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Gruppo di Lettura - Volevo solo andare a letto presto - Prima Tappa

lunedì, dicembre 05, 2016 Baba Desperate Bookswife 13 Comments


Buongiorno lettori come state?  Ohhh finalmente siamo arrivati tutti al resoconto riguardante la prima parte di questo romanzo.
Prima di tutto leggiamo insieme la trama:
Ipocondriaca, ossessiva, maniaca del controllo e sfegatata di telenovelas brasiliane: del resto che cosa aspettarsi dopo un'infanzia trascorsa in un borgo hippy, senza tv, con una mamma fissata con la cristalloterapia, un padre non ben identificato e tanti amici che danzano in giro, spesso senza vestiti?
E' comprensibile che a trentacinque anni Agata Trambusti voglia avere il pieno controllo di ogni aspetto della sua vita e detesti qualsiasi fuoriprogramma. Inclusa la pioggia, e quella mattina si è messo a piovere sul serio, mentre in tailleur e chignon Agata varca il cancello di una villa sull'Appia per valutare alcuni quadri che il proprietario vuole mettere all'asta. Ma la pioggia non è niente rispetto a quello che la aspetta: in meno di un minuto la sua tranquilla esistenza si trasforma in un rocambolesco film d'azione, a partire dall'uomo misterioso - terribilmente somigliante a Christian Bale! - che Agata mette ko con due abili mosse di krav maga prima di darsela a gambe. Ma che cosa sta cercando quell'uomo? E perché le sta improvvisamente alle calcagna?
Tra una fuga nei vicoli più sordidi di Barcellona, le minacce di uno strozzino di quartiere e un losco traffico di falsi d'autore, Agata dovrà per una volta dar ragione al suo psicologo e lasciarsi risucchiare dal vortice impazzito degli eventi. E delle emozioni. Perché sarà proprio questa la partita più dura.

CONSIDERAZIONI DA PAGINA 0 A PAGINA 74
Sicuramente il romanzo si presenta ricco di azione e povero di parti introspettive, sin dalle prime pagine i personaggi si muovono dinamicamente e non perdono tempo a  pettinare le bambole. 
Abbiamo capito che Agata Trambusti, nata dall'amore di una stravagante coppia, lavora nell'ambito dell'antiquariato e principalmente valuta opere d'arte. 
E' single, ipocondriaca come Woody Allen, senza possibilità di guarigione e assolutamente priva di sensualità, insomma assomiglia alla Signorina Rottermeier di Heidi per quanto riguarda la scelta dei capi d'abbigliamento, però pratica Krav maga, come Vani Sarca (Scrivere è un mestiere pericoloso - Alice Basso - Garzanti 2016).
Non ho ancora ben capito come, in settantaquattro pagine si ritrova a casa di un personaggio mezzo romano e mezzo greco, che appena la vede scappa insieme ad un altro misterioso individuo, viene aggredita e ricoverata all'ospedale e infine parte per Barcellona, incontra un figo pazzesco che le salva la vita e la vede in mutande, balla la lap dance in un locale di scambisti, e infine viene arrestata, completamente imbottita di stupefacenti. Non tralasciamo il fatto che, anche se forse lei non lo ricorda, ha baciato il figone sopracitato.
Oddio, e adesso che vi dico? Ho sorriso, e tanto. Dopo aver letto, uno di seguito all'altro, una storia di violenza sulle donne e un romanzo sul bipolarismo, avevo bisogno di un racconto semplice e scorrevole.
Ammetto di non provare una simpatia smisurata per Agata, che è troppo diversa da me: io scappo dai farmaci e lei li consuma come fossero caramelle, ha la passione per le telenovelas, mentre io non le reggo, prova desiderio per uno che, a suo avviso, vorrebbe violentarla, insomma è un personaggio interessante, ma se con alcuni beniamini vorrei poter condividere una serata conviviale, magari la Trambusti la lascerei a casa, imbottita di Xanax. 
Cosa succederà adesso? Beh questa parte è talmente breve che potrà accadere tutto o niente, ma io sono curiosa di sapere come farà ad uscire di prigione. Secondo voi il sosia di Mr Bale ci metterà il suo zampino, oppure i suoi amici la tireranno fuori dai guai?

