Brooks,

Blogtour: L'armonia segreta di G. Brooks - Tappa 2 - Intervista

martedì, ottobre 11, 2016 Baba Desperate Bookswife 42 Comments

Buongiorno a tutti lettori, avete visto che sorpresa? Eh già, oggi ospito una cara ragazza, Marina, che ci parlerà dell'autrice di questo romanzo. Ci darà qualche informazione sulla sua vita, ma sopratutto oggi avremo l'occasione di leggere l'intervista. Io non ho fato nulla, lo ammetto, mi sono limitata a fare un passo indietro, oggi i protagonisti sono Marina e Mrs. Brooks.


Riassumendo:

Il blogtour sarà ospitato da nove blog, secondo questo calendario:


Tappa 1 – Un libro per amico – Presentazione e incipit - 10 ottobre 2016
Tappa 2 – Desperate Bookswife – Intervista a Geraldine Brooks - 11 ottobre 2016
Tappa 3 – Last Century Girl - I personaggi - 12 ottobre 2016
Tappa 4 – Un profondo oceano di libri - Le mogli di David - 13 ottobre 2016
Tappa 5 – Every Book Has its story - David nell’arte 1 - 14 ottobre 2016
Tappa 6 – MemoriaRem - David nell’arte 2  - 17 ottobre 2016
Tappa 7 – Books in Kensington Gardens- Estratti - 18 ottobre 2016
Tappa 8 – The bookworm - Recensione - 19 ottobre 2016
Tappa 9 – La casa del del gioco perduto - Estrazione vincitore - 21 ottobre 2016


Regole per partecipare:
  • Unirsi ai lettori fissi di tutti i blog che partecipano all’iniziativa;
  • Cliccare Mi piace alla pagina Facebook della Casa Editrice Neri Pozza;
  • Commentare tutte le tappe del blogtour lasciando almeno in una tappa la propria mail.
Il vincitore sarà estratto tramite il sito random.org tra tutti quelli che avranno seguito correttamente le regole.


Buongiorno lettori! Dopo la presentazione del blogtour fatta da Daniela del blog Un libro per amico, desideravo presentarvi l’autrice e soprattutto farvi partecipi dell’incontro che si è tenuto lo scorso Settembre durante Pordenonelegge, in cui ho avuto modo di incontrare l’autrice, Mrs. Brooks.                                                           Questa di fatto non è la presentazione del libro, quanto uno scorcio sulla vita ed i pensieri dell’autrice, chiave per un’attenta e più completa lettura del suo ultimo romanzo e per farci comprendere cosa l’abbia portata a scrivere un libro sul Re David.


BREVE BIOGRAFIA:  
Geraldine Brooks nacque nel 1955 a Sydney in Australia, frequentò dapprima il Bethlehem College, cattolico e per sole femmine - ed in seguito la Sydney University.                                                                                            Finita la sua carriera scolastica iniziò come reporter al Sydney Morning Herald, un quotidiano tra i più letti in Australia. In seguitò lavorò per il Wall Street Journal, dove nel 1990 ottenne un premio per il miglior servizio di giornalismo dall'estero per un giornale, grazie al suo lavoro di inviata in Africa, nel Medio Oriente, nei Balcani e soprattutto nel Golfo Persico. In seguito lavorò anche per il New York Times e per il Washington Post, sempre come corrispondente di guerra                                                                                              È sposata con il giornalista Tony Horwitz, per il quale si è successivamente convertita al giudaismo e con cui ha due figli: Nathaniel e Bizuayehu.

