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Recensione di Baba #12 - Un amore di Zitella di Andrea Vitali
Il libro
Un amore di zitella di Andrea Vitali
Editore: Garzanti| Pagine: 116| Pubblicazione: 2015| Prezzo 13,60€| Trama:Qui
Genere: narrativa
Notizie sull'autore
Andrea Vitali è nato a Bellano nel 1956. Medico di professione, ha esordito nel 1989 con il romanzo Il procuratore, che si è aggiudicato l’anno seguente il premio Montblanc per il romanzo giovane. Nel 1996 ha vinto il premio letterario Piero Chiara con L’ombra di Marinetti. Approdato alla Garzanti nel 2003 con Una finestra vistalago (premio Grinzane Cavour 2004, sezione narrativa, e premio Bruno Gioffrè 2004), ha continuato a riscuotere ampio consenso di pubblico e di critica con i romanzi che si sono succeduti, costantemente presenti nelle classifiche dei libri più venduti, ottenendo, tra gli altri, il premio Bancarella nel 2006 (La figlia del podestà), il premio Ernest Hemingway
Recensione di Baba
Era parecchio tempo che non prendevo in mano un libro di Vitali, c'è stato un tempo che ne leggevo uno al mese e sono sempre rimasta soddisfatta delle mie scelte.
Un amore di zitella è ambientato negli anni sessanta a Bellano, un paese sul lago di Como, dove il caro dottor Vitali ama ambientare le sue storie.
Iole è la protagonista di questa storia, nonostante sia un romanzo corale. Ad ogni capitolo si susseguono i personaggi con un focus ben puntato su di loro.
Iole è la zitella del paese, lavora in comune come dattilografa e purtroppo ha una vita abbastanza piatta, se non fosse per la zia acquisita di Rapallo che le permette, molto raramente di andarla a trovare. Iole però non si prende la briga di telefonarle perché le sembrerebbe di essere inopportuna. Iride invece è una impiegata al comune di Bellano, collega di Iole ma a differenza della prima quest'ultima è un po' cattivella e arrivista. Dopo essere stata retrocessa da segretario comunale per negligenza suo lavoro...se la prende con tutti i colleghe, compresa Iole, così non la invita al suo matrimonio. Iole però ha un piccolo segreto di nome Dante e un gioco di parole che usa sul biglietto del regalo di nozze. Forse una volta tanto i pettegolezzi si sposteranno su di lei, solitamente così noiosa.
Una storia carina che non mi ha dato picchi di gioia ma nemmeno note particolarmente negative. La narrazione è fluida e scorrevole, i capitoli brevi tipici di Vitali aiutano molto e la simpatia dei personaggi è forse meno marcata ma comunque presente. Ho trovato antipatico ma buffo il segretario comunale, Iole mi è sembrata così delicata, quasi di porcellana, ho provato per lei molta tenerezza, affetto quasi. Detestabile Iride, dalle prima pagine, con i suoi romanzetti nascosti al lavoro e la sua spocchia. La caratterizzazione dei personaggi, del loro carattere credo sia il punto forte dell'autore, famoso per aver scritto molti, anzi moltissimi libri!
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