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Recensione - L'annusatrice di libri di Desy Icardi
L'annusatrice di libri di Desy Icardi
Editore: Fazi | Pagine: 408| Pubblicazione: 2019 | Prezzo 16,00€| Trama: Qui
Genere: narrativa
Notizie sull'autrice
Nata a Torino, città in cui vive e lavora, è formatrice aziendale, attrice e copywriter. Nel 2004 si è laureata al DAMS e dal 2006 lavora come cabarettista con lo pseudonimo di “la Desy”; è inoltre autrice di testi teatrali comici e ha firmato alcune regie. Dal 2013 cura il blog “Patataridens”, espressamente dedicato alla comicità al femminile.
Recensione
Nata a Torino, città in cui vive e lavora, è formatrice aziendale, attrice e copywriter. Nel 2004 si è laureata al DAMS e dal 2006 lavora come cabarettista con lo pseudonimo di “la Desy”; è inoltre autrice di testi teatrali comici e ha firmato alcune regie. Dal 2013 cura il blog “Patataridens”, espressamente dedicato alla comicità al femminile.
Recensione
Siamo a Torino e scorre l'anno 1957 quando Adelina, quattordicenne di origini campagnole si reca nella Capoluogo Piemontese dalla zia Amalia, una ricca vedova di mezz'età dal passato misterioso e dal braccino corto.
Adelina deve ricominciare una vita nuova in città, con tutte le difficoltà del caso: viene additata come provinciale, fatica a trovare amici e viene presa di mira dal reverendo Kelley, un professore dell'istituto famoso per essere severo e intransigente. La ragazza ha un problema, non riesce a mettere insieme le lettere, le scappano dalla testa così non può formulare le frasi nella sua testa, anche se da piccola si ricordava di non essere così. Il reverendo è convinto che la ragazza non abbia voglia di studiare, così decide di farla aiutare da Luisella Vergnano. In poco tempo diventano amiche e Adelina scoprirà di riuscire a leggere di nuovo, ma con l'olfatto. Questo dono però potrebbe rivelarsi molto, molto pericoloso...
Questo libro io non lo volevo leggere, perché ne avevo sentito parlare troppo, è stato quasi un boom tra i blogger e io ho continuato per la mia strada. Poi la gentile Cristina della Casa Editrice Fazi mi propone un'intervista con l'autrice, così mi deciso a leggerlo.
Mi ero sbagliata a non voler incrociare il mio cammino con quello di Amalia e Adelina perchè mi hanno raccontato molte storie, intrattenendomi più che piacevolmente.
Innanzi tutto per una buona parte del romanzo è come se leggessimo due libri: un capitolo dedicato alla vita attuale di Adelina a Torino in casa della zia, alle prese con la scuola, le difficoltà nello studio e il timore reverenziale nei confronti di una zia apparentemente anaffettiva e molto tirchia; un altro capitolo invece dedicato alla vita di Amalia da giovane, facendoci conoscere la persona che è stata e il percorso che l'ha portata ad essere una donna sola e priva di desideri materiali. Questo stile narrativo è stato gestito con maestria tanto da tenere perennemente l'attenzione viva.
Poi ad un certo punto il passato di Amalia si esaurisce, si arriva ai giorni attuali (della storia) e si prosegue con la parte più ricca di emozioni, quella che ci condurrà all'epilogo e alla conoscenza di questi personaggi, che ci stupiranno fino alla fine.
Lo stile diretto dell'autrice mi ha entusiasmata fin dalle prime pagine, le vicende della zia, raccontate con quel pizzico di ironia che mi fa impazzire hanno immediatamente fatto centro. Ho anche molto apprezzato questa storia diversa, che non prevede una storia d'amore, non prevede nemmeno un omicidio o una indagine. C'è una storia di una ragazza e del suo dono pazzesco, c'è il passato bizzarro di una donna solitaria e avara, c'è un uomo spietato e senza scrupoli, c'è un professore frustrato e sta tutto in piedi.
Se volete un libro che vi coinvolga e vi faccia stare attaccati alle pagine, questa storia fa al caso vostro; se volete conoscere due personaggi così diversi ma così entusiasmanti e ricchi, questo libro fa per voi; se amate l'ironia, questo libro fa per voi!