BIBLIOGRAFIA:
  • (1998) Padrone del desiderio. L'universo nascosto delle donne musulmane, Sperling & Kupfer
  • (2001) Padrona del mio destino, Sperling & Kupfer
  • (2005) L'idealista, Neri Pozza
  • (2008) I custodi del libro, Neri Pozza
  • (2011 L'isola dei due mondi, Neri Pozza

Caterina Soffici presenta: GERALDINE BROOKS  e L’ARMONIA SEGRETA –  Incontro a Pordenonelegge  –                  Dom. 18.09.2016 -  
Da Dove è nata l’idea di raccontare di Davide, il re e l’uomo?
L’idea di raccontare la storia di Re David mi è venuta proprio quando mio figlio, di soli 9 anni all’epoca, che non aveva fino a quel momento desiderato studiare uno strumento musicale, improvvisamente un giorno mi disse: “Sai mamma, vorrei finalmente dedicarmi a qualcosa ed avrei scelto l’arpa classica”. Io sono rimasta abbastanza perplessa e gli ho chiesto se era sicuro di stare bene. Battute a parte, mio figlio ha voluto imparare a suonare questo strumento, ha preso lezioni, si è impegnato. Aveva nove anni, sembrava un nano di fronte a questo strumento così imponente. E sono rimasta così fortemente colpita da questo duplice aspetto di mio figlio, così piccolo di fronte ad uno strumento molto più grande di lui – e questo mi ha fatto pensare al Re David. E mi sono chiesta: perché non scrivere su di lui? Tra l’altro avevo supposto che mio figlio avrebbe ben presto abbandonato lo strumento. Come tutti gli adolescenti americani si sarebbe dedicato ad uno sport molto maschile, come il football americano, dove si combatte… Invece, con mio grande stupore, ha continuato a studiare e suonare l’arpa ed io sono rimasta sul libro incentrato sulla figura del re David.
Quasi tutti i giorni, Geraldine Brooks si sveglia al suono dell'arpa. Non pensate però che un angelo si sia trasferito nella sua casa, perché subito si scopre che il “colpevole” è il figlio Nathaniel.                                "Nathaniel suona l'arpa e scende al piano di sotto a studiare alle 6:15 ed è la nostra sveglia. E’ come essere morti e risvegliarsi in paradiso", dice l’ex giornalista di Sydney, vincitrice del premio Pulitzer ed autrice di best-seller, ridendo. (da un’intervista rilasciata dall’autrice a The Weekly nel 2010)

In generale, come possiamo immaginare re David?
Mah, tutte queste molteplici descrizioni, finanche pittoriche e di scultura per questo personaggio dai mille volti, proprio perché secondo me lui incarna, per come è stato narrato, tutte le esperienze possibili di ogni essere umano se ci pensiamo, dalle migliori alle peggiori, ogni sfaccettatura del bene e del male. Leggendo la sua storia nella Bibbia, m sono resa conto che la stessa può essere considerata la prima biografia completa di un uomo politico che viene narrata dalla prima infanzia fino  all’età anziana. Migliaia di anni fa. Una vita caratterizzata da una fortissima ascesa verso il successo fino al massimo della gloria, per cadere subito dopo nella peggiore delle ignominie, delle vergogne.  Prima paladino campione di tanti valori, che poi diventa traditore, criminale, un essere che si macchia dei peggiori reati. Al contempo un leader straordinario per queste sue tribù che lui riesce a tenere unite fino a mettere in piedi una nazione. Quindi la vita di una persona che si ritrova ad essere al contempo amatissima e disprezzatissima. Che si ritrova ad essere un leader di successo ed anche un temibile tiranno. Anche la sua vita personale ed alle volte anche quella pubblica è funestata da figli bravi ed alcuni molto meno bravi e per fortuna uno dei suoi figli riuscirà a portare avanti il suo retaggio e la sua eredità, diventando il suo successore: Salomone, per noi tutti simbolo di saggezza e di buon governo. Non è così per molti dei suoi figli. Uno ad esempio lo tradirà in modo indegno. E vedere anche questi figli che hanno rapporti conflittuali ed a volte tragici non dev'essere stato facile per un re come David. Alla fine c’è fortunatamente una redenzione e un afflato positivo con il figlio migliore che prenderà le redini e porterà avanti il retaggio del padre.

