Garzanti,

Recensione: "Finché sarò tua figlia" di E. Little

martedì, giugno 30, 2015 Baba Desperate Bookswife 5 Comments

Buongiorno!!! Finalmente la recensione di un libro che mi ha affascinato tantissimo e proprio per questo ringrazio la Casa Editrice Garzanti per avermene inviata una copia. La storia di una giovane donna, un'eroina al contrario dall'animo ribelle. Vi presento Janie Jackins.








Titolo: Finché sarò tua figlia
Autore: Elizabeth Little
Casa Editrice: Garzanti
Pagine: 414
Prezzo: 16,40€
Pubblicazione: 2015

Sinossi: Qui sito Garzanti

Notizie sull'Autrice: Elizabeth Little è nata e cresciuta a St. Louis e si è laureata a Harvard. Scrive per il «New York Times» e il «Wall Street Journal».


VOTO:



COMMENTO:

Devo ammettere che la prima cosa ad aver attirato la mia attenzione è stata la cover: magnetica, glaciale, nonostante non avessi letto la trama, non riuscivo a distogliere lo sguardo dagli occhi di quella ragazza. Poi ho letto la recensione di Laura del blog La biblioteca di Eliza e mi sono convinta, dovevo averlo a tutti costi.


Janie è una ragazza di ventisette anni, che è appena stata assolta dopo dieci anni di carcere, accusata di aver assassinato sua madre Marion e scarcerata per mancanza di prove reali. La stessa Janie non ricorda cosa sia successo quella notte, la sua memoria vacilla e lei stessa non è certa di essere innocente; per tutti  Ã¨ un mostro che ha ucciso la genitrice per ereditare proprietà e denaro.

Un romanzo intrigante, che si lascia leggere tutto d'un fiato, una storia basata su bugie, dettagli non rivelati, segreti dei quali vergognarsi e uno cambio di identità.
Janie Jackins cerca sopratutto Janie Jackins , rivuole la sua memoria, perché per scagionarsi davanti agli altri deve prima credere in se stessa; l'unico ad avere la certezza della sua innocenza  Ã¨ il giovane avvocato Noah, il solo a non essere scappato da lei, colui che la stima nonostante tutto ed è riuscito a tirarla fuori da quel buco di galera.
Janie vuole stanare l'assassino per potersi finalmente liberare da un grosso peso, ma sopratutto è curiosa di scoprire chi era realmente la donna che l'ha cresciuta ma poco amata, che l'ha fatta sempre sentire un oggetto ingombrante, nonostante le avesse dato tutto. Un viaggio per conoscere le sue origini, da sempre tenute nascoste.
La protagonista cade letteralmente dalle stelle alle stalle, dall'essere sempre sulle prime pagine delle riviste più alla moda, all'esilio forzato per non farsi trovare da un blogger di cronaca nera che ha addirittura messo una taglia su di lei.
Questa non è la storia di una ragazza amabile, di una persona innocente alla quale hanno rubato gli affetti più cari, non è la protagonista che vorremmo per la storia perché tutto in lei sembra negativo: una giovane donna cattiva, imbruttita ancora di più da dieci anni di carcere,  con un pessimo rapporto con la madre ormai defunta e anaffettiva ( ma d'altronde quale adolescente ama i propri genitori?). Due donne bugiarde, tagliate solo per la notorietà e l'accumulo di denaro, ma che per quanto non ci piacciano, sono fatte l'una per l'altra, perché ognuno ha ciò che si merita.




Cosa ho maggiormente apprezzato:


  • Mi sono piaciuti da matti gli approfondimenti situati tra un capitolo e l'altro: ritagli di giornale, lettere inedite, stralci del processo, o semplicemente ricordi rubati ad un diario segreto. 
  • La protagonista è odiosa, ma è il punto di forza del romanzo stesso
  • il mistero che aleggia intorno a questa famiglia è stato stimolante, le ultime pagine le ho divorate.
Cosa mi è piaciuto meno:

  • forse avrei sperato in un po' più di azione, il grosso c'è stato sopratutto alla fine.
Salvia

5 commenti:

AAA...Autori Emergenti,

AAA...Autori Emergenti : Recensione di "Eva e l'assoluto" di M. Belli

lunedì, giugno 29, 2015 Baba Desperate Bookswife 5 Comments

Buongiorno, innanzi tutto devo ringraziare Michela per avermi inviato una copia del suo romanzo e poi devo scusarmi con lei, perché nonostante io l'abbia letto lo scorso mese, non sono riuscita a pubblicare la recensione prima, per motivi organizzativi. Comunque, meglio tardi che mai, diceva qualcuno, quindi vi lascio al mio pensiero!








Titolo: Eva e l'assoluto
Autore: Michela Belli
Casa Editrice: Self Publishing
Pagine: 152
Prezzo: 5,99€ cartaceo

Sinossi: Qui su Amazon

Notizie sull'autrice:
Michela Belli è nata a Napoli il 21 giugno 1982. E' laureata in lingue e letterature dell'Europa e delle Americhe presso l'Istituto Orientale di Napoli. L'accompagnano da sempre una passione sfrenata per Virginia Woolf e Vasco Rossi. Attualmente vive a Follonica, Maremma Toscana, dove gestisce un hotel con la sua famiglia. Vive un felice matrimonio ed è la mamma orgogliosa e perdutamente innamorata di Virginia.


VOTO:



COMMENTO:

Eva è una ragazza come tante, una di noi, forse per meglio dire, molto simile a me, piena di contraddizioni, come la stessa autrice la definisce: Dolce e Scorbutica, Fragile e Determinata. Non è bella come Marilyn, ricca come Bill Gates o simpatica come Claudio Bisio, è una donna comune, con i suoi sogni che attendono di essere esauditi e la sua vita quotidiana che scorre senza infamia e senza lode.
Ovviamente ci sono batticuori e amicizie a colorare di rosa il romanzo, ma anche battibecchi e delusioni, come in ogni storia anche solo lontanamente vera.

Cosa mi ha colpita fin da subito? L'autrice mette sul tavolo immediatamente un tema caldo: i problemi legati all'editoria, le infinite corse ad ostacoli che gli autori devono affrontare spesso per niente, e le stesse difficoltà all'interno della casa editrice. Le riunioni a volte inutili, le tempistiche e le scelte spesso incomprensibili.
Eva è per La Letteratura, per autori di un certo spessore, non per i romanzetti che vendono, ma che sono scritti con i piedi o semplicemente fanno parte di quel genere che interessa oggi. Un romanzo come si deve non passa di moda, ci accompagna per la vita, mentre probabilmente tale X che ha scritto il libricino di fantascienza del momento, al 90% fra un anno sarà dimenticato dall'umanità.

Ovviamente c'è molto altro, c'è la personalità di Eva, che vien fuori da subito, il suo passato con Christian De Foix, ragazzaccio figlio di personaggi di un certo calibro che non hanno mai tollerato la loro relazione, l'amica del cuore Vero, che sopporta ogni sclero e ogni attacco causato dall'ira (perchè Eva ha un piccolo problema di autocontrollo)...e poi c'è Gaby, l'amico, il porto sicuro, ma sarà solo quello?

