#Recensione,
Clo non è la sola, deve dividere il palcoscenico, anzi l'automobile, con altri due personaggi: Filippo Maria Tombin, che di nobile ha solo il nome e Giorgio De Santis, figlio di uno dei ventiquattro migliori avvocati d'Italia, balbuziente e "orfano di fratello". Per una serie disfortunate coincidenze si ritrovano a condividere un'auto rubata e di fronte a loro si aprono infinite possibilità, una più ghiotta dell'altra, una più pericolosa dell'altra.
Questo è un romanzo on the road che si svolge in un'unica folle, assurda, fantasmagorica giornata, fatta di nuove amicizie, di scelte da prendere, di cose giuste e sbagliate, di sogni e di cambiamenti. I tre personaggi in poche ore crescono insieme, si trasformano in un unico perfetto trio che funziona alla perfezione, perchè da soli sono momentaneamente persi, ma insieme diventano invincibili. Tre ragazzi che hanno solo voglia di scappare, Clo da un mondo che non la soddisfa, Filippo Maria fugge dal suo sentirsi inadeguato sempre, incapace di farsi le proprie ragioni, dall'essere considerato un rifiuto umano, Giorgio vola via dal ruolo che ha all'interno della sua famiglia, dal peso che deve portare sulle sue spalle, anche se lo zaino non è il suo. E nonostante la prima sia una ladra, il secondo si inventi le parole e il terzo non riesca a terminare una frase senza tartagliare, beh insieme scopriranno che non bisogna fermarsi alle apparenze, giudicare da quello che c'è in superficie e anche se tutto sembra una schifezza si può trasformare, il risultato della partita può cambiare e loro insieme hanno la fortuna di vivere il minuto più bello della loro vita.
Anche questa volta i personaggi giocano un ruolo fondamentale e uniti ad uno stile coinvolgente e vagamente malinconico, si conquistano un posto non sfrattabile all'interno del cuore della Desperate Bookswife, che onestamente non vedeva l'ora di leggere questa seconda avventura scritta dal professore che attualmente tutti gli studenti vorrebbero.
E niente io sono salita in auto e mi sono nascosta nel bagagliaio, assaporando i momenti che hanno lasciato il segno nella vita di questi tre adorabili scapestrati, ho scritto di nascosto i motivi per i quali vale davvero la pena vivere e non sono arrivata a 225 come Claudia, ma non vi nego che da quando ho iniziato, assaporo gli attimi in maniera diversa, gustando la sensazione. Come, che ne so, avete presente quando inizia a fare frescolino e voi vi spogliate e vi infilate sotto il piumone, avete il naso freddo ma siete accolti da quella sensazione di totale benessere? Ecco, attimi come questo. Da conservare per i momenti di carestia.
Se vi consiglio questo libro? Ma ne stiamo davvero parlando? Certamente, ve lo consiglio perché fa bene al cuore e l'autore ha la capacità di far fare ai suoi personaggi cose assurde, ma gli riesce così bene da essere credibile. E' un burattinaio nato e le sue creature rispondono senza ribellioni, facendo funzionare tutto perfettamente. Ve lo consiglio perchè un altro motivo per il quale vale la pena vivere è quello di chiudere un libro bello e sentirne immediatamente la mancanza, ma avere la consapevolezza che ormai è parte di te.
Recensione - Tutta la vita che vuoi di Enrico Galiano
Tutta la vita che vuoi di Enrico Galiano
Editore: Garzanti | Pagine: 416| Pubblicazione: 2018 | Prezzo 17,90€| Trama: Qui
Genere: narrativa
Notizie sull'autore
Enrico Galiano è nato a Pordenone nel 1977. Insegnante in una scuola di periferia, ha creato la webserie Cose da prof, che ha superato i dieci milioni di visualizzazioni su Facebook. Ha dato il via al movimento dei #poeteppisti, flashmob di studenti che imbrattano le città di poesie. Nel 2015 è stato inserito nella lista dei 100 migliori insegnanti d’Italia dal sito Masterprof.it. Il segreto di un buon insegnante per lui è: «Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti». Ogni tanto prende la sua bicicletta e se ne va in giro per l’Europa con uno zaino, una penna e tanta voglia di stupore.
Recensione
Enrico Galiano è nato a Pordenone nel 1977. Insegnante in una scuola di periferia, ha creato la webserie Cose da prof, che ha superato i dieci milioni di visualizzazioni su Facebook. Ha dato il via al movimento dei #poeteppisti, flashmob di studenti che imbrattano le città di poesie. Nel 2015 è stato inserito nella lista dei 100 migliori insegnanti d’Italia dal sito Masterprof.it. Il segreto di un buon insegnante per lui è: «Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti». Ogni tanto prende la sua bicicletta e se ne va in giro per l’Europa con uno zaino, una penna e tanta voglia di stupore.
Recensione
"Clo è un ossimoro perché è panna e petrolio. E' un ossimoro perché è un sole scuro. Un casino assordante dietro uno sguardo muto. E' un ossimoro perché non sa niente di quello che vuole eppure lo sa molto bene. E' un ossimoro perché il suo sorriso è sempre umido di lacrime invisibili, come ogni sua lacrima è colma di luce. Clo è un ossimoro ambulante perché la fame d'amore che ha, ha quasi sempre la forma di sguardi truci e odio, parolacce, silenzi che nessuno capisce o banchi buttati per aria. Clo è un ossimoro perché ha paura di tutto e a tutti fa paura, è un dito medio e una mano tesa, tutte e due sempre insieme, non una o l'altra, sempre una e l'altra, dito medio e mano tesa, nello stesso momento, pezzi di sogni su cui cammina a piedi nudi e si taglia, bianco e nero e pochissimi grigi nel mezzo, calma piatta e sudore, brividi e calore. Cento per cento odio, cento per cento amore."Ho voluto iniziare questa recensione con la descrizione di Claudia Bolla, per gli amici Clo, ovvero una dei tre protagonisti di questa fantastica storia. Ha diciassette anni, è una ribelle reduce da una vita alquanto travagliata, non ha paura delle conseguenze che deriveranno dalle sue azioni ed è a dir poco una ragazza eccezionale, totalmente da scoprire, anche se non si direbbe. Ancora una volta Enrico Galiano riesce a farmi amare un libro grazie ad una descrizione. Mi basta e capisco che sono innamorata, un colpo di fulmine, che avviene subito, senza pensarci troppo. Si dice ancora così no? Ma proseguiamo.
