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Letture Geograficamente Sparpagliate #3: I Misteri di Chalk Hill di Susanne Goga

lunedì, luglio 20, 2015 Baba Desperate Bookswife 5 Comments

Buongiorno, come state? Dopo un mese siamo tornate attive e vi proponiamo un'altra puntata della nostra rubrica condivisa. Cosa sono le "Letture Geograficamente Sparpagliate"? Una volta al mese scegliamo - estraiamo un libro che più o meno potrebbe interessare tutte o quasi,  scriviamo una piccola recensione e la pubblichiamo in un unico post, in modo che voi lettori possiate avere tanti pareri al prezzo di uno.




E anche questo mese abbiamo una comunicazione di servizio da darvi prima di cominciare: Stefania del blog "La ragazza che annusava i libri" per motivi personali non parteciperà più a questa iniziativa ed è per questo che da oggi in avanti non troverete più il suo parere nei post delle Letture Geograficamente  Sparpagliate .

Ma torniamo al nostro libro: "I Misteri di Chalk Hill".
Abbiamo fatto una lista ( si, si ho scritto lista, siamo malate, almeno due di noi ne scrivono come se non ci fosse un domani),  scegliendo due libri a testa, abbiamo democraticamente votato e...ta daaaaa!!!! E' uscito questo titolo, il secondo romanzo storico della rubrica.
Non è stato un successone, nessuna blogger ha assegnato il voto più alto, qualcuna l'ha apprezzato di più mentre un'altra l'ha proprio detestato. Insomma, il libro della vita è un'altra cosa.

Ah, dimenticavo, questa è l'ultima puntata prima della pausa estiva, perchè ad agosto andiamo in vacanza anche noi! A settembre torniamo, tranquilli, ma ci sarà qualche piccolo cambiamento, così strada facendo vi daremo degli indizi, fino a svelarvi la novità.
Adesso però vi lasciamo leggere in santa pace, ma sopratutto siamo curiose di scoprire che effetto vi ha fatto questo libro oppure se avete intenzione di leggerlo durante questa afosa estate.



Titolo: I Misteri di Chalk Hill
Autore: Susanne Goga
Casa Editrice: Giunti
Pagine: 416
Prezzo: 12,00€
Anno: 2015

Sinossi:
Un romanzo storico pieno di mistero e romanticismo. Atmosfere vittoriane per una storia ambientata nella campagna inglese che unisce brivido e sentimento in un crescendo di suspense e colpi di scena. I misteri di Chalk Hill Susanne Goga riesce a fondere due generi letterari, il thriller e il romanzo storico collocando l'intera vicenda sulle colline del Surrey alla fine dell'Ottocento. Quando Charlotte vi approda per la prima volta e si trova davanti alla splendida tenuta di Chalk Hill rimane senza fiato: l’imponente villa, sormontata da una torretta e circondata da alberi secolari, è il luogo più affascinante che abbia mai visto. Qui potrà finalmente iniziare una nuova vita, dopo aver lasciato Berlino a causa di uno scandalo che ha compromesso la sua reputazione di istitutrice.
Chiamata a occuparsi della piccola Emily, Charlotte si rende subito conto che una strana atmosfera di mistero aleggia sulla casa: la quiete è quasi irreale, il papà di Emily è gelido e altezzoso, la bambina è tormentata ogni notte da terribili incubi e dice di vedere la madre, scomparsa un anno prima in circostanze misteriose.
L’affetto per Emily spinge Charlotte a voler capire cosa stia succedendo a Chalk Hill, ma nessuno dei domestici osa rompere il silenzio imposto dal vedovo sulla morte di Lady Ellen. Solo con l’aiuto dell’affascinante giornalista Thomas Ashdown, Charlotte si avvicina alla verità, una verità sconvolgente, ben sepolta tra il mistero e il romanticismo di quelle antiche mura.







Cosa dire...che mi vergogno? Certamente. Non per il voto, ma per non essere riuscita a portare a termine questa lettura. Partiamo da un punto fermo: io adoro Jane Austen. Ecco, vi ho detto tutto. L'autrice sembra aver preso spunto dai grandi classici britannici , forse però si è fatta prendere troppo la mano. La Goga non scrive male, però le consiglierei di lasciar stare, magari di dedicarsi ad un argomento contemporaneo, perchè le capacità di scrittura ci sono, almeno quelle. Ho trovato tutto molto forzato, argomenti e situazioni già lette, tutti i personaggi mi hanno infastidita, l'istitutrice tedesca poi, non ne parliamo, impicciona, autoritaria, convinta di conoscere il mondo e tutte le sue sfaccettature. Voi potreste rimproverarmi per il fatto di non averlo terminato, ma non l'ho abbandonato al 20% ma bensì al 76%, e credo che sia ancora più grave arrivare quasi alla fine di una storia e non aver voglia di scoprirne l'epilogo. E' un sintomo molto molto grave, se fossimo in pronto soccorso, sarebbe un codice rosso!
Detto questo...mi dispiace, ma questa lettura non posso proprio consigliarvela.