Michela Belli mi ha colpita dalle prime pagine, il suo stile pulito, l'ironia con la quale affronta le situazioni, la sua protagonista molto molto incasinata e con in testa una grande confusione, ma allo stesso tempo determinata come pochi altri! Un'autrice che ha deciso di percorrere la strada del self publishing, ha capito di essere pronta a mettersi in gioco in un mondo molto difficile, in un periodo all'interno del quale tutti scrivono per passione o semplicemente perchè "fa figo". Essere notati, distinguersi dalla massa non è facile, ma per quanto mi riguarda lei ci è riuscita, senza un editor alle spalle ha scritto una storia credibile, e non sembra proprio alle prime armi. Purtroppo non basta una laurea in lettere e la passione per la lettura, bisogna avere altre capacità e sono certa che Michela le abbia. 
Mi ha comunicato una frase che mi ha colpita: "l'idea che qualcuno legga quello che ho scritto mi emoziona e mi rende felice". Io spero vivamente che Michela possa avere maggiori soddisfazioni, come quella di vedere le sue storie pubblicate da una grande Casa Editrice. Io faccio il tifo per lei!

Salvia

5 commenti:

Guanda,

Ti consiglio un libro #2 - Consiglia una saga che hai amato

venerdì, giugno 26, 2015 Baba Desperate Bookswife 12 Comments



Questa è una rubrica nata per far conoscere dei libri senza un criterio particolare. Un paio di volte al mese troverete i nostri (Salvia, La Libridinosa, Un libro per amico, La Biblioteca di Eliza) consigli sui rispettivi blog. Questa settimana abbiamo pensato di scegliere una saga e io ho colto l'occasione per ri-proporvi dei romanzi che ho molto amato:




Titolo: Borgo Propizio#1
Autore: Loredana Limone
Casa Editrice: Guanda
Prezzo:  16,90 - 10.00
Pagine: 288
Sinossi: Qui sito Guanda

Recensione: Qui



Titolo: E le stelle non stanno a guardare#2
Autore: Loredana Limone
Casa Editrice: Salani
Pagine: 384 
Prezzo: 14,90€- economico 10,00€

Recensione: Qui





Titolo: Un terremoto a Borgo Propizio#3
Autore: Loredana Limone
Casa Editrice: Salani
Pagine: 387
Prezzo: 15,90€

Recensione: Qui


Partiamo da fatto che io questo romanzo l'ho già consigliato al mondo...non potrei non dirvi di leggere una serie come questa. Perchè? Semplice:
  • Solitamente i libri seriali sono thriller, gialli o fantasy, mentre sono pienamente convinta che scrivere una collana che non abbia come protagonista un commissario ma un Borgo...sia decisamente innovativo e sopratutto complicato.
  • Borgo Propizio è un luogo architettonicamente maestoso (per chi ama i mattoni a vista, i castelli e gli edifici impregnati di storia), ma ha la capacità di farti sentire a casa.
  • L'autrice ha la capacità di di farti sorridere anche mentre sta trattando un argomento serio, perché lei per prima, probabilmente, prende la vita con ironia.
  • I personaggi sono irresistibili, a partire dai nomi, fino ad arrivare ai loro caratteri ben definiti.
Che ne pensate di questa saga?? Adesso vi lascio nelle mani di Eliza , Daniela e Laura. Al prossimo consiglio!!

Salvia

12 commenti:

Evento,

Evento #1: Merenda a Borgo Propizio - Resoconto con Giveaway

giovedì, giugno 25, 2015 Baba Desperate Bookswife 15 Comments


Carissimi buongiorno,
nonostante sia già trascorsa una settimana Dany - del blog Un libro per amico - ed io siamo felici di raccontarvi il nostro pomeriggio a Borgo Propizio. Sì, avete letto bene, siamo state al Borgo, in compagnia dell'autrice Loredana Limone.
Sembra impossibile, ma a pochi passi dal centro di Milano si cela una vecchia cascina ristrutturata - Un Posto a Milano -, immersa nel verde, e oggi adibita a molteplici scopi: si può consumare un buon pasto, partecipare a della presentazioni, assistere a dei concerti.



















Così noi ci siamo recate a questo incontro per blogger, organizzato dalla Casa Editrice Salani, con lo scopo di presentarci Loredana, il suo terzo romanzo "Un terremoto a Borgo Propizio" ( Qui la recensione di Dany e Qui quella di Salvia) e tutto lo staff.
Qui sotto ognuna di noi vi racconterà il suo punto di vista:

IL PENSIERO DI SALVIA:



Ho rischiato di imbattermi in Loredana Limone per ben due volte, ma purtroppo il fato non mi ha assistita, così ho deciso che non avrei perso questo incontro per nulla al mondo.
Libera da figlia e marito, salgo sul treno diretto per Milano e con il cuore gonfio di felicità comincio il mio cammino (devo ringraziare Dany per avermi prelevata alla stazione perché altrimenti sarei lì ancora adesso!!) verso la fashion city (mannaggia, mi sono anche vestita bene neh!!).
Come per incanto troviamo parcheggio a cinque metri dall'ingresso (dopo aver girato mezz'ora, ma ricordiamoci sempre di essere a Milano e non a Casalborgone), varchiamo un cancello e ci si apre un mondo: il cinguettio degli uccelli, un prato verde, tanti alberi, un bel pergolato e per finire un cascinale ristrutturato, meravigliosa visione.
Subito ci appare un tavolo apparecchiato di tutto punto, brocche di limonata fresca accompagnata da delle invitanti sfoglie di mela spolverate con un po' di cannella e, ciliegina sulla torta, tante copie dell'ultimo romanzo.
Dopo aver stretto la mano a Simona Scandellari e al resto dello staff, conosciuto Silvia Meucci (l'agente dell'autrice) e incontrato gli altri blogger...arriva Loredana Limone con il suo contagioso sorriso.
Superato il primo impatto, tante le domande rivolte e se prima adoravo questa serie di romanzi, adesso fanno parte di me, quei libri che porteresti con te nel caso finisse il mondo, insomma ci siamo capiti. Curiosità?? Adesso ne riporto qualcuna:
  • Non è Loredana ad inventare queste storie, ma sono i personaggi a dettarle le vicende, lei si limita a trascriverle.
  • Mariolina e Marietta esistono davvero, solo si chiamano in un altro modo!
  • L'autrice ha una vera passione per il GM, infatti una sua famosa canzone è proprio la suoneria del suo cellulare!
  • Francesco è anche il nome di suo figlio, al quale si è liberamente ispirata ( e al quale sbuccia la frutta per fargliela mangiare!!!!!).
  • Sicuramente l'autrice ha scritto un quarto episodio!! Speriamo che la Casa Editrice lo pubblichi presto!!
  • Il Borgo non esiste, ma ha preso vita grazie ad alcune gite di Loredana, che ha preso spunto a destra e a manca e ha creato un luogo su misura per tutti noi.
Ringrazio vivamente gli organizzatori per avermi invitata, mi sono sentita a casa, nonostante non avessi mai conosciuto nessuno prima. Tra un sorso di limonata e un pezzettino di dolce il pomeriggio è volato via, breve ma intenso.
Se posso permettermi una piccola riflessione, voglio dirvi che questa è stata una grande soddisfazione: io sono una semplice lit blogger, mi diletto a leggere libri e a scriverne un commento on-line. Spero di fare cosa gradita, a volte le mie impressioni purtroppo non sono positive, ma cerco sempre di comunicarle nel rispetto altrui. Poter incontrare una persona della quale si conosce solo la penna, dare un volto a coloro che lavorano dietro le quinte...non ha prezzo. GRAZIE