Clo non è la sola, deve dividere il palcoscenico, anzi l'automobile, con altri due personaggi: Filippo Maria Tombin, che di nobile ha solo il nome e Giorgio De Santis, figlio di uno dei ventiquattro migliori avvocati d'Italia, balbuziente e "orfano di fratello". Per una serie di
Questo è un romanzo on the road che si svolge in un'unica folle, assurda, fantasmagorica giornata, fatta di nuove amicizie, di scelte da prendere, di cose giuste e sbagliate, di sogni e di cambiamenti. I tre personaggi in poche ore crescono insieme, si trasformano in un unico perfetto trio che funziona alla perfezione, perchè da soli sono momentaneamente persi, ma insieme diventano invincibili. Tre ragazzi che hanno solo voglia di scappare, Clo da un mondo che non la soddisfa, Filippo Maria fugge dal suo sentirsi inadeguato sempre, incapace di farsi le proprie ragioni, dall'essere considerato un rifiuto umano, Giorgio vola via dal ruolo che ha all'interno della sua famiglia, dal peso che deve portare sulle sue spalle, anche se lo zaino non è il suo. E nonostante la prima sia una ladra, il secondo si inventi le parole e il terzo non riesca a terminare una frase senza tartagliare, beh insieme scopriranno che non bisogna fermarsi alle apparenze, giudicare da quello che c'è in superficie e anche se tutto sembra una schifezza si può trasformare, il risultato della partita può cambiare e loro insieme hanno la fortuna di vivere il minuto più bello della loro vita.
Anche questa volta i personaggi giocano un ruolo fondamentale e uniti ad uno stile coinvolgente e vagamente malinconico, si conquistano un posto non sfrattabile all'interno del cuore della Desperate Bookswife, che onestamente non vedeva l'ora di leggere questa seconda avventura scritta dal professore che attualmente tutti gli studenti vorrebbero.
E niente io sono salita in auto e mi sono nascosta nel bagagliaio, assaporando i momenti che hanno lasciato il segno nella vita di questi tre adorabili scapestrati, ho scritto di nascosto i motivi per i quali vale davvero la pena vivere e non sono arrivata a 225 come Claudia, ma non vi nego che da quando ho iniziato, assaporo gli attimi in maniera diversa, gustando la sensazione. Come, che ne so, avete presente quando inizia a fare frescolino e voi vi spogliate e vi infilate sotto il piumone, avete il naso freddo ma siete accolti da quella sensazione di totale benessere? Ecco, attimi come questo. Da conservare per i momenti di carestia.
Se vi consiglio questo libro? Ma ne stiamo davvero parlando? Certamente, ve lo consiglio perché fa bene al cuore e l'autore ha la capacità di far fare ai suoi personaggi cose assurde, ma gli riesce così bene da essere credibile. E' un burattinaio nato e le sue creature rispondono senza ribellioni, facendo funzionare tutto perfettamente. Ve lo consiglio perchè un altro motivo per il quale vale la pena vivere è quello di chiudere un libro bello e sentirne immediatamente la mancanza, ma avere la consapevolezza che ormai è parte di te.
Devo leggerlo questo Baba!! *_*
RispondiEliminaSiiiiiii <3
EliminaQuesto secondo Galiano mi manca!
RispondiEliminaBello. Si prende lo spazio che merita!
EliminaAnche a me è piaciuto molto, ancora più del primo
RispondiEliminaPer me se la giocano. Gioia Spada mi è rimasta nel cuore per il personaggio così imperfetto ma eccezionale. Questo per tanti altri motivi. In
EliminaPrimis la storia e il suo significato. Ma sopratutto le emozioni che mi ha regalato quando l’ho terminato
Mhhh I romanzi young sono il mio genere....che dici metto in lista anche questo?
RispondiEliminaEh sì!! Direi! non lo hai ancora comprato?????
EliminaLo sai che ho una lista di arretrati lunga un chilometro
RispondiEliminaOh già! E anche un lettore pieno direi!!
EliminaMolto carino!
RispondiEliminaSì :-)
EliminaSai che ne avevo sentito parlare malissimo? La tua recensione lo mostra sotto una luce completamente diversa.
RispondiEliminaCiao! Davvero?? Grazie, spero tu possa darle una possibilità! A presto
Eliminaio purtroppo non sono tra le estimatrici del romanzo. l'ho letto molto in fretta questo è vero ma la storia non mi ha appassionata, non sono riuscita ad amare Clo e le sue scelte, però sono davvero felice che a te sia piaciuto così tanto!
RispondiEliminaCiao Chicca, Il paragone con Gioia Spada c'è stato, lo ammetto, ma più andavo avanti e più prendeva forma questo personaggio così tremendamente imperfetto da essere meraviglioso. Ero convinta che non mi sarebbe piaciuto, invece niente, ha vinto ancora una volta!
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