A quali fonti ha potuto attingere?
Effettivamente quando mi sono accinta a scrivere questo libro ho capito che la mia ricerca avrebbe dovuto essere molto diversa da quello che avevo fatto in precedenza, per libri ambientati in tempi molto più recenti. Chi si occupa di storia più recente ha a disposizione biografie, bibliografie, materiali diversi, corrispondenza epistolare, può anche intervistare delle persone in taluni casi. Tutto ciò io non l’avevo disponibile, per questo libro. Sono andata indietro di migliaia di anni, parliamo della II Età del Ferro, per cui ho capito subito che avrei avuto accesso a ben poche fonti scritte e ancor meno personali e quindi avrei dovuto pensare a qualcosa di completamente diverso. Soprattutto era mia intenzione ripulire la figura di re David da tutta questa zavorra di epica holliwoodiana o di racconti dei testi scolastici che gli era sempre stata attribuita. Per cui sempre questi aspetti più scenici, vistosi: re come grande amante, re come uomo crudele – quasi aspetti prettamente cinematografici. Il mio intento era quello di calarlo in una realtà più accessibile, la realtà dei nostri tempi, renderlo più umano e concreto, andandolo ad immaginare laddove lui è realmente vissuto – sempre che  sia realmente vissuto. Tenendo ben presente che all’epoca gli ebrei erano divisi in tribù ancora allo stato primitivo. Si accingevano quasi a diventare un abbozzo di nazione, ma fondamentalmente erano ancora una civiltà molto primitiva che solo piano piano è diventata uno stato. Erano tribù che vivevano di pastorizia, nomadi: quindi è facile intuire che parliamo di un’epoca molto molto diversa. Ed essendo delle tribù ancora molto primitive, erano spesso in contrasto, in lotta fra di loro. C’erano quindi battaglie e guerre. Alcune tribù erano più deboli e naturalmente quelle dislocate nella zona costiera erano le più avanzate, perché avevano accesso più facilmente agli scambi commerciali e finanche, nonostante l’epoca, alle “armi”, cosa questa che consentiva loro di aggredire le tribù più barbare e meno equipaggiate dell’entroterra. Per cui mi ero proprio prefissata di compiere questo lavoro nel contestualizzare il re David, di ripulirlo da tutto questo dramma, come io lo definisco, da tutta questa narrativa holliwoodiana che non c’entrava nulla. Volevo una cosa più realistica.                                                  Quindi sono partita per Israele con l’altro mio figlio, non quello che suona l’arpa. Devo dire che mi piace coinvolgere i miei figli nel mio lavoro. Sono ancora piccoli e guardano alle cose con la freschezza  nello sguardo, tipico della loro età. Siamo quindi andati in Israele e ci siamo guardati attorno e cercato di fare le cose che normalmente facevano le persone che vivevano ai tempi di re David, per quanto possibile.              Per cui, con tanta osservazione ed al contempo dimenticando di pensare al re David come al solito assassino, adultero, etc…, ci siamo concentrati ed immersi negli aspetti del paesaggio. Abbiamo quindi cercato, come dicevo poc'anzi, di vivere delle esperienze similari alla vita di quei tempi: quindi seguendo delle greggi di pecore, dormendo con i pastori… Per inciso, mi sono molto divertita ed emozionata nel vedere mio figlio portare al pascolo il bestiame. Abbiamo quindi girato diverse zone ed analizzato il paesaggio perché naturalmente molto è cambiato, inutile dire che l’Israele di oggi non è assolutamente più così, ma certe cose, la luce sulle colline, l’opalescenza del Mar Morto, l’odore di sale che evapora dallo stesso, certe erbe che calpesti ed il cui profumo ti inebria… Tutto ciò presumo sia rimasto intatto, come era tremila anni fa. Quindi abbiamo concluso questo lavoro, quest’esperienza di vita che è piaciuto molto ad entrambi.  E sono parimenti contenta di ciò che ha detto l’intervistatrice, la Sig.ra Caterina Soffici, cioè che nel libro tutto ciò traspare perché questo era proprio il mio obiettivo e se l’ho raggiunto ne solo molto lieta.