Questo libro lo consiglio spassionatamente e non vedo l'ora di leggere il suo successivo lavoro, che arriverà!
Le divide una generazione, Adelina ha una famiglia che tiene a lei e adesso può contare sull'appoggio della zia, mentre Amalia ha dovuto sposarsi. Ha fatto dei lavori miseri, come quello della sartina, un po' difficile mantenersi dignitosamente solo con quell'impiego, per questo motivo lei cercava con assiduità di sposarsi. Adelina invece è ingenua, non ha questo tipo di pensieri.
Per quanto riguarda i libri...Amalia li sceglierà in seguito, sia i libri sia la lettura mentre Adelina ne è attratta, anche se non riesce proprio a leggerli in una maniera normale. Entrambe hanno preconcetto verso i libri in generale, anche se per motivi diversi. Considero questo un doppio romanzo di formazione.
- Grazie a questo romanzo hai voluto toccare l'argomento della dislessia?
No, non avevo questo in mente. Adelina ha un problema e si confronta con lui. Non ha una dislessia ma un blocco da lettrice, però il corpo della ragazza riesce a trovare il modo di leggere in una maniera diversa, ma raggiunge comunque lo scopo, così nasce l'annusatrice.
- Desy, tu oltre a leggere, annusi?
Mi sono chiesta molte volte come sarebbe leggere con l'olfatto. Io leggo principalmente gli ebook per comodità personale, ma amo i libri cartacei e certamente, io li annuso. Sai quali mi piacciono di più? I libri antichi, mi piace l'odore, come dire "stagionato".
- La tua esperienza teatrale ha influito sulla scrittura? Ti sei ispirata a qualche personaggio che hai conosciuto?
Sicuramente la mia esperienza ha influito nella stesura dei dialoghi e nella narrazione dei personaggi. Mi hai anche chiesto se Amalia esiste. No, Amalia non l'ho conosciuta davvero ma è frutto della mia fantasia unita all'esperienza passata.
- Secondo te come si possono avvicinare le persone alla lettura?
Il fatto che le persone leggano, indipendentemente da cosa leggano, è un bene. Non capisco i lettori snob, meglio leggere un libro non particolarmente impegnato che non leggere proprio. Il segreto per avvicinare le persone alla lettura sarebbe quello di riuscire a far comprendere loro che all'interno dei libri si nascondono cose davvero interessanti.
- Qual è il tuo libro preferito?
Figlie sagge di Angela Curter. E' la storia di due gemelle che lavorano nel varietà. La Curter scriveva con ironia tagliente, a tratti cattiva e non manca qualche punta di grottesco. Immaginate un'atmosfera felliniana, ma in Inghilterra.
- Perché un lettore dovrebbe scegliere di leggere il tuo libro e credi di avere un pubblico tipo?
Secondo me dovrebbe leggerlo perché è una lettura veloce nonostante le quattrocento pagine, lascia dei contenuti sui quali riflettere e si fa qualche risata. Non ho un pubblico tipo, all'inizio credevo mi leggessero donne over venticinque, invece ho scoperto di avere moltissime giovani lettrici (che mi scrivono indignate e arrabbiate con il Sig. Vergnano) e anche molti uomini che hanno superato la maggiore età.
-A quale libro che hai scritto ti senti più legata? Hai dei progetti futuri?
Io mi sento sempre legata all'ultimo libro che ho scritto perchè è l'ultimo e sì, ho nuovi progetti, sto scrivendo una storia sul tatto, qualcuno che i libri li accarezza.
Ps queste risposte le ho fatte a voce a Desy e quindi questa è una trascrizione. Non gliele ho inviate via email. Dicamo che è un riassunto della nostra chiacchierata insieme :-)
Adelina deve ricominciare una vita nuova in città, con tutte le difficoltà del caso: viene additata come provinciale, fatica a trovare amici e viene presa di mira dal reverendo Kelley, un professore dell'istituto famoso per essere severo e intransigente. La ragazza ha un problema, non riesce a mettere insieme le lettere, le scappano dalla testa così non può formulare le frasi nella sua testa, anche se da piccola si ricordava di non essere così. Il reverendo è convinto che la ragazza non abbia voglia di studiare, così decide di farla aiutare da Luisella Vergnano. In poco tempo diventano amiche e Adelina scoprirà di riuscire a leggere di nuovo, ma con l'olfatto. Questo dono però potrebbe rivelarsi molto, molto pericoloso...