 MI HA COLPITO...

La Rambla è una strada, lunga quasi un chilometro e mezzo, all'interno della quale si racchiude la vita di Barcellona nel bene e nel male. Originariamente era un corso d'acqua mentre oggi è un luogo di ritrovo per turisti e autoctoni. Si possono trovare bancherelle, artisti di strada, statue viventi e non, e ristorantini di ogni genere. E' suddivisa in sei parti e ognuna di esse ha una denominazione, infatti spesso si sente parlare di Las Ramblas, anche se il tratto è uno solo.
Ha però un lato oscuro, di notte un tratto si trasforma in un vero e proprio quartiere a luci rosse e strani venditori cercano di vendere della birra che nascondono nei tombini. I borseggiatori sono tanti (come d'altronde in ogni posto stracolmo di turisti). 
Ecco, io a Barcellona non ci sono mai stata e adesso la mia anima vagabonda avrebbe la necessità di andare a vedere questa perla del Mediterraneo. 

Per oggi è tutto...ci rileggiamo la prossima settimana, sul blog di Daniela!

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13 commenti:

  1. Buongiorno Baba! Devo dire che hai abbastanza riassunto anche il mio punto di vista su questa prima parte di romanzo: le prime pagine le ho trovate abbastanza confusionarie e Agata l'avrei presa a botte in più di un'occasione (sull'aereo ho veramente dubitato della sua intelligenza: nonostante anch'io abbia un po' paura di volare non arriverei mai a comportarmi come lei! Capisco che l'autrice voglia esasperare l'effetto comico, ma per ora questa protagonista va nel pallone troppo in fretta per i miei gusti). E poi, vogliamo parlare di come reagisce a questo Calcaterra? Lui spunta dal nulla e lei non gli fa neanche una domanda sensata. Va beh dai, vedremo come si evolverà. Per quanto riguarda Barcellona ci sono stata a maggio e mi è piaciuta tantissimo! Las Ramblas sono vivibili anche di sera, secondo me. Baci baci!

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    1. Ciao Nadia! Eh, ma tu me lo avevi fatto capire...e hai avuto ragione. Lo sto leggendo volentieri, scorre che è una meraviglia, ma devo capire Agata, che è anche una Bridget Jones per certi aspetti, la scena della prigione me l'ho proprio ricordata.
      Sono felice che tu mi dica che Barcellona è vivibile di sera, su vari siti viene descritta male, ma ho pensato che magari, come ogni grossa città, la malvivenza ci sia, Anche a Torino se si girano determinati quartieri...magari non si sventola un assegno circolare urlando "ho vinto mille euro" ah ah ah
      Detto questo, vado a leggere! ah ah ah Baci per te

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  2. Buonasera Baba! Mi riconosco anche io nel giudizio complessivo di questa prima parte del romanzo e del personaggio di Agata. Premetto che il libro non è proprio il mio genere....però gli riconosco il fatto di essere divertente e di farsi leggere. Certo, Agata è un personaggio, come dire, surreale! Fa cose assurde e ha un modo di fare che ho trovato a volte urtante; come se l'autrice volesse ad ogni costo farci ridere o sorridere. Agata è, secondo me, una figura femminile proprio fuori dalla realtà... ma tant'è.....il libro si lascia leggere e se si vuole passare una serata in allegria dopo una giornata di lavoro allora ci sta.
    Comunque, a Barcellona ci sono stata tanti anni fa ed è una città che merita assolutamente!

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    1. Ciao! Eh si, il libro si lascia proprio leggere e comunque la spina ti permette di staccarla.ammetto di essere curiosa, voglio proprio vedere come si evolve il tutto. Eh Barcellona...è Barcellona e io è almeno un anno che vorrei visitarla, ma mio marito si oppone perché ci è già stato. Argh, dovremo arrivare ad un compromesso:-)

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  3. Ciao Baba, Agatha Trambusti non è un personaggio a cui mi stia affezionando, ma c'è da dire che in poche pagine gliene succedono di cose! Purtroppo alcune situazioni mi sembrano troppo poco realistiche...comunque andiamo avanti, vediamo se migliora.
    un abbraccio