Narrazione e figura femminile: quanto sono importanti nel suo romanzo
Per me era molto importante trovare la giusta forma di narrazione. A me piace molto scrivere in terza persona. Ma la cosa più importante è, prima di scrivere un libro, decidere chi sarà il narratore, che poi sia in prima o terza persona non è fondamentale. Non inizio un romanzo senza aver prima chiarito questo. Mi serviva in questo caso una forma di narrazione dove ci fosse molta obiettività sulla descrizione di chi era veramente questo re David. E ci tenevo al contempo molto anche ad inserire il punto di vista delle donne, la figura biblica della donna. Nel vecchio testamento sono moltissime, ma per ovvi e tanti motivi sono spesso messe in secondo piano rispetto alle figure maschili, laddove invece secondo me hanno tante caratteristiche interessanti ed hanno avuto anche ruoli fondamentali, ma che finiscono sempre per scomparire dalla scena principale. Prevalgono sempre le figure maschili, soprattutto raccontando di quei tempi, mentre io volevo creare uno spazio riservato alle donne.                                                                                   A quel punto poi ho scoperto che nei due Libri delle Cronache presenti nel Vecchio Testamento, ci sono almeno due riferimenti molto chiari al Libro di Natan, che parla molto della vita stessa di Natan e che risulta disperso. Nessuno ne ha più avuto traccia, scomparso. Un lettore una volta mi ha buttato lì che in realtà questo Libro forse esiste ancora ed è attualmente nascosto al Vaticano e non lo vogliono divulgare per qualche motivo inerente al Libro stesso. Al che io ho pensato che questo lettore leggesse anche molti libri di Dan Brown… (risata generale). Comunque ufficialmente il Libro di Natan non esiste più. Ma sta di fatto che il Libro di Natan – e questo è il motivo per cui l’ho scelto come voce narrante - entra nel romanzo ed è una sorta di Grillo Parlante, Sassolino nella Scarpa, coscienza del re David. Colui che lo mette di fronte ai suoi difetti, alle sue colpe, ai suoi errori, fino a “spiattellarglieli” direttamente in faccia, con grande coraggio, sincerità e franchezza. Una cosa che ho molto ammirato perché ovviamente rivolgersi ad un re, ad un sovrano, ricordandogli tutti i suoi aspetti negativi, non è una cosa scontata. Ancora ai nostri giorni, chi avesse il coraggio di fare una cosa similare, in molti contesti, probabilmente sarebbe l’ultima cosa che farebbe, dal punto di vista professionale. Natan riesce invece ad avvicinarsi con la formula giusta di “coscienza” al re David ed è poi sempre Natan insieme alla di lui moglie Bashiva, che porterà un contributo decisivo al futuro di quello che accadrà dopo la morte di re David, proprio quando lui è nel suo letto di morte.