IL PENSIERO DI DANY:
 
Avevo già incontrato Loredana Limone lo scorso anno, durante una presentazione legata all'uscita del libro precedente "E le stelle non stanno a guardare" e nonostante non avessi ancora letto i suoi libri mi conquistò al primo sguardo. Ma essere invitata ad un evento organizzato dalla casa editrice e riservato ai blogger è tutta un'altra cosa ed andarci con la mia cara sister virtuale Salvia è la ciliegina sulla torta!
Sono milanese ed ho abitato a Milano fino al giorno delle mie nozze ma, devo ammetterlo, non conoscevo quel posto meraviglioso in cui l'incontro si è svolto. Quella cascina nel verde, con i suoi orti, i mattoni a vista, la limonata fresca, le sfogliatine alle mele e tutto il traffico cittadino fuori. E poi lei, Loredana, un vulcano di donna con una passione smodata per i suoi libri ed i personaggi che li affollano. Ha raccontato gli aneddoti salienti di questo libro e dei precedenti, ha letto delle parti con gli occhi luccicanti e ci ha abbracciato come se fossimo amiche da sempre; ma non lo faceva per dovere di autrice verso i suoi lettori, lo faceva perchè le veniva naturale, perchè l'umiltà che contraddistingue la sua persona si percepisce in ogni sua parola e in ogni suo atteggiamento!
Ed ora passo anche io ad alcuni aneddoti:
  • In ogni personaggio Loradana ha messo una parte di se ma in questo libro quello che più viene fuori è la se stessa mamma soprattutto nei pensieri di Virginia : 
Virginia crollò sulla sedia, chiuse gli occhi e lo rivide.
Il suo bambino.
Il suo bambino appena nato, le rughine sulla fronte, la boccuccia che gli aveva baciato tante volte, la risata sdentata, le manine a pugno che si mordeva quando aveva fame. Francesco che la seguiva a quattro zampe per tutta la casa, un cagnolino spelacchiato dietro di lei, e poi che le correva incontro traballante; Francesco che tendeva le manine per farsi prendere in braccio. [...] Pag. 282
  • Il borgo non lo ha mai vissuto ma ci vivrebbe;
  • Scrive generalmente la sera e rigorosamente a mano;
  • Borgo Propizio è nato come evasione per superare un momento difficile ed è stato per lei terapeutico
  • Loredana sta già scrivendo il quinto libro legato a Borgo Propizio
  • Ha confessato di non visualizzare i suoi personaggi e forse questo è il motivo per cui li sa descrivere in modo così preciso.
Come Salvia ringrazio Simona e la Casa editrice per aver organizzato questo incontro e per avermi invitato. Ringrazio Silvia Meucci per aver creduto in Loredana e in Borgo Propizio ma soprattutto ringrazio Loredana stessa per essere una scrittrice - ma soprattutto una persona - così meravigliosa! GRAZIE!

Ed ora passiamo ad una sorpresa per voi. Simona è stata così gentile da lasciarci una copia di Un terremoto a Borgo Propizio da regalare a voi e Loredana è stata così gentile da scriverci una dedica e firmarla quindi fate bene attenzione a quello che dovrete fare per provare a vincerla.
Poche regole per poter partecipare: 
  • Essere follower di entrambi i blog 
  • Scrivere nei commenti qualche riga per continuare secondo la vostra fantasia questo passaggio del libro, un pensiero che disturba da settimane il sonno e la doccia quotidiana di Ruggero. Mariolina lo trascura, la prova inconfutabile è proprio lo spazzolino da denti troppo usurato: 
"Ecco perché Ruggero si sentiva trascurato: già da qualche settimana, anzi da più di un mese, in bagno, nel bicchiere sulla mensola del lavabo, il suo spazzolino appoggiava setole spampanate sopra il capo dell'angioletto dagli occhi socchiusi di una griffata ceramica altoatesina. E sua moglie non gliene aveva ancora fatto trovare uno nuovo. Nudo e bagnato, da dietro i cristalli della doccia rigati dall'acqua, continuava a fissare ipnotizzato quello spazzolino troppo usato, come se fosse lì la chiave. La chiave di che? Era una sciocchezza, se ne rendeva conto, e con tutti i vecchi e nuovi problemi, figuriamoci se doveva andare a fissarsi sullo spazzolino da denti. Lui, un imprenditore come lui!! (...) Gli sembrava di avere fin da ora la certezza delle parole che lo avrebbero rasserenato: "Ti sbagli, mio prezioso, ti sei suggestionato". E la certezza di vedere riaccendersi il sorriso amato. Per lui."
Quindi cosa aspettate? Fate volare la fantasia e provate ad aggiudicarvi questo libro meraviglioso.
Avete tempo fino al 10 luglio poi sarà Loredana stessa a decidere il pezzo che le piacerà di più! In bocca al lupo a tutti!

Salvia e Dany

15 commenti:

Book Salad,

Recensione:" Viola, Vertigini e Vaniglia" di M. Coppola

mercoledì, giugno 24, 2015 Baba Desperate Bookswife 4 Comments








Titolo: Viola Vertigini e Vaniglia
Autore: Monica Coppola
Casa Editrice: Book Salad
Pagine: 270
Prezzo: 14,00€

SINOSSI: Qui

NOTIZIE SULL'AUTRICE: E' laureata in lettere moderne e vive a Torino. "Viola vertigini e Vaniglia", il suo primo romanzo, si è classificato tra i semifinalisti del concorso " Il mio esordio" indetto da Scuola Holden e Feltrinelli ottenendo recensioni e commenti postivi. Le sue avventure sono raccontate in un divertente blog : Viola Vertigini e Vaniglia .


VOTO:



COMMENTO:


Questo è il classici esempio di quando le cover e magari un titolo possano trarre in inganno, un romanzo rosa che di rosa ha solo il colore della copertina e giusto una spruzzatina di romanticismo (ma senza calcare eccessivamente la mano).

Viola è una ragazza come tante, in testa un caschetto disordinato, jeans alla moda  e immancabili converse fucsia. Una giovane donna con tante ambizioni Viola, ma sottovalutata da sua madre, che sembra preferire le scelte sicure e la carriera dell'impeccabile cugina Matilde.
Lavora in un call center e vende merluzzo surgelato mentre sogna una vita da scrittrice, con la penna in mano e i pensieri liberi di vagabondare  in ogni dove. Purtroppo per una laureata in lettere residente a Torino, cercare di convincere ignoti a mangiare del pesce per corrispondenza...non è proprio la ragione della vita, ma uno stipendio a volte è una motivazione più che sufficiente.

Emma è l'amica d'infanzia di Viola, una rossa riccioluta, molto affascinante e piena di vita che ha abbandonato tutto per seguire il suo sogno, così adesso vive nella Grande Mela illustrando libri, cosa che in Italia non sembrava possibile.

Edoardo è l'amico nato sui banchi del liceo, colui che l'ha trasportata su di un motorino fino al pronto soccorso il giorno in cui ha scoperto di essere allergica alla vaniglia. Erano inseparabili fino all'ultimo concerto di Ligabue (vedete perchè proprio non mi va giù??) durante il quale la perfetta Matilde e l'affascinante Edoardo hanno covato il loro amore, trasformato in matrimonio poco tempo dopo.

