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Ilaria Tuti GDL - Ninfa dormiente - Tappa 2

lunedì, aprile 20, 2020 Ombretta P. 4 Comments

Buongiorno e benvenuto alla seconda tappa di questo gruppo di lettura dedicato ai romanzi di Ilaria Tuti. Siamo già giunti a metà del secondo libro, è proprio vero, leggere insieme mette le ali!


Ninfa dormiente 
Trama:

Li chiamano «cold case», e sono gli unici di cui posso occuparmi, ormai. Casi freddi, come il vento che spira tra queste valli, come il ghiaccio che lambisce le cime delle montagne. Violenze sepolte dal tempo e che d’improvviso riaffiorano, con la crudele perentorietà di un enigma. Ma ciò che ho di fronte è qualcosa di più cupo e più complicato di quanto mi aspettavo. Il male ha tracciato un disegno e a me non resta che analizzarlo minuziosamente e seguire le tracce, nelle valli più profonde, nel folto del bosco che rinasce a primavera. Dovrò arrivare fin dove gli indizi mi porteranno. E fin dove le forze della mia mente mi sorreggeranno. Mi chiamo Teresa Battaglia e sono un commissario di polizia specializzato in profiling. Ogni giorno cammino sopra l’inferno, ogni giorno l’inferno mi abita e mi divora. Perché c’è qualcosa che, poco a poco, mi sta consumando come fuoco. Il mio lavoro, la mia squadra, sono tutto per me. Perderli sarebbe come se mi venisse strappato il cuore dal petto. Eppure, questa potrebbe essere l’ultima indagine che svolgerò. E, per la prima volta nella mia vita, ho paura di non poter salvare nessuno, nemmeno me stessa.

Dopo Fiori sopra l’inferno – l’esordio italiano del 2018 più amato dai lettori – torna la straordinaria Teresa Battaglia: un carattere fiero e indomito, a tratti brusco, sempre compassionevole. Torna l’ambientazione piena di suggestioni, una natura fatta di boschi e cime montuose, di valli isolate e di bellezze insospettabili. Tornano soprattutto il talento, l’immaginazione e la scrittura piena di grazia di una grande autrice.



--ATTENZIONE SPOILER--


Il capitolo 22 inizia con un ricordo passato, è maggio dell'anno 1945 e il corpo del pittore è appena stato ritrovato, sembra un cadavere...invece respira!
Da qui in poi vanno avanti senza tregua le ricerche dei nostri protagonisti, ma c'è una new entry non troppo simpatica a Marini, anzi due: Smoky e Blanca, ovvero il cane addestrato a cercare resti umani e la sua proprietaria ipovedente.
Come già immaginava la Battaglia, Marini, il bacchettone che non vuole uscire dagli schemi, non prende bene questa decisione non convenzionale di far partecipare degli estranei al caso, ma è il suo capo e non può opporsi (ma farglielo pesare...beh quello sì).
Si recano in Val Resia e facendo un po' di domande giuste riescono ad interrogare Francesco Di Leonardo, ovvero il nipote della "ninfa dormiente",  Aniza. Francesco non scoprì mai che fine fece sua zia alla quale era così legato e scoprire che il suo sangue venne usato per dipingere in suo ritratto lo fece soffrire non poco. La squadra scopre anche che la nipote di Di Leonardo, Krisnja, è la copia di Aniza, in qualche modo quella donna, sparita così misteriosamente, riesce ancora a vivere nel cuore dei suoi cari.
Scopriamo anche che Aniza aveva un appuntamento la notte in cui scomparve, ma non sappiamo ovviamente con chi e spero che presto riusciremo a far luce su questa vicenda.
La tappa si conclude con un altro omicidio in Valle: un cuore ritrovato come monito. Che l'assassino voglia comunicare con la squadra?
Nel frattempo però non mancano i drammi familiari: Marini caccia di casa la sua "compagna" per l'ennesima volta e poi si ubriaca come se non ci fosse un domani;  la Battaglia invece,  a causa di una apparente visione, a momenti manda al cimitero se stessa in compagnia del suo ispettore preferito, Blanca e il fedele cane. Che sia il momento di ritirarsi dalla scena?

