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Recensione #aspettandoilbancarella - K dove il destino non muore di E. Cametti
Recensione a cura di Nadia
Buongiorno lettrici e lettori! Torno da voi con la recensione di un altro romanzo candidato al
Premio Bancarella: sto parlando di K - Dove il destino non muore, di Elisabetta Cametti.
Con questo romanzo, il terzo della serie di Katherine Sinclaire, Elisabetta Cametti ci regala
un altro Mistery thriller avvincente e ricco di colpi di scena, dopo I Guardiani della Storia e
Nel Mare del Tempo.
Il primo romanzo aveva il suo fulcro sull'isola bisentina e l'indagine riguardava gli etruschi; il
secondo faceva luce su un mistero medievale nella cittadina di Gattinara, mentre questo
terzo lavoro si ambienta principalmente all'isola d'Elba, sulle tracce della campagna segreta
di Napoleone.
Come ben sa chi ha letto i volumi precedenti, la protagonista è l'ardimentosa e decisa
Katherine Sinclaire, ex anima della casa editrice 9th Sense, oggi scrittrice di fama, sempre
pronta a rispondere al richiamo dell'avventura e della sete di conoscenza. Questa volta
l'occasione per tornare a investigare è data dal suicidio dello zio Theodore, che sembra
lasciare aperto più di un interrogativo...
Katherine stavolta sembra doversela cavare da sola: in quest'avventura infatti non c'è il suo
compagno a guardarle le spalle e, anche se Jethro Blake mi è mancato un po', devo
ammettere che il personaggio di Katherine ha guovato della sua assenza ib termini di ancora
maggiore determinazione e grinta.
Stavolta il mistero mi è parso molto ben orchestrato, senza le piccole macchinosità che
avevo percepito nei precedenti volumi. Ho trovato l'ambientazione all'isola d'Elba
particolarmente curata e anche la parte relativa al Museo Egizio e a Torino mi ha fatto
battere il cuore. Se possibile in questo terzo romanzo della serie il ritmo è ancora più
incalzante e i colpi di scena decisamente godibili. Ho trovato lo stile della Cametti davvero
scorrevole, molto moderno e "internazionale" : potrebbe tranquillamente essere un'autrice
non italiana, e in questo caso vi assicuro che è un complimento! Come già accaduto in altre
occasioni nei libri precedenti (dove per esempio il turpiloquio che caratterizza il modo di
esprimersi del villain mi ha divertita tantissimo) anche qui alcuni personaggi hanno un
peculiare modo di parlare che li caratterizza ancora meglio, e l'ho apprezzato tantissimo.
Anche se i tre volumi sono belli corposi si fanno divorare che è un piacere, quindi vi consiglio
assolutamente di recuperare i primi due prima di leggere quest'avventura. In questo modo
conoscerete meglio Katherine e sono certa che vi affezionerete a lei come è successo a me!
Inoltre Dove il destino non muore lascia comunque aperta ancora tutta una serie di
interrogativi, pertanto spero che Elisabetta Cametti ci regali presto un'altra avventura di
Serie che non mi ispirava, ma a furia di leggerne tanto bene...
RispondiEliminaEheh prova, Michele! L'ideale sarebbe leggerli in ordine, ma il terzo a mio parere si può leggere anche da solo, anche se qualche riferimento non sarà chiarissimo!
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