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Keep Calm and Read Nadia #32 - Frascella e il suo giallo ambientato a Torino

martedì, settembre 25, 2018 Baba Desperate Bookswife 4 Comments

Buongiorno! vi lascio in compagnia di Nadia e di un libro ambientato a Torino. Lo conoscete? 

Buongiorno lettrici e lettori!
Oggi vorrei parlarvi di un romanzo che ho apprezzato molto e che vorrei consigliare non solo ai Torinesi che amano la loro città, ma anche a chi di Torino ha visto solo il “salotto buono” di piazza Castello e via Roma e a chi non c’è mai stato ma è comunque curioso di leggere un giallo con un protagonista forte e ben riuscito.


Il libro in questione è Fa troppo freddo per morire di Christian Frascella (trama qui). Anche se questo autore è piuttosto conosciuto dai tempi di Mia sorella è una foca monaca non avevo mai letto nulla di suo: a incuriosirmi è stato l’aver calato questa sua ultima opera nel quartiere torinese che si chiama Barriera di Milano. Romanzi ambientati a Torino ce ne sono, ma di solito si svolgono in quattro vie centrali, e il più delle volte si tratta soltanto di un pretesto per dare alla storia uno sfondo qualsiasi, e questo mi dispiace sempre un po’ perché, anche se ho sempre vissuto in una cittadina della prima cintura, amo Torino e la trovo bellissima in ogni sua parte. Per questo motivo sono stata molto contenta quando ho saputo, grazie a Stefania de La ragazza che annusava i libri, che sarebbe uscito un romanzo ambientato in un quartiere che tutti a Torino conoscono, ma che tendono a nascondere sotto al tappeto di quel “salotto buono” di cui dicevo prima, perché parlarne e portarlo all’attenzione della gente è scomodo e non fa fare “bella figura”. 


Ho letto su Goodreads che qualcuno (non di Torino) ha scritto di non aver riconosciuto la città sabauda in questo romanzo: probabilmente nella sua visita non si è mai spinto a nord del Quadrilatero Romano, un po’ come chi va in Cina con i viaggi organizzati. Ma sto divagando e rischio di non farvi capire nulla. Torniamo a bomba. Barriera di Milano (o per chi le vuole bene Barriera) è un quartiere di Torino Nord molto esteso e molto vario, con zone più residenziali e altre più degradate, in cui convivono più o meno pacificamente tante realtà diverse. Ci sono gli italiani figli e nipoti degli immigrati meridionali degli anni Sessanta, ci sono gli stranieri integrati che hanno un lavoro e parlano italiano ai propri figli, e ci sono extracomunitari più o meno giovani di tutte le etnie che nel migliore dei casi bighellonano tutto il giorno, e nel peggiore prestano i loro servizi alla criminalità organizzata. Io non conoscevo Barriera prima di cominciare a lavorare: come vi ho detto sono sempre vissuta in prima cintura, in un posto dove ci sono tuttora pochissimi immigrati e quei pochi sono perfettamente integrati nella società. Cominciando a lavorare nella zona di Barriera una decina di anni fa mi sono scontrata con una realtà completamente diversa da quella a cui ero abituata, e adesso amo questo quartiere con tutte le sue contraddizioni, anche se a volte vorrei avere il potere di mettere a posto un po’ di cose che decisamente non vanno. Ho apprezzato il romanzo di Frascella innanzitutto perché parla di Barriera, quando tutti sembrano dimenticarsi che esista. E poi perché ne fa un ritratto autentico, né lezioso né buonista né eccessivo.















Ho adorato anche il protagonista, Contrera (senza nome per ora, un po’ come il primo McGyver): è vero, è un po’ il classico cliché dell’ex poliziotto sbandato e stropicciato, ma è talmente umano e simpatico e disgraziato nel suo essere autodistruttivo che mi ha proprio conquistato, e spero davvero che questa sia la prima di tante altre avventure. Il giallo è ben costruito e anche i personaggi che ruotano intorno a Contrera sono tutti ben realizzati. Il risultato è un simil poliziesco godibile, che scorre piacevolmente e al tempo stesso fa riflettere sulla solitudine, sull’importanza dei legami e su ciò che si vuole diventare “da grande”. Insomma, se come me amate le ambientazioni curate e i personaggi ben caratterizzati, questo romanzo fa per voi.

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4 commenti:

  1. Se hai amato lo stile di questo autore devi assolutamente leggere Brucio, che è uscito un paio di anni fa per Mondadori, io l'ho amato molto.
    Quando ne avrò l'occasione leggerò anche questo nuovo! :)

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    1. Ciao Dany, infatti ho intenzione di recuperare tutti i libri di Frascella!

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  2. Ciao Nadia, non conoscevo questo autore, ma grazie a te e ad una chiacchierata con Daniela, mi sono incuriosita :-) prima o poi dobbiamo riattivare la rubrica che avevamo iniziato e io ho bloccato ah ah ah ah

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