Keep Calm and Read Nadia,

Keep Calm and Read Nadia #09 - L'ambientazione

martedì, settembre 19, 2017 Baba Desperate Bookswife 6 Comments

Buongiorno, ed ecco che il martedì con Nadia è arrivato, di cosa si parlerà oggi? Di ambientazioni! Non posso che ringraziare Nadia per la sua fantasia e la sua capacità. Ogni rubrica è interessante e varia. Sono una blogger fortunata!
Buongiorno amici lettori! Avete ricominciato a pieno ritmo le attività settembrine? Io sono tornata a lavoro da un po’, ma mi aspetta ancora qualche giorno di vacanza prima della fine dell’anno, quindi non mi lamento!
A proposito di vacanza, forse vi ricordate che, quando mi sono presentata, vi ho detto che adoro viaggiare: mi piace un sacco esplorare Paesi nuovi, soprattutto quelli ricchi di storia, ma anche i luoghi pieni di bellezze naturali esercitano un forte richiamo su di me. Purtroppo, però, nonostante con il mio compagno cerchiamo di vedere ogni anno mete diverse, i soldi e il tempo non sono infiniti,
e girare tutto il mondo è un’impresa purtroppo impossibile. Sognare e immaginare però è gratis: per questo motivo adoro i libri dalle ambientazioni particolareggiate, e quando trovo un autore capace di descrivere i posti di cui parla in modo accurato e affascinante lo tengo stretto e non lo mollo più! Ci sono scrittori che a mio parere hanno davvero il talento di descrivere talmente bene i posti di cui parlano che prendono forma nella mente del lettore e lo portano direttamente lì, e questo è meraviglioso, non trovate?

Prendiamo ad esempio Jo Nesbo (lo so, vi ho già parlato di lui e del suo Harry Hole, ma lui è uno di quelli che “ci sanno fare” e quindi ve lo ripropongo ancora una volta!): quando ho visto per la prima volta una foto di Karl Johans gate, la strada principale di Oslo che si estende fino al Palazzo Reale, mi sembrava di esserci già stata… e questo perché Nesbo la descrive così bene che te la immagini esattamente com’è. A ottobre andrò a Oslo e voglio assolutamente andare a mangiare da Schroder, il ristorante preferito da Harry Hole, che a quanto pare prepara ottime specialità locali a prezzi un po’ meno “da impiccagione” rispetto alla media della città!
Un altro autore di cui adoro le descrizioni è Alexander McCall Smith, autore di serie come quella di Precious Ramotswe, l’investigatrice del Botswana, o 44 Scotland street. McCall Smith è nato nello Zimbabwe, ha studiato in Scozia, ha insegnato legge nel Botswana e vive ad Edimburgo: nei suoi libri si nota proprio la sua grande conoscenza di Scozia e Africa del sud, e la grande passione che ha per entrambe queste terre. Non mi vergogno di dire che, prima di conoscere Precious Ramotswe, avevo giusto una vaghissima idea di cosa fosse il Botswana; adesso è diventata una delle mie mete dei sogni. E per quanto riguarda Edimburgo, luogo decisamente più facile da raggiungere per noi, ho scovato in rete un video in cui proprio McCall Smith fa da guida per accompagnarci alla scoperta della sua città: proprio QUI .

Credo che sarete d’accordo con me se cito, tra gli autori maestri delle descrizioni di luoghi, Carlos Ruiz Zafon e la sua Barcellona. Anche se quella descritta nei suoi libri è sempre piuttosto cupa e molto più fredda di come l’abbiamo vista noi quando ci siamo stati (era maggio e si poteva fare il bagno), ritrovare le magiche atmosfere di avenida del Tibidabo è stato davvero emozionante.

Che ne dite, vi ho fatto venire voglia di salire su un aereo e andare a esplorare qualcuna delle ambientazioni dei vostri libri preferiti? Avete qualche altro autore maestro delle descrizioni che volete consigliarmi? Per ora vi saluto, e ci rileggiamo presto!

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6 commenti:

  1. Buongiorno Nadia, in alcuni romanzi il luogo è fondamentale: come tu stessa scrivi. mcCall Smith ne è un esempio. Ti fanno venir voglia di andare lì, vedere il paesaggio con i tuoi occhi. Altri invece dove la storia è tamlmente bella e ricca che potrebbero essere ambientati in soffitta, non avrebbe importanza. Ad esempio "la tristezza ha il sonno leggero". Comunque anche io amo sognare e viaggiare proprio grazie alle pagine di un libro. Ho visitato posti che probabilmente non potrò mai vedere con i miei occhi, ma io in qualche modo ci sono già stata. 😘

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    1. Hai ragione Baba, i romanzi più prettamente incentrati sulla psicologia dei personaggi non risentono della mancanza di ambientazione... il massimo per me è quando ci sono entrambe!

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  2. Ciao Nadia, concordo con te, il luogo è essenziale e come è descritto ancora di più. A parte Nesbo che, come sai, è una mia grande mancanza adoro gli altri due autori che hai citato proprio per l'atmosfera Delle loro ambientazioni.
    Se io dovessi citarti un nome è quello di Michel Bussi che mi ha totalmente stregato con le ambientazioni dei suoi tre libri che sono stati pubblicati in Italia!

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    1. Verissimo Dany, Bussi è un altro maestro per quanto riguarda le descrizioni dei paesaggi! E io non vedo l'ora di leggere qualcos'altro di suo, l'appuntamento dovrebbe essere a novembre,mi pare!

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  3. Ciao Nadia!
    L'ambientazione geografica ha sempre il suo perchè, anche quando magari i personaggi prendono completamente la scena.
    Ci sOno molti autori che nello scrivere magnifici romanzi, ci fanno ingolosire con la descrizione della loro città del cuore.
    Oltre a quelli da te già ciTati, mi vengono in mente l'affabulatore Hans Tuzzi con la sua Milano e il cinese Qiu Xiaolong con la sua Shangai... solo per aggiungerne altri 2 ai tuoi. Ma anche Manzini tra l'odiata Aosta e la sua amata Roma non scherza!
    Ti auguro una buona serata, ciao!, Marina

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    1. Ciao Marina! Hans Tuzzi fa parte di quegli autori che devo assolutamente recuperare, non ho ancora letto nulla di suo e non posso tardare ancora! Hai ragione per quanto riguarda Manzini, è uno dei miei autori del cuore e mi fa ri-innamorare di Roma ogni volta. Buona serata anche a te!

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