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Recensione - Più forte di ogni addio di Enrico Galiano

venerdì, aprile 19, 2019 Baba Desperate Bookswife 8 Comments

Il libro
Più forte di ogni addio di Enrico Galiano
Editore: Garzanti | Pagine: 352| Pubblicazione: 18 aprile 2019 | Prezzo 17,90€| Trama: Qui
Genere: narrativa 
Notizie sull'autore
Enrico Galiano è nato a Pordenone nel 1977. Insegnante in una scuola di periferia, ha creato la webserie Cose da prof, che ha superato i dieci milioni di visualizzazioni su Facebook. Ha dato il via al movimento dei #poeteppisti, flashmob di studenti che imbrattano le città di poesie. Nel 2015 è stato inserito nella lista dei 100 migliori insegnanti d’Italia dal sito Masterprof.it. Il segreto di un buon insegnante per lui è: «Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti». Ogni tanto prende la sua bicicletta e se ne va in giro per l’Europa con uno zaino, una penna e tanta voglia di stupore.
Recensione 

E così mi sono messa in pari, nell'arco di poco più di un mese ho letto i tre libri scritti dal professore più amato dagli studenti: Enrico Galiano.
Anche questa volta i protagonisti sono due ragazzi che stanno per raggiungere la maggiore età e l'esame di maturità: si chiamano Nina e Michele.
Lui ha perso la vista che aveva solo tredici anni, definisce l'incidente Big Bang, un'esplosione che  gli ha portato via i colori e che ha distrutto il cassetto pieno di sogni, ormai buttati sul ciglio della strada, senza alcuna possibilità che ritrovino la via di casa.
Nina porta suo padre al collo, perché una malattia le ha strappato dalle braccia l'uomo più straordinario del mondo e da quel momento (sono passati tanti anni oramai) ha smesso di essere una bambina orchidea e ha cercato di imparare ad essere una donna soffione, come lei stessa definisce sua madre, forte, che si lascia scivolare la vita addosso, reagendo sempre nella maniera migliore per lei.
Si incontrano sul treno i nostri due protagonisti, un regionale che li accompagna a scuola e gli permette di sedersi per caso una di fronte all'altro, dodici minuti perché Michele si riempia i polmoni del profumo di Nina, dodici minuti per porsi delle domande in un gioco che  catturerà i loro sentimenti. Dodici minuti al giorno che cambieranno la loro vita per sempre.

Questo è uno di quei libri da sottolineare continuamente perché pieno di piccole-grandi perle da conservare. E' un romanzo che alterna i punti di vista dei personaggi in maniera equa, mettendoci di fronte al carattere opposto dei due ragazzi proprio grazie allo stile così diverso: Nina è rapida, scarna, confusa ma allo stesso tempo decisa; Michele è un giovane filosofo, con un sacco di domande ma anche con molte risposte.

Se conoscete già l'autore preparatevi ad un cambiamento, Galiano ha deciso di intraprendere una strada nuova, raccontandoci sempre le emozioni dei ragazzi, ma lo fa con una storia un po' fuori dal tempo, (non troppo eh, perché ci sono WhatsApp  e i suoi fantastici vocali) e coreografa una danza mista decisamente complessa, amalgamando passi di tango e valzer, inventando un ballo che non ancora non esiste ma funziona.

Ho molto apprezzato Michele, il suo modo di affrontare la vita nonostante tutto, il suo non piangersi addosso  tirando fuori dallo zaino la polemica solo quando strettamente necessario. Ho amato le sue seghe mentali, lo sbocciare di un sentimento non definibile a parole, la sua impazienza sempre tenuta sotto controllo, il perdere l'attimo e il fantasticarci sopra subito dopo. Mi è piaciuto il suo rapporto con l'amico Carlo, colui che gli ricorda di avere diciotto anni e di conseguenza di essere uomo! Quello che gli fa lo screen perché possa "vedere" la risposta sul telefono, dimenticandosi sempre la sua cecità, proprio per questo Carlo si conquista le grazie di Michele e di tutti i lettori, per la sua genuinità!

Questa volta invece ho fatto fatica ad apprezzare pienamente il personaggio femminile: Nina non è riuscita a far pienamente colpo su di me. L'ho trovata...troppo. E se proprio lei insegna qualcosa a Michele, io ho smesso di seguire i suoi ragionamenti, da una parte saggia cantastorie, dall'altra una bomba ad orologeria che fa a pugni con la regina delle metafore. L'ho tremendamente amata per circa metà libro, poi ho iniziato a non riuscire più a seguirla.
Ma questo non deve togliere la voglia a nessuno di intraprendere questa lettura così profonda, che insegna a non lasciarsi scappare gli attimi, a combattere per quello che si vuole, a perdonare e a perdonarsi, perché il rancore uccide se stessi e gli altri.

Ps
Se volete sapere che cos'è un'amica spinacio oppure zuccherino, beh dovrete far conoscenza con Flo e leggere il libro, perché la tatuatrice quarantenne dai capelli colorati vi aspetta! Ah già, è un personaggio-spalla, ma non importa... 

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8 commenti:

  1. Faccio così anche io, quando una autore mi piace faccio incetta di tutto quello che ha scritto!

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    1. Già! Era tanto tempo che i suoi libri mi chiamavano ma io non rispondevo! tutti insieme e via! Sono felice che sia andata così, era il momento giusto

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  2. Curiosissima di leggere questo libro, gli altri due dell'autore mi sono piaciuti parecchio.

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    1. Ciao Chiara! Fra tutti e tre questo è quello che mi è piaciuto un po' meno, ma comunque da leggere!

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    1. Lo immaginavo sai!! Anzi ero convinta lo avessi già preso in mano :-)

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