(Caterina Soffici:) … io mi sono appassionata a re David, così come lo racconta Geraldine. Oramai mi immagino questo re che nasce pastorello, con la fionda – povero – e poi viene Unto dal Signore e diventa il Re. E a quel punto diventa cattivo, diventa vendicativo. Un uomo che sembrava  un poeta, che suonava l’arpa, quindi una persona mite e si trasforma in una persona avida, come se il potere lo trasfigurasse completamente. Stesso discorso vale anche per il rapporto che lui ha con le sue numerose donne, cui fa anche delle cose terribili ed efferate. Per cui risalta questa doppia natura di Davide, che possiamo dire sia propria degli uomini di potere. La tipica escalation dell’uomo che si fa da sé –ed in questo caso dell’uomo povero che parte da pastorello e quando arriva in alto si dimentica delle sue origini, da dove arriva - e diventa il più terribile dei personaggi, salvo poi ascoltare il suo Grillo Parlante, il suo Sassolino, il suo Profeta, creando così un rapporto molto interessante e bello.                                                                                     (Caterina Soffici:) … a me rimane ancora una domanda, dopo averti ascoltata.                                                            Vorrei sapere se tu, senza averlo di fatto scritto nel romanzo, ti sei fatta un’idea in merito. Quindi, secondo te in definitiva David è stato nella storia un personaggio vincente oppure la figura di un perdente?                                                                   Questo è proprio il motivo per cui mi è piaciuto così tanto. Vincitore?, perdente…? Impossibile catalogarlo in un unico modo, ha troppe sfaccettature ed esattamente per questo motivo gli artisti nei secoli si sono interessati e divertiti a dipingerlo, scolpirlo, parlarne in molti modi diversi, come accennavamo prima, proprio perché lui è uno e centomila insieme. Può essere reinterpretato in molti modi. Impossibile veramente dare anche una risposta univoca ed unitaria su di un personaggio con un carattere così sfaccettato, così potente ed al contempo capriccioso. Io ho scelto un happy ending per il mio romanzo, scegliendo alla fin fine di far prevalere la figura del figlio bravo, di Salomone, cresciuto nel giudizio, nella saggezza, che porterà avanti l’eredità ed il retaggio del padre in senso positivo. E questa è la redenzione che io ho scelto per lui, per David, per concludere il libro in maniera positiva, giacchè mi piacciono i lieto fine. Al contempo mi chiedo: una persona che ha avuto nella sua cerchia familiare anche dei figli così immorali e cattivi… uno che ha finito per violentare la sua stessa sorella, un altro che ha ucciso il fratello… potrà mai dirsi un vincitore? Questo per un padre è un onere pesantissimo da portare sulla coscienza e può senz’altro definirsi, almeno da questo punto di vista, una sconfitta.







Una signora elegante, gentile, con la passione delle scarpe e che, riconosciuta in centro città mentre si prestava al servizio fotografico di rito per la stampa, non ha respinto una fan, ma anzi, ha graziosamente acconsentito a rilasciare il suo autografo e a regalarle un dolcissimo sorriso.

                                              

Arrivederci, Mrs. Brooks – l’aspettiamo insieme ai suoi moltissimi lettori alla tappa successiva del blogtour, per immergerci nei personaggi del suo romanzo, in compagnia di Pamela del blog Last Century Girl.

-Marina-

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42 commenti:

  1. Brava Marina! Una bella introduzione che stimola la curiosità su questo nuovo libro.

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  2. Grazie Katherine, in realtà merito dell'autrice. Difficile non rimanere incantati quando racconta... qualsiasi cosa, anche della sua passione per le belle scarpe.
    Un libro che si fa amare e ci fa desiderare conoscere meglio la Storia.
    Buona giornata!, Marina

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  3. Complimenti, un'intervista davvero interessante! Questo libro mi piace sempre di più!

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    1. Ciao Laura e piacere di conoscerti!
      Avresti dovuto essere lì a sentirla parlare.
      E soprattutto incontrarla x caso in centro... nella tua città.
      Un'emozione non da poco, credimi.
      Sei un'habitué dEl blog di Baba?
      Ti consiglio altrimenti di curiosare un po', ci sono parecchie belle letture.
      Ciao e buona serata, Marina

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  4. Molto interessante e intrigante, poi l'autrice sembra molto competente.
    Indirizzo e-mail: hotstorm403@gmail.com

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    1. Ciao Alexandra,
      Hai ragione, è un libro da gustare. Di solito pensi ad un libro sulla Storia ed arricci il naso.
      Ma l'autrice ha intessuto una storia che rivaleggia con una saga familiare e di potere ed è come se stessi al cinema a godertene la trama.
      Uno spettacolo!
      Piacere di averti sentita e spero resterai sul blog x leggere le novità della gentile Baba, che mi ha ospitata.
      Buona serata e a presto, Marina

