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Recensione di Nadia #8 - Il giro di Chiave di Ruth Ware

lunedì, aprile 18, 2022 Baba Desperate Bookswife 0 Comments



Il libro
Il giro di chiave di Ruth Ware
Editore: Corbaccio| Pagine: 348| Pubblicazione: 2021| Prezzo 16,90€| Trama:Qui
Genere: giallo
Notizie sull'autrice
Ruth Ware inglese, ha esordito con L’invito, che è subito diventato un successo internazionale, seguito da La donna della cabina numero 10, Il gioco bugiardo, L’eredità di Mrs Westaway, oltre a Il giro di chiave. Pubblicati in Italia da Corbaccio, sono dei bestseller internazionali tradotti in più di quaranta lingue, e sono entrati nelle classifiche dei libri più venduti di tutto il mondo, fra cui quelle del Sunday Times e del New York Times. Ruth Ware vive nei dintorni di Brighton con la famiglia.
 Recensione di Nadia

Buongiorno lettrici e lettori!

Oggi vi parlo di un romanzo scritto da una delle mie autrici di thriller preferite, di cui spero che presto traducano tutto in italiano: sto parlando dell’inglese Ruth Ware, con il suo Il giro di chiave.

Quando legge su un giornale l’annuncio per la ricerca di una baby sitter in un’isolata villa in Scozia, Rowan Caine stenta a crederci: lo stipendio è altissimo, e lei potrebbe finalmente allontanarsi dalla Frugoletti, l’asilo di Londra in cui lavora e dove si trova malissimo. Abbellendo un po’ la realtà e grazie anche a qualche bugia seminata ad arte, Rowan ottiene il posto e diventa la tata di tre bambine tra gli otto anni e i diciotto mesi, oltre a Rihannon, una quattordicenne piuttosto ribelle e fin troppo scaltra. I genitori delle ragazze partono subito per una trasferta di lavoro, e molto presto episodi inquietanti e piccoli incidenti iniziano a minare la sicurezza di Rowan che, complici alcuni tragici avvenimenti del passato avvenuti nella villa e nel suo giardino, comincia a domandarsi se la dimora non sia infestata dai fantasmi…

Adoro i romanzi di Ruth Ware: anche se non ho letto La donna della cabina numero dieci, che credo sia il suo esordio e di cui non ho sentito parlare molto bene, penso che da Il gioco bugiardo in poi non abbia sbagliato un colpo. Questo Il giro di chiave, come già il titolo suggerisce, si rifà, nella storia e nelle atmosfere, a un grande classico della letteratura inglese, Il giro di vite di Henry James: un thriller psicologico ante litteram che faceva dell’ambientazione inquietante e delle paranoie della giovane governante i suoi punti di forza.

L’autrice utilizza inoltre uno stratagemma a mio avviso ben riuscito: la storia è narrata attraverso una serie di lettere che Rowan, in carcere con l’accusa di avere ucciso una delle bambine, scrive a un celebre avvocato nel tentativo di farsi rappresentare per dimostrare la propria innocenza. Il lettore è quindi invogliato a sapere non soltanto come si sia svolta la vicenda, ma anche se Rowan riuscirà o meno a suscitare l’interesse dell’avvocato e a uscire pulita da questa tragica storia.

Ho adorato tutto di questo romanzo: le atmosfere scozzesi, con il cielo pronto a incupirsi da un momento all’altro anche in piena estate; l’ambiguità della liaison di Rowan con il tuttofare Jack; la spiccata personalità di ognuna delle tre bambine e di Rihannon, e soprattutto l’affastellarsi di misteri e piccoli inquietanti avvenimenti che portano lentamente la tensione a un livello sempre più alto. Consiglio assolutamente questo romanzo a tutti coloro che vogliano fare un pausa “ad alta tensione” dalla vita quotidiana: non vi nascondo che, mentre acquistavo piastrelle o passavo l’aspirapolvere in cantiere, il mio pensiero correva a Rowan e il mio cuore palpitava con lei, e non vedevo l’ora di tornare a casa e scoprire come sarebbe finita la storia!

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