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    1. Buonasera spagnola, ma allora, e tu che abiti quasi li vicino non mi dici nulla? Mi sarei aspettata almeno una mini guida turistica! Va beh sappi, ch per la.prossima tappa vorrei un itinerario completo. Preparati ah ah ah. Detto questo, vedremo cosa ci riserveranno i prossimi capitoli. Baci

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  4. Ciao Baba, ciao a tutte!
    Concordo con il pensiero generale... anche se ho sorriso molto per le vicissitudini di Agata, spesso mi sono trovata a pensare " ma questa che problemi ha?? E sbottonati diamine !!! ". Però adesso sono curiosa di sapere come continua, se il sospetto che sia tutto un sogno per i troppi calmanti presi sia vero ... e poi siamo sinceri: io incontrassi uno che somiglia spudoratamente a Christian Bale me lo farei a prescindere ������
    Barcellona ? Mi affascina quella raccontata da Zafon... però è una meta che vorrei visitare prima o poi !

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    1. Ciao Katy, no no, infatti fa sorridere, trovo che sia un libro che intrattiene. Ah ah ah beh Bale...tanta roba in effetti eh!!!!! Adesso leggeremo l'ultima parte, sono curiosa di capire cosa accadrà.
      Ps, a Barcellona spero di andarci presto, è una di quelle città che prima o poi bisogna visitare!

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  5. eccomi qui sono arrivata, in ritardo perché mi ero completamente dimenticata! Ma ho recuperato in fretta perché nonostante tutto il libro è scorrevole.
    Questa prima parte io l'ho trovata forzata in tutto. Vuole forzatamente far ridere, le succedono delle cose forzatamente assurde e lei è forzatamente strana. Non mi ha convinta, non mi sta piacendo, ma spero si riprenda.
    Io sono stata a Barcellona ma la città per me poteva essere qualunque. Non c'è molta descrizione dell'ambientazione, neanche italiana. Ma per me non è un difetto, non in un libro di questo tipo.
    Non sono riuscita a capire se a te sta piacendo e non ricordo fin dove devo leggere per la prossima volta (che è?), scusa, non mi sono segnata subito le date

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    1. Prossima tappa lunedì 12 da me, devi leggere la seconda parte!

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    2. Ciao Chiara, scusa tu il ritardo, questi giorno sono stati turbolenti. Sai che nemmeno io sto riuscendo a capire se mi stia piacendo o no? Ci sono alcuni momenti che prenderei a ceffoni Agata, altri invece no. Per il momento è una via di mezzo, anche se le pagine sono troppo poche per riuscire a dare un giudizio. Per ora non è uno di quei libri che mi sentirei di consigliare spassionatamente.Vedremo ah ah ah e spero che la mia confusione si dilegui.

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  6. Eccomiiiiii...la mia laringo faringite acuta mi ha fatto rincitrullito e pensavo di aver commentato questo post.
    Anche io sono in linea con il pensiero generale... Tante cose in così poche pagine e molte troppo forzate. Ora, che questi tizi rincorrono Agata ovunque pensando nascondi chissà quale segreto mi sbra assurdo visto che pare sappiano addirittura quante volte vada in bagno. Uhhh al fatto che possa essere un sogno a causa delle pillole non ci avevo pensato - grande Katy - e forse sarebbe il miglior epilogo per rendere la storia un minimo credibile!
    Per quanto riguarda Barcellona ci sono stata e ci andrei volentieri a vivere. La adoro dal punto di vista architettonico - scusa sister ma è deformazione professionale! - ne adoro gli abitanti e lo spirito. Ci devi andare ed io ci devo tornare!!!

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    1. Buongiorno ragazza. Eh, andarci a vivere...mumble mumble, mare, temperature più miti, forse meno umidità, direi che ci si potrebbe pensare, così, a scatola chiusa. Ci andrò, mio marito ci è già stato? Pazienza, mi accompagnerà. Grande Katy veramente, io non avevo pensato alla questione "pillole" e mi sembra una soluzione accettabile. Vuoi vedere che il finale possa essere con il botto?? Vedremo!

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