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Recensione - Salvare le ossa di Jesmyn Ward

giovedì, maggio 03, 2018 Baba Desperate Bookswife 13 Comments


Il libro
Salvare le ossa di Jesmyn Ward
Editore: NN Editore| Pagine:315 | Pubblicazione: 2018 | Prezzo 19,00€| Trama Qui
Genere: narrativa contemporanea 
Notizie sull'autrice
Jesmyn Ward vive in Mississippi, dove insegna scrittura creativa alla Tulane University. Salvare le ossa ha vinto il National Book Award nel 2011, e il memoir Men We Reaped è stato finalista al National Book Critics Circle Award. Con il suo ultimo romanzo, Sing, Unburied, Sing, Jesmyn Ward ha vinto il National Book Award per la seconda volta, prima donna dopo scrittori come William Faulkner, John Cheever, Bernard Malamud, Philip Roth, John Updike. NNE pubblicherà anche gli altri due capitoli della Trilogia di Bois Sauvage.
Recensione 

Mi sdraio. Il collo duole, il tempo è poco, l'umore è pessimo e la voglia di un buon libro è tanta. Francesca Rodella mi consiglia di leggere assolutamente questa autrice e io la ascolto. Mi ritrovo tra le mani un volume bello da guardare e da toccare, anche il profumo non è male e l'immagine in copertina è evocativa. Lo apro e immediatamente vengo catapultata in un mondo lontano, che non conosco assolutamente e non credo di essere in grado di comprendere.
Mississippi.  Bois Sauvage. 2005. Aspettando Katrina. L'uragano. Livello 5.
Esch, Randall, Skeetah e Junior sono fratelli e vivono alla Fossa, non hanno più una madre, che è morta dando alla luce il piccolo Junior. Il padre è spesso alticcio e in questi giorni è occupato a mettere la casa in sicurezza per l'arrivo del tanto temuto uragano. La birra gli fa compagnia, lenisce i dolori, rende la testa leggera prima di farla sprofondare nell'oblio.
Questa è una storia di attesa, di amore, di sangue, di sopravvivenza. E io sono stata male, sono stata in procinto di rigettare la cena perchè le frasi della Ward sono taglienti, dure, le sue descrizioni sono crude e fanno male. Perchè sono vere, o almeno potrebbero esserlo. E questa scrittura così violenta ti entra nell'anima mentre ti accarezza, sì avete letto bene, in alcuni momenti ti culla come una madre amorevole e poco dopo ti schiaffeggia in pieno volto e ti lascia senza respiro. C'è crudeltà e rabbia, c'è un'autrice che vuole comunicare con il mondo, urla in faccia ai suoi lettori e si fa sentire, e ci riesce, eccome se ci riesce.
Ed io adesso sono qui seduta al pc senza sapere bene se sono più arrabbiata per la sofferenza che mi ha causato, oppure se sono più felice per tutto quello che mi ha lasciato. Una cosa è certa, lo stile della Ward non si dimentica.
Preparatevi, perchè incontrerete una ragazzina che ancora non sa dove deve andare, uno Skeetah che ha occhi solo per il suo cane, anzi la sua cagna, e non si capisce quale genere di amore sia, perchè nonostante lui si butterebbe nel fuoco per salvarla, la sottopone ai combattimenti e forse nella sua ignoranza è convinto di farle cosa gradita. C'è un padre che nonostante alzi il gomito pensa continuamente alla salvezza della sua famiglia e nonostante sembri duro, inavvicinabile, gli si legge in faccia la sconfitta ed il dolore di aver perso una moglie inaspettatamente. C'è un segreto da custodire, l'umiliazione da sopportare, il rifiuto, il dover diventare grandi. I rapporti tra amici, ma il dubbio sale, lo saranno davvero?
C'è la convivenza con Madre Natura, la sopportazione passiva della catastrofe, il sentirsi impotenti davanti  a tanta grandezza e rabbia, c'è la necessità naturale di SALVARE LE OSSA.
Un libro per molti, ma non per tutti, un primo di una trilogia, una grande penna e sono certa, un'ottima traduzione. Se volete leggere qualcosa che in qualche modo vi toccherà l'anima, questo libro fa per voi. Se siete alla ricerca di emozioni forti, questo libro fa per voi. Se siete animalisti, ecco questo romanzo non lo leggete, perchè è troppo. E anche se tutte queste brutture accadono, leggerle scritte da una donna che con le parole ci sa davvero fare, è inevitabile che arrechi un forte dolore.
Sono ancora qui e continuo a pensare a questa famiglia, alla voglia di vivere e all'aggrapparsi di ognuno a qualcosa di bello e confortevole. Rifletto su cosa dev'essere crescere senza madre, perdendo la speranza di poter emergere e andando avanti senza grandi prospettive. Non riesco ad immaginare tutto questo senza le parole della Ward come guida, ma poi arriva lei, e in qualche modo mi porta fino a lì e finchè sarà al mio fianco riuscirò a comprendere un po' di più. Ha creato un'illusione e a me va bene così, perchè è un libro e io comunque ho avuto il mio biglietto per il Mississippi per qualche ora. E anche se adesso sono tornata a casa posso affermare di esserci stata. Ma sopratutto ho capito che non tutte le  belle letture sono belle storie e anche se tutto questo sembra un terribile giro di parole insensato... io sono qui e penso: "Riuscirò ad affrontare il secondo capitolo della serie? Ne avrò la forza?". Indubbiamente la curiosità c'è, ma anche la paura di soffrire nuovamente. 
No, me ne rendo conto, non vi ho detto molto. Ma questo è un libro da leggere e non da raccontare. Vi ho gettato addosso delle emozioni, un punto di vista, ma adesso tocca a voi. Siete pronti? Perchè vi aspetta Tanta Roba.