Viola è innanzitutto alla ricerca di se stessa, ma anche dell'approvazione della sua famiglia, che sembra molto distante dalle sue scelte audaci.
Mi hanno entusiasmata le sue "zie floreali": Dalia (la preferita, quella che più le assomiglia), zia Iris (madre di Matilde) e zia Gelsomina. Questa profumata famiglia allargata vive a Villa Fiorita, una residenza alle porte di Torino, dove si organizzano feste, si assapora del te all'interno della serra e ci si scambiano parole riconciliatrici. 
Monica Coppola è una scrittrice ironica e piena di talento che mi ha regalato delle ore divertenti in compagnia dei suoi personaggi azzeccati. Mi ha fatta sognare un po', senza rendermi irrequieta, mi ha regalato anche una storia d'amore condita da qualche sana risata e infine ha affrontato il bollente tema del lavoro per i neo-laureati in Italia, la fuga dei cervelli, ma sopratutto l'auto considerazione, che sta alla base della catena.

Cosa ho maggiormente apprezzato:

  •  La realtà dei fatti: niente è stato alterato o romanzato troppo, sembra tutto così reale da non rendersi conto di avere tra le mani un romanzo.
  • L'ironia, quella per me è essenziale, sopratutto quando sono narrate storie di vita quotidiana.
  • Sarò campanilista...ma è il secondo BEL romanzo ambientato a Torino che leggo in poco tempo!
Cosa mi è piaciuto meno:
  • La coverrrrrr!!!! Secondo me non rappresenta Viola per nulla
Alla prossima, vi abbraccio

Salvia


4 commenti:

Ahern,

Recensione: "Innamorarsi. Istruzioni per l'uso" di C. Ahern

lunedì, giugno 22, 2015 Baba Desperate Bookswife 10 Comments

Buongiorno amici, ecco a voi una recensione della quale non vado fiera, non so perchè, ma mi aspettavo molto da questo romanzo, invece sono rimasta delusa. Credo che comunque darò una seconda possibilità all'autrice :-)








Titolo: Innamorarsi. Istruzioni per l'uso
Autore: Cecilia Ahern
Casa Editrice: Rizzoli
Pagine: 360
Prezzo: 16,00€


SINOSSI: Qui sito Rizzoli

NOTE SULL'AUTRICE: Ã¨ nata a Dublino nel 1981 e ha scritto a soli ventun anni il suo primo romanzo,  P.S. I love you
, che ha ottenuto uno straordinario successo internazionale e da cui è stato tratto l’omonimo film con Hilary Swank. Da allora Cecelia non ha mai smesso di scrivere. I suoi romanzi, tutti bestseller, sono disponibili nel catalogo BUR:  P.S. I love you, Scrivimi ancora, Se tu mi vedessi ora, Un posto chiamato Qui, Grazie dei ricordi, Il dono, Il libro del domani, Cose che avrei preferito non dire, I cento nomi


VOTO:



COMMENTO:

Ammetto di aver letto questo romanzo per la challenge del blog Reading is Believing, non credo che altrimenti avrei affrontato una lettura lettura romantica, nonostante io debba ammettere che la cover è di tutto rispetto.
Christine è una donna di trentatré anni, dipendente dai manuali di auto aiuto e momentaneamente non soddisfatta della sua vita famigliare. Una sera esce di casa per ricercare un luogo che le infondesse un po' di sicurezza e si imbatte in Simon, un giovane padre di famiglia che si spara davanti ai suoi occhi. Non appena arriva a casa, Christine comunica a suo marito di volerlo lasciare, così da poter intraprendere un nuovo percorso, lavorando su se stessa. Poco tempo dopo, passeggiando su un ponte si imbatte in Adam, un altro ragazzo che decide di togliersi la vita, inciampa nel suo cammino. Questa volta non può sbagliare e deve riuscire a salvargli la vita: gli promette di farlo innamorare della vita in sole due settimane, altrimenti Adam potrà tornare sul ponte a concludere il lavoro iniziato.

La trama è molto interessante, una storia diversa dal solito ma...solo sulla carta. Non odiatemi, ma ho trovato questo romanzo scontato, abbastanza banale e alla fine simile a tanti altri. Nonostante io non ami particolarmente le storie romantiche, ne ho apprezzati tanti, che, nel loro essere scontati sono riusciti a solleticare la mia attenzione. 
Purtroppo Christine e Adam non mi hanno emozionato, non sono riusciti a farmi sognare ad occhi aperti: l'unica cosa che ho pensato dopo poche pagine è stata: ok so dove andremo a finire, vediamo se l'autrice mi stupirà con effetti speciali.

Lo stile è semplice e scorrevole, io l'ho letto in spiaggia ed è stata una lettura appropriata: non impegnativa e comunque rilassante. Non mi sono annoiata, questo mai, però devo ammettere che dalla trama e sopratutto dall'autrice mi sarei aspettata molto di più.
So di essere una voce fuori dal coro, probabilmente domani su facebook troverò degli stati che dichiareranno la mia insensibilità (è già capitato quando ho ammesso di non aver apprezzato "Colpa delle stelle" di Green), ma il bello di avere un blog personale è proprio di poter esprimere liberamente le proprie emozioni sempre nel rispetto dell'autore e delle persone alle quali è piaciuto il romanzo in questione. Quindi, per favore, non aggreditemi perchè secondo voi pecco di insensibilità, semplicemente "Innamorarsi. Istruzioni per l'uso" non è riuscito nel suo intento di farmi innamorare in 30 semplici mosse!!

Cosa ho apprezzato maggiormente:

  • Senza dubbio la cover, per quegli uccellini ho perso proprio la testa.
  • Lo stile scorrevole mi hanno fatto portare a termine la storia.
Cosa mi è piaciuto meno:
  • Una vicenda prevedibile, che non ha fatto scoccare la scintilla nel mio cuore.
  • Dalla trama mi aspettavo molto di più, non so mi sono lasciata un po' ingannare e ho creduto fosse un romanzo diverso, più improntato sullo stile contemporaneo che sulla storia romantica, a volte basta un piccolo particolare  a fare andare storta un'intera lettura.

10 commenti:

Limone,

Recensione: "Un Terremoto a Borgo Propizio" di L. Limone

venerdì, giugno 19, 2015 Baba Desperate Bookswife 4 Comments

Ciao! Oggi sono particolarmente felice poiché finalmente ho potuto conoscere Loredana Limone e tutto lo staff della Casa Editrice Salani, che ringrazio per avermi donato una copia del libro e per aver organizzato una Merenda Letteraria con i fiocchi. Mi sono sentita a casa, immersa nel Borgo ma in centro a Milano, in compagnia di persone speciali, che mi hanno regalato un pomeriggio ricco di emozioni, quindi GRAZIE. Adesso venite a fare una passeggiata a Borgo Propizio con me.










