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Recensione di Baba #28 - Raccontami di un giorno perfetto di Jennifer Niven
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Desperate Il libro Raccontami di un giorno perfetto di Jennifer Niven Editore: DeA| Pagine: 400| Pubblicazione: 2015| Prezzo 10,00€| Trama:Qui Genere: YA Notizie sull'autrice Jennifer Niven vive a Los Angeles ma è cresciuta nello Stato dell’Indiana. Il suo primo romanzo, Raccontami di un giorno perfetto, è stato un sorprendente caso editoriale, bestseller in tutto il mondo e vincitore di numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Mare di Libri 2016. Da Raccontami di un giorno perfetto è stato tratto un film Netflix con Elle Fanning e Justice Smith come protagonisti e la stessa Jennifer Niven come sceneggiatrice. Per De Agostini ha pubblicato anche i romanzi L’universo nei tuoi occhi e Respiro solo se tu. Recensione di Baba e 1/2 Ho letto un libro di Jennifer Niven diversi anni fa, non mi ricordo il perché e nemmeno chi me la consigliò. Quel libro però lo ricordo bene: non avevo aspettative e mi rimase impresso per diverso tempo. Lo stile dell'autrice mi entrò dentro e comprai presto un altro suo libro, questo qui di cui vi parlo oggi. Raccontami di un giorno perfetto narra la storia raccontata attraverso due punti di vista alternati di due teenagers: Violet e Finch. Abitano in paesino dell'Indiana, non potrebbero essere più diversi eppure...eppure hanno qualcosa in comune: entrambi non sono ragazzi comuni per motivi diversi ma se Violet fa di tutto per celare il suo dolore e per far tacere il mostro che le cresce dentro, Finch invece viene etichettato come Strano, Svitato e altri epiteti simili. Nonostante i due vadano a scuola insieme non si rivolgono la parola: lei è popolare e lui lo è ma nella maniera sbagliata. Complice un giro sul tetto e un presunto tentato suicidio di qualcuno...i due inizieranno a parlarsi e tra loro nascerà qualcosa di particolare, trasgressivo, forte. Fino a quando... Premetto che si tratta di uno Young Adult, quindi ahimè lontano dalle mie farfalle nello stomaco e dai trucchetti per piacere o meno ai ragazzi. Ancora una volta però la Niven mi convince, mi tiene incollata alle pagine e non mi fa perdere una battuta. Per alcuni aspetti questa storia sembrerebbe scontata, forse lo è, ma è la penna della Niven e la psicologia dei due protagonisti a farti venire voglia di leggere ancora e ancora. Altro particolare interessante è il fatto che l'autrice parli ancora di persone "diverse", "etichettate", facili da mettere ai lati per un motivo o per un altro. Jennifer ci parla di casi di suicidio, ci parla di buchi neri, di grande sonno, mette in guardia i suoi giovani lettori, non lascia scampo. Una lotta verso la vita, una cosa continua che per chi sta bene sembra la normalità, sembra banale, scontato, ma non lo è per chi soffre di depressione o per chi ha subito dei traumi psicologici o fisici. Qual è la percentuale di suicidio tra i giovani? Quanti hanno il coraggio di parlarne senza paura di essere messo da parte. Perché un problema fa paura, come se ci fosse il rischio di contagio. Poi ci parla di perdite, di violenze familiari, di famiglie sfasciate, di colpe che non ci sono. Tutto in unico libro e non sembra sovraffollato, sembra giusto così. Mi piace pensare che ci siano molti adulti che grazie alle storie stiano accanto ai giovani, li facciano sentire speciali, parte di un tutto. Credo che la Niven ci riesca. Ma forse io sono grande e vedo cose anche quando non ci sono. |
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