Questo libro io non lo volevo leggere, perché ne avevo sentito parlare troppo, è stato quasi un boom tra i blogger e io ho continuato per la mia strada. Poi la gentile Cristina della Casa Editrice Fazi mi propone un'intervista con l'autrice, così mi deciso a leggerlo.
Mi ero sbagliata a non voler incrociare il mio cammino con quello di Amalia e Adelina perchè mi hanno raccontato molte storie, intrattenendomi più che piacevolmente.
Innanzi tutto per una buona parte del romanzo è come se leggessimo due libri: un capitolo dedicato alla vita attuale di Adelina a Torino in casa della zia, alle prese con la scuola, le difficoltà nello studio e il timore reverenziale nei confronti di una zia apparentemente anaffettiva e molto tirchia; un altro capitolo invece dedicato alla vita di Amalia da giovane, facendoci conoscere la persona che è stata e il percorso che l'ha portata ad essere una donna sola e priva di desideri materiali. Questo stile narrativo è stato gestito con maestria tanto da tenere perennemente l'attenzione viva.
Poi ad un certo punto il passato di Amalia si esaurisce, si arriva ai giorni attuali (della storia) e si prosegue con la parte più ricca di emozioni, quella che ci condurrà all'epilogo e alla conoscenza di questi personaggi, che ci stupiranno fino alla fine.
Lo stile diretto dell'autrice mi ha entusiasmata fin dalle prime pagine, le vicende della zia, raccontate con quel pizzico di ironia che mi fa impazzire hanno immediatamente fatto centro. Ho anche molto apprezzato questa storia diversa, che non prevede una storia d'amore, non prevede nemmeno un omicidio o una indagine. C'è una storia di una ragazza e del suo dono pazzesco, c'è il passato bizzarro di una donna solitaria e avara, c'è un uomo spietato e senza scrupoli, c'è un professore frustrato e sta tutto in piedi.
Se volete un libro che vi coinvolga e vi faccia stare attaccati alle pagine, questa storia fa al caso vostro; se volete conoscere due personaggi così diversi ma così entusiasmanti e ricchi, questo libro fa per voi; se amate l'ironia, questo libro fa per voi!
Questo libro lo consiglio spassionatamente e non vedo l'ora di leggere il suo successivo lavoro, che arriverà!
INTERVISTA A DESY ICARDI
- Zia Amalia e Adelina. Cosa hanno in comune e cosa le rende diverse?Le divide una generazione, Adelina ha una famiglia che tiene a lei e adesso può contare sull'appoggio della zia, mentre Amalia ha dovuto sposarsi. Ha fatto dei lavori miseri, come quello della sartina, un po' difficile mantenersi dignitosamente solo con quell'impiego, per questo motivo lei cercava con assiduità di sposarsi. Adelina invece è ingenua, non ha questo tipo di pensieri.
Per quanto riguarda i libri...Amalia li sceglierà in seguito, sia i libri sia la lettura mentre Adelina ne è attratta, anche se non riesce proprio a leggerli in una maniera normale. Entrambe hanno preconcetto verso i libri in generale, anche se per motivi diversi. Considero questo un doppio romanzo di formazione.
- Grazie a questo romanzo hai voluto toccare l'argomento della dislessia?
No, non avevo questo in mente. Adelina ha un problema e si confronta con lui. Non ha una dislessia ma un blocco da lettrice, però il corpo della ragazza riesce a trovare il modo di leggere in una maniera diversa, ma raggiunge comunque lo scopo, così nasce l'annusatrice.
- Desy, tu oltre a leggere, annusi?
Mi sono chiesta molte volte come sarebbe leggere con l'olfatto. Io leggo principalmente gli ebook per comodità personale, ma amo i libri cartacei e certamente, io li annuso. Sai quali mi piacciono di più? I libri antichi, mi piace l'odore, come dire "stagionato".