Titolo: Un terremoto a Borgo Propizio
Autore: Loredana Limone
Casa Editrice: Salani
Pubblicazione: 11 giugno 2015
Pagine: 387
Prezzo:15,90€

SINOSSI: Qui sito Salani

NOTIZIE SULL'AUTRICE:  Loredana Limone, napoletana, milanese di adozione, dopo una decina di libri tra fiabe e gastronomia, ha esordito nella narrativa con Borgo Propizio (Guanda 2012, Tea 2013). Premiato con la menzione speciale al Premio Fellini 2012, è stato tradotto in Spagna, Germania e Bulgaria, così come il secondo romanzo della serie: E le stelle non stanno a guardare (Salani 2014, Tea 2015).

VOTO:


COMMENTO:

Ci sono storie che in qualche modo ci incuriosiscono, le leggiamo e  le apprezziamo, per qualche giorno ci rimangono impresse e magari ne parliamo con qualche amico lettore; ci sono romanzi che ci rapiscono subito, all'interno dei quali restiamo intrappolati grazie alla forte dose di adrenalina che sono in grado di farci scorrere nelle vene; infine ci sono quei libri che ci prendono dolcemente per mano e un passo alla volta, con delicatezza e rispetto, ci accompagnano durante il cammino ed entrano nel cuore definitivamente, non ne vogliono sapere di traslocare. Le storie e gli abitanti di Borgo Propizio si sono comportati proprio così e ormai un posticino speciale a casa di Salvis non glielo toglie più nessuno.

Questo è il terzo capitolo della saga della vita vera italiana, dei rapporti umani, dei matrimoni comuni, dei sentimenti e della speranza.
Il Borgo è un luogo magico all'interno del quale poter vivere, e il suo essere speciale deriva dal fatto che i suoi abitanti sono persone della porta accanto, caratterizzati da pregi e difetti comuni, che rendono un luogo inventato dall'autrice...un sogno per i lettori che segretamente vorrebbero poter comprare un appartamentino e fuggire nel paesello guidato dall'Ing. Rondinella.

Purtroppo però, come accade nella vita, niente è perfetto ed eterno, così la terra trema sotto ai piedi dei borghigiani, le case crollano esattamente come i matrimoni all'apparenza più solidi e il risultato è catastrofico: otto morti, di cui sette causati dal terremoto  e uno da mano umana. Tutti si ritrovano un sacco di responsabilità da affrontare: il maresciallo Bartolomeo deve trascurare la scrittura  e trovare l'assassino del Dott. Conforti, il sindaco deve cercare una soluzione e un tetto per i suoi concittadini, Ruggero necessita di un prestito e nel frattempo cerca di non farsi portar via dall'Amministrazione alcune proprietà (compresa la moglie...), per finire, la maggior parte delle coppie a noi note soffre di claustrofobia coniugale. Come si risolverà tutto questo pasticcio??

La Limone non si smentisce mai, ha iniziato a scrivere sotto dettatura dei suoi stessi personaggi una serie sempre in crescita: ogni volta che leggiamo il romanzo successivo, lei riesce a stupirci con effetti speciali. Lo stile è ricercato, ironico, persino complesso, ma si beve come un bicchiere di latte fresco aromatizzato alla vaniglia, scende giù con semplicità ma ci si rende conto immediatamente dopo averlo bevuto, della raffinatezza degli aromi che invadono il palato.
La crisi economica, quella sentimentale, persino un omicidio, sono tutti argomenti trattati con rispetto, ma con il sorriso sulle labbra e questo lo sanno fare in pochi.
Adesso non resta che aspettare di leggere il quarto capitolo e iniziare a ricostruire insieme il nostro Borgo, perchè ormai Borgo Propizio è anche casa mia e GM o meno...non vedo l'ora di riabbracciare i miei amici.

Cosa ho apprezzato maggiormente:

  • L'autrice ha uno stile molto particolare, i termini sono raffinati  e le frasi spesso canzonatorie sono un connubio perfetto. L'ironia, che per me è importantissima per affrontare la vita, è un'altra caratteristica che mi ha colpito.
  • Niente è lasciato al caso, nulla viene tralasciato, ogni personaggio, anche se marginale, ha diritto ad un pezzettino di storia personale.
  • Il colpo di scena finale, che spesso viviamo nel thriller, la Limone ce lo serve su un piatto d'argento.

Cosa mi è piaciuto meno:


  • Davvero devo aspettare qualche mese per leggere il seguito? Non so se sarò in grado.

Quindi...se non avete letto ancora i romanzi di questa Autrice Partenopea residente a Milano, iniziate da Borgo Propizio, proseguite con E le stelle non stanno a guardare e finite (per il momento) con Un terremoto a Borgo Propizio.  

Alla prossima,
Salvia



4 commenti:

Letture Geograficamente Sparpaglaite,

Letture Sparpagliate #2 : "Il Mercante di Stoffe" di C. Valls

venerdì, giugno 19, 2015 Baba Desperate Bookswife 4 Comments

Buongiorno, come state? Dopo un mese e mezzo siamo tornate attive e vi proponiamo un'altra puntata della nostra rubrica condivisa. Cosa sono le "Letture Geograficamente Sparpagliate"? Una volta al mese scegliamo - estraiamo un libro che più o meno potrebbe interessare tutte o quasi,  scriviamo una piccola recensione e la pubblichiamo in un unico post, in modo che voi lettori possiate avere tanti pareri al prezzo di uno.



Questo mese abbiamo un sacco di novità da comunicarvi: è entrata a far parte di questo pazzo gruppo un'altra Laura, (perché two...is mei che uan!!!) che ha subito accettato la sfida, nonostante questa lettura non fosse proprio nelle sue corde; e la nostra adorata Cuore Zingaro ha deciso di "emanciparsi", aprendo un blog tutto suo (non troverete più quindi "Il venerdì di Cuore" ospitato dal blog la Libridinosa).
Salvia e Stefania hanno gettato la spugna, la prima perché lo scorso mese era in piena "crisi del lettore", mentre l'Annusatrice di libri, a causa di impegni di forza maggiore non ha avuto proprio il tempo materiale. Speriamo che non ci abbandonino anche il mese prossimo.

Questo libro è stata una scelta combattuta, ma alla fine, dopo qualche scambio di opinioni, ha avuto la meglio sugli altri.
E' un romanzo storico molto famoso, che probabilmente ha anche ispirato un film - ma su questo argomento non metto la mano sul fuoco perché le informazioni a mia disposizione sono poche - .

Sono certa che questo post vi divertirà: il voto più basso è un 1 e mezzo e quello più alto è un bel 5, insomma ce n'è per tutti i gusti!! Qui sotto potrete trovare la scheda del libro con la sinossi e a seguire i commenti delle LGS.