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13 commenti:

  1. E' sul comodino, ma mi intimorisce un po', sai?

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    1. Ciao Michele, però ne vale la pena. Cioè lei è bravissima. IO ho dato 4 stelle su cinque e non di più perchè alcune parti sono troppo crude per me, però avercene di donne così!

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  2. Come ha detto Michele, intimorisce anche me... al momento mi sa che non ce la faccio, anche se dev'essere eccezionale. Fra qualche mese, chissà.

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    1. E' tosto Nadia, ma ne vale la pena. MAgari forse bisogna aspettare il momento giusto, quello sì.

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  3. Anche a me spaventa, ma penso ne valga la pena. Prima devo riuscire a leggere Patria e poi ci faccio un pensiero.
    un saluto da Lea

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  4. Questo è uno di quei libri di cui sto sentendo parlare un sacco, ma che, come ad altri, mi spaventa un po' cominciare. Dalle tue parole emerge sofferenza e crudezza, e sono sicuro sia uno di quei romanzi che potrei amare come quando una vittima si innamora del suo carnefice.

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    1. Ciao Midori, ecco hai colto! Sì, sì, sì proprio così! Io ancora non ti conosco molto, ma dalle parole che scrivi sul tuo blog mi sembri una persona sensibile. Dagli una possibilità!

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  5. Da un lato sono attratta da questo libro, ne avevo già sentito pareri molto positivi e la tua recensione mi convince ulteriormente che sia una lettura davvero intensa, dall'altro lato in questo momento non me la sento di affrontare letture così dolorose e crude.

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    1. Ciao Beth, allora se non è il momento...no. Perchè di sofferenza ce n'è. Ma arriverà il momento in cui ti sentirai più forte, allora spero tu vorrai dare una possibilità a questa grande autrice. Un abbraccio

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    2. Grazie Baba, aspetterò il momento giusto!

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  6. Quanto dolore sister! Però non mi sarei mai perdonata se non l'avessi letto.

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  7. La mia prossima lettura però ho un po paura perché non so cosa aspettarmi nonostante sia una lettura che va fatta! Poi ti farò sapere! Baci Rosa

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