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    2. Ciao MaryLou, scusami se ti rispondo solo ora! Vero, spesso pensando ai libri sulla storia la prima cosa che si prova è una sensazione di noia, forse eredità dei tempi della scuola, chissà! Ma pensandoci bene, se alla storia sono legati altri intrecci, il risultato è fantastico. Come sembra esserlo in questo libro. 😊

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  5. Complimenti Marina! Che splendida occasione. Mi devi raccontare meglio.
    un saluto da Lea
    e un ciao anche a Baba

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    1. Ciao Lea,
      Beh ma tu lo sai bene perchè ti immergi completamente in PnLegge.
      💜 Invidia - Invidia 💜
      Tra la Sig.Ra Brooks ed il Sig. Hoeg... devo ancora decidere su chi dei due mi ha fatto volare più in alto e allontanarmi dalla mia vita lavorativa di tutt'altro genere.
      Grazie 🙋 Marina

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  6. Che bella intervista! Sono sempre più curiosa, a parte l'episodio con Golia non ho mai approfondito più di tanto e si capisce quanto ci si sia appassionata l'autrice.
    Riguardo a suo figlio che suona l'arpa però la frase "E’ come essere morti e risvegliarsi in paradiso" mi è suonata un tantino macabra! xD

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    1. Ciao NotLoved,
      Bella l'intervista di Caterina Soffici (onore al merito) ed al difficile lavoro del traduttore.
      A me la storia solitamente non piace, a meno che non me la racconti qlcuno.
      E leggere l'ultimo libro di Geraldine Brooks x me é stato come ascoltare qlcuno che mi narrava episodi ascoltati da bambina e poi scordati.
      Ma con tanti particolari così vividi da farmi sentire come in una sala cinematografica.
      Io sono tendenzialmente romantica e la frase sull'arpa mi ha fatto desiderare un figlio che suona questo strumento!!
      Però effettivam la frase... 😉

      Se sei in cerca di letture resta sul blog di Baba e guardati intorno. Trovera sicuro qlcosa di interessante.
      Buona serata!, Marina

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  7. amo le interviste perchè riesco non solo a scoprire qualcosa di nuovo sull'opera, ma anche sull'autore!
    luigi8421@yahoo.it
    Luigi Dinardo

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    Risposte
    1. Ciao Luigi,
      Finalmente fra tante lettrici anche un lettore!
      Anche a me piace molto leggere la biografia e le interviste varie di un autore/autrice.
      Non so, mi pare completi meglio anche la comprensione del libro stesso, anche se non è detto sia sempre così.
      Sempre cmque interessante, stimola curiosità e il voler conoscere sempre cose nuove.
      Mi ha fatto piacere conoscerti.
      Resta nei paraggi!, buona serata e grazie per avermi dato il tuo riscontro.
      Marina

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    2. Ciao Luigi,
      Finalmente fra tante lettrici anche un lettore!
      Anche a me piace molto leggere la biografia e le interviste varie di un autore/autrice.
      Non so, mi pare completi meglio anche la comprensione del libro stesso, anche se non è detto sia sempre così.
      Sempre cmque interessante, stimola curiosità e il voler conoscere sempre cose nuove.
      Mi ha fatto piacere conoscerti.
      Resta nei paraggi!, buona serata e grazie per avermi dato il tuo riscontro.
      Marina

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  8. Complimenti davvero Marina! Curioso il paragone tra suo figlio e Davide! Un libro che leggerò sicuramente!

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  9. Complimenti davvero Marina! Curioso il paragone tra suo figlio e Davide! Un libro che leggerò sicuramente!