Titolo: Il mercante di stoffe
Autore: Coia Valls
Casa Editrice: Sperling & Kupfer
Pagine: 457
Prezzo: 18,90€ - 10,90€ Pickwick
Anno: 2013

SINOSSI: Nel 1320 Barcellona è in fermento: sorgono palazzi, fioriscono commerci, le strade si riempiono di viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Le vie traboccano di profumi esotici e spezie, di stupendi tessuti e di scintillanti gioielli cesellati dagli orafi di tutta Europa. Una città così nuova e attiva offre mille occasioni a un giovane intelligente e pronto a tutto. Come Jaume Miravall. Che vuole diventare un ricco mercante e fondare una grande famiglia. Due imprese ambiziose, due obiettivi che richiedono coraggio, lavoro, astuzia e fortuna. E che possono essere messi in pericolo dai segreti e dai peccati di un uomo. Quando arriva a Barcellona, insieme con la dolcissima moglie Elvira, Jaume deve accontentarsi di vivere in un miserabile quartiere dove tradimento, malvagità e morte fanno parte indissolubile del paesaggio. Ma non si lascia scoraggiare e, mentre Elvira dà alla luce l'attesissimo primo erede, Jaume si avventura nella città alla ricerca della sua occasione. La troverà commerciando in stoffe: prima raccogliendo gli scarti degli altri, poi solcando il Mediterraneo infestato dai pirati saraceni con un manipolo di amici fedeli, e infine stabilendo una florida impresa. Sul suo cammino, però, inaspettata, trova anche la grande passione: l'aristocratica Bianca, bellissima e altera, che gli potrà concedere solo sporadici e infuocati incontri clandestini. Diviso tra l'affetto di moglie e figli e l'amore per Bianca, Jaume resta invischiato nel segreto del suo peccato.



Cuore Zingaro: Il cuore in un libro 








Che onore partecipare al secondo appuntamento con le Letture Sparpagliate, è un piacere avervi qui a condividere con noi i pensieri sul libro votato e scelto dalle LGS: Il Mercante di stoffe di Coia Valls.
Premetto che il romanzo storico non rientra tra i generi che prediligo, ma essendo una lettura condivisa, l'ho affrontata positivamente.
Il romanzo ha suscitato in me emozioni contrastanti: ho trovato alcune parti prolisse, che sembravano essere messe li per allungare il numero delle pagine, che mi hanno annoiata, d'altro canto ho apprezzato lo stile scorrevole dell'autrice, l'ambientazione, l'affascinante Barcellona del 1300 , i personaggi così ben definiti da prendere vita, ho adorato quelli femminili, l'ambizioso mercante e le sue conquiste mi hanno colpita.
Qualche colpo di scena in più non mi sarebbe dispiaciuto, ma forse questo è un genere che non lo richiede, posso comunque affermare che questa lettura è perfetta per gli amanti dei romanzi storici.
La mia recensione completa sarà sul blog il 26 giugno.


Daniela: Un Libro per amico 





Un romanzo storico che porta a navigare per mari verso rotte sconosciute mercanteggiando merci, m anche vite umane ed il futuro delle persone.
Con uno stile che permette di entrare a pieno nel periodo storico in cui le vicende sono narrate l'autrice ha saputo creare un intreccio di vite ed avvenimenti capaci di far leggere queste più di 450 pagine senza mai un attimo di noia, tenendo l'attensione del lettore sempre alta, grazie anche ai diversi colpi di scena che vengono disseminati qua e là.
Facilissimo affezionarsi ai personaggi di questo romanzo. Personaggi che credo siano lo zoccolo duro di questo libro; tutti, dal più importante uomo di chiesa, al più misero ed umile servo sono cararatterizzati in modo splendido, ognuno con una propria connotazione, con le proprie caratteristiche, con la propria storia.
La bravura dell'autrice ci permette di conoscere a fondo ognuno di loro, di immaginarceli nell'aspetto e nelle caratteristiche umane.
Un intreccio di vite e situazioni creato in modo perfetto, capace di dare un quadro completo di un pezzo di storia, di un tipo di società che solo grazie ad opere così magistrali - seppur romanzate - possiamo immaginare provando ad immedesimarci.
Un romanzo che mi ha affascinato senza riserve.
Unico appunto che mi sento di fare sono alcune situazoni importanti che avrei preferito vedere approfondite ed altre meno importanti in cui invece ho avuto l'impressione che siano state un po' trascinate.

Laura: La Biblioteca di Eliza







Non mi tiro indietro davanti ad un nuovo autore/autrice o un genere diverso da quelli che di solito leggo, anzi mi piace buttarmi nella mischia e scoprire qualche novità. E così è stato per Il mercante di stoffe. Letta la trama immaginavo non fosse il mio genere, tuttavia… non si sa mai! Ecco, ora è ufficiale, non è il mio genere. Il libro mi ha annoiato a morte. La storia è interessante ma troppo piatta per i miei gusti. I vari eventi che costellano la vita del mercante Jaume e della sua famiglia non mi ha coinvolta. Ogni pagina che giravo speravo in qualcosa che mi stupisse… ma niente. Se a questo aggiungiamo un’ambientazione, geografica e temporale, che mi piace poco ecco… diciamo che non è il libro che fa per me!


Laura: La Libridinosa 




Quello che mi ha maggiormente colpito di questo romanzo è la capacità con cui l'autrice riesce a descrivere luoghi e personaggi in maniera talmente veritiera che si ha la sensazione, durante la lettura, di poter toccare tutto con mano, di percepire gli odori delle spezie, i colori delle stoffe; sembra quasi che i personaggi interagiscano con noi, raccontandoci le loro vite, le loro emozioni, le loro sensazioni.
Ambientato in un'epoca talmente lontana che la lettura potrebbe quasi spaventare, questo romanzo riesce a penetrare nell'anima del lettore e si fatica davvero a staccarsene.
I personaggi sono perfetti: pregi e difetti contraddistinguono ognuno di loro e, durante la lettura, ci si trova a parteggiare per l'uno o per l'altra a seconda degli eventi.
La scrittura di Coia Valls è davvero scorrevole, piacevole, precisa, ma mai noiosa. 
Una storia che scorre veloce e che si legge davvero volentieri!


Allora che ne pensate? A chi di noi va la vostra simpatia? Siamo curiose di conoscere il vostro pensiero, proprio perché questo libro è stato odiato oppure amato alla follia! De gustibus...non disputandum est.
Alla prossima,

Salvia, Cuore, Dany, Laura, Laura, Stefania

4 commenti:

Chiacchiere tra Laura e Laura,

Chiacchiere tra Laura & Laura #3 - chi è e cosa fa una book-blogger

mercoledì, giugno 17, 2015 Baba Desperate Bookswife 6 Comments

Carissimi buongiorno, oggi è un giorno speciale, lo sapete perchè?? Sono stata invitata a partecipare alle chiacchiere di Laura & Laura. Vi dirò che era tanto che non mi divertivo così, mi sono un po' messa a nudo cercando di ironizzare il più possibile, perchè proprio da qualche anno ho imparato che a sorridere ci si guadagna sempre! Adesso vi lascio alla domanda della settimana: Chi è e cosa fa una book blogger?





