che ha conservato degli oggetti che gli appartenevano. Per la famiglia di Nina, Moritz era una persona della quale non si doveva parlare, un disperso, ma si intuiva che c’era qualcosa in più nascosto negli sguardi della madre di Nina e della nonna Fanny. La giovane donna, che oggi non ha più nessuno che può svelare i segreti della sua famiglia, incontra un’anziana signora molto carismatica, così grazie a questa conoscenza fortuita, a Nina verrano svelate delle carte, i pezzi del puzzle si riordineranno e sarà proprio lei a rendersi conto di come la vita sia bella e imprevedibile. Inizia una storia, cominciata all’inizio del secondo conflitto mondiale che vede come protagonisti Moritz, un soldato tedesco e Yasmina e Victor, due fratelli ebrei che abitavano nella Piccola Sicilia in Tunisia.
Questa è la storia di un grande amore per la vita, per la passione, per la libertà assoluta; ma è anche la storia di un grande dolore che dura da una vita e chissà se avrà mai pace; è anche la storia di un brutto tradimento che forse potrebbe non essere perdonato; è la storia di una rinascita assoluta, di un cambiamento radicale, di una nuova e inaspettata vita. Ma è anche la storia di una famiglia e dell’orgoglio che la contraddistingue, di persone risolute, rispettate e rispettabili. Daniel Speck con un’andatura affascinante anche se un po’ lenta, disegna un quadro da ammirare e da gustare senza troppa fretta, un romanzo da assaporare quando si è avvolti dal silenzio o trasportati da una leggera musica di sottofondo. Non è un libro di intrattenimento perché ogni pagina racchiude un tassello fondamentale per l’andamento dell’intera vicenda.
Passando dai problemi matrimoniali (ed esistenziali) di Nina ai sentimenti intensi di Yasmina, conosceremo un mondo dove convivono da molti anni cristiani, ebrei e musulmani, un’oasi che sembra fuori dal mondo, nonostante la guerra abbia gettato il suo veleno anche lì. Conosceremo persone che non comprendono l’accanimento verso la propria religione e altre che non comprendono le barbarie verso persone che in realtà non odiano. Un romanzo ambientato durante la guerra che ha sterminato un popolo per cattiveria e follia, ma nonostante tutto parla di comprensione reciproca.
Se dovessi utilizzare un termine che in questo momento sento sulla mia pelle sarebbe...passione. Perché Yasmina vive ardentemente e solo leggendo potrete comprendere il perché della mia scelta.
Immaginate di sedervi intorno ad un falò, la coperta sulle ginocchia e un termos di caffè al vostro fianco. Su di una sedia c’è una nonna che vi racconta questa incredibile storia, condita con aneddoti, profumi e ricette tunisine strepitose. Potrete sentire il profumo dell’harissa, schioccherete la lingua sul palato quando Mimì sfornerà qualche leccornia ma se la vostra oratrice vi racconterà di soldati che cuocevano nel deserto le uova direttamente sul tetto del carro armato...voi non credeteci troppo, ma fa parte del fascino della favola.
Questa storia non fa per voi se siete alla ricerca di emozioni immediate, questo libro va gustato con calma ma sopratutto non va letto durante dei ritagli di tempo: immergetevi la sera, quando non avete fretta di scendere dalla metro e appassionatevi, non siate taccagni, tirate fuori i sentimenti senza vergognarvi! Questi personaggi vi regaleranno delle belle emozioni, e alla fine...vi mancheranno.
Passando dai problemi matrimoniali (ed esistenziali) di Nina ai sentimenti intensi di Yasmina, conosceremo un mondo dove convivono da molti anni cristiani, ebrei e musulmani, un’oasi che sembra fuori dal mondo, nonostante la guerra abbia gettato il suo veleno anche lì. Conosceremo persone che non comprendono l’accanimento verso la propria religione e altre che non comprendono le barbarie verso persone che in realtà non odiano. Un romanzo ambientato durante la guerra che ha sterminato un popolo per cattiveria e follia, ma nonostante tutto parla di comprensione reciproca.
Se dovessi utilizzare un termine che in questo momento sento sulla mia pelle sarebbe...passione. Perché Yasmina vive ardentemente e solo leggendo potrete comprendere il perché della mia scelta.
Immaginate di sedervi intorno ad un falò, la coperta sulle ginocchia e un termos di caffè al vostro fianco. Su di una sedia c’è una nonna che vi racconta questa incredibile storia, condita con aneddoti, profumi e ricette tunisine strepitose. Potrete sentire il profumo dell’harissa, schioccherete la lingua sul palato quando Mimì sfornerà qualche leccornia ma se la vostra oratrice vi racconterà di soldati che cuocevano nel deserto le uova direttamente sul tetto del carro armato...voi non credeteci troppo, ma fa parte del fascino della favola.
Questa storia non fa per voi se siete alla ricerca di emozioni immediate, questo libro va gustato con calma ma sopratutto non va letto durante dei ritagli di tempo: immergetevi la sera, quando non avete fretta di scendere dalla metro e appassionatevi, non siate taccagni, tirate fuori i sentimenti senza vergognarvi! Questi personaggi vi regaleranno delle belle emozioni, e alla fine...vi mancheranno.
Sono contenta che sia piaciuto anche a te! Hai ragione, è da leggere e gustare con calma e attenzione
RispondiEliminaÈ stata proprio una piacevole sorpresa. Quando torno vado a comprare L’altro!
EliminaMolto interessante, ci farò un pensierino.
RispondiEliminaBene :-) mi fa piacere!
EliminaHo acquistato il precedente che, con molta probabilità, farà parte delle mie letture estive. Questo lo segno per i mesi invernali :)
RispondiEliminaCiao Anna! Bene, verrò a leggere con piacere le tue recensioni! Un abbraccio
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