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Recensione di Nadia #16 - Cena con delitto al castello di Balmoral

giovedì, dicembre 22, 2022 Baba Desperate Bookswife 0 Comments



Il libro
Cena con delitto al castello di Balmoral di Chris McGeorge
Editore: Piemme| Pagine: 374| Pubblicazione: 2022| Prezzo 19,90€| Trama:Qui
Genere: giallo

Notizie sull'autore
Ha all'attivo diversi gialli e thriller di successo, tradotti in molti Paesi. Questo è il suo primo romanzo a tema royal, che si è divertito molto a scrivere e in cui l'autore immagina che Edoardo non abbia mai abdicato, e che quindi Elisabetta non sia mai salita al trono.... Vive in Irlanda con il suo partner e moltissimi animali.

                               Recensione di Nadia
Buongiorno lettrici e lettori!

In questo periodo pre-natalizio voglio parlarvi di un libro ambientato proprio a Natale, che ho deciso di leggere parlando con Baba: Cena con delitto al castello di Balmoral, di Chris McGeorge.

Il romanzo prende le mosse da un’idea originale: in questa storia il re Edward non ha mai abdicato per sposare Wallis Simpson, e di conseguenza l’attuale re e la sua famiglia sono i discendenti di Edward, e non di George. Ovviamente immagino che questo escamotage si sia reso necessario perché narrare questo tipo di storia con i “reali reali” (passatemi lo stupido gioco di parole) sarebbe stato improponibile… anche se il messaggio alla fine del libro si può applicare, suppongo, a qualsiasi monarchia.

Ma torniamo alla nostra famiglia reale immaginaria: nel giorno di Natale il re Eric ha deciso di festeggiare senza servitù e sicurezza, con l’eccezione del cuoco, il bahamense Jonathan Allayne, e il capo della security Tony Speck. In questa giornata di festa, Eric ha intenzione di svelare chi sarà il suo successore, e per fare questo convoca in udienza privata quasi tutti i membri della famiglia: dalla moglie (principessa consorte e non regina) alcolizzata al fratello perverso, dalle figlie gemelle al nipote diciottenne. Il pranzo si svolge senza intoppi, grazie alla scrupolosa preparazione di Allayne, ma, al momento del brindisi con il whisky, dopo la distribuzione dei regali, il re cade agonizzante: è l’unico ad aver bevuto, e nella mente di Jonathan si fa subito strada il pensiero dell’omicidio. Il castello è immerso in una fortissima tormenta di neve, i cellulari sono stati confiscati e non c’è modo di chiamare la polizia. Così la famiglia reale, sconvolta, dà al cuoco il mandato di indagare…

Devo ammettere che, come ho detto a Baba, ho faticato molto con questo libro per il primo terzo delle pagine. Per esprimere il concetto “il re è stato assassinato, e l’assassino può essere solo un familiare” l’autore ha impiegato quasi cento pagine. Vi dico solo che c’è un intero capitolo per raccontare come il re defunto sia stato caricato sul carrello del cibo e portato nella sua camera da letto! A quel punto mi sono davvero cascate le braccia, ma nonostante tutto non ho mollato e ho voluto proseguire per sapere chi fosse l’assassino. Ho fatto bene perché, da un certo punto in avanti, la storia prende abbrivio e migliora decisamente (anche perché peggiorare a questo punto sarebbe stato difficile!).

La seconda parte della storia è decisamente più brillante, il ritmo si fa più sostenuto e si comincia a capire che, chi più chi meno, tutti i membri della famiglia reale avevano un movente per assassinare il re. Il personaggio di Jonathan, cuoco sofferente nel corpo e nello spirito che si improvvisa detective per lealtà nei confronti del re e della Corona, mi è piaciuto molto, l’ho trovato genuino ed è stato facile empatizzare con lui. Inoltre l’autore rende molto bene l’atmosfera di Balmoral immerso nella tormenta e isolato dal resto del mondo. I personaggi hanno ciascuno la propria caratterizzazione, anche se nella maggior parte dei casi li ho trovati un po’ “tagliati con l’accetta” e l’autore avrebbe potuto conferirgli più tridimensionalità.

Sebbene il finale non fosse difficile da prevedere, mi è piaciuto il messaggio che sta alla base del romanzo e lo conclude, credo che faccia riflettere anche se non si è di stirpe reale, e che sia qualcosa su cui non ci soffermiamo spesso. In conclusione, un romanzo discreto, che non resterà negli annali del genere ma che può intrattenervi piacevolmente in questi giorni di vacanza, soprattutto se siete appassionati di Royal family e se superate lo scoglio delle prime novanta pagine!

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