Il pensiero della Libridinosa 



Che domanda interessante che ci siamo poste questa volta! Diciamo che questa risposta ha tanti punti di vista!
Se chiedi a gente come mia madre, ti risponde che io spendo troppo in libri e poi passo le giornate al pc giocando a Mahjong. Ok, lo ammetto! Subito dopo pranzo, quando il mio misero cervello si rifiuta di collaborare a qualunque attività vada oltre una tazzina di caffè, io a Mahjong ci gioco davvero... per dieci minuti, però! Non per tutto il resto del pomeriggio! Ma madre è madre, c’è poco da stare lì a spiegarle; il solo termine book-blogger le ha già fatto tirare fuori il rosario ed invocare santi e madonne varie!
Se ti rivolgi ad un ufficio stampa di qualunque Casa Editrice, almeno il 90% di chi vi lavora, ti risponderà che siamo delle stalker assillanti, fanatiche e fastidiose, che mandano mail a qualunque ora del giorno e della notte!
C’è da dire che, per consolazione, c’è un 10% di sante che ci sopporta, ci coccola e ci asseconda... un po’ come si fa con i pazzi... e ci riempie di libri ed e-book!
Per gli scrittori... beh, per alcuni siamo diventate un terrificante incubo notturno che neanche Freddy Kruger ai tempi d’oro! Vivono in attesa delle nostre recensioni rosicchiandosi le unghie a sangue, ci tempestano di mail che ci fanno capire quanto una bella flebo di Valium farebbe loro comodo!
I più ci ignorano o, comunque, si accorgono di noi solo in caso di recensioni entusiasmanti e ci ributtano nel dimenticatoio (anche se vorrebbero spedirci all’inferno!) alla prima bocciatura letteraria!
Ecco, questo è ciò che siamo secondo il mondo. Ma in realtà? Vi siete mai chiesti chi si nasconda dietro questi schermi? Personalmente, sono una persona normale, noiosa, pignola, pigra! Ho la fissa dell’ordine, della pulizia e compilo liste per ogni cosa... soprattutto quando si tratta di libri (da leggere, da comprare, da recensire). Cosa faccio? Leggo, ovviamente! Compro libri, scrivo agli Editori, agli scrittori, curo il mio blog con la stessa maniacale attenzione che metto in tutto ciò che faccio nella mia vita!
Gli sconti in libreria mi mandano in estasi, ricevere in regalo un libro mi rende la donna più felice del mondo! I momenti che non dedico alla lettura sono quelli in cui, incollata a questo schermo e a questa tastiera, mi informo su nuove uscite, incontri con gli autori... e, soprattutto, sono quelli in cui interagisco con le LGS, parlando di libri ovviamente!
So che agli occhi del mondo essere una book-blogger vuol dire giocherellare con una tastiera ed un mouse e trascorrere la giornata leggendo, ma vi assicuro che dietro c’è molto, molto di più!



Il pensiero di Eliza

Se frequentate da un po’ il mondo dei lit blog o book blog e non vi siete mai posti questa domanda male, molto male!
Ha ragione Laura (ma non diteglielo se no è la fine!), a seconda di come la si guardi la risposta può essere diversa, anzi molto diversa. Ma iniziamo dal “Chi è una o un book blogger?”. Di base non siamo il diavolo, non siamo santi, non siamo gente che non ha niente da fare. Anzi. Chi lavora, chi studia, chi ha figli o familiari a cui pensare. Ci piacciono i libri, ci ricaviamo ogni momento libero per leggere un capitolo in più o ancora una pagina e ne parliamo. Il fatto è che per preservare la salute mentale di chi ci è intorno abbiamo deciso di iniziare a sproloquiare anche online e così ecco i nostri blog! Poi possiamo diventare persone speciali o odiose criticone in un attimo a secondo che si scriva bene o male di questo o quel libro, ma che ci volete fare siamo (almeno la maggior parte di noi) sincere!
Ok, ma cosa fate? Non sembrerà ma avere un blog non è una passeggiata. Ci sono tante cose da fare e a cui pensare. Beh, prima di tutto bisogna leggere e fin qui…E poi bisogna restare informati su nuove uscite, promozioni, eventi, ma anche sulle novità più propriamente relative al blog, ne è un esempio la nuova politica sui cookie entrata in vigore questa settimana (si ci sono anche regole e leggi da seguire..). Per fare tutto ci vuole tempo e a meno che non viviate di sola aria è difficile averne abbastanza. Si legge nei momenti più impensabili e si scrive appena sia ha un’idea (aahhh quante recensioni sono nate sui tovaglioli dei bar mentre facevo colazione…), un’intuizione, un pensiero fugace! E ovviamente tutto gratis! Lo sottolineo non perché mi voglia far pagare ( e per fare cosa per altro? Una recensione, una segnalazione? Mi sentirei un verme a farlo!) ma perché il blog per me è una passione, un angolo speciale tutto mio. Quindi anche se a volte vorrei urlare dietro all'ennesima mail copia e incolla che ricevo, all'editore che manco si degna di rispondermi con un no, al codice html che non fa quello che voglio gli voglio bene. Si voglio bene al mio blog!
Ah non ve l’avevo detto? Le book blogger sono anche un po’ pazze!



Il pensiero di Salvia  



Book -blog , Lit-blog...ma dietro a quegli avatar più o meno buffi, chi si nasconde?
Ohhh nel mio caso si cela una pianta aromatica, qui in Piemonte la Salvia si usa per condire gli agnolotti...oppure in Sicilia per fare il "canarino" una bevanda che stura pure i lavandini.
Oltre ad avere un profumo invitante (già, mio marito non mi mangia di baci...mi morde proprio) sono anche una lettrice disperata con manie di accumulo compulsivo - dovrei forse andare dallo psicologo, ma in fondo mi piaccio così –.
Ma veniamo alla prima domanda: Chi è una Book Blogger?Mumble mumble...la domanda di riserva non ce l'hai?? Io posso parlare per me...non vorrei mai essere lapidata per aver espresso pensieri troppo generici, mai fare di tutta l'erba un fascio.
A casa Rana (io sono Salvia, mio marito Burro, se fate due più due ci arrivate) una blogger è quella persona di sesso femminile, che ha da poco superato la trentina, ma ha già seri problemi di vista - cartaceo sempre in mano, oppure lo schermo del pc sovente acceso - pochi rapporti sociali con il vicinato e molti virtuali, perché più interessanti e meno invasivi di personaggi ambigui che decidono di invaderti la cucina con la scusa dell'earl-grey ma che in realtà vogliono raccontarti che tale Y, sposato con X è andato a letto con K, sposata con Z. Io già non sopporto i Romance scritti da autori di tutto rispetto, immaginate come possa apprezzare il pettegolezzo da Novella 2000.
Quindi per riassumere: poca vita mondana, accumulatrice compulsiva, un po' miope e un po' presbite, facciamo anche astigmatica nel weekend e il quadro è fatto. Ma come in tutti i film...basta un po' di trucco e parrucco per trasformarla in quella paracula di Cenerentola!
Cosa Fa?
1) Secondo voi, cosa può fare una persona che legge almeno un paio di libri alla settimana?? Un c....o!!! Ecco quello che pensano la maggior parte delle persone.
Io al mattino gestisco un negozio, al pomeriggio cerco di non far saltare in aria la casa per mano di mia figlia, ma per la maggior parte della gente che conosco...sono una sociopatica che perde un sacco di tempo.
Se guardassi Barbara D'Urso o l'Isola dei famosi probabilmente sarei una gran figa...ma visto che in pausa pranzo, dopo aver steso i panni, lavato i piatti (non è vero, mangio dalla suocera), messo a nanna la piccola futura lettrice (spesso lo fa Burro)...ok ok va bene la smetto: IO IN PAUSA PRANZO LEGGO. Ho all'incirca un'ora e mezza, ma sarò libera asocializzarmi come mi pare???
2) Poi una book blogger è anche una persona che, nascosta dallo schermo del computer...stalkerizza i suoi autori mito! (la scusa è buona: ho un blog, solo per questo ti ho chiesto l'amicizia su facebook, twitter, pinterest, linkedin, badoo, Google+, anoobi, goodreads).
3) Scatena le ire degli autori più o meno famosi: attenzione a come recensire un libro perché potrebbero arrivare a casa delle buste con un proiettile per monito, oppure trovare il coniglietto nano morto sullo zerbino di casa.
4) Si reca alle presentazioni degli autori con il seguente kit di sopravvivenza:
- maglietta con stampato l'avatar del blog
- cartellina personalizzata
-segnalibri stampati apposta per l'occasione
- capello imbizzarrito a causa del viaggio sui mezzi pubblici
oppure ce ne sono altre, le fashion book blogger, le eccezioni che confermano la regola: delle gnoccone da paura, alte magre e vestite all'ultima moda. Grazie di esistere, così l'uomo medio la smette di pensare che bella non può essere anche intelligente. Tiè. (tanta invidia)
E poi c'è chi ancora pensa che le book- blogger siano dei topi da biblioteca pieni di fobie e con la paura della folla. Tsè Tsè , luoghi comuni.



