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Recensione di Nadia #14 - La ragazza invisibile di L. Jewell
Desperate Bookswife |
Il libro
La ragazza invisibile di Lisa Jewell
Editore: Neri Pozza| Pagine: 336| Pubblicazione: 2022| Prezzo 18,00€| Trama:Qui
Genere: thriller
Notizie sull'autrice
Lisa Jewell è nata e cresciuta nel nord di Londra, dove vive ancora con il marito e le due figlie. Il suo primo libro, Ralph’s Party, è stato il romanzo d’esordio più venduto del 1999. Ha scritto numerosi altri romanzi che sono entrati nella classifica dei bestseller del Sunday Times. Con Neri Pozza ha pubblicato Io ti ho trovato (2017) e Ellie all'improvviso (2018).
Recensione di Nadia
Buongiorno lettrici e lettori!
Oggi voglio raccontarvi di un romanzo che mi è piaciuto davvero molto, di un’autrice di cui avevo sentito parlare ma che non avevo ancora letto: sto parlando di La ragazza invisibile, di Lisa Jewell.
La famiglia Fours si è temporaneamente trasferita a Hampstead, un quartiere elegante e fin troppo tranquillo, in attesa che la propria casa di Kilburn venga ristrutturata. La madre, Cate, fa la fisioterapista a mezzo servizio e si occupa dei figli adolescenti, Georgia e Josh. Il padre, Roan, è uno psicologo dell’età evolutiva. Proprio di Roan è stata paziente Saffyre, una ragazza con comportamenti autolesionisti, cominciati a soli dieci anni, dopo che un ragazzo di cui lei si fidava l’ha violentata nel cortile della scuola. Roan l’ha dichiarata guarita, ma Saffyre sente di aver ancora bisogno di lui, e comincia a stalkerarlo di nascosto. Così facendo conosce anche Owen, il dirimpettaio dei Fours, un trentatreenne celibe che non è mai stato con una donna e che è appena stato sospeso dalla scuola in cui insegna per comportamenti sessisti e discriminatori. In giro per Hampstead cominciano a verificarsi aggressioni più o meno gravi ai danni di giovani donne, e le indagini della polizia si concentrano subito sullo scapolo del quartiere…
Questo romanzo parte molto lentamente, tanto che all’inizio il lettore si ritrova abbastanza spiazzato e non capisce né chi sono esattamente i personaggi, né chi o che cosa li lega gli uni agli altri. Procedendo con la storia, però, i rapporti fra i diversi protagonisti cominciano a farsi più chiari e definiti, e ciò che ne emerge ha dell’inquietante.
La ragazza invisibile è infatti una storia che scava nel lettore alla ricerca di quel pregiudizio atavico che ciascuno di noi ha nei confronti del diverso, di chi non si conforma a ciò che la società vorrebbe, e non corrisponde all’idea che la maggior parte delle persone ha di ciò che definisce come “normale”. Un trentenne un po’ spaesato, senza amici e senza una donna, che vive con la vecchia zia in un condominio preda dell’incuria, ci fa subito, istintivamente, storcere il naso.
Per alcuni versi questa storia e le sue atmosfere mi hanno ricordato Un bel quartiere di Therese Ann Fowler; sebbene quel romanzo sia decisamente più drammatico rispetto a questo, entrambi hanno in comune il tema del pregiudizio e dell’apparenza come chiavi di volta potenzialmente rovinose della vicenda.
Il romanzo è narrato in terza persona, ma ci sono parti di volta in volta raccontate dal punto di vista di Cate, di Owen e di Saffyre, grazie alle quali mettiamo insieme, pezzo dopo pezzo, il puzzle che la Jewell ha preparato per noi. La storia non è particolarmente originale, ma a mio parere lo è il modo in cui viene raccontata: l’autrice trova il giusto equilibrio tra suspense e informazioni rivelate, cosicché per il lettore è quasi impossibile staccarsi dal libro.
Tra i personaggi ho amato su tutti Saffyre, e anche un componente della famiglia Fours che non voglio citare per non rovinare a chi leggerà questo romanzo il gusto della sorpresa. Ottimo a mio avviso anche il finale, che getta una luce inquietante su un caso apparentemente risolto. Consiglio questo romanzo a tutti coloro che amano le atmosfere ansiogene del thriller ma che non apprezzano la violenza e gli omicidi, neanche nei libri.
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