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Recensione di Baba - Finchè il caffè è caldo di T. Kawaguchi
Desperate Bookswife |
Il libro
Finché il caffè è caldo di Toshikazu Kawaguchi
Editore: Garzanti| Pagine: 192| Pubblicazione: 2020| Prezzo 16,00€| Trama:Qui
Genere: narrativa
Notizie sull'autore
Toshikazu Kawaguchi è nato a Osaka, in Giappone, nel 1971, dove lavora come sceneggiatore e regista. Con Finché il caffè è caldo, suo romanzo d’esordio, ha vinto il Suginami Drama Festival.
Recensione di Baba
Buonasera lettori, vi spero bene! Oggi sono qui a parlarvi di un libro diventato bestseller, un romanzo delicato come solo gli autori giapponesi sanno scrivere così, storie che si intrecciano per far riflettere il lettore e farlo tornare al qui e ora, senza distrazioni.
queste sono le premesse, purtroppo però per me non è andata così.
La caffetteria in cui si svolge l'intero romanzo è centenaria e speciale: c'è un tavolino particolare e se si riesce a trovarlo libero e a sedersi è possibile fare un salto nel passato. Non è possibile cambiare il presente, però si può rivivere un momento, assaporarlo fino in fondo, ascoltare qualcuno, guardare per l'ultima volta un viso. Il tempo nel passato però è limitato, il tempo di un caffè caldo, infatti bisogna consumare il caffè a piccoli sorsi e berlo finché è caldo, altrimenti succede un disastro. Con il tempo non si può mica scherzare!
All'interno di questo luogo si susseguono diverse persone che motivi differenti vogliono tornare indietro e chiudere i conti con il passato. Ad alcuni stanno strette le cinque regole che è necessario seguire, altri non vorrebbero tornare, altri ancora vorrebbero andare a vedere cosa accadrà in futuro. Tutto questo susseguirci di personaggi per dirci che no, dobbiamo smetterla di avere dei pensieri disturbanti, non possiamo sprecare il nostro tempo a pensare a ciò che è stato ma è necessario gustare ogni momento che viviamo adesso, come il caffè, che va assaporato sorso dopo sorso, finchè è caldo.
Tutto magnificamente interessante, un manuale di auto-aiuto del quale non potevo fare a meno. Sono una brutta persona insensibile però a me questo genere di libri non piace. Ogni tanto ci riprovo per vedere se i miei gusti siano cambiati o se magari il mio gradimento dipenda dall'autore.
Innanzi tutto non amo le storie che si compongono da racconti uniti fino a formare un romanzo, a me piace affezionarmi ai personaggi, conoscerli un po' alla volta e fare fatica a dir loro addio. Con questa modalità non accade poiché non ci sono avvenimenti e descrizioni sufficienti (almeno per me).
Lo stile è piacevole e scorrevole, l'autore riesce a non essere freddo e distaccato come spesso capita quando si leggono autori giapponesi. Si respira dolcezza e malinconia, questo è un punto a suo favore come la scelta dei personaggi e le loro brevi storie. Non sto quindi affermando che sia un brutto libro, anzi è indubbiamente interessante e credo che molti autori successivamente si siano fatti ispirare da questa storia; io affermo solo che non ho gradito la trama in se semplicemente perché non è nelle mie corde. Avete presente quando vi rendete conto di guardare un film che sicuramente è bellissimo ma semplicemente non fa per voi e che quindi non siete in grado di apprezzarlo? Ecco, questo è il caso.
In definitiva concludo dicendo che:
- se ti piacciono i libri che in qualche modo possano farti apprezzare ciò che hai
- se ami le storie di persone che devono chiudere un cerchio
- se pensi che grazie ad una lettura cambierai il modo di vedere la tua vita
ALLORA QUESTO LIBRO FA PER TE.
Cosa ne pensate? Lo avete letto e amato come quasi la totalità dei lettori con i quali mi sono confrontata fino ad ora? Ti aspetto nei commenti.
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