Howard,

Le Pillole di Ste #13 - dopo un clamoroso flop torno ai classici

mercoledì, agosto 17, 2016 Baba Desperate Bookswife 4 Comments

Questa è una rubrica ideata da me, a cadenza casuale, all'interno della quale il mio carissimo amico voltrese ci esporrà le sue letture.

Il mio amico Ste si è lasciato incastrare da letture un po' insolite e strada facendo ha amato "Il mio splendido migliore amico" , così io gli ho volentieri prestato il seguito. E' stato un flop, di quelli clamorosi, non per niente ha deciso di rifugiarsi al sicuro, tra i suoi classici. Oggi scopriremo nuove informazioni.


Titolo: Tra le braccia di Morfeo
Autore: A.G. Howard
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Pagine: 416
Prezzo: 14,90€

Trama:
Alyssa Gardner è stata nella tana del coniglio e ha affrontato il Serpente.
Ha salvato la vita di Jeb, il ragazzo che ama, è sfuggita alle macchinazioni dell’inquietante e seducente Morpheus e alla vendicativa Regina Rossa. Ora tutto quello che deve fare è prendere il diploma per realizzare il suo sogno e frequentare una prestigiosa accademia d’arte a Londra. Sarebbe tutto più semplice se sua madre, appena uscita da una casa di cura, non si comportasse sempre in modo eccessivamente protettivo e sospettoso. E se il misterioso Morpheus evitasse di farsi vedere in giro per la scuola e non la tormentasse proponendole una pericolosa missione, un’altra sfida al Paese delle Meraviglie, a cui lei, almeno in parte, appartiene…

La Pillola di Ste:
Come avrete ormai capito se sono assente non è per poca socievolezza ma è sempre e solo per cause esterne,ma, comunque sia il tempo di leggere lo trovo sempre e,poi con calma,vi racconto quello che ho visto!
L'ultima volta avevo in ballo la lettura del libro di A.G.Howard - TRA LE BRACCIA DI MORFEO e l'ho portato a termine......che dire??? Non mi è piaciuto per niente!!!
Si tratta del secondo capitolo della saga cominciata con IL MIO MIGLIORE AMICO che riprendeva e rielaborava in chiave moderna la storia di Alice Nel Paese delle Meraviglie di Carroll.
E infatti il libro riparte esattamente dal punto in cui c'eravamo lasciati con tutta la sua bella carne al fuoco che comincia ad essere ben cotta,ma c'è ancora parecchio spazio per gli stuzzichini.
Se il primo prendeva per base Alice questo dovrebbe,almeno nelle intenzioni,seguire le tracce di Attraverso lo specchio (e quel che Alice vi trovò) e invece si fa beatamente beffe della logica e segue una strada tutta diversa.
Va bene discostarsi ma......
Prende così vita una storia tutta nuova basata sempre sulla magia,sui Netherling e sui personaggi più in vista di Alice ma riveduti e corretti;peccato che proprio tutta questa novità sia decisamente povera di idee e ci si trovi tra le mani un polpettone di patetiche storie d'amore,un triangolo tra la protagonista,il suo fidanzato umano (e geloso)e l'altrettanto possessivo e oscuro uomo falena chiamato Morpheus che fa da deus ex machina di tutta la trama. Per 160 pagine è tutto un frou frou di tenerezze,baci e descrizioni di vestitini terribili che riportano alla mente Madonna e Cindy Lauper degli inizi,tra pizzi,veli e croci ( e Morpheus ricorda parecchio i Duran Duran). Una noia mortale!!!!
Poi finalmente qualcosa si smuove e dal Paese delle Meraviglie spunta finalmente un pericolo che interrompe la lettura di Cioè!!! Per salvare il libro è tardi ma almeno c'è un pochino di azione.....anche se le pagine di moda non mancano nemmeno durante la battaglia!
C'è poi giusto il tempo di arrivare a svelare quel poco di mistero che rimaneva e il libro è bello che finito!!!
Decisamente ignobile!!! Il primo anche se una cover era comunque godibile ma questo non ne sa davvero di niente e in più non ha un vero finale perchè deve preparare il terreno al 3° capitolo (che non leggerò). Da troppo tempo il genere fantasy vive di saghe,di trilogie,dai tempi dei successi di Eragon e delle Cronache del Mondo Emerso,ma quelli erano i primi e avevano un po' di originalità anche se si rifacevano tanto a Tolkien e a Narnia ma ormai si raschia il fondo e si vede! Sarebbe meglio creare un buon singolo e farlo camminare per bene piuttosto che cercare la saga per il successo a lungo termine perchè una volta esaurita l'idea originale quel che resta è davvero misero.