Non so bene che dire, sono combattuta: da una parte trovo come sempre un'ambientazione fenomenale, descrizioni accurate senza essere prolisse e l'ottima costruzione dei personaggi; dall'altra però mi sembra qualcosa di già visto, come se questa storia del bosco l'avessimo già vissuta nel capitolo precedente, alcune volte mi sembra di confondere le due storie. Questo caso non mi sta appassionando così tanto, cioè di base, di scoprire chi ha ucciso Aniza settant'anni fa...me ne frega ben poco. Non mi piacciono tantissimo i "cold case" non riesco ad appassionarmi così tanto come invece mi capita quando il morto... è ancora caldo. Certo, adesso c'è un cuore quasi palpitante, quindi un assassino in vita. Ma dopo settant'anni? Reggerà? Non lo so, per il momento sono combattuta perché sto camminando su di una linea sottile: da una parte c'è la salvezza, dall'altra la noia. Spero di riuscire a ricredermi perchè per il momento provo simpatia solo per Teresa Battaglia e le persone che le girano intorno, non certo per il caso...

E voi cosa ne pensate?




CALENDARIO

FIORI SOPRA L'INFERNO
LUNEDì 23 MARZO: da zero fino a pagina 124 (capitolo 22 compreso) di Fiori Sopra l'inferno - Discussione sul blog Desperate Bookswife QUI
LUNEDì 30 MARZO: da pagina 125 a pagina 254 compresa (da capitolo 23 al capitolo 55 compresi) - Discussione sul blog Ombre di carta QUI
LUNEDì 6 APRILE: da pagina 255 alla fine (dal capitolo 56 compreso alla fine) - discussione sul blog Desperate Bookswife QUI
NINFA DORMIENTE
MARTEDì 14 APRILE: da zero a pagine 123 (fino al capitolo 21 compreso) - discussione sul blog Ombre di carta QUI
LUNEDì 20 APRILE: da pagina 124 a pagina 239 ( dal capitolo 22 al capitolo 45 compresi) - discussione sul blog Desperate Bookswife QUI
LUNEDì 27 APRILE: da pagina 240 a pagina 361 (dal capitolo 46 al capitolo 80 compresi) - discussione sul blog Ombre di carta 
LUNEDì 4 MAGGIO: da pagina 362 alla fine ( dal capitolo 81 alla fine) - Discussione sul blog Desperate Bookswife
FIORE DI ROCCIA - quando avrò il libro potrò scrivere un calendario più dettagliato
LUNEDì 11 MAGGIO - discussione prima parte
LUNEDì 18 MAGGIO - discussione seconda parte 
LUNEDì 25 MAGGIO - discussione terza parte




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4 commenti:

  1. So che mi giudicherete una brutta persona, ma la parte in Val Resia mi ha un po’ annoiata. La Tuti è sicuramente molto brava nel ricreare le ambientazioni e a comunicare l’importanza delle diverse culture, sicuramente interessanti, ma a mio parere in queste pagine si è dilungata un po’ troppo su questo aspetto, perdendo un po’ di vista il mistero vero e proprio e il rapporto tra i personaggi principali. Datemi dell’insensibile ma all’ennesima descrizione del bosco ho alzato mentalmente gli occhi al cielo. Andando avanti con il racconto abbiamo potuto apprezzare l’apertura della Battaglia nei confronti di Marini e viceversa, ma anche qui non abbiamo saputo molto di più di ciò che già sapevamo e/o avevamo capito. Insomma, questa seconda parte mi ha un po’ delusa, trovo che il ritmo sia abbastanza calato e spero che si possa riprendere nel finale.

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    1. Nadia, concordo pienamente con te. Cioè bravissima, lo abbiamo capito, e non per questo si deve tralasciare l'ambientazione ma in un libro del genere, certe descrizioni dovrebbero essere , secondo me, più snelle. Idem con patate Battaglia-Marini. Vedremo...

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  2. Ho trovato molto affascinante la parte riguardante la Val Resia, la sua popolazione e le sue tradizioni (ammetto di non averne mai sentito parlare quindi è stata una bella scoperta) e mi è piaciuta molto l'idea di coinvolgere questa zona nella trama, però anche secondo me l'autrice si è dilungata un po' troppo sulle descrizioni, togliendo pathos alla storia dell'omicidio e del quadro.
    La Battaglia mi fa sempre più tenerezza, dietro al carattere forte e burbero nasconde sempre più fragilità e mi ha colpito che abbia raccontato a Marini la struggente storia del suo bambino.
    Spero che il racconto riprenda il giusto ritmo ma sono comunque molto curiosa di andare avanti!

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    1. Ciao Federica :-) credo che l'autrice sia molto brava, ottime capacità narrative, spero solo che non si sia fatta prendere troppo la mano. Vedremo più avanti! Anche io sono curiosa di andare avanti, anche se vorrei una lettura un po' più snella di descrizioni.

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