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Recensione di Baba #27 - Se prima eravamo in due di Fausto Brizzi

mercoledì, agosto 31, 2022 Baba Desperate Bookswife 0 Comments

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Il libro
Se prima eravamo in due di Fausto Brizzi
Editore: Einaudi| Pagine: 120| Pubblicazione: 2017| Prezzo 13,00€| Trama:Qui
Genere: biografie
Notizie sull'autore
Fausto Brizzi (Roma, 1968) è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico. Con il suo film d'esordio Notte prima degli esami ha vinto il David di Donatello e il Nastro d'Argento. Tra le altre sue opere: Ex, Maschi contro femmine, Com'è bello far l'amore, Pazze di me. Per Einaudi ha pubblicato Cento giorni di felicità (2013 e 2017), tradotto in Francia, Stati Uniti, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Brasile, Israele, Repubblica Ceca, Slovacchia, Serbia, Turchia, Australia, Se mi vuoi bene (2015 e 2016), Ho sposato una vegana (2016 e 2017) e Se prima eravamo in due (2017).
Recensione di Baba


Ho conosciuto Brizzi grazie al consiglio spassionato di un'amica blogger una decina di anni fa e dopo aver letto "cento giorni di felicità" ho capito che questo autore faceva per me. "Se prima eravamo in due" è il secondo libricino scritto dal noto regista sulla sua vita di coppia, quest'ultimo tratta la gravidanza dell'ormai ex moglie Claudia Zanella e la nascita della piccola Penelope Nina detta Penny. L'autore è simpatico, non c'è che dire ma questo volume non mi ha rapito come invece è accaduto con i suoi precedenti e vediamo il perché.

Claudia, a detta di Brizzi, era una nota vegana integralista, salutista al 100% e attenta all'ambiente, ci ha permesso di sorridere grazie a numerosi siparietti durante la lettura di "Ho sposato una vegana", adesso però anche basta...ok tu mangeresti anche le gambe del tavole mentre lei ti propina il digiuno dell'uva...la bambina a parte l'allattamento seguirà una dieta strettamente vegana, pure il ginecologo deve essere Vegan Ok: Brizzi cambia argomento. 

Secondo punto che mi ha fatto arricciare un po' il naso è stata proprio la fine. Ho ben compreso che questa storia fosse dedicata alla figlia, con tanto di lettera finale da leggere post mortem del padre. Insomma, davvero? Mol molto carina l'idea, però io avrei preferito che queste cose non fossero pubblicate. Cioè mi è sembrato come se sfruttasse in nome della figlia per vendere un libro. Puoi farlo con te stesso, con tua moglie che è adulta e consenziente, ma non "usando" una bambina di appena un anno. 
Non fraintendetemi, sarei stata felice se mio padre mi avesse dedicato un libro, però secondo me...è come lo fai. Le ultime dieci pagine le ho trovate davvero molto molto di cattivo gusto. 

Indubbiamente leggere queste pagine intime (perché qui non si tratta di un romanzo ma di vita vera) dopo aver letto della separazione tra i due e i motivi che li hanno portati a separarsi...mi ha fatto un po' ridere. Ecco perché a mio avviso non bisogna mai sbilanciarsi troppo nelle dichiarazioni d'amore pubbliche, non è prudente tatuarsi il nome del marito o della moglie sul braccio...insomma il "per sempre" non esiste sempre e quando accade...è perché si ha lottato, non ci si è risparmiati ma a volte non basta lo stesso. 

Per concludere, il libro si lascia leggere, lo stile dell'autore è sempre simpatico e scorrevole e la storia è quella di un padre innamoratissimo di sua figlia prima ancora di averla vista. Dolce e commovente quest'uomo che diventa padre quando ormai la sua famiglia aveva perso le speranze, un uomo che comprende il potere del DNA e che si rende conto che sarà schiavo di Penny finchè vivrà. 

Se volete una lettura leggera e di intrattenimento potete prenderlo in considerazione :-) A me non ha rapito il cuore ma questo non significa nulla! E' indubbiamente un libro scorrevole. 

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