Titolo: Massime
Autore:Francois de La Rochefoucauld
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Pagine: 100
Prezzo:... 1,00€

Trama: Chi decide di leggere le "Massime" s'imbatte in una epigrafe che suona come un avvertimento: "Le nostre virtù non sono, il più delle volte, che vizi mascherati". Le "Massime" sono degli scandagli lanciati nella psicologia e nella morale dell'uomo, sono attraversamenti nell'inferno e nei vizi e delle follie umane, scritte con uno stile veloce, sorprendente e lucido. Questa nuova edizione presenta, in lingua italiana, un breve e puntuale commento delle singole massime.

La Pillola di Ste:
E visto che da un po' di tempo sulla mia pagina sono apparse alcune massime di questo signore ritratto qua sotto vi annuncio che ne ho letto tutta l'opera.
Francois De La Rochefoucauld è stato uno dei più grandi creatori di massime e aforismi della sua epoca,e forse ineguagliato o quasi anche nella nostra. Di nobili natali visse nella Francia di Richelieu e Mazarino,di Luigi XIII e della reggenza di Maria de' Medici madre del futuro Re Sole.
Uomo d'azione di parola non fu molto fortunato nelle sue scelte di campo e si trovò speso dalla parte dello sconfitto ma comunque dotato di arguzia e intelligenza seppe anche farsi valere,soprattutto lontano dai campi di battaglia; i salotti della corte di Parigi erano una campo di battaglia ben più temibile di quelli di fango!!!
Spesso si trovò coinvolto negli intrighi di corte e alcune volte pagò dazi pesanti al potente di di turno ma con la sua lingua tagliente fu sicuramente un protagonista dl suo tempo.
In età matura rinunciò definitivamente ad ogni velleità di potere per diventare il maggiore critico della vita cortigiana avendo la fortuna di poterla vivere dal di dentro e avendo al capacità critica per poterla deridere con battute taglienti.
Cinico e distaccato ma altero e aristocratico colpisce di fioretto e con eleganza ogni singola parte di quella società chiusa e immorale.
Oltre alle massime e agli aforismi nel libro sono compresi anche alcuni scritti più lunghi su amore,amicizia e comportamenti sociali,ovviamente tutto nel suo stile distaccato e mai ruffiano.
Non si può dire che fosse un filosofo ma aveva una sua linea morale che poi applicava all'ambiente che ben conosceva e che l'aveva nauseato.
Era un nobile e lo restò fino alla fine e di certo non era figlio del popolo ma comunque ci ha lasciato parecchi spunti di riflessione e una bella fotografia della vita di palazzo.



Titolo: Una giornata
Autore: Luigi Pirandello
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Pagine: pdf
Prezzo: 4,99€