6 commenti:

Corbaccio,

Da giovedì in libreria!!

martedì, giugno 16, 2015 Baba Desperate Bookswife 2 Comments

Eccoci nuovamente pronti con un paio di titoli invitanti. Il primo è un thriller tecnologico-scientifico, purtroppo il genere non è proprio dei miei preferiti, ma sono certa che il talento dell'autore nipponico mieterà molte vittime. Il secondo è un diario di viaggio, l'ho gentilmente ricevuto in omaggio dalla Casa Editrice che ringrazio, e breve potrete leggere la mia recensione. Inutile sottolinearvi il perché io sia così curiosa di tuffarmi in mezzo alla polvere africana...





Titolo: Il protocollo ombra
Autore: Hazuahi Tahano
Casa Editrice: Garzanti
Pagine: 580
Prezzo: 16,90€
In Libreria: dal 18 giugno 2015

SINOSSI: Nello Studio Ovale la luce attraversa a malapena i vetri alle spalle dell’uomo seduto alla scrivania, il capo chino. Il presidente Burns deve fronteggiare la più grave crisi nella storia degli Stati Uniti d’America. A diecimila chilometri di distanza, nel profondo della giungla congolese, un antropologo tiene per mano la causa di quella crisi. È solo un bambino. Si chiama Akili. Ha tre anni. Akili è una forma di vita evoluta con un’intelligenza di gran lunga superiore a quella dell’Homo sapiens. È il primo della sua specie e può rappresentare il futuro della razza umana. Ma rischia di essere l’ultimo. Le capacità di analisi della sua mente gli permettono di decifrare ogni protocollo di comunicazione, di prevedere ogni operazione militare, di vanificare qualsiasi strategia. Per questo è un pericolo, e deve essere eliminato. La delicata missione, nome in codice «Nemesis», viene affidata a un team di mercenari, capeggiati dall’ex operativo delle forze speciali Jonathan Yaeger. Eppure quando quest’ultimo giunge in Congo, ed entra per la prima volta in contatto con il proprio obiettivo, capisce che forse gli ordini che ha ricevuto questa volta non devono essere eseguiti. Che quel bambino può rappresentare non un pericolo ma la speranza in un mondo, in un’umanità migliori. Che proprio da Akili può venire la cura per la rara patologia che ha colpito la persona che Jonathan ama di più. Ma schierarsi in difesa di Akili è pericoloso. Perché significa inimicarsi la maggiore potenza del pianeta.
Il protocollo ombra è il folgorante debutto di Kazuaki Takano, venduto in più di venti paesi, che ha subito raccolto il consenso entusiasta dei lettori di tutto il mondo. Intelligente e originale, in un serrato inseguirsi di presente e futuro, scienza e intrigo politico, questo thriller adrenalinico si inserisce a pieno titolo nel solco dei bestseller più amati di Michael Crichton.

NOTIZIE SULL'AUTORE: Kazuaki Takano, classe 1964, è uno sceneggiatore cinematografico. Il protocollo ombra è il romanzo che l’ha consacrato a livello internazionale come erede di Michael Crichton.




Titolo: Africa a cronometro
Autore: Egisto Corradi
Casa Editrice: Corbaccio
Pagine: 300
Prezzo: 25,00€
In libreria: dal 18 giugno 2015

SINOSSI:  

Il primo rally Algeri-Città del Capo:
una transahariana fra Nuvolari ed Hemingway
nel classico introvabile di Egisto Corradi

«Guardo le ruote e penso ai milioni e milioni di giri fatti, e ripenso all’Africa, a sedicimila chilometri di piste e strade d’Africa. Cinquanta giorni d’Africa, cronometro alla mano notte e giorno tutta l’Africa da nord a sud, Africa a cronometro.»
Così Egisto Corradi conclude  il reportage del primo Rally Mediterraneo Algeri – Città del Capo, a cui partecipò nella duplice veste di giornalista e corridore. Un reportage, un libro di viaggio appassionante che prende spunto da una corsa automobilistica senza precedenti: fra il 26 dicembre 1950 e il 23 febbraio 1951 trentacinque equipaggi di sette paesi percorsero più di quindicimila chilometri di strade e piste attraversando l’Africa da Nord a Sud. Un’impresa impossibile, oggi, in un continente devastato da conflitti e guerre civili…
Lo spirito di questa competizione, a cinque anni dalla fine della seconda guerra mondiale, non è unicamente né principalmente sportivo: si tratta in qualche modo di prendere le misure di un’Africa sulla via della decolonizzazione da parte dei Paesi della «Vecchia Europa» alla soglia del boom economico. Incidentalmente, gli equipaggi italiani ottengono anche piazzamenti eccellenti. E l’autocarro della Lancia, Croce del Sud, su cui viaggia Corradi, arriva secondo nella sua categoria. È un successo dell’industria automobilistica italiana, che il giornalista del Corriere della Sera non manca di sottolineare, anche se il suo entusiasmo, la sua curiosità, il suo interesse sono rivolti ai paesaggi e alle genti di un’Africa tutto sommato ancora vergine e misteriosa che, a quasi settant’anni di distanza, ci appare immensamente lontana.

Grazie a Paolo Dal Giudice e Paolo Giusti - curatori di una nuova edizione illustrata di Africa a cronometro corredata di una preziosa Appendice che contestualizza gli avvenimenti - torna finalmente in libreria un libro che a buon diritto può definirsi un classico, scritto da uno dei maggiori giornalisti italiani.

«‘Vengono da Algeri, hanno attraversato tutta l’Africa, quei pazzi’, sento sussurrare l’albergatore.
Già, tutta l’Africa; tutta l’Africa, ma senza una bucatura e senza un solo leone. Una strana Africa, l’Africa 1951, l’Africa del Rallye Algeri-Città del Capo.»


 Egisto Corradi (1914-1990), di origini contadine, si laureò in Economia e commercio e iniziò a lavorare come giornalista alla Gazzetta di Parma prima di passare al Corriere della Sera. Fu inviato speciale in Ungheria nel 1956, nel Congo, in Vietnam, in Cecoslovacchia nel 1968, in Afghanistan. In Italia fu testimone di eventi come il disastro del Vajont e il terremoto del Belice. Nel 1973 lasciò il Corriere della sera per Il Giornale  di Indro Montanelli. Fra i suoi libri, oltre a Africa a cronometro, ricordiamo La ritirata di Russia, Stalingrado, L’avvocato, Dalle zone calde.

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