- La tua esperienza teatrale ha influito sulla scrittura? Ti sei ispirata a qualche personaggio che hai conosciuto?
Sicuramente la mia esperienza ha influito nella stesura dei dialoghi e nella narrazione dei personaggi. Mi hai anche chiesto se Amalia esiste. No, Amalia non l'ho conosciuta davvero ma è frutto della mia fantasia unita all'esperienza passata.
- Secondo te come si possono avvicinare le persone alla lettura?
Il fatto che le persone leggano, indipendentemente da cosa leggano, è un bene. Non capisco i lettori snob, meglio leggere un libro non particolarmente impegnato che non leggere proprio. Il segreto per avvicinare le persone alla lettura sarebbe quello di riuscire a far comprendere loro che all'interno dei libri si nascondono cose davvero interessanti.
- Qual è il tuo libro preferito?
Figlie sagge di Angela Curter. E' la storia di due gemelle che lavorano nel varietà. La Curter scriveva con ironia tagliente, a tratti cattiva e non manca qualche punta di grottesco. Immaginate un'atmosfera felliniana, ma in Inghilterra.
- Perché un lettore dovrebbe scegliere di leggere il tuo libro e credi di avere un pubblico tipo?
Secondo me dovrebbe leggerlo perché è una lettura veloce nonostante le quattrocento pagine, lascia dei contenuti sui quali riflettere e si fa qualche risata. Non ho un pubblico tipo, all'inizio credevo mi leggessero donne over venticinque, invece ho scoperto di avere moltissime giovani lettrici (che mi scrivono indignate e arrabbiate con il Sig. Vergnano) e anche molti uomini che hanno superato la maggiore età.
-A quale libro che hai scritto ti senti più legata? Hai dei progetti futuri?
Io mi sento sempre legata all'ultimo libro che ho scritto perchè è l'ultimo e sì, ho nuovi progetti, sto scrivendo una storia sul tatto, qualcuno che i libri li accarezza.
Ps queste risposte le ho fatte a voce a Desy e quindi questa è una trascrizione. Non gliele ho inviate via email. Dicamo che è un riassunto della nostra chiacchierata insieme :-)
Finalmenteeeeeee!!!! Grazie Baba e grazie Desy!!!
RispondiEliminaAspetto con ansia il prossimo libro, che mi intriga già parecchio dalle chicche che Desy sta mettendo nel suo gruppo fb!!!
Simona! Non sai che che frustrazione avere delle cose pronte e non avere il tempo di cerare il post. Che nervoso. Ma ce l'ho fatta. :-)
EliminaNon so perché, non mi ispirava.
RispondiEliminaI libri che parlan di libri, dopo L'ombra del vento, per me hanno detto tutto quello che dovevano dire.
Ma a volte, sì, è bello sbagliarsi. Metto in lista.
Anche io ormai scappo dai libri che parlano di libri. Questo merita. La penna di Desy è meritevole!
EliminaCiao Ombretta, questo libro mi ispira molto, chissà se potrò leggerlo. Grazie per essermi passata a trovare al Rifugio https://ilrifugiodeglielfi.blogspot.com Il tuo blog Ombre di Carta lo seguivo da tempo ora ti seguo anche qui su Desperate Bookswife - passa a vedere il mio blog fotografico e se vuoi lascia il follow anche lì https://fotografiaevita.blogspot.com/ Un saluto e buona nuova settimana ma soprattutto ottimo mese di Giugno
RispondiEliminaCiao Arwen, Io sono Baba (ex Salvia di Scribacchiando in Soffitta), Ombretta (ex Menta) ha aperto Ombre di carta, mentre io ho aperto Desperate Bookswife. Insomma ci siamo divise in modo che ognuna abbia la sua casa a sua immagine e somiglianza :-) Grazie del follow, passerò a trovarti anche sul blog che mi hai indicato. A presto!
Eliminaho letto questo libro che mi è piaciuto, ma non tanto quanto a te. È molto bella l'intervista, mi ha fatto piacere leggerla
RispondiEliminaGrazie Chiara :-)
EliminaIo apprezzato moltissimo lo stile ironico, i personaggi mi hanno conquistata. L’autrice è proprio una persona interessante.