Bertola,

Recensione - Romanzo Rosa di Stefania Bertola

martedì, marzo 22, 2016 Baba Desperate Bookswife 6 Comments

Finalmente sono riuscita  a leggere un libro per l'obiettivo del Bookopoly : un romanzo dalla copertina rossa. Insomma non intascherò nemmeno un punto, ma almeno potrò proseguire con un altro lancio dei dadi!!!







Titolo: Romanzo Rosa
Autore: Stefania Bertola
Casa Editrice: Einaudi
Pagine: 202
Prezzo: 13,00€

Pubblicazione:  ottobre 2012

VOTO
  

Notizie sull'autrice: 
Stefania Bertola (Torino 1952) ha pubblicato: Luna di Luxor (Longanesi 1989), Se mi lasci fa male (Sperling & Kupfer 1997, Salani 2007, Tea 2009), Ne parliamo a cena (Salani 1999, Tea 2005), Aspirapolvere di stelle (Salani 2002, Tea 2004 e 2006), Biscotti e sospetti (Salani 2004, Tea 2006), A neve ferma (Salani 2006, Tea 2008), La soavissima discordia dell'amore (Salani 2009).
Per Einaudi ha pubblicato Il primo miracolo di George Harrison (I coralli 2010), Romanzo rosa (Super ET 2012) e Ragazze mancine (I coralli 2013).
È inoltre traduttrice, sceneggiatrice e autrice radiofonica.







Ordunque eccomi di nuovo qui con una recensione, fresca fresca di lettura. Stefania Bertola è quasi una mia concittadina, e di romanzi sulle spalle ne ha parecchi. Mi
piace il suo stile, ironico e diretto, la sua caratteristica è proprio quella del "pane al pane, vino al vino". Perchè ho letto "Romanzo Rosa"? Lo ammetto, il titolo non mi ha invogliata  per niente, ma parlando con un'amica, è venuto fuori, tempo fa, che la cara Bertola scrisse nel 2012 una presa in giro del genere rosa. Ormai mi conoscete, potevo esimermi dal leggerlo? Ogni tanto una storia romantica mi cade in mano, mi fa anche piacere, ma il rosa puro sangue, quello da sognatrice imbambolata non fa per me, il mio quantitativo di romanticismo nel sangue si può paragonare a quello di un carciofo. Vi ricordate la storia di quando Burro mi portò a guardare le stelle in cima alla collina e io gli chiesi quando ci saremmo recati al bowling? Ecco, non dimenticate codesta chicca, che vi potrà sempre tornare utile.

Ma tornando al nostro romanzo, posso dirvi che:
1) Si narra la storia di Olimpia e della sua partecipazione ad un corso per scrivere un romanzo Melody in una settimana, anzi, per la precisione, una settimana più un lunedì.
2) All'interno si cela un bignami, ovvero un manuale veloce scrivere  un romanzo rosa in brevissimo tempo.
3) La Bertola non ci fa mancare il Melody Classico scritto da Olimpia per il corso.

Il motivo del mio voto è proprio nascosto all'interno delle righe che ho appena scritto. Come posso trovare accattivante un libricino che contiene ben tre storie narrate in poco più di duecento pagine? Sopratutto, come può Salvia essere interessata ad un micro corso di scrittura rosa? Ammetto di aver letto in fretta e furia tutti i consigli di Leonora Forneris - l'insegnante, ovvero famosa scrittrice di Melody  sotto pseudonimo- e cercato di appassionarmi alla storia di Olimpia, anche se, tra un'interruzione e l'altra non sono riuscita a provare nulla per la bibliotecaria cinquantottenne, single e amante dei gatti.

L'autrice però ha uno stile accattivante e sicuramente l'ambientazione torinese ha pesato positivamente sul piatto della bilancia, ma la storia non c'è, secondo me ha azzardato a mettere troppa carne sul fuoco e infine non si è cotta per benino, lasciando il lettore in un limbo di indifferenza, e se non avesse strappato qualche sorriso grazie alla sua famosa vena ironica, sarebbe stato ancora peggio.

Cosa ho maggiormente apprezzato:

  • L'ironia, il saper pendere in giro con garbo, la trovo una caratteristica fondamentale per i romanzi che stuzzicano il mio appetito.
Cosa mi è piaciuto meno:
  • Mi piacciono le storie lineari, non amo moltissimo le interruzioni, i siparietti o gli approfondimenti, a meno che non siano costruiti su di una base solidissima, in questo caso, forse le pagine erano troppo poche per tutti gli argomenti trattati.
  • I personaggi non lasciano il segno, a differenza di altri romanzi altrettanto brevi che ho avuto il piacere di leggere e che sono riusciti non solo ad intrattenermi sapientemente , ma addirittura a stupirmi, questo invece mi ha lasciata abbastanza insoddisfatta, insomma le mie aspettative erano più alte.
Non mi resta che salutarvi, ci leggeremo presto,







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6 commenti:

  1. Ne avevo sentito parlare anch'io, sempre male però, quindi l'ho evitato accuratamente e le tue impressioni sono un'ulteriore conferma in tal senso. Inoltre ti capisco benissimo quando dici che mettono troppa carne al fuoco per il numero di pagine; i condensati non convincono affatto. Un abbraccio!

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    1. Ciao Cecilia, guarda ci sono rimasta un po' male perché l'autrice è in gamba. La mia amica mi ha consigliato ben due libri in vita sua ed entrambi non mi sono piaciuti, quindi credo che due bruttini su due consigli totali mi possa far capire che abbiamo gusti diversi! Ecco no, non leggerlo, sopratutto se non ami i condensati:-) un abbraccio a te

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  2. Di questo romanzo ricordo solo che mi aveva fatto sorridere e che avevo apprezzato l'ambientazione torinese (anch'io sono quasi concittadina della Bertola), ma non mi aveva lasciato molto altro! Diciamo che può essere una pausa da infilare tra due libri più impegnativi o corposi :-)

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    1. Ciao Nadia, concordo perfettamente. Ambientazione descritta benissimo, ironica e pungente, ma purtroppo niente di più, anzi le dispense addirittura noiosette!!

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  3. Questo libro mi fa pensare ad una persona che non c'è più: è stato l'ultimo libro che aveva preso in prestito e che dopo mesi un parente ha riportato in biblioteca. Non mi ha mai potuto raccontare se le fosse piaciuto, ma mi auguro le abbia strappato qualche sorriso.
    Scusa, non volevo fare la melensa, ma i libri sono anche questo ossia vanno olte al loro valore letterario e ti ricordano un momento o una persona.
    Mesi prima lo avevo letto pure io, per grande stima verso la Bertola, ma tra tutti sicuramente è quello che mi è piaciuto meno. Nei suoi romanzi comunque ci sono sempre migliaia di protagoniste. No esagero: minimo tre e relativi fidanzati.
    Mi ha fatto piacere vedere che lo recensivi, per le associazioni che hai messo in movimento.
    un saluto da lea

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    1. Ma Lea questo commento è bellissimo, lo voglio inserire all'interno della recensione. Grazie per aver condiviso con me questo ricordo. IO ho letto anche biscotti e sospetti e mi è piaciuto, adesso vado avanti, li ho quasi tutti quelli scritti da lei, in più ho scoperto che traduce i romanzi di Mccall smith, un autore che amo profondamente!!
      Alla prossima, un bacione

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