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Recensione di Baba #11 - Spare. Il minore di Prince Harry
Desperate Bookswife (Foto di Lucrezia Scali) |
Il libro
Spare. Il minore di Prince Harry
Editore: Mondadori| Pagine: 540| Pubblicazione: 01/2023| Prezzo 25,00€| Trama:Qui
Genere: autobiografia
Recensione di Baba
Circa un mese e dieci giorni dall'uscita di questo libro e ne ho sentite di cotte e di crude. Evviva Harry, brutto Harry, Perché lo hai fatto Harry, bravo Harry, buuuu, evvivaaaaa. Non potevo non leggere questo libro perché...beh perché da quando ero ragazzina ho un debole per quello che era il fratello più piccolo un po' sfigato anche fisicamente: oltre a non essere l'erede al trono era anche quello bruttino. Ovviamente mi piaceva molto William: biondo, occhi azzurri, sorriso da principe di Cenerentola ma. C'è il ma. Harry era segretamente il fidanzatino che bramavo, forse perché leggermente più accessibile dell'atro? Forse perché aveva capelli rossi e lentiggini? Comunque avete capito, non potevo non leggere questo volume, nonostante le critiche, nonostante ci sia dietro un ghostwriter.
Non starò qui a scrivere un riassunto del libro e comunque una recensione risulterà alquanto difficile , ma proverò a mettere nero su bianco cosa ho portato a casa.
Dalla prima all'ultima pagina Harold appare ferito, triste, problematico e addolorato. Il ritratto di un bambino che ha subito delle perdite, che non ha ricevuto l'adeguato supporto e che è andato a cercare un surrogato dei genitori nell'Africa australe. Un fratello minore che nasce con la consapevolezza di non contare quasi niente ma che deve comunque sottostare alle regole del Palazzo senza però essere difeso o supportato dalla sua famiglia che è sempre disposta a sacrificarlo nel nome della Corona o di personaggi più vicini al trono rispetto a lui. Una gabbia dorata quella in cui ha vissuto, fatta di bellezza esteriore e viltà e sotterfugi interni. Parenti serpenti? Un eufemismo.
Ho letto di tante persone che non credono alle parole di quest'uomo, dicono che abbia ricamato la sua a vita a suo piacimento perché tanto la Famiglia Reale non smentirà mai queste cinquecento pagine. Non c'è niente di più vero ma credo non sia così: Harry scrive per tutto il suo romanzo di aver combattuto contro i giornalisti e contro le menzogne che hanno sempre scritto su di lui, suo fratello e successivamente su sua moglie Megan, mi aspetto che da una persona non escano bugie. Forse può essere che alcuni fatti li abbia interpretati a suo modo, che alcune frasi le abbia interiorizzate male, però sono fermamente convinta che di bugie non ne abbia scritte, sarebbe un controsenso e un insulto a sua madre che tanto ama. Io non sono qui a dire se abbia fatto bene o male a esporsi così ma alla fine della lettura mi sono data una spiegazione: i media hanno trascorso la sua intera vita a raccontare storie sul suo conto, adesso lui si mette a nudo per tutti coloro che vogliano sapere particolari più o meno intimi della sua vita. Volete sapere cari fan o haters? Ebbene, venite direttamente alla fonte, almeno quello che scrivo è la verità. Io l'ho interpretata così.
Quello che mi sembra davvero inconcepibile non è tanto la sua dipartita dall'Inghilterra, ma ciò che ha portato a questa decisione (se leggerete mi racconterete la vostra).
Non pensate a questo libro come gossip, non comprate questo libro credendo di trovare chissà quale chicca, lui non se la prende mai con qualcuno, lui si domanda il perché, ancora adesso.
Io non riesco ad immaginare la mia vita con le sofferenze che ha attraversato lui, la perdita della madre non è forse la parte peggiore. Purtroppo la mamma la perdono in tanti ma spesso hanno il supporto per riuscire ad andare avanti. Harry è stato solo tutta la vita, di una solitudine traballante, costituita da illusioni sempre infrante. Di chi si poteva fidare? Di base di nessuno. No, non è vittimismo il suo, non ha chiesto di nascere "Altezza Reale", non ha chiesto di nascere secondo, non ha chiesto proprio nulla. La ruota di scorta è una pedina sacrificabile, è un pedone a volte scomodo se piace di più del primogenito, se studia di più, se diventa più famoso. E' anche detestato dal fratello perché ha qualche libertà in più, perché può farsi crescere la barba o può permettersi di indossare un vestito piuttosto di un altro. Io sono basita. Sono tutte stupidaggini? E' stato manipolato da sua moglie? Tutto può essere ma continuo a pensare ciò che ho scritto sopra: un uomo che abbandona la sua patria per via di menzogne, non arriva a scriverne un libro intero. Poteva tenersi questa storia per sè? Certo, avrebbe potuto, ma lui desiderava raccontare la sua verità dopo aver subito attacchi da tutti, familiari e non.
Sono felice di averlo letto, peccato solo la parte legata al suo addestramento e alla guerra, diciamo pure che avrei gradito qualche decina di pagina in meno.
E voi cosa ne pensate?
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