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  10. Ciao MaryG!!
    C'è l'hai fatta 😊 eccoti qui.
    Se vuoi partecipare all'estrazione del libro autografato, lascia il tuo indirizzo email.
    Che emozione ritrovare un'amica! 💛
    Ti ringrazio di cuore x avermi scritto e ti mando un bacione!!
    Buona serata, Marina

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  11. Risposte
    1. Ciao Tindara,
      bene!, allora il ns BlogTour sta creando la giusta atmosfera.
      Se oggi prosegui sul blog di Pamela di Last Century Girl, puoi assaggiare un altro pezzetto di questo bel romanzo ;-)
      Se ti va, già che sei di passaggio, curiosa pure nel blog dell'amica Baba, che mi ha ospitata. Ci sono tanti libri belli belli per curiose letture.
      Ciao e piacere di averti conosciuta, Marina

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  12. di quest'autrice lessi ANNUS MIRABILIS e mi piacque tanto il suo approccio storico, la caratterizzazione dei personaggi ecc...
    Conoscere anche il "dietro le quinte", come sono nati storia e personaggi nella sua mente, è sempre un viaggio affascinante!!

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    Risposte
    1. Ciao Angela,
      eh Annus Mirabilis è stato una meraviglia. Uno di quei romanzi che vorresti proseguisse magari a puntate, pur di non finirlo. Era piaciuto tanto pure a me.
      Alle volte mi chiedo se può essere fuorviante sentire l'autore/autrice parlarne.
      Ma in questo caso ha solo accresciuto in me l'interesse per il romanzo. Quando poi leggi dei paesaggi, ti rendi conto che deve proprio essere andata in loco per poter rendere così magnificamente le atmosfere.
      Ciao, prossimo appuntamento di merc. 12/10 da Pamela di Last Century Girl.
      Buona giornata - Ciao, MArina

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  13. Ciao! non ho mai letto niente della Brooks, ma il genere è di quelli che più mi piace..se poi c'è anche il lieto fine.. meglio!! :)

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    1. Ciao Franci
      Questo romanzo storico si legge che è una meraviglia.
      Leggilo!, scoprirai un'autrice che non lascerai più.
      È stato un piacere incontrarti, spero di risentirti.
      Ciao, Marina

      Elimina
    2. Ciao Franci
      Questo romanzo storico si legge che è una meraviglia.
      Leggilo!, scoprirai un'autrice che non lascerai più.
      È stato un piacere incontrarti, spero di risentirti.
      Ciao, Marina

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  14. complimenti per l'intervista l'ho letta con piacere
    non ho mai letto nulla chissà se sarà l'occasione buona
    grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Marianna,
      Sarei rimasta ad ascoltare l'autrice per ore...
      È entusiasmante scoprire piccoli retroscena che poi ti fanno gustare ancor di più il romanzo.
      Te ne consiglio la lettura, perchè è molto interessante.
      A me è piaciuto molto.
      Poi vorrai leggere anche altri libri di quest'autrice.
      Fidati!
      Ciao, Marina

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    2. Ciao Marianna,
      Sarei rimasta ad ascoltare l'autrice per ore...
      È entusiasmante scoprire piccoli retroscena che poi ti fanno gustare ancor di più il romanzo.
      Te ne consiglio la lettura, perchè è molto interessante.
      A me è piaciuto molto.
      Poi vorrai leggere anche altri libri di quest'autrice.
      Fidati!
      Ciao, Marina

      Elimina
  15. Quando l'essere scrittrice e l'essere madre si uniscono, possono venir fuori cose meravigliose, come - ad esempio - questo libro (perché sì, solo a leggere le vostre recensioni a me già sembra meraviglioso!).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Ilaria,
      questo è un aspetto che non avevo considerato.
      Ma essendo anche una saga familiare (di una bella famiglia allargata, direi!), sicuramente l'esperienza di Mrs. Brooks che è donna, mamma (naturale e adottiva) e professionalmente molto impegnata - non può che essere a 360°.
      E anche x questo forse così sensibile ai vari aspetti della vita.
      A te che evidentemente così attenta a questi aspetti così delicatamente femminili, piaceranno soprattutto i tratteggiato delle varie mogli e delle donne dell'epoca in generale.
      Chissà...?
      Ce lo dirai tu!
      Ti aspettiamo allora!,
      Ciao, Marina