Trama:In questo racconto composto da quindici capitoli, ognuno con personaggi diversi, troveremo delle storie di vita quotidiana. Tutti i protagonisti usano il linguaggio pirandelliano agendo e pensando in modo molto simile. Non è escluso, che Pirandello abbia voluto rappresentare se stesso in molte delle storie raccontate. La narrazione appare fluida e chiara tanto che il lettore coglie subito il senso della storia senza dubbi. Ogni storia ha insito dentro di sé un insegnamento che si dispiega agli occhi del lettore sul finire della narrazione. Al centro di ogni storia c'è la fragilità dell'uomo messa in mostra, soprattutto, negli eventi negativi della vita. Il volume si intitola "Una giornata" proprio perché anche un sol giorno vissuto può cambiare il corso degli eventi che seguiranno. Ci si può ritrovare con la casa in fiamme come nella storia "Vittoria delle formiche" oppure senza lavoro, senza famiglia. In poche parole, tutto può cambiare. Anche se non si è del tutto preparati, la vita non può essere organizzata perché le sorprese sono sempre dietro l'angolo. Ci si può creare degli obiettivi, cercare di seguire una routine, ma dobbiamo comunque essere sempre pronti ad accettare i cambiamenti con tanta buona volontà e senso di sacrificio. La focalizzazione della narrazione è interna perché il racconto si svolge tutto secondo il punto di vista del narratore. L'uomo rappresentato da Pirandello subisce il caso ed il destino e da questi è reso burattino. Tanto che egli non potrà mai sconfiggerli riducendosi ad un essere senza personalità. Ogni personaggio pirandelliano descritto in questa novella è accompagnato da un'enorme solitudine che non gli permette di comunicare per essere compreso dagli altri. Questo anche perché la comunicazione in sé è basata su delle parole che sono astratte e non riflettono i valori comuni. Ecco quindi che Pirandello ci conferma la sua tesi: in un'epoca decadente soltanto l'arte umoristica è possibile.

La Pillola di Ste:
E poi un classico.....o quasi!
Pirandello è uno di quegli autori che tutti abbiamo dovuto affrontare sulla nostra strada perchè da sempre fa parte dei programmi scolastici ministeriali e che abbiamo fatto fatica digerire (almeno vale per me).
In tempi passati ne ho già scritto e letto,ma Fb è un luogo di tempo presente dove il passato diventa facilmente oblio e perciò e difficile che vi ricordiatedel Fu Mattia Pascal e di come c'ho fatto amicizia solo in tempi recentissimi rileggendolo lontano dagli obblighi di scuola.
Una Giornata è una raccolta di novelle,tra l'altro uscita postuma,che ha come filo conduttore principale il sogno ma non quello sdolcinato d'amore ma quello che sfocia nell'incubo,nella visione.
Molte storie sono davvero al limite dell'assurdo,quasi Ai Confini della Realtà,in poche righe la scena è completamente ribaltata e si fa fatica a tenere il filo tanto è repentino il cambio di visuale.
Bello e onirico! Spesso si ride ma a denti stretti,un riso amaro e nervoso ma che è il condimento di ogni racconto.
I suoi personaggi sembra che prendano vita e che incamminino fuori dalle pagine e sono tutti dei perdenti che si dibattono fra mille difficoltà e annaspano come pesci appena pescati.

Ste

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4 commenti:

  1. Il Mio Migliore Amico volevo leggerlo, ma se il seguito lascia a desiderare forse non dovrei :/

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    1. Il primo della serie è piaciuto sia a me che a Ste, il secondo io non l'ho letto, ma da cosa ho capito a Ste proprio non è piaciuto ah ah ah, mentre ho un sacco di amiche che lo hanno divorato. In questo caso...de gustibus! a presto!!!

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  2. non sono d'accordo sul discorso delle saghe, soprattutto per i fantasy è praticamente la prassi e ne ho lette moltissime di veramente interessanti, ad esempio l'ultima di Charlie N.Holmberg è strepitosa. La Howard però a me non è piaciuta neanche nel primo quindi capisco lo sconforto

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    1. Ciao Chiara! io devo leggere proprio quella che hai citato tu!!! ho il primo capitolo e non vedo l'ora. Io personalmente preferisco gli auto conclusivi, anche se alcune serie le leggo volentieri, anzi, ne ho proprio parecchie cominciate. PErò dato che non sono dotata di molta pazienza e sopratutto ho voglia di scoprire sempre robe nuove...guarda non saprei, anche perchè tanti dei miei autori preferiti scrivono serie. Vabbè tu ormai lo sai, sono la contraddizione fatta a persona!!! un bacione

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