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Recensione di Nadia #11 - Chiuditi dentro di Riley Sager

giovedì, giugno 16, 2022 Baba Desperate Bookswife 1 Comments


Il libro
Chiuditi dentro di Riley Sager
Editore: Time Crime| Pagine: 348| Pubblicazione: 2022| Prezzo 16,90€| Trama:Qui
Genere: thriller
Notizie sull'autore
Nato in Pennsylvania, Riley Sager vive a Princeton, nel New Jersey. Ex giornalista, editor e graphic designer, Sager oggi è uno scrittore a tempo pieno. Il suo primo thriller, Final Girls – Le sopravvissute (Giunti Editore), è diventato un bestseller nazionale e internazionale, e il romanzo successivo, The Last Time I Lied, è stato in cima alle classifiche dei libri più venduti stilate dal New York Times. Di lui Timecrime ha già pubblicato nel 2021 A casa prima di sera, da cui sarà tratto un film prodotto da Sony Pictures in collaborazione con la 21 Laps di Shawn Levy, produttrice della serie tv Stranger Things. Anche l’adattamento di Chiuditi dentro per una serie tv è in lavorazione. Quando non si dedica a un nuovo romanzo, a Sager piace leggere, cucinare e andare al cinema il più possibile.
Recensione di Nadia
Buongiorno lettrici e lettori!

Oggi voglio parlarvi di un thriller con i fiocchi, uno dei pochi romanzi che, dopo anni di letture del genere in cui credevo di essermi abituata a tutto, mi ha tenuta incollata alle pagine e con il fiato sospeso fino alla fine. Sto parlando di Chiuditi dentro, di Riley Sager.

Jules è una giovane donna in forte difficoltà: nello stesso giorno ha perso il lavoro, a causa di una delle sempre più frequenti “ristrutturazioni”, e il fidanzato, che ha sorpreso in atteggiamenti inequivocabili con una studentessa rientrando a casa. I suoi genitori sono morti qualche anno prima, il suo conto in banca è pericolosamente vicino al rosso, le carte di credito sono state bloccate e, sebbene la sua migliore amica, Chloe, la ospiti senza farglielo minimamente pesare, Jules si sente in colpa e vorrebbe trovare una sistemazione e un nuovo lavoro. Per questo motivo le sembra di sognare quando, leggendo tra gli annunci sul giornale, trova l’offerta per un posto di “apartment-sitter”: dovrà abitare all’ultimo piano di un meraviglioso palazzo di fronte a Central Park, il Bartholomew, e sarà pagata 4mila dollari al mese per tre mesi minimo. Questo incarico strabiliante ha alcune regole particolari: l’apartment-sitter non può invitare nessuno in casa, e deve trascorrere ogni notte all’interno dell’appartamento, pena il licenziamento. Anche cercare di fraternizzare con gli altri ospiti del palazzo è rigorosamente vietato. Anche se a Jules queste disposizioni sembrano decisamente strane, quando Leslie Evelyn, incaricata del colloquio di lavoro, le comunica che è assunta fa salti di gioia. Ma, come tutte le cose troppo belle per essere vere, Jules comincerà ad accorgersi che al Bartholomew non è tutto oro quello che luccica. Inquietanti rumori notturni, notizie di vecchi incidenti verificatisi tra le mura dell’edificio e Ingrid, una degli apartment-sitter che scompare senza lasciare traccia spingono la protagonista a voler indagare oltre la facciata del lussuoso palazzo…

Questo è uno di quei romanzi che, una volta terminata la lettura, senti la necessità quasi fisica di condividere con chiunque ti capiti a tiro. Non importa se incroci sulle scale il vicino che non legge un libro dal 1986: devi parlarne anche a lui. Sager rielabora l’idea di base di Rosemary’s baby (se non bastassero i numerosi indizi nel romanzo, c’è anche la dedica a Ira Levin a farci capire che di omaggio si tratta) e la modernizza, rendendola molto più ansiogena e angosciante. L’autore è molto bravo nel centellinare pagina dopo pagina gli elementi che si rivelano destabilizzanti per Jules: da una leggera inquietudine, passando per qualche insinuante pettegolezzo si giunge a un’escalation di panico e orrore che vi renderà impossibile abbassare il libro anche solo per qualche minuto. Nonostante il lettore voglia entrare subito nel vivo del racconto, Sager si prende il proprio tempo per costruire l’ambientazione, attraverso descrizioni accurate e una caratterizzazione dei personaggi che raramente mi aspetto da un thriller. La disperazione di Jules, il suo tragico passato famigliare, i costanti problemi economici dietro i quali Sager nasconde una denuncia neanche troppo velata delle disparità sociali americane sono le pennellate fondamentali di un quadro dal quale non riuscirete più a staccarvi.


Non so se sono riuscita a convincervi, ma se amate il genere vi consiglio davvero spassionatamente di dare una chance a questo romanzo: io ho già deciso che recupererò anche gli altri dell’autore!

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