      Elimina
    2. Ciao Ilaria,
      questo è un aspetto che non avevo considerato.
      Ma essendo anche una saga familiare (di una bella famiglia allargata, direi!), sicuramente l'esperienza di Mrs. Brooks che è donna, mamma (naturale e adottiva) e professionalmente molto impegnata - non può che essere a 360°.
      E anche x questo forse così sensibile ai vari aspetti della vita.
      A te che evidentemente così attenta a questi aspetti così delicatamente femminili, piaceranno soprattutto i tratteggiato delle varie mogli e delle donne dell'epoca in generale.
      Chissà...?
      Ce lo dirai tu!
      Ti aspettiamo allora!,
      Ciao, Marina

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  16. Risposte
    1. Ciao Free
      Allora lasciati tentare!
      Seguici e leggi questo bel romanzo.
      Un saluto - ciao, Marina

      Elimina
    2. Ciao Free
      Allora lasciati tentare!
      Seguici e leggi questo bel romanzo.
      Un saluto - ciao, Marina

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  17. Ciao, che piacere aver conosciuto il tuo blog attraverso questa iniziativa! ^^ L'intervista all'autrice è davvero molto bella, e il libro mi incuriosisce sempre di più...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Angiemela,
      il blog in realtà è di Baba che mi ha gentilmente ospitata.
      Io non ne ho uno mio, ma scrivo su diversi blogs.
      Però hai ragione 😆
      Qui da Baba si sta proprio bene!
      È sempre un'occasione meravigliosa poter incontrare un autore/un'autrice.
      Ti introduce ancor più in profondità nel suo romanzo.
      FelicE che ti sia piaciuto leggere l'intervista, anche se era un po' lunghina 😉
      Anche a te consiglio di farti incuriosire ulteriormente, continuando a seguire le prossime tappe.
      Leggi il romanzo: merita.
      Anche a te buona fortuna per la copia autografata in palio.
      Buona giornata, Marina

      Elimina
  18. Complimenti per l'intervista..mi ha fatto piacere leggere che l'autrice per scrivere il libro si è documentata moltissimo

    RispondiElimina
  19. Ciao Isabella,
    In effetti data la lontananza dagli eventi, visto anche quanto l'autrice ha detto in merito alla ricerca delle fonti, forse non poteva essere altrimenti. Poi la descrizione dei paesaggi e delle ambientazioni sono così calzanti con l'immagine che io mi sono fatta del paese...
    È stato un piacere avere l'opportunità di assistere all'incontro con l'autrice.
    E sono stata anche molto contenta di averlo potuto condividere con altre persone.
    Continua a seguire le tappe nella settimana entrante, perchè ven. 21.10 c'è l'estrazione della copia autografata.
    Buona fortuna!
    Ciao, Marina

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  20. Ciao Isabella,
    In effetti data la lontananza dagli eventi, visto anche quanto l'autrice ha detto in merito alla ricerca delle fonti, forse non poteva essere altrimenti. Poi la descrizione dei paesaggi e delle ambientazioni sono così calzanti con l'immagine che io mi sono fatta del paese...
    È stato un piacere avere l'opportunità di assistere all'incontro con l'autrice.
    E sono stata anche molto contenta di averlo potuto condividere con altre persone.
    Continua a seguire le tappe nella settimana entrante, perchè ven. 21.10 c'è l'estrazione della copia autografata.
    Buona fortuna!
    Ciao, Marina

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  21. Sarà che la storia mi affascina tanto ma spero proprio di ricevere questo libro a casa.

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  22. Ciao Jey, allora incrociamo le dita.
    Domani giornata di pausa e poi venerdì 21.10 la proclamazione del fortunato vincitore.
    Anche a te un bel "in bocca al lupo!"
    Ciao, Marina

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  23. Ciao Jey, allora incrociamo le dita.
    Domani giornata di pausa e poi venerdì 21.10 la proclamazione del fortunato vincitore.
    Anche a te un bel "in bocca al lupo!"
    Ciao, Marina

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