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Recensione - Mr Jones e lo zoo della Torre di Londra di Julia Stuart

sabato, aprile 25, 2020 Baba Desperate Bookswife 2 Comments

Il libro
Mr Jones e lo zoo della Torre di Londra   di Julia Stuart
Editore: Corbaccio| Pagine: 256| Pubblicazione: 2010| Prezzo 16,60€| Trama: Qui
Genere: narrativa
Notizie sull'autrice
Julia Stuart, inglese, vive a Londra. E' stata giornalista dell'Indipendent e dell'Indipendent On Sunday. Il suo primo romanzo, Monsieur Ladoucette e il club dei filosofi solitari è stato pubblicato con successo in Italia da Corbaccio (anche in edizione TEA). Successivamente ha anche scritto
Il mistero dei giardini di Hampton Court.

Recensione
e 1/2


STORIA DELLA MIA COPIA
No, questa volta non fatevi domande sulla provenienza di questa copia, perchè semplicemente non me lo ricordo. sono sicura di non averlo acquistato nuovo in libreria, ma anche di non averlo comprato presso un mercatino. Potrei averlo trovato in uno scatolone pieno di libri abbandonato vicino al bidone della carta, oppure potrebbe avermelo donato qualche amico dopo averlo letto (ma non credo perchè lo ricorderei). Insomma, un buco nero. Dato che, come dice la mia cara amica Ombretta, amo i titoli bizzarri, non mi stupisce che io sia in possesso di questa copia ah ah ah!! 

 SCARABOCCHI SULL'OPERA
Dunque, impresa ardua parlarvi di questo romanzo perché sono stata combattuta durante tutta la lettura. Da dove comincio? 
Siamo a Londra, precisamente ci troviamo all'interno della Torre di Londra, un edificio medievale di circa mille anni, costruito accanto al Tamigi, che troneggia sull'intera città. 
Il protagonista, Mr Jones è uno Yo men Warders of Her Majesty's Royal Palace and Fortress the Tower of London, o più semplicemente un Beefeater, un guardiano della Torre, per farla breve. Quest'uomo è sposato con una donna greca, Hebe , impiegata presso l'ufficio oggetti smarriti della metropolitana della città. Intorno a questa coppia ad oggi in crisi, ruotano diversi personaggi eccentrici, quasi surreali, che coloreranno questa storia ingrigita dal tempo piovoso londinese e dalla malinconia che abita nel cuore dei coniugi Jones.
Le particolarità di questo romanzo sono molteplici, in primis lo stile: quasi privo di dialoghi, la narrazione in terza persona sembra rendere distante il lettore, ma allo stesso tempo si ha la sensazione di essere finiti a piedi pari all'interno di una favola dolce amara. 

"Uscito in pigiama sul camminamento merlato, Balthazar Jones scrutava verso l'altra sponda del Tamigi, nel punto in cui un tempo l'orso polare di Enrico III pescava salmoni legato a una fune. Il beefeater non sentiva il freddo che gli trapassava la vestaglia con mortale precisione, nè la terribile umidità che gli serpeggiava attorno alle caviglie. Posando le mani gelate sull'antico parapetto, inclinò  la testa all'indietro e inalò la notte. Eccolo di nuovo lì."

Tutto il romanzo è narrato in questo modo, non so se sono riuscita a rendere l'idea. Sembra sempre che stia par partire, invece dal punto emotivo, non prende mai il via. Questo però non significa che non succedano delle cose o che la storia non abbia un senso, semplicemente sembra di essere stati inseriti in una bolla e non comprendiamo se stiamo volando, rimbalzando oppure volando. 
Alla Torre stanno per arrivare una serie di animali esotici appartenenti alla regina e nel frattempo accadono parecchi contrattempi, come maiali barbuti che scappano, pinguini non pervenuti, scimmie che mostrano le parti intime ai fotografi scandalizzando i piani alti... tutto questo a mio avviso è un contorno, leggermente ironico, tipico esempio di umorismo inglese. 
Mentre il beefeater è alle prese con le faccende importanti del suo lavoro e Hebe ha a che fare con la sua eccentrica collega indossatrice di costumi a forma di cavallo, la storia prende forma, accompagnandoci alla scoperta della vita di Balthazar e di sua moglie, della tragedia che hanno dovuto affrontare e delle decisioni che saranno costretti a prendere. 

CONCLUSIONI
Potrei scrivervi che mi è piaciuto tantissimo, ma non sarebbe del tutto vero; potrei affermare che non mi è piaciuto per nulla, ma anche questo sarebbe errato. Che fare? Bel dilemma, io non lo so. Da una parte questa storia è delicata, commovente, parzialmente ironica; dall'altra parte però c'è questo stile che proprio non fa per me, che confonde, descrive troppo e non mi permette di sentire realmente le emozioni dei personaggi così ben descritti. Più volte ho pensato di non volerlo finire, ma poi ero comunque curiosa di sapere cosa sarebbe accaduto e che piega avrebbe preso. 
Il voto è una via di mezzo, nè carne nè pesce oppure numeri opposti che sommati e poi divisi formano questo 2 e mezzo su cinque. 

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2 commenti:

  1. un peccato perchè alla fine tra trama e cover mi intrigava parecchio!

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    Risposte
    1. La cover è bellissima e anche la trama non è male per niente. Magari a te lo stile potrebbe piacere di più, per me troppo, troppo pesante :-(

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