Un libro strano questo, iniziato con lo slancio di una trama intrigante, piaciuto durante tutta la lettura ma ma non ha mai spiccato il volo; non ha mai tirato fuori quel particolare in pi che lo facesse diventare IL libro.
Ottimo lo stile di scrittura di questa autrice che non conoscevo anche se diversi sono stati i difetti che hanno purtroppo portato ad abbassare il mio giudizio.
Troppe volte durante la lettura - ma troppe, troppe, troppe - ho pensato ci fossero moltissime somiglianze con Jane Eyre, un classico intramontabile che ho adorato e che credo sia difficile superare. Questo mi ha portato a fare paragoni che di sicuro non hanno aiutato.
Altra nota negativa è il finale, che avevo già capito da molto prima di far scorrere sul mio kindle l'ultima pagina.
Inoltre spesso, durante la lettura, ho notato dei salti improvvisi di luogo, argomento, tempo che non so se sono frutto della traduzione o se è una scelta dell'autrice - scelta che personalmente non condivido.
Dalla sua però ha dei personaggi molto ben delineati, un'ambientazione storica impeccabile e uno stile scorrevole e mai pesante.
Insomma niente di speciale ma neanche un libro che sconsiglio. Una lettura piacevole senza troppe pretese!


Laura: La Libridinosa



La pesantezza! Ecco se dovessi attribuire un titolo alternativo a questo romanzo, direi proprio "la pesantezza".
Me lo sono trascinata dietro per quasi una settimana, ogni alternativa alla lettura era presa come un barlume di luce. 
I personaggi sono odiosi, non sono mai riusciti a suscitare in me un minimo di empatia o di solidarietà.
Per una buona metà, sembra di leggere una scopiazzatura (fatta male) di Jane Austen.
L'unica nota positiva, se tale vogliamo definirla, è che l'autrice sa scrivere bene.
Ma da qui a dire che si tratti di un bel libro, sinceramente, ce ne passa.
Io diffido quasi sempre dei titoli editi da Giunti e mi sono lasciata tentare solo perché si trattava del libro scelto per la Lettura Sparpagliata. 
Sinceramente, dopo l'ennesima cantonata, non credo che mi riavvicinerò più a qualcosa di loro.







Io che non amo i romanzi storici, nelle votazioni di gruppo, per decidere la nuova lettura sparpagliata, con una furbizia che mi contraddistingue, per la seconda volta ho dato il mio voto proprio a questo genere...non ridete per favore, mi sono già picchiata sulle mani da sola!
Però devo dire che  I misteri di Chalk Hill, mi rimarrà nel cuore a modo suo, non per lo stile, né per il mistero, ma perché mi sono innamorata dell'affascinante Thomas Ashdown, il critico teatrale che con ironia e padronanza infligge con la sua "penna-stiletto", un giudizio ad opere e libri.
Mi sono affezionata subito anche a Charlotte, l'istitutrice tedesca che vuole subito imporsi e curiosare tra le faccende della famiglia Clayworth; bella l'ambientazione, descritta in modo semplice ma preciso, che mette a proprio agio anche il lettore più moderno.
Discreto lo stile scorrevole, anche se, troppo di questa epoca per il genere.
E il mistero? Anche io che non sono una svegliona, ho intuito troppo presto dove la storia andava a parare, ma l'ho trovata comunque una lettura piacevole anche se abbastanza scontata.
Alla prossima lettori!


Laura: La biblioteca di Eliza






I Misteri di Chalk Hill non è un romanzo particolarmente romantico o inquietante, come invece la fascetta ci dice. E’ un bel romanzo, con una trama che mi ha intrattenuta e un’atmosfera che mi ha conquistato. Datemi una dimora inglese, misteriosa, cupa, un mistero e mi farete felice. Ma proprio qui sta il problema di questo libro. Se l’ambientazione e il clima che si respira in ogni pagina mi hanno fatto venire gli occhi a cuoricino, il mistero un po’ delude. Diciamocelo: si intuisce a metà libro cosa c’è dietro a questi strani eventi. E questo non è bene. 
Ma la grossa pecca di questo romanzo è per me quella saputella della sua protagonista, Charlotte-so-tutto-io. Proprio antipatica sta donna! E anche un bel po’ impicciona, o almeno questa è la sensazione che mi ha dato.
Lo consiglierei? Si, ma attenzione, vi devono piacere le atmosfere un po’ decadenti, il boschi oscuri e intricati, le regole di una società d’altri tempi. Insomma vi deve piacere il genere, altrimenti diventa un incubo!


Alla prossima Lettura Sparpagliata, ma sopratutto non dimenticate di farci conoscere il vostro parere!

Salvia, Dany, Laura, Cuore e Laura

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5 commenti:

  1. Nemmeno a me ha fatto impazzire. Ci ho trovato dentro molto di Jane Eyre, "riciclato" male. Condivido quindi i pareri di Salvia e della Libridinosa.

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    1. Ciao Cecilia, meno male, mi stavo sentendo parecchio cattiva nel dare il mio giudizio :-(

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Ciao!!! Ti ho invitato a un Linky Party
    http://blogexpres.blogspot.it/2015/07/linky-party-sono-tornata.html
    a presto Maria

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    1. Grazie Maria!!! Sono tornata adesso dalle vacanze, domani, in ritardo, vado a sbirciare. Un abbraccio

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